1. Abilità linguistiche ed extralinguistiche in pazienti con afasia
- Author
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Gabbatore, Ph.D. Ilaria, angeleri, Ph. D. romina, bara, Prof. bruno, bosco, prof. francesca, sacco, Ph.D. katiuscia, A., Auricchio, M., Cruciani, A., Rega, and M., Villani
- Subjects
Psychology: Psycholinguistics ,Psycholinguistics - Abstract
L’afasia è una condizione patologica che si verifica prevalentemente a seguito di una lesione cerebrale in specifiche aree dell’emisfero sinistro, che comporta deficit che limitano gravemente l’efficacia comunicativa nella vita quotidiana (Darrigrand et al., 2011). Tradizionalmente si sono indagate soprattutto le implicazioni sul piano del linguaggio e sono stati proposti numerosi strumenti per la valutazione del puro deficit linguistico: WAB (Kertesz, 1982), BADA (Miceli et al., 1994), Test dei Gettoni (De Renzi e Vignolo, 1962). Anche la componente gestuale della comunicazione, tuttavia, sembra compromessa. Cutica e colleghi (2006) hanno evidenziato prestazioni deficitarie dei pazienti con lesione cerebrale sinistra nella comprensione di atti comunicativi complessi, come inganni e ironie, espresse attraverso i gesti. La performance era, invece, paragonabile a quella dei soggetti di controllo nei compiti comunicativi più semplici. Sebbene l’utilizzo di gesti possa rappresentare una modalità di compenso del deficit linguistico nei pazienti afasici, questo sembra valere solo per compiti che non implichino la gestione di rappresentazioni mentali complesse. Questi dati sono interpretabili in riferimento al modello di Bara e Tirassa (1999) che definiscono la comunicazione come un processo nel quale la via linguistica ed extralinguistica rappresentano due modalità espressive parallele e integrantisi a vicenda. Conferme a riguardo derivano dalla psicologia dello sviluppo: bambini a sviluppo tipico mostrano la stessa difficoltà di comprensione di differenti compiti pragmatici, sia che si realizzino per via linguistica sia per via extralinguistica (Bucciarelli et al., 2003). Inoltre, studi mostrano come la competenza comunicativa sia indipendente dalla modalità specifica e come la modalità linguistica e extralinguistica presentino gli stessi tratti di acquisizione (Bara et al., 2000). Il presente lavoro si inserisce nel quadro teorico della teoria della Pragmatica Cognitiva (Bara, 2010) una teoria dei processi mentali sottostanti la comunicazione. All’interno di tale quadro teorico è possibile ordinare diversi fenomeni pragmatici lungo un gradiente di difficoltà crescente, in base alla complessità delle rappresentazioni mentali coinvolte, e indipendente dalla modalità in cui sono espresse (Angeleri et al., 2008; Bosco et al., 2006; Bosco e Bucciarelli, 2008; Bara et al., 2001).
- Published
- 2013