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Pazienti con lesioni focali all’emisfero destro (RHD), pur mostrando abilità linguistiche complessivamente preservate, riportano frequentemente una compromissione delle abilità comunicative (Cummings, 2009), che interessa in modo particolare la sfera pragmatica. Questo studio intende esaminare le competenze comunicative con un campione di pazienti RHD. In particolare, verrà valutata la comprensione e la produzione di un’ampia gamma di fenomeni comunicativi, espressi attraverso il canale linguistico, extralinguistico e paralinguistico. Ci aspettiamo che i pazienti mostrino prestazioni deficitarie in tutte le abilità indagate (linguistica, extralinguistica, paralinguistica), sia in comprensione che in produzione. Ci aspettiamo inoltre di osservare un trend di difficoltà crescente nella comprensione e produzione di atti comunicativi di differente complessità. I pazienti hanno ottenuto prestazioni inferiori ai controlli in tutte le scale analizzate (linguistica, extralinguistica, paralinguistica), sia in comprensione che in produzione. I dati confermano la presenza di una compromissione delle abilità extralinguistiche, e permettono inoltre di estendere i risultati anche alla fase di produzione extralinguistica e alla sfera paralinguistica. Le analisi rivelano inoltre un trend di difficoltà crescente nella comprensione e nella produzione rispettivamente di atti standard, ingannevoli e ironici.

La teoria della mente (ToM) è l’abilità di attribuire stati mentali a se stes-si e agli altri e utilizzare questa conoscenza per prevedere e spiegare le azioni e i comportamenti che ne conseguono (Premack e Woodruff, 1978). Evidenze empiriche nella letteratura della psicologia dello sviluppo (Wimmer e Perner, 1983; Perner e Wimmer, 1985), nel dominio delle neuro-scienze (Vogeley et al., 2001; Sebastian et al., 2012) e studi teorici (Nichols e Stich, 2003; Tirassa Bosco e Colle, 2006), hanno mostrato la natura comples-sa della ToM: tale abilità non sembra esser riducibile a una funzione cogniti-va unitaria, ma è possibile identificare al suo interno differenti componenti. In primo luogo, la ToM si articola in differenti livelli di complessità di ragionamento: ToM di I ordine, che si riferisce all'abilità di inferire pensieri e intenzioni di un'altra persona e la ToM di II ordine, che richiede l'abilità di gestire rappresentazioni mentali più complesse, ovvero di inferire cosa un'al-tra persona pensi di un terzo individuo. I dati in letteratura mostrano che i bambini sono in grado di risolvere compiti di ToM di I ordine a partire dall'e-tà di tre/quattro anni (Wimmer e Perner, 1983) e che a sette anni siano in gra-do di ragionare su credenze di II ordine (Perner e Wimmer, 1985). Inoltre, la ToM comprende le abilità di ragionamento su diversi tipi di stati mentali, come credenze e desideri (Bartsch e Wellman, 1989) che pos-sono essere relativi a se stessi (ToM in I persona) o agli altri (ToM in III per-sona) (Vogeley et al., 2001). Nichols e Stich (2003) affermano che la com-prensione della I e della III persona sono attività distinte mediate da processi cognitivi differenti e ricerche in campo neuroscientifico (Abu-Akel, 2003; Vogeley e Fink, 2003) supportano questa posizione, mostrando il coinvolgi-mento di circuiti differenti per la prospettiva della ToM in I e III persona. Le ricerche sulla ToM si sono concentrate tradizionalmente sui bambini in età prescolare e scolare e sono invece pochi gli studi sullo sviluppo di que-sta abilità in preadolescenza e adolescenza. Tuttavia, lo sviluppo della ToM in preadolescenza e adolescenza è una tematica di rilievo dal momento che questa fase dello sviluppo è caratterizzata da marcati cambiamenti compor-tamentali, ormonali e fisici (Coleman e Hendry, 1999) e dal miglioramento in processi cognitivi, come le funzioni esecutive, che sembrano essere correlate con lo sviluppo della ToM (Dumontheil et al., 2010). I pochi studi in letteratura su questo argomento mostrano che durante l'a-dolescenza le abilità di ragionamento in I e III persona migliorano con l'età (Hatcher et al., 1990) e che si assiste a un incremento delle abilità di conside-rare il punto di vista di un altro dall'infanzia all'adolescenza, sino a un ulterio-re perfezionamento nell'età adulta (Dumontheil et al., 2010). Il presente lavoro fornisce un assessment completo dei diversi aspetti che compongono la ToM in un campione di ragazzi preadolescenti e adolescenti, attraverso l’utilizzo dell’intervista semi-strutturata Theory of Mind Asses-sment Scale (Th.o.m.a.s.; Bosco et al, 2006; 2009a; 2009).

Studiosi di varie discipline hanno finora cercato di comprendere i processi decisionali sottostanti le scelte in ambito economico degli esseri umani. Perché a volte le persone agiscono comportamenti che vanno contro il proprio interesse personale? Al fine di esplorare questo complesso ambito abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul concetto di punizione altruistica, indagata attraverso il gioco del Third Party Punishment (TPP). Il TPP prevede l’attuazione di una sanzione di tipo economico a proprio costo da parte di un osservatore non coinvolto nel gioco, che può punire o meno chi viola le norme di cooperazione, senza alcun beneficio personale. Questo comportamento sanzionatorio si può declinare in modo diverso a seconda della cultura di appartenenza: una cultura collettivista, come ad esempio quella cinese, ha come priorità la salvaguardia del gruppo rispetto al singolo, al contrario delle culture individualiste, come ad esempio quella italiana, che promuovono l’indipendenza del singolo, anche a discapito del gruppo di riferimento. Abbiamo integrato quindi conoscenze del campo economico e delle scienze cognitive con una variabile antropologica: il confronto tra culture diverse, i.e. cinese e italiana. Lo studio propone un'analisi sia intragruppo - dove tutti i partecipanti al gioco appartengono alla stessa cultura, italiana o cinese - sia intergruppo - dove uno dei partecipanti appartiene ad una cultura diversa, italiana o cinese, rispetto a quella degli altri due giocatori. I risultati preliminari confermano l’emergere del comportamento di punizione altruistica, in conformità ad una norma implicita che garantisce la cooperazione tra persone, sia nei soggetti italiani che nei soggetti cinesi. Non risultano invece per ora differenze statisticamente significative rispetto alla variabile interculturale, ma prospettiamo a tal fine un ampliamento del campione.

This chapter explores three broad issues related to criminal profiling in Italy. Namely, the concept and role of crime analysis and criminal profiling, the phenomenon of serial murder in Italy, and the application of crime analysis and criminal profiling within the context of the Italian judicial system. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

The term soft-computing has been introduced by Zadeh in 1994. Soft-computing provides an appropriate paradigm to program malleable and smooth concepts. In this paper a genetic algorithm is proposed to fuse the classification results due to different distance functions. The combination is based on the optimization of a vote strategy and it is applied to cells classification. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

An innovative algorithm for automatic generation of Huffman coding tables for semantic classes of digital images is presented. Collecting statistics over a large dataset of corresponding images, we generated Huffman tables for three images classes: landscape, portrait and document. Comparisons between the new tables and the JPEG standard coding tables, using also different quality settings, have shown the effectiveness of the proposed strategy in terms of final bit size (e.g. compression ratio). [ABSTRACT FROM AUTHOR]

The paper describes a new image segmentation algorithm called Combined Genetic segmentation which is based on a genetic algorithm. Here, the segmentation is considered as a clustering of pixels and a similarity function based on spatial and intensity pixel features is used. The proposed methodology starts from the assumption that an image segmentation problem can be treated as a Global Optimization Problem. The results of the image segmentations algorithm has been compared with recent existing techniques. Several experiments, performed on real images, show good performances of our approach compared to other existing methods. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

Cell cycle checkpoints play a key role in maintaining genome stability by monitoring the order and integrity of cell division events. Checkpoints induced by DNA damage function to limit the propagation of potentially deleterious mutations. The retinoblastoma tumor suppressor (RB) is a critical effector of DNA damage checkpoint function by eliciting G1-phase cell cycle arrest following genotoxic stress. Here, we describe methodologies for evaluation of three facets of RB action in the DNA damage checkpoint response: (1) transcriptional repression of E2F-regulated genes (cyclin A reporter assay); (2) induction of cell cycle arrest (Brd-U incorporation assay); and (3) inhibition of DNA double-strand break accumulation (phosphorylated-histone H2A.X detection). Together, this combination of techniques allows the evaluation of RB action in the coordinated checkpoint response to DNA damage. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

Admission Control and routing are key aspects in next generation networks supporting advanced Quality of Service and Traffic Engineering functionalities. However, traditional Traffic Engineering solutions usually rely exclusively on routing algorithms to achieve optimization in network resource usage, while Admission Control is simply limited to a local check of resource availability, without any optimization purpose. This paper proposes a novel approach for Admission Control in IP/MPLS networks, which applies at network edges by means of dynamic thresholds evaluated on the basis of network status. The proposed solution allows the achievement of more efficient usage of network resources, especially at medium/high load, with an increased robustness of the network and an overall performance improvement. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

The article presents the short story "The Birthday Presents," by Rocco Lo Bosco.

A major objective of this laboratory has been to improve the growth performance of swine with immunological manipulation. During the progress of the program, we demonstrated that a mouse monoclonal antibody (MAb) was able to enhance the somatogenic effect of porcine growth hormone (pGH) when administered in an experimental rat model (1,2). However, the concern of this type of approach was that the repeated injections of swine with mouse MAb would induce antimouse Ig responses, thus diminishing the effect of the future applications of the same mouse MAb. A similar problematic situation was clearly evidenced in cancer patients following immunotherapy with mouse MAb (3). Therefore, we attempted to develop MAb of swine origin as an alternative to overcome the potential difficulty in crossing the interspecies barrier. [ABSTRACT FROM AUTHOR]