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2. La Formazione del Giovane Igienista per le nuove sfide di Sanità Pubblica
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COSTANTINO, Claudio, Cinquetti, S, Garavelli, E, Murru, C, Pieroni, G, Ricciardi, W, Soncini, F, Tedesco, D, Triassi, M, VITALE, Francesco, Campanella, F., Costantino, C, Cinquetti, S, Garavelli, E, Murru, C, Pieroni, G, Ricciardi, W, Soncini, F, Tedesco, D, Triassi, M, Vitale, F, and Campanella, F
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Settore MED/42 - Igiene Generale E Applicata ,Sanità Pubblica, Formazione medico-specialistica, Igiene e Medicina Preventiva - Abstract
Introduzione La Consulta dei Medici in formazione specialistica (già Consulta degli Specializzandi) è un organo della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.). Nasce nel 1998 e nel 2012 viene riconosciuta come componente ufficiale nello statuto della Società. E’ composta da due rappresentanti per ciascuna Scuola di Specializzazione; attualmente sono rappresentate tutte le 33 Scuole italiane. Fin dalla sua istituzione la Consulta si è impegnata per favorire lo sviluppo di una rete tra colleghi, promuovere il miglioramento del percorso formativo degli “specializzandi” igienisti attraverso il confronto e la crescita delle Scuole di Specializzazione e favorire la discussione su diverse problematiche di competenza igienistica, di Sanità Pubblica e di management sanitario anche attraverso la produzione scientifica. Nell’ultimo biennio, i lavori della Consulta si sono orientati all’indagine delle conoscenze e dei bisogni formativi degli specializzandi riguardo tematiche fondamentali per la formazione (Igiene Edilizia, Prevenzione sui luoghi di lavoro e ruolo del Medico Competente, Ruolo dell’empatia nella formazione e nella pratica), all’individuazione dei punti di forza e debolezza del percorso formativo (Difformità dei percorsi formativi in ambito nazionale, monitoraggio delle esperienze formative internazionali), nonché all’implementazione della rete tra specializzandi attraverso strumenti come social network e mailing-list. Nello specifico le tematiche trattate nella presente relazione sono così suddivise: Durata e modalità di accesso al percorso formativo del medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva; gradimento e possibili vantaggi della riforma delle scuole di specializzazione di area Sanitaria Con la conversione in Legge del Decreto Carrozza, avvenuta nel novembre 2013, le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria subiranno una razionalizzazione e riorganizzazione, sia nelle tipologie che nella durata dei corsi. La Consulta dei Medici in formazione specialistica (S.It.I) ha ritenuto rilevante promuovere un’inchiesta conoscitiva al fine di ottenere una fotografia il più rappresentativa possibile delle opinioni dei medici in formazione in Sanità Pubblica su tale riforma. Hanno partecipato all’indagine 343 specializzandi (circa il 50% dei medici in formazione in Igiene italiani). Il 70% dei rispondenti ritiene che l’attuale durata del corso di specializzazione sia eccessivamente lunga rispetto agli obiettivi formativi della Scuola. La quasi totalità (90%) è d’accordo con la riduzione della durata del percorso formativo. Per quanto riguarda l’istituzione del concorso di accesso alle Scuole su base nazionale è favorevole il 77% degli specializzandi, di cui il 56% ritiene opportuna la strutturazione dell’ammissione con un unico test per tutte le scuole e il restante 44% con un test specifico per ciascuna scuola. Come abbattere le disparità formative ed affrontare le criticità emerse nella formazione medico specialistica in Igiene e Medicina Preventiva in Italia Il percorso formativo dello specialista in Igiene e Medicina Preventiva dovrebbe garantire adeguate conoscenze tecnico-scientifiche e professionali nei campi della medicina preventiva, della promozione della salute e della programmazione dei servizi sanitari secondo quanto indicato anche dal Decreto Ministeriale 285/2005. La Consulta dei Medici in formazione specialistica S.It.I, nel periodo tra marzo e maggio 2013, ha condotto un primo studio per valutare l’omogeneità delle proposte formative tra le diverse sedi italiane, non solo per segnalare le criticità, ma anche per evidenziarne le opportunità. L’obiettivo che si vuole raggiungere è infatti quello di far comprendere ai medici in formazione specialistica ed ai rispettivi direttori quali sono le possibilità formative, stimolando il confronto tra le varie Scuole italiane. Lo strumento di valutazione è un questionario costituito da 28 domande organizzate in quattro sezioni: informazioni generali, attività formativa universitaria suddivisa in attività didattica e attività professionalizzante, attività formativa extra-universitaria nazionale ed internazionale, attività formativa intersettoriale. Delle 32 Scuole di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva presenti sul territorio nazionale sono stati raccolti i dati relativamente a 28 Scuole. I risultati evidenziano come, nonostante la maggior parte delle attività sia svolta in tutte le scuole, la proposta formativa risulta estremamente difforme. Il master per Medico Competente: sbocchi occupazionali, compatibilità con le attività di medico di Sanità Pubblica e difformità nell’attivazione sul territorio nazionale Il Decreto Interministeriale (MIUR – Ministero della Salute) del 15 novembre 2010 ha istituito il Master abilitante per lo svolgimento delle funzioni di Medico Competente rivolto ai medici in possesso dei titoli di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva o in Medicina Legale che non possiedono il requisito di aver svolto le attività di medico competente per almeno un anno nell'arco dei tre anni anteriori all'entrata in vigore del decreto legislativo n.81/2008. La Consulta ha condotto un’inchiesta conoscitiva tra gli specializzandi di Igiene e Medicina Preventiva sull’interesse verso tale percorso dei medici in formazione in Sanità Pubblica e ha parallelamente valutato l’offerta. Dei 265 medici in formazione specialistica che hanno partecipato all’indagine, l’85% ha espresso il proprio interesse a frequentare il Master in oggetto; essendo la grande maggioranza disposta a frequentarlo anche in un'altra sede rispetto alla propria. La principale motivazione che spinge al conseguimento di tale titolo è risultata essere l’aumento delle possibilità lavorative. A dispetto dell’interesse mostrato dai Medici in Formazione, l’offerta delle Università italiane risulta essere carente: nell’anno accademico 2013-2014 il Master è stato attivato in sole due sedi (Napoli Federico II e Roma Tor Vergata); per l’anno accademico 2014-2015 è prevista l’attivazione in tre sedi (Napoli Federico II, Roma Tor Vergata, Pavia), per un totale di 48 posti. Il giovane igienista di direzione sanitaria: quali competenze e quali conoscenze necessarie per affrontare le nuove sfide professionali L’evoluzione dei bisogni e delle aspettative della popolazione e il dibattito sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale pongono oggi le Aziende Sanitarie di fronte alla necessità di affrontare importanti cambiamenti a livello organizzativo, potenziando gli strumenti di analisi e governo dei processi logistico-produttivi. La sfida di questo studio è operare una riflessione su quali debbano essere oggi le conoscenze e competenze proprie del medico di Direzione, come tale figura si coordini e integri con altre professioni essenziali all’interno di una Direzione Sanitaria efficiente, e come l’Università debba ripensarne la formazione alla luce delle profonde trasformazioni in corso. Il progetto EURONET Lo European Network of Medical Residents in Public Health (EuroNet MRPH) è una rete che collega e riunisce le associazioni nazionali di medici in formazione specialistica in Sanità Pubblica in Europa. Si tratta di un'ONG, indipendente e senza fini di lucro, ufficialmente attiva dal 2011. L'idea nacque già nel 2008 dai medici in formazione francesi e italiani, che iniziarono a collaborare per promuovere l'eccellenza professionale tra i futuri specialisti europei attraverso lo sviluppo di collaborazioni e attività comuni (progetti scientifici, scambi formativi). Il successo di queste esperienze ha portato all’estensione delle collaborazioni ad altri paesi. Attualmente Euronet MRPH riunisce sei associazioni nazionali da: Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda. La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica S.It.I. è membro particolarmente attivo di questo network ed è efficacemente impegnata nei suoi progetti internazionali.
- Published
- 2014
3. La Consulta dei Medici in formazione specialistica S.It.I.: cosa ne pensi?
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Campanella, F, Vallorani, S, Goi, G, Guaccero, A, Guerra, R, Tedesco, D, Di Gregori, V, Marcantoni, C, Caruana, A, Murru, C, Nioteni, C, Bandini, L, Furnari, R, Zucco, R, La Rosa, E, Zuccarini, S, Flacco, ME, COSTANTINO, Claudio, Campanella, F, Costantino, C, Vallorani, S, Goi, G, Guaccero, A, Guerra, R, Tedesco, D, Di Gregori, V, Marcantoni, C, Caruana, A, Murru, C, Nioteni, C, Bandini, L, Furnari, R, Zucco, R, La Rosa, E, Zuccarini, S, and Flacco, ME
- Subjects
Consulta specializzandi, Sanità Pubblica, Igiene e Medicina Preventiva ,Settore MED/42 - Igiene Generale E Applicata - Abstract
INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in formazione specialistica (già Consulta degli Specializzandi) è un organo della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.) costituitosi nel 1998 e riconosciuto come componente ufficiale nello statuto della Società nel 2012. I compiti principali della Consulta sono quelli di creare e favorire una rete di contatti tra colleghi e di promuovere il miglioramento della formazione degli Specializzandi in Igiene. OBIETTIVI Obiettivo della presente indagine è valutare la conoscenza della Consulta dei Medici in Formazione Specialistica S.It.I. da parte degli operatori in ambito igienistico, e in particolare le opinioni riguardo le attività e il contributo della stessa Consulta nell'ambito della Società Scientifica. METODI L'indagine si è svolta utilizzando un questionario semistrutturato, composto da sei domande, somministrato, in forma anonima e volontaria, ai partecipanti al Congresso Nazionale S.It.I. tenutosi a Cagliari nell'ottobre 2012, presso lo stand della Consulta. Il questionario indagava il giudizio e il grado di conoscenza delle attività della Consulta e quali fossero le attività che la stessa avrebbe dovuto incrementare rispetto agli anni precedenti. I dati sono stati archiviati ed analizzati utilizzando Excel di Microsoft Office 2010. RISULTATI Sono stati compilati in totale 105 questionari, di cui 70 (66,67%) da parte di specializzandi. Il 94,3% dei rispondenti conosce la Consulta degli Specializzandi, la maggior parte dei quali, grazie all'opera di divulgazione da parte dei rappresentanti della Consulta delle varie Scuole di Specializzazione (65,7%). La Consulta è in grado di rappresentare in maniera sufficiente le esigenze dei Medici in formazione specialistica presso la società secondo il 46,2% dei rispondenti, le rappresenta in maniera soddisfacente per il 34,6%. Il principale contributo apportato dalla Consulta risulta essere (43,4%) l'incremento della comunicazione e del confronto tra specializzandi, Scuole di Specializzazione e S.It.I. Le attività che dovrebbero essere implementate sono parimenti: la promozione di indagini per la valutazione dei bisogni formativi degli specializzandi (25,5%); la promozione di tematiche di Sanità Pubblica (27,8%); lo sviluppo del network con gli specializzandi di altri Paesi europei (25,5%). CONCLUSIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica S.It.I. è un organo conosciuto tra gli operatori della Sanità Pubblica e risulta attendere efficacemente il proprio compito principale di promozione del confronto e del dialogo tra specializzandi, pur evidenziandosi la necessità sia di intensificare le attività di ricerca e di formazione nell'ambito dei bisogni degli specializzandi che di promuovere maggiormente lo scambio con gli specializzandi di Sanità Pubblica europei.
- Published
- 2013
4. Monitoraggio e percezione delle esperienze formative internazionali tra gli specializzandi italiani in igiene e medicina preventiva. Indagine condotta dal gruppo di lavoro 'survey on international health electives' della consulta degli specializzandi S.It.I
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Parisi, S, Montante, A, Pastori, M, Vallorani, S, Goi, G, Guaccero, A, Guerra, R, Tedesco, D, Di Gregori, V, Marcantoni, C, Caruana, A, Murru, C, Nioteni, C, Bandini, L, Furnari, R, Zucco, R, La Rosa, E, Zuccarini, S, Flacco, ME, Ferioli, S, Ravaioli, C, Puggelli, F, Tanini, T, Zazzara, F, Marra, F, Conti, A, Zoccali, A, Vighi, V, Garavelli, E, La Maestra, G, Sironi, S, Licitra, G, Soncini, F, Palladino, R, Passaro, M, Pelullo, P, Napolitano, F, Boemo, D, Camia, P, Ciorba, V, Campanella, F, Tettamanti, G, Bernardini, I, Marzulli, T, Macchiarulo, MP, Casalini, F, Poscia, A, Silvestrini, G, D'Andrea, E, Giraldi, G, Rinaldi, A, Gilardi, F, Lucaroni, A, Burrai, V, Santoro, A, Azzolini, E, D'Ippolito, E, Martinese, M, Soumelis, A, Tricarico, P, Gregoraci, G, Ziglio, A, Reggiani, S, Baldini, C, COSTANTINO, Claudio, MARINGHINI, Guido, Parisi, S, Montante, A, Pastori, M, Costantino, C, Vallorani, S, Goi, G, Guaccero, A, Guerra, R, Tedesco, D, Di Gregori, V, Marcantoni, C, Caruana, A, Murru, C, Nioteni, C, Bandini, L, Furnari, R, Zucco, R, La Rosa, E, Zuccarini, S, Flacco, ME, Ferioli, S, Ravaioli, C, Puggelli, F, Tanini, T, Zazzara, F, Marra, F, Conti, A, Zoccali, A, Vighi, V, Garavelli, E, La Maestra, G, Sironi, S, Licitra, G, Soncini, F, Palladino, R, Passaro, M, Pelullo, P, Napolitano, F, Boemo, D, Camia, P, Ciorba, V, Campanella, F, Tettamanti, G, Bernardini, I, Marzulli, T, Macchiarulo, MP, Casalini, F, Poscia, A, Silvestrini, G, D'Andrea, E, Giraldi, G, Rinaldi, A, Gilardi, F, Lucaroni, A, Burrai, V, Santoro, A, Azzolini, E, D'Ippolito, E, Martinese, M, Soumelis, A, Tricarico, P, Gregoraci, G, Ziglio, A, Reggiani, S, Baldini, C, and Maringhini, G
- Subjects
survey, attività formative internazionali, medici in formazione, igiene e medicina preventiva ,Settore MED/42 - Igiene Generale E Applicata - Abstract
Introduzione Molti studi hanno dimostrato che le esperienze formative internazionali (International Health Electives - IHE) contribuiscono all'acquisizione di conoscenze e competenze fondamentali per i futuri professionisti in Sanità proprio attraverso l'opportunità di confronto fra sistemi sanitari e contesti socio-culturali differenti. Sebbene le IHE siano in crescita, non ci sono dati che riguardino quelle svolte dagli specializzandi italiani in Igiene. L'obiettivo dello studio è di raccogliere informazioni sulle loro pregresse esperienze formative internazionali e di comprendere motivazioni ed eventuali criticità relative alla decisione di effettuare una IHE. Materiali e metodi Gli specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva (n=575) delle 33 Scuole di Specializzazione attive in Italia hanno risposto, a giugno 2013, ad un questionario autosomministrato online, elaborato dal gruppo di lavoro 'Survey on International Health Electives' della Consulta degli specializzandi S.It.I. Il questionario era composto da 70 domande a risposta mista e strutturato in 5 sezioni: anagrafica, accademica, linguistica, IHE pregresse e recenti, interesse e criticità ad effettuare una IHE. E' stata condotta un'analisi descrittiva e, tramite test Chi-quadrato, è stata valutata l'associazione delle variabili sesso, anno di nascita e Scuola di provenienza con il curriculum internazionale e la volontà di svolgere in futuro una IHE. I dati sono stati analizzati tramite STATA 10.1. Risultati Tutte le Scuole hanno raggiunto un'adesione >30% e sono state quindi incluse nello studio. Hanno risposto 417 specializzandi (72.5%), di cui 274 donne (65.7%) e 143 uomini (34.3%); il 67.1% dei rispondenti è nato dopo il 1979, il 50.8% è iscritto ai primi 2 anni di corso mentre il 49.2% ai 2 successivi. L'auto-valutazione della conoscenza dell'inglese è 6.8/10. L'87.8% dei rispondenti afferma che l'iniziativa di svolgere una IHE provenga dallo specializzando; le informazioni fornite dalle proprie Scuole su opportunità e pregresse esperienze di altri colleghi sono ritenute soddisfacenti rispettivamente dal 37.6% e dal 40.8%. Il 18.9% dei rispondenti ha svolto una IHE prima dell'ingresso in specializzazione (49.4% Erasmus). 30 (7.2%) hanno svolto almeno una IHE durante la specializzazione e 3 di questi ne hanno effettuato almeno 2. Il 75.8% delle IHE sono svolte in Europa e riguardano ambiti della salute globale (22.2%), organizzazione ed economia sanitaria (19.0%) e promozione della salute (14.3%). Il 67.9% dei rispondenti si dichiara interessato a svolgere una IHE in futuro mentre il 32.1% non è interessato (52.9% per ragioni familiari). Attraverso l'analisi univariata, l'età più giovane influisce sull'interesse a svolgere una IHE (p=0,0001) mentre il sesso femminile influisce sulle motivazioni del disinteresse, più frequentemente familiari (p=0,006), e sull'effettivo svolgimento di IHE (p=0,002). Gli specializzandi delle Scuole del Nord e Centro-Italia hanno svolto IHE durante la specializzazione più frequentemente rispetto a quelli del Sud (p=0,05). Conclusioni I risultati preliminari di questo studio dimostrano che gli specializzandi italiani in Igiene hanno una percezione positiva delle IHE e la maggior parte di loro è interessato a svolgerne una durante la specializzazione. Tuttavia emerge che, sia nella ricerca dei contatti quanto nella formulazione di una proposta alla propria Scuola, l'iniziativa dello specializzando sia fondamentale per l'effettiva realizzazione di una IHE. Altre variabili che influiscono su volontà e svolgimento di una IHE saranno indagate più approfonditamente.
- Published
- 2013
5. La prevenzione degli infortuni in ambito aeroportuale: modello d'intervento.
- Author
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Urban, A., Murru, C., and Marraccini, G.
- Abstract
Since 2008, in order to create a collaboration directed to improve safety and consequently to reduce work injuries, we have introduced a new work methodological approach between SPRESAL (Service of Workplace Prevention and Safety) ASL 8 of Cagliari and Gruppo Sogaer, responsible for Airport Services in Cagliari. The study shows that the interaction between both parties produced encouraging results: significant decrease in injuries among operating and administrative areas employees. Accidents rate decreased from 5 to 1.8 during the observation period 2008- 2010. Measures taken had increased the safety culture, a better worker behavior analisys, adherence to procedures, PPE use, more training. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2012
6. Public Health physicians and empathy: are we really emphatic? The Jefferson Scale applied to Italian resident doctors in Public Health
- Author
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C Marcantoni, G Goi, Dario Tedesco, S. Ferioli, P. Camia, M. Martinese, C. Baldini, S. Vallorani, A. Ziglio, R. Furnari, Giorgia Gregoraci, S. Sironi, A. Poscia, P. Pelullo, R. Zucco, A. Montante, R. Guerra, A Rinaldi, E Garavelli, M. Pastori, S. Reggiani, A. Caruana, A. Guaccero, V. Vighi, M. Passaro, C. Nioteni, V Burrai, E. La Rosa, F. Puggelli, Claudia Murru, R. Palladino, T. Marzulli, C. Ravaioli, T. Tanini, D. Boemo, Gb Giraldi, P. Tricarico, G. La Maestra, R. Santoru, F. Napolitano, F. Marra, V. Di Gregori, A. Soumelis, G. Licitra, Francesca Campanella, E. D’Ippolito, A. Conti, E. Azzolini, V. Ciorba, Lorenzo Bandini, G. Silvestrini, F. Zazzara, F Gilardi, Claudio Costantino, Elvira D’Andrea, I. Bernardini, F. Lucaroni, S. Parisi, A. Zoccali, F. Soncini, Soncini, F, Silvestrini, G, Poscia, A, Ciorba, V, Conti, A, Murru, C, Rinaldi, A, Zoccali, A, Azzolini, E, Baldini, C, Bandini, L, Bernardini, I, Boemo, D, Burrai, V, Camia, P, Campanella, F, Caruana, A, Costantino, C, D’Andrea, E, Di Gregori, V, D’Ippolito, E, Ferioli, S, Furnari, R, Garavelli, E, Gilardi, F, Giraldi, G, Goi, G, Gregoraci, G, Guaccero, A, Guerra, R, La Maestra, G, La Rosa, E, Licitra, G, Lucaroni, F, Marcantoni, C, Marra, F, Martinese, M, Marzulli, T, Montante, A, Napolitano, F, Nioteni, C, Palladino, R, Parisi, S, Passaro, M, Pastori, M, Pelullo, P, Puggelli, F, Ravaioli, C, Reggiani, S, Sironi, S, Soumelis, A, Tanini, T, Tedesco, D, Tricarico, P, Vallorani, S, Vighi, V, Zazzara, F, Ziglio, A, and Zucco, R
- Subjects
medicine.medical_specialty ,business.industry ,media_common.quotation_subject ,Public health ,Public Health, Environmental and Occupational Health ,Empathy ,Health outcomes ,Settore MED/42 - Igiene Generale E Applicata ,Nursing ,Family medicine ,Scale (social sciences) ,Health care ,medicine ,Empathy, medical residents, public health ,Quality (business) ,business ,Healthcare providers ,media_common - Abstract
Large gaps in care quality resulting from ineffective communication between health providers, patients, and other health care organizations have been documented. Research suggests that effective, empathic communication positively influences health outcomes. Many studies focused on the assessment of clinicians empathy, while there is still a lack of evidence on the role and level of empathy for public health medical doctors,especially during their postgraduate education. The aim of this study was to assess empathy level of public health residents, and to investigate differences in empathy scores using a validated questionnaire. The Italian version of the Jefferson scale of Physician Empathy was mailed to all the resident doctors of the Italian Schools in Hygiene and Public Health during the month of April 2013. Individual Empathy Scores (IES) were calculated, as well as descriptive statistics for the items and scale levels. The difference in empathy scores according to physician’s gender, age class, career rank, place of residency, work experiences(medical direction vs research career) were examined trough t test or ANOVA as appropriate. 352 out of 402 resident doctors replied the questionnaire(response rate 87%). The mean of IES was 118.5 (SD 13.4; range = 54-140; median = 120). There were no IES differences between career rank (p = 0.3), age class (p = 0.2), and place of residency (p = 0.07), while females had higher IES than males (120.3 vs 114.9; p < 0.01). Physicians who have had experience in healthcare administration reported higher IES compared to those who only performed research activity (120.4 vs 117.1; p = 0.02). In addition the respondent physicians believe that the development of social skills should be promoted with greater attention during the undergraduate education (78%)and during the postgraduate education in public health (65%). Our results show a good level of IES in the public health residents, with some significant differences according to gender and physicians work experience. Furthermore, considering empathy and cultural competence essential for public health professionals in order to provide and manage high quality patient-centred care, the widespread demand for specific training outlined by this survey should be taken into adequate account.
- Published
- 2013
7. [The key role of public health medical resident education for future public health challenges].
- Author
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Costantino C, Cinquetti S, Garavelli E, Marcantoni C, Murru C, Pieroni G, Privitera G, Ricciardi W, Soncini F, Tedesco D, Triassi M, Vitale F, and Campanella F
- Subjects
- Cross-Sectional Studies, Curriculum, Forecasting, Health Services Needs and Demand, Humans, Interinstitutional Relations, Italy, Schools, Medical legislation & jurisprudence, Surveys and Questionnaires, Universities legislation & jurisprudence, Hygiene education, Internship and Residency legislation & jurisprudence, Preventive Medicine education, Public Health education
- Abstract
Introduction: The Italian Committee of medical residents in Hygiene, Preventive Medicine and Public Health is a member of the Italian Society of Hygiene, Preventive Medicine and Public Health with the aim of developing a network among Italian resident in public health and promoting the educational path improvement through comparisons and debates between postgraduate medical schools. In this perspective, during last years account has been taken of some essential topics concerning education of public health medical residents, which represent future health-care and public health experts., Methods: Cross-sectional researches were conducted among Italian public health medical residents (PHMRs) through self-administered and web-based questionnaires. Each questionnaire was previously validated by pilot studies conducted during the 46th National Conference of the Italian Society of Hygiene, Preventive Medicine and Public Health., Results: Seventy percent of Italian PHMRs considered the actual length of Public Health postgraduate medical school excessively long, with regard to predetermined educational goals. Confirming this statement, 90% of respondents were inclined to a reduction from 5 to 4 years of postgraduate medical school length, established by Law Decree 104/2013. Seventy seven percent of surveyed PHMRs stand up for a rearrangement on a national setting of the access contest to postgraduate medical schools. Moreover 1/3 of Italian schools performed less than 75%of learning and qualifying activities specified in Ministerial Decree of August 2005. In particular, data analysis showed considerable differences among Italian postgraduate schools. Finally, in 2015 only four Italian Universities (Napoli Federico II, Palermo, Pavia, Roma Tor Vergata) provide for the Second Level Master qualify for the functions of occupational doctor. This offer makes available 60 positions against a request of over 200 future Public Health medical doctors who have shown interest in the Master., Conclusions: In Italy, after the introduction of Ministerial Decree 285/2005, the educational course of PHMRs was significantly improved. The standardization of learning and qualifying activities allowed for the first time the attendance at medical directions or Local Health Units. Nevertheless, the excessive lenght of postgradute schools and the differences about training among Italian Universities are critical and actual issue. Moreover, the remarkable interest shown by PHMRs in the Master could suggest a poor job replacement prospect for young medical specialist in Hygiene, Preventive Medicine and Public Health.
- Published
- 2014
8. [Workplace injury prevention in airport: intervention model].
- Author
-
Urban A, Murru C, and Marraccini G
- Subjects
- Humans, Models, Theoretical, Workplace, Airports, Occupational Injuries prevention & control
- Abstract
Since 2008, in order to create a collaboration directed to improve safety and consequently to reduce work injuries, we have introduced a new work methodological approach between SPRESAL (Service of Workplace Prevention and Safety) ASL 8 of Cagliari and Gruppo Sogaer, responsible for Airport Services in Cagliari. The study shows that the interaction between both parties produced encouraging results: significant decrease in injuries among operating and administrative areas employees. Accidents rate decreased from 5 to 1.8 during the observation period 2008-2010. Measures taken had increased the safety culture, a better worker behavior analisys, adherence to procedures, PPE use, more training.
- Published
- 2012
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