Beltramello, A., Carbognin, G., Caudana, R., Biasi, D., Parolini, B., Cerini, R., and Bambara, L.M.
In corso di artrite reumatoide l'interessamento del rachide cervicale riguarda circa il 60–70% dei pazienti affetti dalla patologia. Le strutture colpite dalla flogosi reumatoide sono le articolazioni cartilaginee e sinoviali, le cosiddette articolazioni di Luschka, l'inserzione di tendini e legamenti e i tessuti molli della regione cervicale. Il coinvolgimento del tratto cervicale può essere asintomatico o rendersi responsabile di importante dolore, limitazione funzionale e di varie manifestazioni neurologiche, quali parestesie, paresi, ipotrofia muscolare, fino alla quadriplegia e morte, soprattutto in caso di malattia particolarmente aggressiva e perdurante da molto tempo.In questo lavoro si è cercato di individuare i caratteri clinico-radiologici più significativamente associati a sintomatologia neurologica in corso di artrite reumatoide. Particolare attenzione è stata prestata per definire i caratteri morfologici ed il valore degli indici lineari indicatori di compressione midollare per lussazione atlo-assiale.Dei 27 pazienti (24 donne e 3 uomini, età media di 61 anni) appartenenti alla casistica in esame, solo 3 (11,1%) presentavano esclusivo interessamento del tratto sub-assiale; 19 (70,3%) presentavano esclusivo interessamento radiologico della cerniera atlo-assiale, mentre in 5 (18,6%) era rilevabile coinvolgimento radiologico sia del tratto sub-assiale che della cerniera.In base alla nostra esperienza, più della metà di questi pazienti sviluppa lussazione atlo-assiale; di questi, a loro volta, circa la metà presenta interessamento neurologico: è a questo gruppo, in cui più frequentemente ricorre la lussazione anteriore pura (nel 57% dei casi, contro il 37,5% di quelli privi di interessamento neurologico), cui deve essere prestata particolare attenzione in quanto suscettibile di trattamento chirurgico decompressivo (odontoidectomia) che può eliminare la causa di compressione midollare altrimenti destinata a «fissarsi» in maniera irreversibile con conseguenti gravissimi disturbi neurologici.Questo gruppo di pazienti, in base alla nostra casistica, comprende una relativa maggior rappresentazione del sesso maschile, ed una durata media di malattia significativamente inferiore, con conseguente più breve periodo di accertata positività al FR; anche l'età media è significativamente inferiore, situandosi attorno ai 58 anni contro i 64,9 dei pazienti senza interessamento neurologico.In questi pazienti il valore critico di 9 mm di distanza atlo-dentale è stato raggiunto e superato in più della metà dei casi, contro solo il 12,5% dei pazienti senza interessamento neurologico. Parimenti, più frequente è risultata la presenza di cospicuo panno infiammatorio; l'iper-intensità midollare, spia di mielopatia, è stata osservata solo in questi pazienti, nell'86% dei quali l'angolo bulbo-midollare era ristretto per impronta compressiva esercitata dal dente dell'epistrofeo.La RM si è dimostrata eccellente strumento diagnostico per la valutazione del coinvolgimento del rachide cervicale in corso di artrite reumatoide: è l'unica indagine, infatti, che consente contemporaneamente la visualizzazione diretta del panno infiammatorio, del coinvolgimento del legamento trasverso e dei segni della mielopatia da compressione midollare.