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The herbarium of the 19th-century Neapolitan botanists Vincenzo and Francesco Briganti was acquired by Orazio Comes in 1892 for the Royal Higher School of Agriculture in Naples. Based on a study of the handwriting on their labels, Comes concluded that some of the dried specimens were the sole remains of the herbarium of Domenico Cirillo, the distinguished 18th-century Neapolitan botanist, entomologist and physician. The current arrangement of the specimens not uniform and it is clear that they underwent extensive handling and rearrangement. Some of the exsiccata are preserved in two packets, fixed on sheets bearing a printed label that reads “Herbarium D. Cyrilli”. In an additional label Gaetano Nicodemi’s handwriting and not Cirillo’s as stated by Comes was identified. Other specimens, many of them mounted in a different manner from those in the first group, are arranged in another three packets. Certain characteristics of the herbarium may be explained by the vicissitudes of its history, including a hasty salvage operation. A study of the collection was conducted, including an analysis of the handwritten labels and notes, leading to conclusions that shed light on the significance of the Cirillo collection within the historical and scientific context of 18th-century Naples.

Summary A survey of the lichen flora of the Sorrento peninsula was carried out through field research and investigations in herbaria and in the literature. The flora was found to comprise 363 taxa, including 118 new taxa for the Sorrento peninsula, 4 for southern Italy and 11 for the Campania region. Furthermore, Lecanora bandolensis B. de Lesd. had never been reported in previous studies on the lichen flora of mainland Italy. Emphasis must be laid on the occurrence in this area of eight taxa mentioned in the Red List of lichens for Italy (Nimis & Martellos, 2008). As regards growth forms, analysis shows a high rate of crustose lichens (65%), followed by foliose (21%), fruticose (7%), squamulose (6%) and leprous (1%). As for the type of substrate, the most widespread were epiphytic (47%), and saxicolous (41%) lichens. Terricolous lichens accounted for 11% and lignicolous only 1%. These values are similar to those reported for other areas of Campania. With regard to phytoclimatic groups, in the Sorrento pe...

Riassunto E stata condotta un'indagine floristica nell'area vulcanica Campi Flegrei, territorio per il quale si dispone di numerosi studi di questo tipo fino ai primi decenni del secolo XX. Nel complesso vengono elencate 1374 entita. Di queste, nel corso dello studio, ne sono state ritrovate 748 delle quali 89 sono risultate nuove per la zona. Bidens bipinnata L. e Orobanche arenaria Borkh. non risultavano segnalate per la Campania. Cortaderia selloana (Schultes et Schultes fil.) Ascherson et Graebner non era nota allo stato spontaneizzato per la stessa regione. Non e stato possibile ritrovare 626 entita segnalate in passato. Questa forte diminuzione viene attribuita all'intenso disturbo antropico che, dagli anni intorno al 1950, ha influito sempre piu pesantemente nell'area. A tale fattore e in particolare alla variazione d'uso del territorio da agricolo a in-sediativo, e da ricondurre la scomparsa anche di ambienti ad alto grado di naturalita e la conseguente banalizzazione della flora. La lettura degli...

The herbarium of the 19th-century Neapolitan botanists Vincenzo and Francesco Briganti was acquired by Orazio Comes in 1892 for the Royal Higher School of Agriculture in Naples. Based on a study of the handwriting on their labels, Comes concluded that some of the dried specimens were the sole remains of the herbarium of Domenico Cirillo, the distinguished 18th-century Neapolitan botanist, entomologist and physician. The current arrangement of the specimens not uniform and it is clear that they underwent extensive handling and rearrangement Some of the exsiccata are preserved in two packets, fixed on sheets bearing a printed label that reads "Herbarium D. Cyrilli". In an additional label Gaetano Nicodemi's handwriting and not Cirillo's as stated by Comes was identified. Other specimens, many of them mounted in a different manner from those in the first group, are arranged in another three packets. Certain characteristics of the herbarium may be explained by the vicissitudes of its history, including a hasty salvage operation. A study of the collection was conducted, including an analysis of the handwritten labels and notes, leading to conclusions that shed light on the significance of the Cirillo collection within the historical and scientific context of 18th-century Naples.

Riassunto Estata condotta un'indagine floristica nella fascia alto-montana del massiccio del Sirino-Papa (Appennino lucano) a partire da un'altitudine di circa m 1500 fino alla cima del M. Papa (m 2005). Per quest'area erano gia disponibili alcuni contributi; di particolare interesse gli studi di Cavara e Grande e le note piu recenti di Caputo dedicate ad entita di particolare interesse fitogeografico presenti sul massiccio. Le entita ritrovate ammontano a 303; di queste 146 risultano nuove per l'area, mentre non e stato possibile confermare la presenza di 34 entita precedentemente citate in letteratura per la fascia altitudinale presa in esame. La flora sommitale del massiccio del Sirino-Papa mostra il netto prevalere dell'elemento eurasiatico, in massima parte rappresentato da entitacon areale a baricentro orientale, associato ad una bassa presenza di mediterranee e ad una significativa rappresentanza di endemiche. Questo quadro corologico e collegato ad un disturbo antropico limitato. Oltre a Vicia ser...

Summary Plants of Primula palinuri Petagna, collected from some recently discovered stations of the Italian Thyrrenian coast, were found to be exclusively hexaploid (2n = 66). The taxonomic position of this species and its relationships with the other entities of the genus Primula are discussed.

Riassunto Gli autori, dopo una breve introduzione, riportano l'elenco di 151 entita, nuove per il Monte Alburno, da essi ritrovate e raccolte durante alcuni studi attualmente in corso sulla vegetazione di quel massiccio dell'Appennino Meridionale. L'elenco rappresenta, quindi, un ulteriore contributo alla conoscenza floristica della zona, gia studiata sotto tale profilo da uno degli autori (MOGGI, 1954). Brevi osservazioni tassonomiche e corologiche accompagnano le segnalazioni delle entita di maggior interesse floristico e fitogeografico.

Riassunto Gli autori, dopo aver rilevato la carenza di dati recenti relativi alla flora lichenica dell'Italia Meridionale, riferiscono sui risultati delle ricerche da loro compiute sull'argomento nell'Alta Valle del Fiume Fortore in provincia di Benevento. Vengono elencate 78 entita, 11 delle quali non segnalate in precedenza in Italia e tra le quali un particolare cenno merita Ramalina lusitanica H. Magn., nota finora solo per il Portogallo e per la Regione del Var in Francia. Altre 10 entita ritrovate nella zona, sono da considerarsi, a loro volta, come nuove per il meridione della penisola. Per un certo numero di taxa vengono riportate in nota brevi osservazioni di carattere nomenclaturale e tassonomico.

RIASSUNTO Vengono segnalate alcune stazioni di Primula palinuri Petagna nuove per la Campania e per la Lucania e sono descritte alcune caratteristiche ecologiche di questo endemismo. Viene inoltre richiamata l'attenzione sui pericoli di scomparsa che esso corre a causa della crescente antropizzazione della costa.