Donatella BIAGI, D. Miller, C. Puglisi, A. Ottani Cavina, J. Bentini, A. Zacchi, I. Graziani, E. Riccòmini, F. Lollini, E. Fumagalli, E. Rossoni, et alii, J. Bentini, G. P. Cammarota, a. Mazza, D. Scaglietti Kelescian, A. Stanzani, and Biagi, Donatella
Il dipinto è prova esemplare dell'alta poetica del vero che l'artista perseguì con esiti tra i più alti nel genere molto particolare degli studi dal naturale, o teste di carattere, che nel Settecento riscosse uno straordinario successo presso il pubblico colto delle corti ma anche presso la borghesia e il popolo. Toccato da lieve malinconia, questo "ritratto" di un pastorello, così è stato intitolato per la presenza del bastone cui il ragazzino si appoggia, potrebbe essere un'immagine di san Giovanni il Battista, proprio per la veste e il bastone medesimo: ma ciò che più conta è la concretezza della resa del fanciullo dall'espressione pensosa, il cui volto, nei lineamenti toccati dal vero, è di gracile quanto toccante bellezza.