Search

Il capitolo presenta il tema della diagnosi, sia sotto l'aspetto nosografico-descrittivo sia rispetto a quello interpretativo, collocando la persona nel suo contesto globale di vita. Vengono presi in esame il modello del DSM-V e di alcuni modelli di assessment alternativi tra cui l'assessment esperienziale di Lerner e Lerner, il modello di L. Bellodi, la diagnosi psicoanalitica operazionalizzata e il PDM (Manuale Diagnostico Psicodinamico).

«Esaminare accuratamente» coincide con la vera e propria osservazione e con l’uso degli strumenti, mentre «riconoscere» rimanda alla ricerca di corrispondenze tra quanto si è osservato e tutto ciò che costituisce il «sapere» dello psicodiagnosta (valutazione e conseguente decisione). Per tale motivo si può guardare alla diagnosi come processo «in fieri». La conoscenza psicodiagnostica è infatti una conoscenza «speciale» (Saraceni e Montesarchio, 1988), perché caratterizzata da scopi decisionali.

Lo scenario contemporaneo della salute è molto cambiato negli ultimi anni: se è vero che abbiamo una speranza di vita più lunga, questa non sempre corrisponde ad un reale miglioramento della qualità di vita dei pazienti (Lazzari, 2013). Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di rispondere sempre più ai bisogni di salute di persone affette per lo più da malattie croniche e di rispondere alle esigenze economiche relative alla necessità di riduzione della spesa sanitaria attraverso programmi di prevenzione.

A partire dal 2000 il Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore, nell'ambito del "Progetto Qualità e Tracciabilità del Grano Duro in Sicilia", ha attivato, in collaborazione con l'Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana, un sistema di monitoraggio del grano duro, in modo tale da qualificarlo sulla base delle caratteristiche merceologiche, stoccarlo in maniera differenziata e rintracciarlo lungo la filiera. Nell'ambito della suddetta attività per ogni campagna granaria sono stati raccolti dati relativi alle partite di grano conferite presso i centri di stoccaggio che aderivano al progetto. In particolare sono state registrate informazioni sulla qualità merceologica del grano conferito, rilevate mediante l'ausilio di analizzatori all'infrarosso (Infratec FOSS modello 1240), e i dati riferiti alla concimazione utilizzata, al precedente colturale, alla varietà e alla provincia di provenienza della partita di grano. Il sistema di monitoraggio che coinvolge circa 30 centri di ammasso, disclocati in tutta la Sicilia, ha consentito negli anni di registrare oltre 100.000 record. Tali dati sono stati utilizzati per effettuare una analisi statistica che ha come obiettivo principale quello di mettere in relazione la qualità merceologica della grano con variabili riconducibili alla tecnica colturale (concimazione azotata, precedente colturale, varietà) e alla provenienza geografica. Si è definito pertanto un modello statistico per la descrizione della relazione tra il "contenuto in proteine" e le variabili colturali ad esso relazionate. Per l'elaborazione dell'analisi statistica sono state utilizzate tecniche di analisi descrittiva e tecniche di regressione multipla. L'output è un modello statistico, ovvero una espressione matematica, che lega la variabile dipendente o risposta (contenuto in proteine) con le diverse variabili indipendenti o esplicative (variabili colturali). Il Software utilizzato nelle elaborazioni statistiche è " R open source" versione 10.12.

Il successo delle imprese situate in cluster geografici è stato spesso ricondotto alla natura delle relazioni che esse sviluppano ed in particolare all’embeddedness, ossia al radicamento di questi legami in un denso tessuto sociale. Nel corso degli ultimi venti anni la sociologia economica ha enfatizzato il primato dei contenuti sociali delle relazioni su quelli economici, teorizzando i legami sociali come antecedente causale di quelli economici, mentre la letteratura organizzativa, specie quella che si è occupata di distretti, si è diffusamente interessata alle implicazioni di performance degli embedded ties. Legami sociali e embedded rimangono tuttavia poco studiati nei meccanismi che presiedono alla loro formazione. In questo lavoro ci proponiamo di indagare le determinanti dell’embeddedness nei cluster geografici. Utilizzando dati di network longitudinali raccolti in un cluster geografico situato nel Nord Italia e sfruttando metodologie recenti per l’analisi dinamica delle reti sociali, testiamo alcuni possibili meccanismi generativi degli embedded ties. I risultati ottenuti confermano le nostre aspettative teoriche circa l’esistenza di un’interazione dinamica tra contenuti economici e sociali delle relazioni, fornendo originali indicazioni sull’importanza relativa dei legami economici e sociali nella nascita di embedded ties, e caratterizzando in modo puntuale i meccanismi locali che determinano l'evoluzione del network nel suo insieme.

Questo capitolo focalizza principalmente l’attenzione sull’uso clinico del tracciante 18F-FDG e della metodica PET in oncologia. Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche del 18F-FDG e sul meccanismo di captazione del tracciante nelle cellule tumorali, viene preso in esame il ruolo della 18F-FDG-PET nelle singole neoplasie, soprattutto quelle a più elevata incidenza. La parte finale del capitolo è invece dedicata alle più recenti applicazioni cliniche della PET, con particolare riferimento all’utilizzo di traccianti oncologici alternativi al 18F-FDG, sia per lo studio di tumori dove il tracciante 18F-FDG presenta delle limitazioni (es. 11C-Colina per il tumore della prostata), sia per la valutazione di particolari caratteristiche biologiche del tumore (es. valutazione dell’ipossia tumorale).

Il lavoro presenta i risultati delle ricerche effettuate relativamente ai tassi di metalli pesanti in cetacei spiaggiati lungo le coste dell'Adriatico settentrionale e alcune speculazioni relative ai possibili effetti sub-tossici esercitati nei soggetti stessi.