1. La Settimana Santa in Sicilia: invenzioni, transformazioni, permanenze
- Author
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Buttitta, Ignazio, Grande Ibarra, J, Timòn Tiemblo, MP, López-Guadalupe Muñoz, ML, Ponga, JLA, Buttitta, I, Rodríguez Becerra, S, Hernández González, S, Ferreira, R, Galiano Pérez, AL, Agius, G, Manía, S, Panero Garcías, MP, Studi, J, and Buttitta, Ignazio
- Subjects
Settimana santa, Sicilia, Simbolismo rituale, Tradizione, Innovazione, Memoria culturale ,Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche ,Holy Week, Sicily, Ritual symbolism, Tradition, Innovation, Cultural memory - Abstract
Le cerimonie della Settimana Santa siciliana presentano, da luogo a luogo, caratteri (che lasciano trasparire, con maggiore o minore evidenza, specifici retroterra storico-culturali e peculiari tradizioni religiose. In alcuni casi, soprattutto nei centri di tradizione rurale, certe sezioni dei riti sembrano sostenute da una visione del mondo e da istanze proprie delle culture agropastorali ed espongono simbolismi che, richiamando l’esigenza di promuovere la renovatio temporis, rivelano il legame istituito a livello mitico tra la rinascita primaverile della natura e la vicenda di morte e resurrezione dell’Uomo-Dio. In altri casi, particolarmente nelle città e nei paesi più grandi, si osservano momenti che perpetuano o riprendono tradizioni medievali e barocche diffuse e sostenute dai regimi monarchici e da certi ordini religiosi1: solenni e composte processioni di confraternite e maestranze che accompagnano grandi fercoli con gruppi statuari rappresentanti scene della Passione, generalmente dette “misteri”; la messa in scena, processionale o su palco, di episodi salienti della storia sacra; riti penitenziali. Non c’è pertanto iter festivo locale che possa considerarsi rappresentativo della molteplicità e della ricchezza delle storie e delle tradizioni culturali e cultuali, delle pratiche rituali, delle espressioni artistiche e performative variamente articolate nei diversi centri dell’Isola. In tutti i casi, però, le cerimonie della Settimana santa costituiscono un episodio apicale del calendario cerimoniale e un momento riassuntivo della vita laica e religiosa della comunità. Al di sotto, infatti, della molteplicità delle forme e dei significati che si declinano nelle diverse feste pasquali è dato riconoscere alcuni aspetti comuni e ricorrenti, in primo luogo la loro assoluta centralità all’interno del tempo che scandisce la vita comunitaria, tanto che la Pasqua, in quanto momento fondante di quel calendario cerimoniale che organizza i tempi del lavoro e della vita in comune, può essere considerata autentica festa di capodanno. Dai riti pasquali tutto parte e a questi tutto ritorna poiché la vicenda di morte e resurrezione di Dio sussume in sé quella del ciclico esaurimento e della rinascita della natura e della società. Sintesi della sua storia culturale, sociale ed economica, infatti, essi sono occasioni di rappresentazione e riaffermazione di un ideale ordine sociale e del correlato sistema di valori e, insieme, momento di esaltazione del patrimonio, della tradizione e della memoria. The ceremonies of the Sicilian Holy Week present, from place to place, characters that reveal, with greater or lesser evidence, specific historical-cultural backgrounds and peculiar religious traditions. In some cases, especially in the centers of rural tradition, certain sections of the rites seem to be supported by a vision of the world and by instances typical of agro-pastoral cultures and display symbolisms which, recalling the need to promote renovatio temporis, reveal the bond established at the mythical between the spring rebirth of nature and the story of death and resurrection of the Man-God. In other cases, particularly in the larger cities and towns, moments are observed that perpetuate or resume medieval and baroque traditions spread and supported by monarchical regimes and certain religious orders1: solemn and composed processions of brotherhoods and workers accompanying large fercoli with groups statuary representing scenes of the Passion, generally called "mysteries"; the staging, processional or on stage, of salient episodes of sacred history; penitential rites. Therefore, there is no local holiday process that can be considered representative of the multiplicity and richness of cultural and cultural histories and traditions, ritual practices, artistic and performative expressions variously articulated in the various centers of the island. In all cases, however, the Holy Week ceremonies constitute an apical episode of the ceremonial calendar and a summarizing moment of the secular and religious life of the community. Below, in fact, the multiplicity of forms and meanings that are declined in the various Easter feasts it is possible to recognize some common and recurring aspects, first of all their absolute centrality within the time that marks community life, so much so that the Easter, as the founding moment of that ceremonial calendar that organizes the times of work and life in common, can be considered an authentic New Year's celebration. Everything starts from the Easter rites and everything returns to these since the story of God's death and resurrection subsumes within itself that of the cyclical exhaustion and rebirth of nature and society. Synthesis of its cultural, social and economic history, in fact, they are occasions of representation and reaffirmation of an ideal social order and of the correlated system of values and, at the same time, a moment of exaltation of heritage, tradition and memory.
- Published
- 2021