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2. Costruire comunità educanti: il ruolo della leadership nel processo di istituzionalizzazione del Service Learning
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Patrizia Lotti, Ottavia Bielli, Chiara Giunti, Caterina Mazza, and Lorenza Orlandini
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apprendimento-servizio ,leadership educativa ,istituzionalizzazione ,comunità educante ,COVID-19 ,didattica a distanza ,Education (General) ,L7-991 ,Science ,Theory and practice of education ,LB5-3640 - Abstract
Con la pandemia da COVID-19, le scuole hanno dovuto ri-progettare le attività con Didattica a Distanza e Didattica Digitale Integrata. In questo contesto, è stata realizzata l’indagine con la Griglia per l’autovalutazione del livello di istituzionalizzazione del Service Learning di Andrew Furco, adattata al contesto italiano integrandola con le dimensioni dell’innovazione del Movimento delle Avanguardie Educative. Il contributo presenta gli elementi di leadership della Griglia nella prospettiva della comunità educante, basata su partecipazione e condivisione come leve del cambiamento organizzativo e didattico, oltre a un approfondimento sull’Istituto “C. Caniana” di Bergamo per inquadrare l’istituzionalizzazione nello scenario dell’emergenza sanitaria.
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- 2022
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3. Professionalità Dirigente e innovazione scolastica
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Chiara Giunti and Maria Ranieri
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Education - Abstract
Il presente contributo esplora il ruolo del Dirigente scolastico nell’introduzione, diffusione e radicamento dei processi d’innovazione scolastica. La ricerca ha coinvolto, attraverso un’indagine Delphi, 33 esperti che si sono confrontati su quattro dimensioni professionali della funzione dirigenziale allo scopo di individuare i ‘saper fare’ che maggiormente favoriscono la diffusione e il radicamento dei processi innovativi della scuola. Sulla base dell’analisi dei risultati di un questionario, somministrato agli esperti in due cicli successivi, è stato possibile ottenere un ranking delle quattro dimensioni oggetto dell’analisi. I risultati mostrano la primaria importanza della dimensione didattico-pedagogica dell’azione dirigenziale in contesti di innovazione scolastica. L’indagine Delphi ha inoltre evidenziato come la gestione della sfida dell’innovazione e del cambiamento da parte del Dirigente scolastico assuma di volta in volta la forma più adatta ad un determinato contesto invitando a una visione multiprospettica del ruolo dirigenziale. Infine, l’indagine apre nuove prospettive di ricerca per implementare le politiche di formazione in entrata e in servizio dei Dirigenti scolastici italiani.
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- 2020
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4. Promuovere la partecipazione attiva e le soft skills nei corsi e-learning: dalla teoria alla pratica
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Sara Mori, Chiara Giunti, and Massimo Faggioli
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degree class L19 ,Key competences ,lifelong learning ,learning outcomes ,higher education ,e-learning ,Education ,Education (General) ,L7-991 ,Theory and practice of education ,LB5-3640 - Abstract
The present work aims to analyse the role of transversal skills, like learning outcomes in the L-19 - Class of the Degrees in Education and Formation Sciences and to show how e-learning environments can develop the achievement of this type of training objectives. The objective of this work is twofold: on the one hand to hypothesise common and transferable knowledge of educators and trainers; on the other to reflect on the university innovation through a profound rethinking of the teaching-learning process. As an example it is showed the educational model adopted in an e-learning university and how it can contribute to the development of transversal skills in the General Psychology course in the study class L19.
- Published
- 2019
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5. BNI aperta e in cooperazione: come e perché
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Luca Bellingeri and Maria Chiara Giunti
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Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ,Bibliografia Nazionale Italiana ,Servizio Bibliotecario Nazionale ,Catalogazione ,Dati aperti ,Bibliography. Library science. Information resources - Abstract
A seguito della crisi economica che ha colpito l'Italia negli ultimi anni si è avuta una contrazione delle risorse economiche messe a disposizione delle biblioteche italiane, specialmente di quelle dipendenti dal MIBACT. In tale contesto, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e l'agenzia bibliografica nazionale che da essa dipende hanno subito un ridimensionamento del loro prodotto, la Bibliografia Nazionale Italiana, condizionata dalla grave contrazione del numero degli addetti alla sua redazione. La ricerca di soluzioni per far fronte alla difficile situazione ha portato a due importanti decisioni che fanno perno sul concetto di natura di servizio pubblico e sul principio della cooperazione. La prima ha portato alla pubblicazione della Bibliografia Nazionale Italiana in forma libera e gratuita sul sito della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, a decorrere dallo scorso 30 maggio, consentendo alla BNI di mettersi al passo con le principali bibliografie nazionali europee. La seconda consiste nell'avvio di un progetto collaborativo che, seppur confermando il coordinamento bibliografico, la gestione informatica ed il controllo redazionale finale alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, si basa sull'apporto di alcune biblioteche di poli SBN dotate di precise caratteristiche di copertura da deposito legale e di specializzazione disciplinare, dando vita ad una Bibliografia Nazionale Italiana cooperativa.
- Published
- 2017
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6. Professional development to support teaching innovation. The experiences of the schools leading the Avanguardie Educative Movement
- Author
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Chiara Giunti, Massimiliano Naldini, and Lorenza Orlandini
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professional development ,educational innovation ,leadership ,teaching and learning practices ,sviluppo professionale ,innovazione scolastica ,Education - Abstract
This paper describes the elements that characterize innovation processes implemented by the founder member schools (leading schools) which has promoted activities of the Avanguardie Educative Movement together with the National Institute of Documentation, Innovation and Educational Research (Indire Agency). Innovation experiences have been analyzed by using a narrative tool based on the DigCompOrg Framework. This initial analysis led to identify some common elements among the 13 upper secondary schools examined. The professional development resulted to be one of the main drivers for educational and organizational innovation. Lo sviluppo professionale a supporto dell’innovazione didattica. Le esperienze delle scuole capofila del Movimento delle Avanguardie Educative Il presente contributo descrive gli elementi caratterizzanti i processi di innovazione messi in atto dal primo nucleo di scuole (scuole fondatrici) che, insieme a Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire), ha promosso le attività del Movimento delle Avanguardie Educative. Le esperienze di innovazione sono state analizzate attraverso una scheda narrativa sviluppata a partire dal Framework DigCompOrg. Da questa prima analisi sono stati individuati alcuni tratti comuni alle 13 scuole secondarie di secondo grado oggetto di studio, tra i quali emerge la centralità dello sviluppo professionale come leva per l’innovazione didattica e organizzativa.
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- 2018
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7. La Rete ecologica della Regione Toscana: tra biodiversità e storia del territorio
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Michele Giunti and Leonardo Lombardi
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biodiversity ,ecological network ,Regional landscape plan ,ecosystem ,Agriculture (General) ,S1-972 ,Architecture ,NA1-9428 - Abstract
Land consumption processes in alluvial plains and abandonment of agricultural and breeding activities in mountain areas, both of which result in the loss of agricultural land, are today the major threats to biodiversity in Tuscany. These processes result in an increase in environmental fragmentation in the plain and in the homogenisation of mountain landscapes. The Project for a Tuscan ecological network, as an invariant element of the Regional landscape Plan, is a new tool to counteract such dynamics, highlighting the remarkable naturalistic interest of traditional agricultural landscapes. In the context of biodiversity conservation policies, the ecological network also highlights the need to overcome the 'protected islands' approach by using planning tools apt to improve the levels of quality and widespread permeability of the regional territorial ecosystem.
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- 2017
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8. La Rete Ecologica Toscana: aspetti metodologici e applicativi
- Author
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Leonardo Lombardi, Michele Giunti, and Cristina Castelli
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biodiversity ,ecological networks ,ecosystem ,Architecture ,NA1-9428 ,Aesthetics of cities. City planning and beautifying ,NA9000-9428 - Abstract
Interventions that can reduce the loss and the fragmentation of ecosystems are very important in the sphere of biodiversity conservation policies applied to areas of high human activity. Ecological networks, on a di erent scale, are important analytical and design tools, and they can highlight sources of biodiversity with the intention of ecological unification. The Tuscany Ecological Network project, based on habitat sustainability models and converted into a planning tool for the landscape plan of Tuscany, has underlined the need to pursue the objectives of biodiversity conservation within a landscape or extended area. The project approaches across the board sectoral policies in urban planning and infrastructure in the agricultural, forestry, and protected areas.
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- 2015
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9. Istituzionalizzazione del Service Learning e costruzione di comunità educanti.
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Giunti, Chiara and Lotti, Patrizia
- Abstract
Copyright of IUL Research is the property of IUL - Universita Telematica degli Studi and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
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- 2023
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10. BNI open and collaborative: how and why
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Luca Bellingeri and Maria Chiara Giunti
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National Library of Florence ,Italian National Bibliography (BNI) ,National Library Service (SBN) ,Cataloguing ,Open data ,Bibliography. Library science. Information resources - Abstract
A consequence of the economic crisis that affected Italy in the last years is a significant decrease of economic resources for libraries, especially for those depending from the Ministry for Cultural Heritage. In this framework, the National Library of Florence and the National bibliographic agency, belonging to it, suffered a significant reshaping of their output, the Italian National Bibliography (BNI), due to the reduction of people in its editorial staff. The search for solutions to cope with this difficult situation lead to two main decisions, both based on the meaning of public service and on the cooperation principle. The first had the result of the free and online publication of the Italian National Bibliography, starting from May 2016, so that aligning the BNI to other National European Bibliographies. The latter lead to a collaboration project that on one side confirmed the role of the National Library of Florence as bibliographic, technical and editorial coordinator, and on the other opens the National Bibliography to a certain number of libraries with specific traits (legal deposition coverage and subject specialisation), so that contributing to a collaborative Italian National Bibliography.
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- 2017
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11. RECENSIONE: Simona COLARIZI, Marco GERVASONI, La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica. 1989-2011, Roma-Bari, Laterza, 2012, 275 pp.
- Author
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Andrea POZZETTA ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Europa Moderna e Contemporanea nel 2012 presso l’Università degli studi di Pavia con una tesi sulla biografia politica del dirigente comunista Luigi Longo in una prospettiva internazionalistica. Ha seguito un Master in Editoria presso il Collegio S. Caterina da Siena – Università degli studi di Pavia ed è attualmente collaboratore presso la casa editrice Giunti.
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History (General) ,D1-2009 ,Modern history, 1453- ,D204-475 - Published
- 2013
12. Trent’anni di Dewey in Italia: il ruolo della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e i nuovi sviluppi sul fronte dell’interoperabilità con altri strumenti di indicizzazione semantica
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Laura Crociani, Maria Chiara Giunti, and Elisabetta Viti
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Dewey decimal classification ,interoperability ,National central library of Florence ,Bibliography. Library science. Information resources - Abstract
La diffusione in Italia della Classificazione decimale Dewey ha beneficiato sin dalle origini del ruolo svolto dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che nel 1897 ne ha curato la prima traduzione italiana e che dal 1958 ha impiegato notazioni ridotte per i fascicoli della Bibliografia nazionale italiana. Con la nascita di SBN e del Polo BNCF le attività legate all'impiego della DDC si sono ulteriormente sviluppate. Dal 2014 infine, con l'inaugurazione dell'interfaccia della WebDewey italiana, il ruolo della Biblioteca nazionale di Firenze continua seppur con caratteristiche diverse. La BNCF infatti è il curatore scientifico della WebDewey italiana, e parallelamente si occupa delle problematiche legate alla sua potenziale interoperabilità con il Thesaurus del Nuovo soggettario. L'esperienza in atto e i criteri di mappatura adottati per la creazione di concordanze fra concetti equivalenti sono conformi alle indicazioni dettate dallo standard ISO 25964, e ai suggerimenti del gruppo EDUG (European DDC users group).
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- 2016
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13. Coppices in Tuscany: considerations on the relationship between forest management and natural resources
- Author
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Giunti M
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Coppice ,Forest statistics ,Biodiversity ,Indicators ,Cuttings ,Forest rules ,Forestry ,SD1-669.5 - Abstract
I analyze the amount of wood samples resulting from coppicing and the recent years trend based on national and regional inventories data and on the “Report on the state of forests in Tuscany, 2008”. I highlight the difficulty in assessing a relationship between forest planning and protection of natural elements susceptible to deterioration of old forests. I also point out the difficulty of choosing appropriate indicators and investigation scale. Finally I analyze the regional laws in force, highlighting the rules can be critical for the habitat and/or the species of conservation concern.
- Published
- 2011
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14. L'industria cinematografica tra libertà e autorità
- Author
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Armaroli, P, Cappellini, P, Casucci, F, Cerrina Feroni, G, Chieffi, L., Costa, P, Degrassi, L, Dei, L, Forti, G, Giunti, P, Grossi, P, Lombardi Vallauri, L, Morbidelli, G, Polese, R, Procaccini, M, Roselli, O, Armaroli, P, Cappellini, P, Casucci, F, Cerrina Feroni, G, Chieffi, L, Costa, P, Degrassi, L, Dei, L, Forti, G, Giunti, P, Grossi, P, Lombardi Vallauri, L, Morbidelli, G, Polese, R, Procaccini, M, Roselli, O, and Roselli, O2
- Subjects
art. 41 Cost ,IUS/08 - DIRITTO COSTITUZIONALE ,art 117 Cost ,IUS/09 - ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ,Industria cinematografica e Costituzione italiana ,legge n. 220/2016 ,industria cinematografica e autorità in epoca repubblicana ,riforma del cinema ,art. 9 Cost - Abstract
In the essay they reveal two different material profiles: the cultural one (cinematography as art) and the economic one (the industrialization of the sector), thus highlighting that we are in front of a private sector. The publicist approach has considered the tight intertwining between culture and economy, both on the legislative implementation level. The constitutional framework has first of all posed the question of the connection of the double material profile to the general category of cultural and economic initiative, respectively, and the question of guarantees of public intervention in the sector, thus having to face the problem of the distribution of competences respectively of the cinematographic art as an intellectual property, of exclusive competence of the State, and of cultural and economic promotion of the film industry, of concurrent competence between State and Regions. With regard to legislative implementation plan, it was demonstrated that, in compliance with the double freedom (cultural and economic ones) guaranteed by the Constitution, positive actions must be of an indirect promotional nature, an attempt was made to understand whether the legislator actually acted in this way, or whether it has carried out protection policies, more invasive toward the film industry market and even more expensive for the public economy. To this last end the recent reform of the sector made by law No. 220 of 2016 “Discipline of the cinema and the audiovisual sector”, if on the one hand it introduced important positive indirect actions (such as the tax credit) aimed at strengthening the element of freedom in the sector, on the other hand, it did not have the courage to take the distances from the authoritarian actions once and for all, thus maintaining State cinematography in the third millennium.
- Published
- 2020
15. Il diritto nell'esperienza di Roma antica. Per una introduzione alla scienza giuridica
- Author
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Giunti, P., Lamberti, F., Lambrini, P., Maganzani, Lauretta, Masi Doria, C., and Piro, I.
- Subjects
Roma antica ,scienza giuridica ,Diritto ,introduzione ,Settore IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITA' - Published
- 2021
16. Insetticidi a base di oli essenziali di agrumi: un’opportunità per il controllo degli insetti nocivi
- Author
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Giunti, G, Laudani, F, Palermo, D, and Palmeri, V
- Published
- 2020
17. Professionalità Dirigente e innovazione scolastica
- Author
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Chiara, Giunti and Ranieri, Maria
- Subjects
Innovazione Scolastica, Dirigente Scolastico, Leadership Educativa, Tecnica Delphi, Analytic Hierarchy Process - Published
- 2020
18. In occasione della Festa dell'Europa il giornalista Giuseppe di Leo intervista gli autori del volume 'Cultura giuridica e letteratura nella costruzione dell'Europa'
- Author
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Adinolfi, A, Cappellini, P, Casucci, F, Chiti, MP, Costa, P, Degrassi, L, Giunti, P, Malandrino, C, Morbidelli, G, Palazzo, F, Pozzo, B, Roselli, O, Vandelli, L, Vettori, G, Adinolfi, A, Cappellini, P, Casucci, F, Chiti, Mp, Costa, P, Degrassi, L, Dei, L, Fiorenza, K, Giunti, P, Grossi, P, Malandrino, C, Mittica, MP, Morbidelli, G, Palazzo, F, Pozzo, B, Roselli, O, Simoni, A, Vandelli, L, Vespaziani, A, Vettori, G, and Chiti, M
- Subjects
IUS/14 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA ,IUS/09 - ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ,IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE ,Pluralismo culturale, pluralismo linguistico, diversità culturale, diversità linguistica, diritto UE, diritto internazionale, promozione, tutela, salvaguardia - Published
- 2018
19. Famiglia e delitti contro la persona: profili introduttivi (aggiornamento)
- Author
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Giunti, Alessandra
- Subjects
Famiglia e delitti contro la persona: profili introduttivi (aggiornamento) - Published
- 2019
20. Sottrazione consensuale di minorenni
- Author
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Giunti, Alessandra
- Subjects
sottrazione di persone incapaci ,Sottrazione consensuale di minorenni ,Sottrazione consensuale di minorenni, sottrazione di persone incapaci, sottrazione e trattenimento di minore all'estero ,sottrazione e trattenimento di minore all'estero - Published
- 2019
21. Modelli di autodirezione dell'apprendimento nella formazione dei Dirigenti scolastici: una rassegna sistematica della letteratura internazionale
- Author
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Chiara, Giunti and Ranieri, Maria
- Subjects
Self-direct learning, Adult education, Lifelong learning, School leaders - Published
- 2019
22. Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.)
- Author
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Giunti, Alessandra
- Subjects
Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) - Published
- 2019
23. Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina
- Author
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Giunti, Alessandra
- Subjects
Abuso dei mezzi di correzoni o di disciplina - Published
- 2019
24. Contributo alle conoscenze lichenologiche del Sentiero dei Ginepri (Riserva naturale speciale dell'Orrido di Foresto e Stazione di Juniperus oxycedrus di Crotte - S.Giuliano)
- Author
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Matteucci, Enrica, Favero-Longo, Sergio E., Luca, Giunti, Isocrono, Deborah, Gabriele, Gheza, Flavio, Magnetti, Pier Luigi Nimis, and Wolfgang von Brackel
- Subjects
Piemonte ,lichen, Piemonte ,lichen - Published
- 2019
25. Bilancio idrico e fluidoterapia nel paziente veterinario critico: fisiopatologia e monitoraggio del bilancio idrico
- Author
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Troìa Roberta, Giunti Massimo, Troìa Roberta, and Giunti Massimo
- Subjects
Fluidoterapia, paziente critico, bilancio idrico, glicocalice endoteliale, ipotensione, ipervolemia - Abstract
Il paziente critico presenta comunemente alterazioni dell’omeostasi dei fluidi corporei ed è particolarmente sensibile agli effetti avversi di una fluidoterapia non appropriata. La disfunzione del glicocalice endoteliale è alla base di un'aumentata permeabilità vasale, che favorisce la formazione di edema interstiziale, la perpetuazione dello stato infiammatorio e di conseguenza contribuisce all’ipoperfusione tissutale. La fluidoterapia deve essere quindi mirata alle esigenze del singolo paziente e contestualizzata sull'andamento clinico della patologia critica, riconoscendo solitamente tre fasi d’intervento: una fase iniziale di rianimazione fluida; una fase successiva di mantenimento, volta garantire un bilancio idrico equilibrato; una potenziale fase di "tossicità" della fluidoterapia, in cui provvedere alla rimozione dei fluidi in eccesso. L’andamento delle fasi sopradescritte non è sempre consequenziale, e obbliga il medico ad una frequente e metodica rivalutazione del paziente, basata sulla combinazione di indici clinici e di diagnostica collaterale, e finalizzata a guidare in maniera appropriata la strategia d’intervento terapeutico. The critically ill patient frequently suffers from fluid balance abnormalities, and is extremely sensitive to the complications of inappropriate fluid therapy. The endothelial glycocalyx dysfunction during critical illness is the main contributing factor for the development of capillary leakage, systemic inflammation and interstitial edema, ultimately leading to tissue hypoperfusion. According to the dynamic clinical status of the intensive care patients, intravenous fluid therapy must be tailored to the individual clinical condition. "Context-sensitive" fluid therapy usually recognizes three interventional phases: a rescue phase to correct intravascular volume depletion; a stabilization phase aimed at matching fluid losses and requirements and optimizing fluid balance homeostasis; and a de-escalation phase when minimization of fluid therapy and mobilization of extra fluids can be considered to avoid their toxicity. Several clinical and diagnostic tools can be used to choose the appropriate strategy of fluid administration, and to optimize fluid balance in the course of the critical illness.
- Published
- 2017
26. Colture Protette
- Author
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Malorgio, F., Filippi, F., Incrocci, L., Benelli, G., Canale, A., and Giunti, G.
- Published
- 2018
27. Teoria della Mente e Comprensione di Testi Espositivi in Bambini di Scuola Primaria
- Author
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Florit, Elena, Pietro De Carli, Giuditta, Giunti, and Lucia, Mason
- Subjects
bambini di scuola primaria ,Teoria della Mente ,comprensione di testi espositivi - Published
- 2018
28. Complicazioni della chirurgia ortopedica nel gatto politraumatizzato
- Author
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DEL MAGNO, SARA, FOGLIA, ARMANDO, COLA, VERONICA, PINNA, STEFANIA, VALENTINI, SIMONA, GIUNTI, MASSIMO, PISONI, LUCIANO, Del Magno Sara, Foglia Armando, Cola Veronica, Pinna Stefania, Valentini Simona, Giunti Massimo, and Pisoni Luciano.
- Subjects
Chirurgia, ortopedia, gatto, politrauma - Abstract
Complicazioni della chirurgia ortopedica nel gatto politraumatizzato Del Magno S, Foglia A, Cola V, Pinna S, Valentini S, Giunti M, Pisoni L. Scopo del lavoro Il presente lavoro mira a valutare la frequenza e il tipo di complicazioni in seguito a chirurgie ortopediche in corso di politrauma nel gatto. Materiali e metodi Gatti politraumatizzati in cui è stata eseguita almeno una chirurgia ortopedica dal 2012 al 2016 sono stati inclusi e classificati in base a sede e tipo di lesione, tipo di trattamento chirurgico e medico e tipo di complicazioni riscontrate. Ai pazienti è stato attribuito uno score clinico, come precedentemente riportato (Vnuk et al, 2004). L’analisi statistica delle variabili oggetto di studio è stata condotta mediante l’utilizzo di test per dati non parametrici. La significatività dei test è stata considerata per un valore di p< 0,05. Risultati Sono stati inclusi 42 gatti europei, 19 femmine e 23 maschi. L’età mediana era di 24 mesi (range 7 mesi-18 anni), il peso mediano era di 4 kg (range 2,2-6,6). I traumi ortopedici localizzati allo scheletro appendicolare sono risultati i più frequenti (62%), seguiti dai traumi del bacino (33%), del distretto maxillo-facciale (29%) e della colonna vertebrale (12%). In 31 gatti erano presenti lesioni in altre sedi anatomiche con un coinvolgimento significativamente più frequente dei distretti toracico e cranico. Il valore mediano dello score attribuito alle lesioni traumatiche riportate è risultato essere pari a 6 (range 2-12). Tale punteggio è risultato essere positivamente correlato al numero di distretti interessati dal trauma. Nel 57% dei casi era presente uno stato di shock all’ammissione, che è risultato essere significativamente più frequente nei soggetti con lesioni traumatiche localizzate a più di due distretti corporei. Nel periodo post-operatorio le complicazioni verificatesi più frequentemente sono state: anemia grave (17%, 7/42 pazienti), parziale fallimento dell’intervento (12%, 5/42), peggioramento dei deficit neurologici secondari ad osteosintesi del bacino (7%, 3/42) e infezioni del sito operatorio (14%, 6/42). Le infezioni erano associate a batteri multiresistenti (5/6), necrosi tissutale estesa (3/6) ed esposizione degli impianti di osteosintesi (2/6). L’anemia si è sviluppata più frequentemente nei gatti che presentavano infezioni nel periodo post operatorio. Una terapia antibatterica empirica è stata somministrata in tutti i pazienti come monoterapia (30/42 casi) o terapia combinata (12/42) a discrezione del medico curante. Lo sviluppo delle infezioni nel periodo post-operatorio è risultato significativamente più frequente in soggetti trattati con terapia combinata. Il tempo intercorso tra l’ammissione e il primo intervento chirurgico (mediana 1 giorno, 0-4) e/o il primo intervento ortopedico (mediana 2 giorni, 0-11) non sono risultati correlati all’insorgenza di complicazioni. Un solo paziente con trauma facciale e trauma cranico è deceduto nel periodo post-operatorio. La durata del ricovero (mediana 10 giorni) è risultato significativamente maggiore in caso d’infezione post-operatoria. Discussione Un paziente politraumatizzato risulta essere spesso un paziente critico e al momento non sono presenti linee guida sul tipo di approccio chirurgico e il tempo in cui intervenire (Peterson et al, 2015). L’anemia è una complicazione frequente nel periodo post-operatorio, di solito di natura multifattoriale. La risposta infiammatoria sistemica secondaria alla presenza di infezione sembra contribuire ad aggravare lo stato di anemia nel periodo post-operatorio in questa popolazione. L’infezione del sito chirurgico è una complicazione grave e rappresenta una spesa notevole per il proprietario vista la maggior durata dell’ospedalizzazione. La maggior incidenza di infezioni in pazienti trattati con una combinazione di antibatterici suggerirebbe di impostare un’iniziale monoterapia, solo se necessaria, da variare sulla base dell’esame colturale. L’esecuzione di esami batteriologici su potenziali siti d’infezione al momento dell’ammissione del paziente ed eventualmente la loro ripetizione durante il decorso è di fondamentale importanza per impostare una terapia antibatterica mirata e prevenire o ridurre lo sviluppo di antibioticoresistenza. Questa strategia terapeutica andrebbe associata ad un ottimale controllo dell’infezione, che includa la rimozione del tessuto necrotico dal sito di lesione. Il fallimento seppure parziale dell’intervento riscontrato in alcuni pazienti è probabilmente ascrivibile ad una gestione non adeguata del paziente in sede chirurgica e/o post-operatoria. L’aggravamento delle lesioni neurologiche secondarie ad osteosintesi del bacino risulta spesso temporanee (Meeson, 2015). Nei 3 casi del presente studio interessati da tali alterazioni, si è assistito ad un significativo miglioramento clinico al momento della dimissione. Vnuk D et al, Feline high-rise syndrome: 119 cases (1998-2001). J Feline Med and Surg, 6:305-312, 2004 Peterson NW et al, The impact of surgical timing and intervention on outcome in traumatized dogs and cats. J Vet Emerg Crit Care, 25:63-75. Meeson RL, Geddes AT, Management and long-term outcome of pelvic fractures: a retrospective study of 43 cats. J Feline Med Surg, Oct 7, pii:1098612X15606958 2015.
- Published
- 2016
29. La dipendenza affettiva oggi: concettualizzazione, valutazione e trattamento.
- Author
-
Antonelli, Paolo, Fortunati, Marco, Salvatori, Gioele, and Giunti, Daniel
- Subjects
COMPULSIVE behavior ,ADDICTIONS ,ETIOLOGY of diseases ,PHENOMENOLOGY ,PATHOLOGY ,SUFFERING - Abstract
Copyright of Rivista di Sessuologia Clinica is the property of FrancoAngeli srl and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
- Published
- 2021
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30. Computazione e universalità in Turing
- Author
-
Marco Giunti -Alophis
- Published
- 2017
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31. Dal Thesaurus di BIA alle ontologie di BIA-Net
- Author
-
Giunti, Marco
- Abstract
In the first part of this paper, we will describe the essential lines of an ontology (implemented in OWL) for the three archives of the Bibliotheca Iuris Antiqui (BIA). Namely, we will briefly outline the classes and the relations of this ontology and will give a graphic representation of its conceptual structure. In the second part, we will discuss the perspectives of development that the ontological form of a knowledge basis opens up. It is pointed out that, on the one hand, the ontological form allows the development of radically new forms of information search and retrieval and, on the other one, it allows to link and integrate in a natural way different knowledge bases, each one characterised by specific criteria of internal organisation. In this regard, the essential steps that need to be taken to bring about such an integration, and the possible benefits that will ensue, will be analysed., Antichistica
- Published
- 2017
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32. UN CASO DI MUCORMICOSI CANINA
- Author
-
CORRADINI, SARA, GIUNTI, MASSIMO, CAPITANI, OMBRETTA, MORINI, MARIA, TAMPIERI, MARIA PAOLA, GALUPPI, ROBERTA, E. Dannaoui, J. Guillot, FIMUA, S. Corradini, M. Giunti, O. Capitani, M. Morini, E. Dannaoui, J. Guillot, M.P. Tampieri, and R. Galuppi
- Subjects
Mumicosi ,Cane - Abstract
Le mucormicosi sono infezioni fungine molto invasive e aggressive causate da miceti appartenenti all’ordine Mucorales. In medicina umana colpiscono prevalentemente pazienti con fattori predisponenti quali granulocitopenia, immunosoppressione, diabete mellito e traumi penetranti (Cornely et al., 2014, Clin microbiol infect, 20 (suppl 3) 5-26). Noi riportiamo un caso di un cane maschio meticcio di 9 anni affetto da ipercortisolismo e diabete mellito in cura con trilostano 40mg q24h per via orale (Vetoryl®) ed insulina (Caninsulin®) 12UI q12h per via sottocutanea. Il soggetto è stato presentato presso l’Ospedale Didattico Veterinario dell’Università di Bologna per una tumefazione a livello di regione periorbitale destra insorta da circa un mese. La lesione si presentava ulcerata con gemizio di materiale purulento ed edema perilesionale. Il soggetto presentava inoltre poliuria/polidipsia, polifagia, addome a botte e malattia parodontale grave. In diagnosi differenziale sono state considerate: fistola odontopatica, piodermite secondaria a presenza di corpi estranei e/o trauma, anche se non riportato, o un processo neoplastico. Il protocollo diagnostico ha incluso: esame emocromocitometrico, profilo biochimico, esame delle urine, tamponi cutanei per esame batteriologico con antibiogramma, agoaspirato per valutazione citologica. Gli esami emato-biochimici hanno mostrato alterazioni compatibili con ipercortisolismo e diabete mellito non controllati. L’esame colturale rilevava la presenza di Staphylococcus pseudointermedius, E.coli e Acinetobacter baummanni/calcoaceticus sensibili unicamente ad amikacina ed imipenem. E’ stata dunque intrapresa una terapia antibiotica con amikacina (15 mg/kg q12h per via endovenosa), che ha determinato un miglioramento parziale e transitorio del quadro clinico. L’esame citologico ha messo in evidenza un quadro di infiammazione cronica piogranulomatosa e presenza di ife non settate. Il dato è stato confermato da un esame istologico su biopsie cutanee della lesione periorbitale. L’esame colturale ha condotto all’isolamento di un micete a rapida crescita riconducibile a Mucorales. L’analisi molecolare ha permesso di identificare l’isolato come Rhizopus oryzae. L’approccio terapeutico previsto in medicina umana è multimodale ed include il controllo della patologia sottostante, l’utilizzo di antimicotici e l’eventuale rimozione chirurgica del tessuto necrotico, quando possibile. In medicina umana i principi attivi raccomandati sono le soluzioni liposomiali di amfotericina B e il posaconazolo (Cornely et al, 2014 l.c.). Non essendo stato possibile impiegare queste formulazioni visti gli elevati costi, è stata impostata una terapia antimicotica con itraconazolo 10 mg/kg q24h per via orale e terbinafina 1% (Lamisil®) localmente q12h. Tale terapia si è rilevata efficace inizialmente nel ridurre l’estensione delle lesioni cutanee, tuttavia, tuttavia nei successivi 15 giorni l’aggravamento progressivo delle condizioni cliniche ha indotto a procedere con l’eutanasia del soggetto. In campo umano i pazienti con diabete rappresentano una elevata percentuale dei soggetti con mucormicosi e la localizzazione rino-orbito-cerebrale è fra le più frequenti, come pure R. orizae è l’agente eziologico più frequentemente identificato (Cornely et al., 2014, l.c.). In letteratura non sono invece documentate nel cane infezioni sostenute da Mucorales, in conclusione questo è il primo caso di mucormicosi descritta in un cane che, analogamente a quanto riportato nell’uomo, presentava grave immunodepressione secondaria a diabete mellito, in questo caso associato anche ad ipercortisolismo. L’impossibilità di effettuare un trattamento terapeutico di elezione e la mancanza di casistica in letteratura non consentono di valutare in termini prognostici l’impatto di questa infezione nel cane.
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- 2014
33. Epatite infettiva di Rubarth: una patologia ri-emergente?
- Author
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BALBONI, ANDREA, DONDI, FRANCESCO, AGNOLI, CHIARA, GIUNTI, MASSIMO, BETTINI, GIULIANO, BATTILANI, MARA, Ranieri Verin, Andrea Balboni, Francesco Dondi, Chiara Agnoli, Massimo Giunti, Giuliano Bettini, Ranieri Verin, and Mara Battilani
- Subjects
Patologia riemergente ,Epatite infettiva ,Cane - Published
- 2014
34. VOCs produced by healthy and Bactrocera oleae-infested olive fruits from three cultivars: impact on the host location behavior of the braconid parasitoid Psyttalia concolor
- Author
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Giunti, Giulia, Benelli, Giovanni, Conte, Giuseppe, Mele, Marcello, Caruso, Giovanni, Gucci, Riccardo, Flamini, Guido, and Canale, Angelo
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biological con-trol ,HIPVs ,Arbequina, Frantoio, Leccino, biological con-trol, HIPVs, olive fruit fly, Tephritidae ,olive fruit fly ,Tephritidae ,Frantoio ,Leccino ,Arbequina - Published
- 2016
35. Ingegneria tissutale dell'osso: esperienze in vitro e in vivo con costrutti tridimensionali, superfici biomimetiche e fattori osteoinduttivi
- Author
-
BALDINI, NICOLA, PELLACANI, ANDREA, GIUNTI, ARMANDO, G. CIAPETTI, E. CENNI, D. GRANCHI, L. SAVARINO, D. DALLARI, L. AMBROSIO, G. MARLETTA, Baldini N., Ciapetti G., Cenni E., Granchi D., Savarino L., Pellacani A., Dallari D., Ambrosio L., Marletta G., Giunti A., N. BALDINI, G. CIAPETTI, E. CENNI, D. GRANCHI, L. SAVARINO, A. PELLACANI, D. DALLARI, L. AMBROSIO, G. MARLETTA, and GIUNTI A.
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- 2004
36. ISOLATION AND CHARACTERIZATION OF PIG URINARY EXOSOMES FOR BIOMARKER DISCOVERY
- Author
-
Tomassoni F, Zacchini F, Gruarin M, Naldi M, Valente S, Pasquinelli G, Giunti M, Dondi F, La Manna G, Stefoni S., Tomassoni F, and Zacchini F, Gruarin M, Naldi M, Valente S, Pasquinelli G, Giunti M, Dondi F, La Manna G, Stefoni S.
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exosomes, isolation and characterization, urine, large animal - Abstract
In recent years exosome research pubblications are rapidly expanding (1). These small vesicles (30‐100 nm) of endocytic origin are thought to participate in cell—cell communication and protein and RNA delivery. A wide range of cells have been shown to release exosomes, but they have also been detected in several biological fluids, including plasma, urine, saliva and breast milk. In particular urinary exosomes have been proposed as starting material to detect protein biomarkers of renal dysfunction and structural injury or overall to shed much insight on the health status of the kidney (2, 3, 4). We aimed to validate methods for exosome isolation from urine in a large animal model, the pig one. The swine shares with the man anatomical and physiological characteristics that make it preferred species as a pre‐clinical model, in particular for kidney functions, surgical approaches and in the view to obtain a significant amount of biological specimens (urine and blood samples, tissue for renal biopsy) compared to other animals. Exosomes were purified by differential ultracentrifugation, identified by electron microscopy and described in morphology, shape, size and distribution using atomic force microscopy (AFM). Validation methods include Western blot with pan‐exosome markers and urinary specific exosome antibodies. Exosome protein content was analyzed through nanospray liquid chromatography‐tandem mass spectrometry (LM‐MS/MS). The total exosomal RNA purificated was evaluated using gel electrophoresis and a Bioanalyzer. We found that the vesicles displayed a typical exosome‐like size and morphology as analyzed by electron microscopy and AFM. Western blot and mass spectrometry further confirmed the presence of several exosome‐associated molecules. Exosome RNA profile detected is typical of these vesicles, lacking rRNA subunits which are prominent in analysis of cellular RNA. Characterization of isolated exosomes indicates that the described isolation methods are suitable for the subsequent RNA and protein profiling.(1) Camussi G, Deregibus MC, Bruno S, Cantaluppi V, Biancone L. Exosomes/microvesicles as a mechanism of cell‐to‐cell communication. Kidney Int. 2010 Nov;78(9):838‐48. (2) Fernández‐Llama P, Khositseth S, Gonzales PA, Star RA, Pisitkun T, Knepper MA. Tamm‐Horsfall protein and urinary exosome isolation. Kidney Int. 2010 Apr;77(8):736‐42. (3) Pisitkun T, Shen RF, Knepper MA. Identification and proteomic profiling of exosomes in human urine. Proc Natl Acad Sci U S A. 2004 Sep 7;101(36):13368‐73. (4) Lässer C, Eldh M, Lötvall J. Isolation and characterization of RNA‐containing exosomes. J Vis Exp. 2012 Jan 9;(59):e3037.
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- 2013
37. La componente forestale del SIC 'Murge di Sud‐Est'
- Author
-
Giunti, Michele
- Published
- 2015
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38. Behavior-based control tools against Tephritidae flies infesting soft fruits: a review
- Author
-
Benelli, Giovanni, Giunti, Giulia, and Canale, Angelo
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- 2015
39. Senecio inaequidens: una nuova criticità per la conservazione delle praterie
- Author
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Sposimo, Paolo, Tinti, Daniela, Ferretti, Giulio, Lazzaro, Lorenzo, Foggi, Bruno, and Giunti, Michele
- Published
- 2015
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40. La Rete Ecologia della Regione Toscana: tra biodiversità e storia del territorio
- Author
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Lombardi, Leonardo and Giunti, Michele
- Published
- 2015
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41. Genitori omosessuali con figli da precedenti relazioni eterosessuali: il ruolo dell'omofobia interiorizzata.
- Author
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Fioravanti, Giulia, Banchi, Vanessa, and Giunti, Daniel
- Abstract
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- 2019
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42. Promuovere la partecipazione attiva e le soft skills nei corsi e-learning: dalla teoria alla pratica.
- Author
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MORI, SARA, GIUNTI, CHIARA, and FAGGIOLI, MASSIMO
- Subjects
SCIENCE education ,CURRICULUM ,EDUCATORS ,CONTINUING education ,PSYCHOLOGY - Abstract
The present work aims to analyse the role of transversal skills, like learning outcomes in the L-19 - Class of the Degrees in Education and Formation Sciences and to show how e-learning environments can develop the achievement of this type of training objectives. The objective of this work is twofold: on the one hand to hypothesise common and transferable knowledge of educators and trainers; on the other to reflect on the university innovation through a profound rethinking of the teaching-learning process. As an example it is showed the educational model adopted in an e-learning university and how it can contribute to the development of transversal skills in the General Psychology course in the study class L19. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2019
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43. Descrizione di un caso di confezione da parvovirus felino e canino in un gatto
- Author
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BATTILANI, MARA, BALBONI, ANDREA, GIUNTI, MASSIMO, Battilani M., Balboni A., and Giunti M.
- Subjects
coinfezione ,feline parvoviru ,GATTO ,canine parvoviru - Published
- 2011
44. Impatto dello stress da caldo sull’immunità dei vitelli da carne
- Author
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PELI, ANGELO, SCAGLIARINI, LORENZO, DONDI, FRANCESCO, GIUNTI, MASSIMO, SCAGLIARINI, ALESSANDRA, FAMIGLI BERGAMINI, PAOLO, Peli A., Scagliarini L., Dondi F., Giunti M., Scagliarini A., and Famigli Bergamini P.
- Subjects
ALLEVAMENTO DEL BOVINO DA CARNE E DA LATTE E DEL SUINO ,risposta immunitaria ,profilo citochinico ,STRESS DA CALDO - Abstract
Diversi stressor ambientali, non solamente di natura infettiva, tra cui le elevate temperature e l’umidità, hanno un’influenza sul sistema immunitario degli animali. Lo scopo di questo studio è stato valutare in vivo le variazioni a carico del quadro ematologico e del profilo citochinico (IL-4, IFN-γ , IL-6, TNF-α), in risposta a ondate di caldo, in un campione di bovini da carne (vitelloni e vitelli a carne bianca) stabulati permanentemente in 6 aziende situate in Pianura Padana. Le osservazioni sono state realizzate in corrispondenza di ondate di caldo nel corso dell’estate 2009, effettuando prelievi ematici agli animali 24-48 ore prima dell’ondata di caldo e dopo 3-4 giorni dal primo prelievo. Il livello soglia di stress termico è stato definito come valore medio giornaliero di THI (Temperature-Humidity Index) pari a 73. Per tre dei sei allevamenti reclutati nello studio si sono riscontrati grandi incrementi dell’indice THI medio giornaliero nel periodo intercorrente tra i 3 giorni precedenti il primo prelievo ed il secondo; per due allevamenti si sono osservati modesti rialzi del THI partendo da valori soglia, mentre per un’azienda tale indice è rimasto costantemente oltre il limite di stress termico, senza però subire aumenti improvvisi. I risultati preliminari ottenuti su due allevamenti sottoposti a forte incremento del THI mostrano un significativo aumento di IL-4 ed una diminuzione significativa di IFN-γ, unitamente all’aumento di altre citochine ad attività pro-infiammatoria (IL-6, TNF-α). Queste modificazioni del profilo citochinico sono state accompagnate da un significativo rialzo dei valori della conta leucocitaria totale (WBC) e di singole popolazioni leucocitarie (linfociti e neutrofili). Per contro, negli allevamenti non colpiti da ondate di caldo non si sono registrate modificazioni del quadro ematologico a carico della serie bianca. I risultati suggeriscono che lo stress da caldo ha un impatto sul sistema immunitario quando è sotto forma di vera e propria ondata di caldo; i suoi effetti si rendono evidenti sui parametri studiati nell’arco di 3-4 giorni e sembrano indicare una polarizzazione della risposta dell’organismo verso un’immunità di tipo anticorpale (sostenuta da IL-4), a scapito di quella cellulo-mediata (sostenuta da IFN-γ).
- Published
- 2010
45. INFEZIONE DEL TRATTO URINARIO DA CORYNEBACTERIUM UREALYTICUM IN DUE CANI
- Author
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ISAYA, ROSARIA, DONDI, FRANCESCO, BISERNI, ROBERTA, PIVA, SILVIA, GIUNTI, MASSIMO, R. Isaya, F. Dondi, R. Biserni, S. Piva, and M. Giunti
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INFEZIONE DEL TRATTO URINARIO ,CORYNEBACTERIUM UREALYTICUM ,NEFROLOGIA E UROLOGIA ,CANE ,UROLITIASI - Abstract
Introduzione. Il Corynebacterium urealyticum è un batterio multiresistente, Gram-positivo, ureasi-produttore, responsabile di una rara forma di infezione delle vie urinarie (Urinary Tract Infecion, UTI) nel cane e nel gatto. Esistono diversi fattori di rischio che possono predisporre all’infezione quali immunodepressione, UTI precedenti, cateterismo urinario, ospedalizzazione per lunghi periodi e terapie antibiotiche. Il C. urealyticum può causare una UTI caratterizzata da alcalinizzazione delle urine e urolitiasi da struvite e fosfato di calcio fino alla formazione di placche vescicali (cosiddetta “cistite incrostata”). Descrizione del caso. Questo studio descrive una UTI da C. urealyticum in due cani: un Lagotto Romagnolo, femmina sterilizzata di 12 anni (caso 1) e un Pastore Tedesco, maschio di 14 anni (caso 2). I due cani avevano in comune un’anamnesi con problemi neurologici al rachide, precedenti UTI trattate con terapia antibiotica, un periodo lungo di ospedalizzazione e cateterismo urinario permanente. I segni clinici principali erano riferibili a patologie delle vie urinarie inferiori. Nel caso 1, l’analisi delle urine ha mostrato ematuria macroscopica, peso specifico 1056, pH 8,5, proteinuria (100 mg/dl) ed eritruria (250 eritrociti/ μl). Il sedimento era caratterizzato da leucocituria, eritruria, marcata cristalluria di struvite ed una grave batteriuria con bastoncelli Gram-positivi. I reperti urinari nel caso 2 erano ematuria macroscopica, peso specifico 1026, pH 7.0, proteinuria (30 mg/dl) ed eritruria (250 eritrociti/μl). Il sedimento urinario presentava moderata eritruria e leucocituria con numerosi bastoncelli Gram-positivi. L’esame batteriologico con antibiogramma ha permesso di isolare il C. urealyticum, sensibile ad antibatterici glicopeptidici in entrambi i casi. È stata impostata una terapia con teicoplanina (6 mg/Kg q24h) per 3 settimane. Nel caso 1, i segni clinici sono progressivamente migliorati, tuttavia dopo 14 giorni dall’inizio della terapia l’esame colturale ha evidenziato una sovrainfezione da Escherichia Coli che è stata trattata con Imipenem per 4 settimane. Nel corso dei due mesi di follow-up gli esami colturali sono risultati negativi e ad oggi il cane è clinicamente asintomatico. Nel caso 2 i segni clinici non si sono mai risolti completamente nonostante l’esito negativo del batteriologico e dopo la sospensione della terapia antibatterica il cane ha presentato una recidiva con ostruzione delle vie urinarie inferiori. L’ecografia addominale ha evidenziato un ispessimento della parete vescicale, presenza di strutture iperecogene all’interno del lume e idronefrosi bilaterale associata a dilatazione ureterale. Il cateterismo ha permesso di rimuovere un “plug” localizzato a livello di uretra peniena e di risolvere l’ostruzione; tuttavia le condizioni cliniche del soggetto sono progressivamente peggiorate a causa di una pielonefrite e conseguente sepsi. Dopo pochi giorni il cane è stato sottoposto ad eutanasia. Conclusioni. I due casi descritti presentano numerose analogie per ciò che riguarda i fattori predisponenti all’infezione, i segni clinici e clinico-patologici che si verificano in corso di infezione da C. urealyticum, in accordo con la Letteratura consultata. A conoscenza degli autori, nel cane non è stata mai descritta una ostruzione delle vie urinarie inferiori in corso di infezione da C. urealyticum come è avvenuto nel caso 2. In Medicina Umana, tale patologia è considerata una infezione nosocomiale ed in questo studio la peculiarità è data dal fatto che i due cani sono stati ospedalizzati contemporaneamente, il che potrebbe far ipotizzare una possibile trasmissione del patogeno per via indiretta. La presenza di questo microrganismo deve essere sospettata in tutti i casi in cui sia presente una alcalinizzazione delle urine con cristalluria da struvite e segni clinici di UTI. Una diagnosi precoce associata ad un trattamento antibatterico mirato...
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- 2010
46. Parvovirosi canina come modello di studio per la valutazione della procalcitonina quale marker di flogosi
- Author
-
Vigo P., Zacchini S., BATTILANI, MARA, GIUNTI, MASSIMO, PELI, ANGELO, S. BABSA, E. FALCONE, F.M. RUGGERI, C. BUONAVOGLIA, Vigo P., Zacchini S., Battilani M., Giunti M., and Peli A.
- Abstract
Il Workshop, svolto in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata, ha l'obiettivo di riunire veterinari, biologi e tecnici di laboratorio delle strutture del SSN (ISS, IZS, servizi veterinari di ASL e Regioni) e dell'Università, che operano nei campi della patogenesi, diagnostica, epidemiologia e profilassi delle infezioni virali degli animali, al fine di facilitare contatti e scambi di informazioni e metodologie tra gli operatori impegnati nel settore. Il Workshop intende fornire un aggiornamento sulle nuove conoscenze di base e lo sviluppo di tecniche innovative per l'identificazione e la caratterizzazione dei diversi agenti virali implicati nelle principali patologie animali, e analizzare le nuove acquisizioni in tema di eziopatogenesi ed epidemiologia di agenti patogeni virali classici, emergenti e riemergenti in campo veterinario.
- Published
- 2009
47. Cinetica dell’espressione polmonare del sistema endotelina nel modello suino di shock endotossico
- Author
-
ZANNONI, AUGUSTA, BERNARDINI, CHIARA, GENTILINI, FABIO, GIUNTI, MASSIMO, BACCI, MARIA LAURA, FORNI, MONICA, Zannoni A, Bernardini C, Gentilini F, Giunti M, Bacci ML, and Forni M.
- Abstract
Endothelin (ET)-1 is a potent vasoconstrictor peptide involved in the derangement of respiratory mechanic during endotoxic shock. We measured the kinetic of pulmonary mRNA expression of the key components of the ET system (ET-1, ET-converting enzyme (ECE), ETA and ETB receptors) by Quantitative Real Time RT-PCR in a swine model of endotoxic shock (0, 1, 2, 3, 4 h of continuous LPS infusion - 40μg/Kg/hour; Sham group, 4 h saline infusion). Significative increase of expression levels were observed for ET-1 in LPS treated piglets; the increase started as early as 1 h. On the contrary no significant variations were observed for ECE, ETA and ETB genes. Small gene expression differences observed in respect to our previous results suggest a possible effect of the anesthesiological/surgical protocol on the ET system regulation.
- Published
- 2009
48. Il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato. Esigenze di sicurezza e tutela dei diritti fondamentali della persona al vaglio di una verifica giurisprudenziale
- Author
-
Giunti, Alessandra
- Published
- 2014
49. Metodologia per l’individuazione di aree di importanza faunistica
- Author
-
Giunti M, Castelli C, Colligiani L, Ientile R., Lastrucci B., DI VITTORIO, Massimiliano, and Giunti M, Castelli C, Colligiani L, Di Vittorio M, Ientile R & Lastrucci B
- Subjects
aree importanza faunistica - Published
- 2008
50. La Casa 1 della Regio IV, insula 2 nella città etrusca di Marzabotto
- Author
-
GOVI, ELISABETTA, I. Giunti, M. Benvenuti, L. Chiarantini, E. Pecchioni, E. Govi, I. Giunti, M. Benvenuti, L. Chiarantini, and E. Pecchioni
- Abstract
Analisi dei resti dilavorazione metallurgillurgica rinvenuti durante lo scavo della Casa 1 di Marzabotto
- Published
- 2007
Catalog
Discovery Service for Jio Institute Digital Library
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