6 results on '"Ghirotto L"'
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2. Il metodo etnografico
- Author
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Bove, CM, Mortari, L, Ghirotto, L, Sorzio, P, Striano, M, Vannini, I, Trinchero, R, and Bove, C
- Subjects
Metodo etnografico, ricerca educativa, metodi visuali ,M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE - Abstract
L’etnografia è un approccio di ricerca qualitativo nato in seno all’antropologia per studiare i modi di vivere e le credenze di un determinato gruppo di individui all’interno di uno specifico contesto socioculturale (microcontesto). Si tratta di una metodologia di ricerca qualitativa ben più complessa di quanto si potrebbe immaginare che richiede il rispetto e la comprensione profonda del legame tra epistemologia e metodo; tuttavia, nonostante la sua intrinseca complessità, l'etnografia ha avuto una significativa diffusione a livello interdisciplinare e un’ampia legittimazione metodologica anche al di fuori dell’antropologia come strategia privilegiata per studiare i comportamenti umani e i fatti sociali nei contesti di vita quotidiana. Si tratta di un approccio metodologico oggi ampiamente utilizzato nelle scienze umane e sociali e, in particolare, nella ricerca educativa. Il capitolo, dopo una breve descrizione delle origini teoriche e metodologiche dell'etnografia, ne descrive le potenzialità e gli usi nella ricerca educativa approfondendo il tema della latenza pedagogica del metodo.
- Published
- 2019
3. Analizzare una ricerca narrativa. Aprire campi semantici attraverso polarità complementari
- Author
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Galimberti, Andrea, Ghirotto, L, and Galimberti, A
- Subjects
ricerca auto/biografica, studenti non tradizionali, università, complementarietà cibernetiche ,M-PED/04 Pedagogia sperimentale ,M-PED/01 Pedagogia generale e sociale ,ricerca auto/biografica - studenti non tradizionali - università - laboratori narrativi - complementarietà cibernetiche ,M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE ,M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale - Abstract
In questo contributo delineerò i presupposti, i contesti e le azioni che hanno strutturato la mia ricerca di dottorato intesa a interrogare le esperienze degli studenti non tradizionali in università. In particolare intendo focalizzarmi sulla costruzione del "dato" narrativo e sulla possibilità di strutturare un'analisi che non lo riduca a categorizzazioni ma che sia coerente con le premesse del paradigma di ricerca. Non esiste un modo corretto e universalmente accettato di analizzare i dati biografici; la scelta dipende dall'oggetto di ricerca e dai presupposti teorici adottati, oltre che dalla sensibilità del ricercatore e dalle sue opzioni etiche. In questo studio ho cercato di tradurre operativamente alcune idee appartenenti all'epistemologia della complessità (pensare per complementarietà e non per opposti; evitare il pensiero riduzionista) per costruire delle comprensioni che non disperdessero la multidimensionalità e la ricchezza delle narrazioni dei partecipanti.
- Published
- 2017
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4. La ricerca empirica in campo educativo speciale nella prospettiva dell’EBE. L’impianto teorico e metodologico fornito dall’ICF-CY
- Author
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Chiappetta Cajola, Lucia, Rizzo, Amalia Lavinia, Traversetti, Marianna, Ghirotto L., Chiappetta, Lucia, Rizzo, Amalia, and Traversetti, Marianna
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M-PED/04 Pedagogia sperimentale ,EBE - ICF-CY - Design-Based-Research - Certificazione competenze allievi con disabilità ,M-PED/01 Pedagogia generale e sociale ,M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale - Abstract
Nella prospettiva dell’Evidence Based Education (EBE), la ricerca in ambito educativo speciale è finalizzata alla diffusione di modelli di didattica inclusiva fondati su evidenze empiriche. La presente ricerca è stata condotta secondo il quadro metodologico della Design-Based-Research, ritenuto rispondente a un modello evidence based e ha assunto la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute-Versione bambini e adolescenti/ICF-CY quale potenziale generatore di sintesi di conoscenze affidabili e rigorose, anche ai fini dell’integrazione tra risultati di ricerca e azione didattica inclusiva. Tale potenziale si è reso evidente nell’ambito di un percorso di formazione sulla certificazione delle competenze degli allievi con disabilità, in cui l’impiego di Core Set ICF-CY ha consentito all’università e alla scuola sia di condividere quadri teorici, linguaggi, modelli di intervento e strategie operative per l’inclusione, sia dir accogliere dati privi di ambiguità linguistico-interpretativa creando, in tal modo, un corpus di conoscenze coerente con la prospettiva EBE.
- Published
- 2017
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5. L’utilizzo di un software per l’analisi nella ricerca qualitativa: potenziali e limiti di N-Vivo in un progetto fenomenologico-ermeneutico
- Author
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Gambacorti-Passerini, Maria Benedetta, Biffi, Elisabetta, Zannini, Lucia, GAMBACORTI PASSERINI, M, Biffi, E, Zannini, L, and Ghirotto, L.
- Subjects
analisi qualitativa, metodo fenomenologico-ermeneutico, NVivo, Pedagogia e Medicina ,M-PED/04 Pedagogia sperimentale ,M-PED/01 Pedagogia generale e sociale ,NVivo ,phenomenological-hermeneutical method ,qualitative analysis, phenomenological-hermeneutical method, NVivo, Pedagogy and Medicine ,M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale ,M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE ,qualitative analysi ,Pedagogy and Medicine ,analisi qualitativa – metodo fenomenologico-ermeneutico – NVivo - Pedagogia e Medicina - Abstract
Il contributo presenterà una riflessione critica relativa all’utilizzo del so ware NVivo all’interno progetto di ricerca qualitativa, finalizzata a indagare l’incontro nella pratica professionale tra il sapere pedagogico e quello medico/sanitario. Riferendosi a un approccio qualitativo, il progetto si è basato sul metodo fenomenologico-ermeneutico e sulla strategia dello studio di caso. Per raccogliere i dati sono stati utilizzati l’osservazione etnografica, l’intervista semi-strutturata, la pratica del collage-making, il diario di ricerca. L’analisi del materiale, e ettuata seguendo il modello fenomenologico-ermeneutico, è stata supportata da NVivo. La conoscenza del so ware, approfondita prima del suo impiego, ha permesso di utilizzarlo come ausilio per accompagnare il lavoro di analisi, non in sostituzione all’interpretazione della ricercatrice. Riprendendo questa esperienza, il contributo presenterà aspetti positivi e di icoltà incontrati nell’utilizzo di NVivo, evidenziando come l’uso di un so ware per l’analisi qualitativa, e nello specifico nell’approccio fenomenologico-ermeneutico, passi inevitabilmente attraverso l’insostituibile pensiero del ricercatore. This paper will present a critical reflection about using NVivo so ware for the analytic process in qualitative research. It was aimed to explore the interaction between medical and pedagogical knowledge in healthcare professional practice. Framed in a qualitative approach, the project was based on phenomenological-hermeneutical method and on case-study strategy. Data gathering was based on several instruments: ethnographical 358 observation, semi-structured interview, collage-making and participants’ narratives about art cra s, and writing a research diary. The analytic process, according to the phenomenological-hermeneutical model, was supported by NVivo. A previous acquainting with the so ware allowed researchers to employ NVivo as a support for the phenomenological- hermeneutical analysis, maintaining the irreplaceable researcher’s meaning making process. Based on this research experience, the paper will present strengths and limitations of NVivo in supporting data analysis, highlighting how the use of a so ware in qualitative analysis is necessarily rooted in the researcher’s acts of mind.
- Published
- 2016
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6. Remote monitoring heart failure patients with implanted heart devices: a descriptive exploratory qualitative study of nurses' experiences and competences in Italy.
- Author
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Barisone M, Ghirotto L, Catana G, Zanini M, Dal Molin A, Sasso L, and Bagnasco A
- Subjects
- Humans, Italy, Heart Failure therapy, Defibrillators, Implantable, Nurses
- Abstract
Introduction: Heart failure has an enormous impact in terms of mortality, morbidity, and costs for healthcare organizations. Indications for implanted heart devices, such as pacemakers or implantable cardioverter defibrillators (ICDs) are constantly increasing. With the arrival of the telemedicine, nurses play an important role in the remote management of chronic heart diseases. The purpose of this study was to describe the experiences of nurses who remotely monitor patients with an implanted heart device in Italy., Methods: A qualitative study with a phenomenological approach was conducted. The sample consisted of 7 nurses dedicated to remote monitoring (RM), from three cardiology clinics in Northern Italy. We conducted semi-structured interviews to understand the experience and training nurses received to conduct RM., Results: From the analysis of the interviews, six themes were identified: 'Specialized knowledge and skills', 'Learn through practice', 'Organization of work', 'Decision making', 'Trust', and 'Need for information'. The majority of our sample developed their competencies directly on the field, in absence of a certified recognized pathway, on RM in patients with heart failure implanted with cardiac devices. Therefore, nurses performing RM activities do not receive the same type of education and training., Conclusion: Currently, in Italy, there is no standardised training for nurses who perform RM activities for heart failure patients with implanted heart device, and yet it is instrumental to have appropriate knowledge and training to effectively perform this type of activity and care.
- Published
- 2022
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