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The iconography and iconology of Roman theatres of the Imperial age are here regarded as a keystone to understand the role and the cultural and political meaning of theatrical buildings in a society based on philanthropy. Starting from this critical assumption, the essay inquires, within a contextual view, into both the theatrical building policy pursued by Augustus in Rome and the spreading, in a few decades starting from the Augustan era, of great stone theatres in Roman provinces. An extraordinary flourishing, that led to a number of urbanistic, iconographical and iconological effects. A special attention is dedicated to the theatres of Augusta Emerita (Mérida) in Spain (consecrated in 16-15 b.C.) and of Leptis Magna in Libya (inaugurated in 1-2 a.D.): spaces devoted to the imperial cult and loyalty; and also to the inauguration in 80 a.D. of the Flavian Amphitheatre, alias the Colosseum., Annali Online Lettere - Ferrara, I 1 (2006)

L’Archivio Giovanni Sacchi: tra documenti, modelli e memoria immateriale (Archivio Giovanni Sacchi)di Valeria Anzivino e Stefano Mazzoni, Altre Modernità, N° 5 (2011): Se il museo si fa teatro: la cultura del display tra conservazione e produzione

Il lavoro affronta il tema del rifiuto e della rinuncia consapevoli a trattamenti sanitari salvavita da parte di un paziente cosciente e capace di intendere e di volere. Il tema viene inquadrato all'interno della relazione fra il paziente e il medico, nell'ambito della quale l'ipotesi del rifiuto/rinuncia a trattamenti life saving deve configurarsi come extrema ratio ma, non di meno, come diritto da "prendere sul serio". Il rifiuto/rinuncia a trattamenti sanitari viene poi analizzato - rimarcandone la differenza rispetto all'eutanasia passiva consensuale - con riferimento al caso di pazienti competenti in condizioni di autonomia, e al caso di pazienti competenti in condizioni di dipendenza.