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BACKGROUND: Current protocols recommend the use of a blunt needle to access the arteriovenous fistula via a buttonhole. This study aims to demonstrate whether a sharp needle can be used at the same buttonhole site without causing complications. GOAL: To measure and compare fistula cannulation failures between the use of blunt and sharp needles. PLAN: Open-crossover randomised controlled trial. PARTICIPANTS: Adult out-patients who had provided consent and were on dialysis with a mature arteriovenous fistula and buttonhole cannulation. OUTCOME MEASURES: Failed cannulation-difficulty in inserting the needle and the trampoline effect; incidence of complications, such as infection and haematomas; times to haemostasis; patients' pain; and patients' preferences. RESULTS: Based on analysis of the data from the 35 patients enrolled, no significant differences were detected in failed cannulation of the fistulae between the use of a blunt needle and a sharp needle for the 335 venous accesses (p = 0.071). However, a significant difference was detected for the 335 arterial accesses (p = 0.001), in which the sharp needle was more effective. Significant differences were also detected in the difficulty of insertion and in the trampoline effect for both venous and arterial access (p

A speech addressed by Leonardo Melandri to the first elected Regional Council of Emilia-Romagna, in 1971, is the starting point to discuss and assess the process which led to the devolution, from the central government to the regional administrations, of the functions for agricultural policy implementation in Italy. It was a very difficult and contradictory transition, starting a long period, in which the Italian policy making activity related to agriculture was heavily hindered by uncertainty about the institutions responsible for the administrative and financial management of the measures decided at both, the national and the European level. Major critical points have been found in the large partiality of the devolution process, in the initial exclusion of the regional administrations from the implementation of the European Common agricultural policy, and in the fragmentation of the actions for land reclamation, forestry policy, and rural development.

Quando un potenziale donatore domanda ad una organizzazione non profit perchè dovrebbe fare una donazione in suo favore può sorgere un momento di imbarazzo. Proprio per questo, per elaborare un caso di fundraising efficace, occorre guardare con gli occhi del donatore.

La sopravvivenza e la crescita di una organizzazione nonprofit dipendono in gran parte dalla qualità e dalla quantità dei fondi che essa ha a disposizione. Ma per trasformare un programma di fundraising da "buono" a "eccellente" è necessario che chi opera all'interno dell'organizzazione conosca le strategie, le tattiche basilari e le "buone prassi" utilizzate nel mondo della raccolta fondi. Il volume offre a tutti gli operatori del nonprofit la giusta prospettiva e le informazioni utili per capire quanto sia importante migliorare l'attività di fundraising della propria organizzazione. Ciò attraverso l'audit, uno strumento di autovalutazione e di verifica costante del lavoro che permette di aumentare la capacità di fare raccolta fondi. L'obiettivo del testo è quello di educare alla ricerca di nuove prassi, sostenere il desiderio di un miglioramento costante, aiutare a capire come e da che punto iniziare la raccolta fondi e soprattutto insegnare le priorità da affrontare nella pratica di tutti i giorni.

Il tentativo di misurare la performance nel fundraising è un’operazione che ha quasi sempre portato ad un’analisi costi-benefici basata su indicatori di tipo monetario. Nonostante ciò un'analisi basata esclusivamente sull'efficacia può essere considerata incompleta.

Il direct response television advertising (DRTV) è lo strumento di fundraising più adatto per comunicare un senso di urgenza e rendere il telespettattore un nuovo donatore. Come altri canali, per sfruttare al meglio le potenzialità del DRTV è però necessario conoscerne prima tutte le componenti.

Con l'avvento del web 2.0 il marketing e le sue logiche sono state rivoluzionate. Il non profit come ha reagito a questo cambiamento?

Un manuale che analizza il fundraising alla luce dei nuovi media e delle nuove tecnologie, della riforma del welfare e del concetto di responsabilità sociale nelle imprese profit. Da pratica facoltativa a necessità vitale per sopravvivere alla competizione imposta dal mercato odierno, il tema della raccolta fondi viene affrontato con una prospettiva economico-manageriale che fornisce alle organizzazioni nonprofit gli strumenti per orientarsi verso una cultura di impresa in grado di comprendere e affrontare le rispettive problematiche gestionali. Per giungere a riconoscere nel fundraising un sinonimo di sviluppo e un'opportunità di crescita. Nel manuale vengono, dunque, affrontati diversi argomenti fondamentali: creazione del caso per la raccolta fondi, scelta del veicolo e del target, processo di pianificazione e di comunicazione, controllo di gestione, qualità, scelte etiche e molto altro.

Raccogliere i volontari significa seguire passo dopo passo un percorso lineare, ma ciclico e costante; molto facile da imparare e anche da eseguire se pianificato e gestito correttamente, seguendo le giuste istruzioni. Per agevolare la comprensione del metodo di ricerca, il libro è stato suddiviso in tappe progressive da attraversare seguendo l'ordine prestabilito. Primo: cercare i volontari alla luce di una buona causa. Secondo: capire, mediante la stesura di un profilo personalizzato, chi sono i volontari e che cosa possono dare all'organizzazione nonprofit. Terzo: prendere in seria considerazione l'importanza di mostrarsi in pubblico nel modo più giusto ed efficace. Quarto: attenzione a non dimenticare che, per trovare volontari, bisogna sapere dove sono e cosa fanno, capire quali sono i luoghi e le fonti della raccolta. Quinto: la raccolta si fa soprattutto grazie alla comunicazione. Quali sono gli strumenti e le tecniche più adatti alla ricerca? Sesto: un momento insostituibile del processo è il colloquio con il candidato per capire bene le sue intenzioni e procedure con la selezione. Settimo: tutto dipende da come gestiamo le cose. Sette passaggi, dunque, fondamentali per ricercare e trovare volontari. Il testo riporta, infine, due importati valutazioni: sull'etica e sulle motivazioni del volontariato e sulle frontiere digitali della ricerca che portano verso le nuove generazioni di "volontari".

Ottenere una grande donazione è frutto di un processo lungo e faticoso che va condotto e realizzato nel tempo. Le linee guida proposte possono essere un valido aiuto per le aziende non profit per incominciare a programmare e gestire le grandi donazioni.

L'articolo illustra, con un approccio divulgativo, i risultati di una ricerca svolta con l'ausilio di corpora informatici per lo studio delle parole chiave maggiormente utilizzate in italiano nel discorso della raccolta fondi per le organizzazioni nonprofit. Lo scopo è mettere a conoscenza gli operatori del settore dei risultati dello studio, onde fornire loro strumenti operativi per la loro professione (in particolare per la professione di fundraiser). Viene altresì operato un paragone con il linguaggio della raccolta fondi utilizzato in ambito statunitense.

Trovare lavoro nel nonprofit è un libro utile per conoscere le professioni possibili nel settore nonprofit e orientare professionalmente il lettore, aiutandolo a capire in che modo dovrebbe muoversi per ottenere il lavoro desiderato. Il testo nasce da una ricerca e da una analisi relativa alle numerose professioni del nonprofit e aiuta concretamente nella ricerca e nell’ottenimento del lavoro desiderato.

la consapevolezza che il rapporto diretto con le persone sia la straegia più efficace per il successo nella raccolta fodni è stata la leva fondamentale per la valorizzazione del direct marketing. Di pari passo è aumentato anche lo spazio dedicato alla manualistica sul fund raising agli strumenti di direct marketing, con un'unica eccezione: il telefono. Infatti nonostante sia lo strumento più flessibile ed abbia un ottimo rapporto costi/efficacia, esso è quasi sempre preso marginalmente se non addirittura trascurato dai vari autori. Telemarketing sociale colma questa importante lacuna.

Frutto di un intenso scambio di lettere fra l’autore e il padre, il testo è prevalentemente il ritratto intimo, personale e familiare di un “Uomo libero”, Leonardo Melandri, che merita di rimanere vivo nel ricordo di tutti.

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Occorre cominciare a considerare il fundraiser un vero e proprio professionista: una persona formata, adeguatamente preparata e specializzata in un settore particolare, quello della raccolta fondi per gli enti nonprofit. Occorre, dunque, cominciare anche a retribuire adeguatamente questa nuova figura e la retribuzione a percentuale non è certo la scelta migliore per dare risalto al valore e alla professionalità richiesti. Come possiamo conciliare l'eticità e il pagamento a percentuale?