12 results on '"Rossi, Eugenio"'
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2. CORRIERE DELLE BIBLIOTECHE
- Author
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Rossi, Eugenio
- Published
- 1927
3. Il paradosso del gioco d'azzardo
- Author
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ROSSI, EUGENIO and Rossi, E
- Subjects
Gioco, d'azzardo ,SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Abstract
Il piacere del gioco d'azzardo, come attività di svago, incontra la malattia che produce in un momento molto avanzato e distante dalla sua iniziale manifestazione
- Published
- 2014
4. Gli anziani e la paura del crimine
- Author
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ROSSI, EUGENIO and Rossi, E
- Subjects
anziani, paura, crimine ,SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Abstract
Il presente articolo è lo sviluppo dai risultati emersi in una mia ricerca sulle paure ed i bisogni di sicurezza degli anziani pubblicata con un volume da Bruno Mondadori nel 2009. Grazie a 255 anziani intervistat in merito ai riflessi sui comportamenti quotidiani della esposizione alla paura del crimine, sono scaturite delle risposte di autoprotezione così significative e ricche di originalità da rendere necessaria una riflessione ulteriore che trova espressione in questo articolo. Le risposte di adattamento spontaneo alla paura di vittimizzazione rappresentano lo specchio fedele e coerente delle capacità culturali e delle storie personali degli anziani intervistati e per questo risultano ancora più interessanti da analizzare. Il loro spazio psichico di cambiamento si costruisce e si realizza dentro confini dell’azione sociale individuale. I comportamenti di autoprotezione rappresentano la testimonianza autentica di uno spaccato di stili di vita e di preoccupazioni vere o immaginate, ma rese reali dalle risposte individuali che questo campione di anziani ha posto in essere per proteggersi. E’ autentico e reale ciò che noi crediamo come vero. “Quando si definisce una situazione come reale essa è reale nelle sue conseguenze”. Questo è il vero elemento caratterizzante dell’indagine che affronta il punto di vista degli anziani, l’influenza della paura e i cambiamenti messi in atto per proteggersi nelle loro abitudini quotidiane e suggerisce a tutti noi un arco di bisogni concreti e di misure di protezione da realizzare a loro tutela.
- Published
- 2012
5. Valutazione con ecografia del carcinoma del canale anale prima e dopo trattamento conservativo: Un caso
- Author
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Brunese, Luca, MAMONE, ROSANNA, Rossi, Eugenio, Carbone, Mattia, Vallone, Gianfranco, Brunese, Luca, Mamone, Rosanna, Rossi, Eugenio, Carbone, Mattia, and Vallone, Gianfranco
- Subjects
Radiology, Nuclear Medicine and Imaging - Published
- 2000
6. La nuova declinazione della peer education nell'esperienza di prevenzione
- Author
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ROSSI, EUGENIO, Caiani, CA, Rossi, E, Brambilla, B, Cagnazzi, S, and Bettin, L
- Subjects
peer education, prevenzione ,SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Abstract
Il saggio affronta una esperienza di applicazione della metodologia della peer education. La nuova declinazione consiste nel preparare gli operatori che selezionavano, formavano e accompagnavano i pari adolescenti nell’applicazione in classe della peer education, ad una nuova metodologia di formazione dei peer educator selezionati. Gli educatori formatori sono stati preparati a addestrare alle tecniche di conduzione di piccolo gruppo i giovani peer. Sono state trasmesse ai peer educator competenze relazionali prima di trasferire competenze specifiche necessarie ad affrontare gli argomenti scelti su cui operare l’intervento di prevenzione ed educazione sociale. Ciò è avvenuto attraverso giornate di relazione di piccolo gruppo che i formatori hanno proposto ai peer educator selezionati e con giochi psicologici per raggiungere obiettivi di maggiore consapevolezza sulle personali abilità relazionali. Questo saggio racconta la costruzione di un percorso di formazione alle competenze relazionali dei peer educator, e costituisce una nuova declinazione autocentrata della tecnica della peer education. Il saggio affronta la preparazione dei formatori, soprattutto la costruzione di scelte metodologiche, l’addestramento alle tecniche che poi sono state trasferite ai peer educator selezionati. L’originalità di questo percorso di formazione alla prevenzione è rappresentato dalla costruzione di una variante metodologica alla pratica corrente della peer education , variante che aumenta la motivazione dei peer educator, variante che potrà essere molto utile ed efficace nelle applicazioni successive della metodologia in atto.
- Published
- 2011
7. Il valore e la consistenza dell’imprenditoria immigrata nel tessuto economico dei Comuni della provincia di Milano
- Author
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ROSSI, EUGENIO, LUCCHINI, FABIO, Rossi, E, and Lucchini, F
- Subjects
Imprenditoria, Immigrati ,SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Published
- 2009
8. La prevenzione del bullismo e l’integrazione degli alunni aggressivi nel gruppo classe
- Author
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ROSSI, EUGENIO, Tauscheck, R, Lucchini, A, and Rossi, E
- Subjects
Prevenzione, bullismo,integrazione ,SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Abstract
Il saggio nella sua prima parte delinea la cornice culturale, familiare e scolastica, in cui si genera il comportamento di bullismo e riflette sui significati e le conseguenze sociali di questa condotta deviante. La seconda parte del saggio propone una concreta ed efficace metodologia di prevenzione del bullismo che vede gli adulti educatori delle istituzioni scolastiche, gli insegnanti, al centro di una formazione mirata su come gestire i comportamenti di bullismo, ma anche su come integrare nei gruppi-classe questi alunni difficili. Abbiamo rivolto l'offerta dei gruppi di formazione agli insegnanti della Scuola Materna, della Scuola Elementare e della Scuola Media del Comune di Gessate, interessati ad approfondire la conoscenza degli aspetti di comunicazione e di personalità degli adolescenti in difficoltà, e, contemporaneamente, abbiamo messo a disposizione degli educatori l'occasione di costruirsi un'esperienza sulla dinamica dei piccoli gruppi. La quasi totalità degli utenti e dei pazienti che in età adulta arrivano, alla presa in carico, dei servizi sociali e sanitari lombardi, deputati al trattamento delle patologie comportamentali, hanno frequentato la sola scuola dell’obbligo, o hanno abbandonato gli studi all’inizio delle scuole superiori, e, quindi, è soprattutto sul momento formativo obbligatorio che occorre investire risorse per la prevenzione della salute fisio-psichica, del disadattamento e del comportamento deviante. Occorre tenere presente che le manifestazioni del disagio evolutivo in quest’arco d’età hanno ottime probabilità di remissione dei sintomi se si interviene con atti pedagogici, attraverso gli altri significativi insegnanti, prima che evolvano in comportamenti sociali patologici come il bullismo, la tossicodipendenza, la malattia di mente, l’alcoolismo, o l’auto-esclusione dalla convivenza e dalla competizione sociale (la dispersione scolastica). L’esperienza di formazione ha affrontato con una comunicazione circolare e coinvolgente, concrete difficoltà di relazione degli insegnanti partecipanti nei confronti di loro alunni difficili ed in difficoltà, con una particolare attenzione ai comportamenti aggressivi e di prevaricazione. I contenuti della discussione-approfondimento sono stati definiti sui problemi concreti riscontrati nella pratica quotidiana dell’insegnamento. Non si è attuata una formazione astratta, ma una supervisione della pratica educativa applicata in classe.
- Published
- 2009
9. Paure e bisogni di sicurezza degli anziani
- Author
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ROSSI, EUGENIO and Rossi, E
- Subjects
SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE ,Paure, sicurezza, anziani - Abstract
Il disagio evolutivo non è una prerogativa della stagione iniziale della vita. Tutto il tempo dell’esistenza umana sulla scena dell’azione sociale richiede forti capacità di adattamento e suscita continui mutamenti nei sentimenti e nell’emotività degli attori in gioco. L’evidenza scientifica prova che proprio la classe di età più anziana subisce in maniera più forte ed accentuata, a causa della maggiore vulnerabilità, le insidie e le insicurezze presenti nella vita quotidiana. Questo saggio rappresenta il felice esito di un’indagine sulla percezione della criminalità e sui bisogni di tutela individuale e collettiva degli anziani dei Comuni dei territori a sud di Milano. L’indagine qualitativa e motivazionale ha interrogato un campione di 255 anziani sulla qualità della vita e sugli aspetti di criticità. L’indagine è importante perchè rappresenta la testimonianza autentica di uno spaccato di stili di vita e di preoccupazioni reali. Siamo all’inizio di un nuovo modo di incontrare e interpretare la realtà in cui viviamo, è uno dei primi tasselli di indagini di self-report sull’opinione pubblica. Nessuno di noi è “nato imparato” e può arrogarsi di rappresentare i bisogni dei nostri simili. Questo lavoro afferma l’importanza di seguire una nuova strada, un nuovo metodo ecologico, di ascoltare i bisogni della gente e di fare un bagno di umiltà prima di proporre politiche sociali. Il volume parte dal presupposto che la condizione anziana misuri e produca sentimenti di paura nell’interazione sociale della vita quotidiana. Per questo sono state sondate la consistenza e la natura delle reti di amicizia, di sostegno e di protezione che circondano gli anziani e l’incidenza delle fonti di informazione televisive e della carta stampata che concorrono a formare le opinioni sulla realtà circostante. Assieme alle informazioni relative alla condizione di salute, alla scolarità ed ai mestieri patrimonio degli anziani intervistati, queste risultanze sulle reti di socializzazione sono state incrociate con una batteria di quesiti sulle rappresentazioni dell’insicurezza e della paura nella vita quotidiana e sui reati realmente subiti o a cui si è stati testimoni. Collocare il problema della sicurezza dentro i fattori relazionali e culturali della esistenza quotidiana degli anziani, permette all’indagine di suggerire concrete ipotesi di sviluppo della comunità locale, di buone prassi che possono essere prese a modello dai decisori politici nei territori considerati. Molti quesiti sondavano la qualità della vita nei Comuni considerati ed i luoghi ed i tempi quotidiani della paura. La ricerca empirica voleva approfondire le rappresentazioni sociali dell’insicurezza e la paura di vittimizzazione comprendendone i riflessi sui comportamenti agiti nella vita quotidiana e sulle reali necessità di protezione. Questo è il vero valore aggiunto dell’indagine che affronta il punto di vista degli anziani, l’influenza della paura e i cambiamenti messi in atto nelle loro abitudini quotidiane e suggerisce a tutti noi un’arco di bisogni concreti e di misure di protezione da realizzare a loro tutela. Nella parte del saggio che affronta la vittimizzazione subita, ci si concentra sulle conseguenze fisiopsichiche subite e sviluppate nel tempo dagli anziani e sulle ragioni che hanno motivato la denuncia o il non ricorso alla denuncia. Il libro è un punto di vista, è un racconto, è un’approfondimento sul valore delle reti sociali nel mitigare il sentimento della paura nelle interpretazioni della vita quotidiana e una testimonianza dei risvolti psicologici che governano la paura.
- Published
- 2009
10. Sicurezza sociale e territorio
- Author
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ROSSI, EUGENIO and Rossi, E
- Subjects
SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE ,Sicurezza, territorio - Published
- 2009
11. La chimera della progettazione partecipata: riflessioni sulla metodologia
- Author
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ROSSI, EUGENIO and Rossi, E
- Subjects
metodologia ,progettazione partecipata - Abstract
L’articolo affronta una metodologia che costruisce la partecipazione collettiva alle scelte di governo delle azioni sociali e del territorio e realizza uno sviluppo della comunità. Il nesso di causalità che unisce la progettazione partecipata alla democrazia diretta è rappresentato dalla relazione diretta, dallo scambio comunicazionale nell’azione sociale, che costituisce l’elemento di accesso alla conoscenza e, soprattutto, l’elemento motivazionale degli individui. La relazione diretta tra individui nel medesimo spazio, la soddisfazione del riconoscersi reciprocamente, la progettazione comune e partecipata di scelte d’azione che ricadono sulla collettività, costituiscono un modello di sviluppo di un gruppo sociale. L’incontro e la progettazione tra individui abitanti in un territorio circoscritto, propongono un’arricchimento ed una sintesi delle culture familiari presenti, ricostruiscono il confine dei valori esistenti ed esaltano gli apprendimenti del passato. Questo processo relazionale assolve ad una esigenza fondamentale della nostra esistenza: l’identificazione temporale, senza la quale non apparterremmo a niente. Se il territorio in cui viviamo diventa il luogo dell’incontro, della progettazione comune, del protagonismo dei singoli, ma anche del riconoscimento delle qualità degli altri da sè, si realizza un’altra componente fondamentale della nostra identità: la possibilità di provare una ricaduta affettiva sul territorio utilizzato, l’identificazione con lo spazio. L’identificazione temporale e l’identificazione spaziale, variabili costitutive dell’identità individuale, ci accompagnano nel maturare la convinzione di poter esistere come rappresentanti di un gruppo sociale, di fare parte di una comunità, di un “gruppo di appartenenza”. Il sentimento della appartenenza premia i nostri sforzi di mediare e creare assieme. Nell’articolo si continua a riflettere sul valore per i singoli individui partecipanti di essere coinvolti in una simile metodologia invasiva e si presentano gli effetti secondari sui ragazzi coinvolti in una esperienza concreta di progettazione partecipata.
- Published
- 2004
12. Su un raro caso di degenerazione maligna di pancreas multicistico nella sindrome di von Hippel-Lindau
- Author
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Brunese, Luca, Mamone, Rosanna, Carbone, Mattia, Rossi, Eugenio, and Vallone, Gianfranco
- Subjects
Radiology, Nuclear Medicine and Imaging ,Nuclear Medicine and Imaging ,Radiology - Published
- 2000
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