L’esperimento Sardinia Passive Array (SPA) nasce all’interno della linea di attività T1 “Geodinamica e interno della Terra” della struttura terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con l’intento primario di estendere gli studi sulla struttura profonda e sulla sismicità del mediterraneo centrooccidentale, realizzati dal gruppo di ricerca degli autori negli ultimi dieci anni [Argnani et al., 2015; Monna et al., 2015, 2013; Montuori et al., 2007; Cimini and Marchetti, 2006; Cimini, 2004]. A tal fine, considerata la posizione centrale della Sardegna nell’area in studio, e più in generale del blocco Sardo-Corso, la presenza in loco di un maggiore numero di stazioni risulta fondamentale per la produzione di modelli tomografici ad alta risoluzione della crosta-litosfera (Pn/Sn tomography) e del mantello superiore (inversione travel times di fasi telesismiche e di terremoti profondi). La campagna di acquisizione dati, iniziata a luglio 2014, è stata prevista di lunga durata, almeno due anni, per ottenere data set significativi anche per altre analisi quali receiver function, attenuazione e meccanismi focali. Obiettivo dell’esperimento è anche una migliore caratterizzazione della sismicità locale, spesso non adeguatamente rilevata proprio per la scarsa copertura delle reti permanenti e perciò solo parzialmente presente nei cataloghi sismici dei centri sismologici mediterranei. A titolo esemplificativo, la Figura 1 mostra gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) nel periodo gennaio 1985 - giugno 2014 nell’area comprendente il blocco Sardo-Corso. Si tratta di una sismicità sparsa e sporadica nel tempo, ad eccezione della sequenza di una dozzina di scosse rilevata a seguito del terremoto di magnitudo ML4.7 del 7 luglio 2011 nel Mare di Corsica, che caratterizza soprattutto i bordi del blocco di litosfera continentale. Anche nel settore orientale sono avvenuti eventi significativi, in particolare tre eventi di magnitudo superiore a 4 (26 aprile 2000, magnitudo Md 4.2 e 4.7, e 18 dicembre 2004, magnitudo ML 4.3) localizzati nel mar Tirreno centrale a circa 60 km ad est di Olbia nella cosiddetta depressione di Comino. In questo rapporto tecnico si descrive la rete temporanea installata durante il primo anno dell’esperimento SPA e si presentano i primi risultati del monitoraggio sismico effettuato nel periodo luglio 2014 – ottobre 2015, mostrando, in particolare, i dati relativi ad alcuni eventi locali occorsi nella zona nordorientale della Sardegna e nei mari circostanti.