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La tesi, partendo da una breve esposizione dell'istituto dell'aditio hereditatis del diritto romano, alla disciplina vigente nel diritto intermendio nonché sotto il codice abrogato del 1865, è volta ad analizzare la disciplina, la natura giuridica delle fattispecie controverse in tema di accettazione tacita alla luce degli orientamenti dottrinali che si sono sviluppati nel tempo nonché di alcune recenti pronunce giurisprudenziali. Vengono prese in considerazioni le ipotesi in cui gli atti posti in essere dal chiamato alla eredità possano o meno considerarsi rientranti nell'attività conservativa dell'asse ereditario ai sensi e per gli effetti dell'art. 460 cod. civ. piuttosto che negli atti che presuppongono la volontà di acquistare la qualità di erede. Infine ci si sofferma sulle attuali e discusse problematiche sorte per la trascrizione della accettazione tacita.