Nel “Kalevala”, il poema nazionale finlandese, affiorano con costanza i tratti di una visione del mondo riconducibile al sistema sciamanico di credenze; tale sistema di credenze, pur nella specificità delle sue concezioni, è dotato di una straordinaria flessibilità che lo rende più facilmente adattabile alle esigenze e alle sensibilità personali. Proprio per questa sua natura, il poema si presta particolarmente alle interpretazioni artistiche. A seconda dell’epoca, delle ere, si assiste a una lettura diversa del mito; tra gli artisti contemporanei che si sono cimentati e si cimentano nella visualizzazione del “Kalevala” emerge l’artista russa Margarita Kolobova (1983-). Si analizzano tredici opere kalevaliane dell’artista russa (un’opera grafica, un mosaico, un’incisione, dipinti e sculture), mettendole in specifico rapporto, laddove possibile, con i passi del “Kalevala” a cui fanno riferimento, personalmente tradotti in italiano (con testo originale finlandese a fronte). Attraverso le opere kalevaliane di Margarita Kolobova si affronta dunque il motivo della letteratura dal punto di vista dell’immagine. L’ottica con la quale le opere dell’artista sono interpretate è, principalmente, quella sciamanica, soprattutto per quel che concerne l’analisi del simbolismo. Nelle sue straordinarie visualizzazioni la Kolobova ha saputo mirabilmente attualizzare gli elementi più significativi della visione sciamanica del mondo che di continuo riaffiora nel “Kalevala”: dall’importanza delle origini al motivo iniziatico della lotta, al totemismo animale e così via. La visione che Margarita Kolobova ha del “Kalevala” è una visione a mosaico; il senso della frammentazione espresso da questo tratto peculiare dello stile ritrova poi sempre, nella visione d’insieme, una ricomposizione. Tra i tratti peculiari della visione e delle visualizzazioni dell’artista russa si sottolinea la presenza costante, nei dipinti di diretta ispirazione kalevaliana, della natura (partecipe e animata), vero eroe del poema nazionale finlandese per l’artista. Attraverso le sue interpretazioni personali e assai suggestive, Margarita Kolobova avvicina il mito, lo attualizza e lo fa diventare parte della realtà.