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Dopo un breve inquadramento delle competenze in materia di «turismo» nell’ordinamento dell’Unione Europea, in particolare nel Trattato di Lisbona entrato in vigore nel 2009, ci si soffermerà sulla rilevanza delle autonomie locali nell’ordinamento sovranazionale, con specifico riferimento alla materia «turismo». Poi si approfondirà il tema dei fondi strutturali europei e sulle altre fonti di finanziamento che interessano in particolare la materia «turismo» di cui le regioni e le autonomie locali possono usufruire. In considerazione della posizione di Grado e del Friuli Venezia Giulia ci si concentrerà sulle opportunità di sviluppo dei progetti transfrontalieri, transnazionali e interregionali, nonché dei progetti relativi all’impatto del turismo nelle Regioni costiere. Infine, si guarderà al futuro del settore in relazione al Libro bianco della Commissione europea presentato lo scorso marzo 2017

Lo scritto tratta delle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni per evidenziarne soprattutto la contestuale appartenenza al diritto pubblico e al diritto privato. L’analisi viene condotta considerando la natura giuridica societaria e il vincolo di destinazione pubblicistico parametrato sui fini istituzionali dell’amministrazione socia. The article exams companies owned by public administrations to highlight above all the contextual belonging to public and private law. The topic is analyzed considering the corporate legal nature and the constraint of public destination based on the institutional purposes of the pubblic owner.

0. Introduzione. — 1. Il diritto primitivo come ordinamento giuridico completamente decentralizzato basato sulla vendetta di sangue. — 1.1. I sistemi vendicatori come prima forma di diritto. — 1.2. Il diritto come tecnica sociale di motivazione indiretta basata su sanzioni coercitive. — 2. La vendetta di sangue come fenomeno sociale nella prospettiva sociologica e antropologica. — 2.1. L’aspetto soggettivo del carattere sociale della vendetta. — 2.2. L’aspetto oggettivo del carattere sociale della vendetta. — 3. La vendetta di sangue come fenomeno normativo nella teoria pura del diritto. — 3.1. La vendetta di sangue e il principio di imputazione. — 3.2. Il vendicatore come organo della comunità e il monopolio dell’uso della forza. — 4. La vendetta di sangue nell’evoluzione del diritto come specifica tecnica sociale. — 4.1. La vendetta di sangue come ordinamento giuridico decentralizzato. — 4.2. Dagli ordinamenti vendicatori al diritto degli stati moderni. — 4.3. La graduale differenziazione e centralizzazione delle tre fasi dell’applicazione del diritto. — 4.4. La rilevanza della dimensione procedurale nella teoria della vendetta di sangue di Kelsen.

The article shows the different dimensions of the right to asylum witin EU and Italian Constitutional legal order. The Author takes into account EU Court of Justice case law and Italian Constitutional Court recent judgement (in particular Corte cost. no. 194/2019) and the interplay bewteeen EU legislation (expecially the Qualification Directive) and National Legislation on Security and Public Order (expecially the "security" law decree of 2018) to show how the Legislator tend to shape Asylum as a sovereign privilege of the State to "balance" with protection of National Security and Public Order and Courts, instead must also consider the dimension of Asylum as a right of the person (an inviolable constitutional right of the person ex art. 10 par. 3 of the Italian Constitution and a fundamental right ex art. 18 EU Charter of Fundamental rights). The article describes also the distribution of normative powers between EU, State and Regions concerning asylum and the level of effective protection to the Constitutional Right to Asylum within the Italian Legal Order.

Il contributo illustra i tratti essenziali dell'istituto del diritto d'autore, così come delineatosi nell'Unione europea e nell'ordinamento italiano a fronte dell'affermarsi della c.d. società dell'informazione, per poi affrontare lo specifico regime di protezione dei programmi per elaboratore, delle banche di dati e quello applicabile alle opere multimediali.

Il contributo affronta la disciplina dedicata al commercio elettronico, ai servizi della società dell'informazione, ai contratti telematici e ai contratti a distanza conclusi con i consumatori, così come delineatesi nella disciplina della Unione europea e nell'ordinamento italiano.

Il contributo analizza la nuova disciplina delle ordinanze che i Sindaci adottano quali "ufficiali del Governo" ai sensi dell'art. 54 del T.U, Enti Locali, alla luce della giurisprudenza costituzionale e della dottrina, fornendo una prima interpretazione della nuova disciplina conforme alla Costituzione

In questo lavoro si tenta di offrire dell’oggetto <> una dimensione concettuale non conforme a quella corrente che lo identifica in qualcosa di ripugnante, in certi casi addirittura pericolosa, ma di cui, comunque, ci si tende a sbarazzare senza pensarci troppo. Va ricordato che quanto è considerato come rifiuto nella civiltà occidentale attuale non lo è stato in altre epoche storiche e non lo è, in certi casi, per altre civiltà. In altri termini, ciò che viene scartato da taluno può costituire materia prima per altri, come del resto avviene in un sistema naturale <>. L’uomo, particolarmente a partire dall’epoca della rivoluzione industriale, ha forzato il ciclo del sistema naturale e se ne è allontanato, creando oggetti artificiali che, dopo l’uso, vengono accumulati e non reimpiegati: i rifiuti. Dunque, la possibilità di orientare positivamente la gestione dei rifiuti sta proprio nel cercare di riaccostarsi il più possibile al ciclo naturale, adottando stili di vita più sobri e prassi non predatorie, ossia utilizzando, ove possibile, oggetti che non generano o minimizzano i rifiuti ed implementando le tecnologie più adatte al recupero e la rimessa in circolo dei materiali. This paper examines the notion of <> and describes it pursuant to a new conceptual framework, thus revisiting the mainstream understanding of this notion which identifies waste as something disgusting, even dangerous, which the holder generally intends to discard quickly. It is worthwhile to recall that substances or objects that the modern western society considers waste might not be identified as such by other societies or might not have been identified as such in all ages. In other words, the same substances or objects which one might want to discard can well be used as raw materials by another one, as it is the case in <> ecological systems. Man has been increasingly straining the ecological system since the industrial revolution, drifting apart from it and creating artificial objects that, once used, are overstocked and then left behind: waste. Hence, current waste management practices should be reconsidered and realigned to the ecological system’s order. Simpler lifestyles and non-predatory behavioral patterns should be adopted, supporting methodologies and technologies for minimizing waste production in manufacturing processes boosting recovery and promoting the production of materials suitable for reuse.

Il contributo - che è il testo della relazione svolta nel corso del Convegno sul tema "I diversi volti della sicurezza" - analizza il concetto di sicurezza dei consumatori secondo un approccio giuspubblicistico. In particolare, si sofferma sulla nozione di "consumatore" adottata dal Codice del consumo, anche in un'ottica di politica legislativa. Infatti, l'iperprotezionismo del Codice - che considera il consumatore come soggetto sempre e comunque debole - rischia di ritorcersi contro lo stesso consumatore. Secondo il contributo bisognerebbe inserire il rapporto di consumo nelle naturali (e corrette) dinamiche di mercato, al fine di "sanzionare" le condotte che turbano la sicurezza dei consumatori, alterando il libero gioco della concorrenza.

Il saggio analizza il riparto di competenze tra Stato e Regioni e le politiche in materia di aree protette, con particolare riguardo alla giurisprudenza della Corte costituzionale.