276 results on '"Castellini A."'
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2. La riforma della pubblica amministrazione italiana e il risk management: riflessioni su un processo in divenire
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Monia Castellini and Caterina Ferrario
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Commercial law ,K1000-1395 - Abstract
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La riforma della pubblica amministrazione italiana. – 3. L’introduzione del risk management nella pubblica amministrazione. – 4. Il risk management nella pubblica amministrazione italiana. – 5. Conclusioni.
- Published
- 2021
3. Vademecum per i professionisti della scuola
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Katia Castellini and Roberta Zumiani
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Therapeutics. Psychotherapy ,RC475-489 - Published
- 2020
4. L’ostrica di Goro: eccellenza, innovazione e sostenibilità
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Tamburini Elena, Castellini Alessandra, Ragazzoni Alessandro, Castellini Monia, Marzano Marianna, Minarelli Gloria, Bertelli Chiara, Turolla Edoardo, Paesanti Vadis, Castaldelli Giuseppe, and Tamburini Elena, Castellini Alessandra, Ragazzoni Alessandro, Castellini Monia, Marzano Marianna, Minarelli Gloria, Bertelli Chiara, Turolla Edoardo, Paesanti Vadis, Castaldelli Giuseppe
- Subjects
LCA ,sostenibilità sociale ,Ostrica ,competitività - Abstract
Il progetto aveva come obiettivo principale la valutazione delle prospettive di sviluppo del comparto ostricolo di Goro attraverso l’individuazione di processi produttivi innovativi e l’introduzione di modelli di gestione cooperativa volti a favorire da un lato la competitività e lo sviluppo di mercato, dall’altro assicurare sostenibilità economica (crescita dell’area, nascita nuove aziende, stabilizzazione politiche di prezzo), ambientale (garanzia di controllo sull’uso delle risorse, basso impatto ambientale) e sociale (miglioramento della qualità di vita lavorativa dei pescatori) all’intero comparto.
- Published
- 2022
5. Lussazioni pure traumatiche coxofemorali
- Author
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Gabellieri, P., Castellini, I., Gazzarri, F., Dolfi, L., Serpieri, S., Pietrobono, D., and Bozzi, F.
- Published
- 2018
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6. La disforia di genere in età evolutiva
- Author
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Ristori, Jiska, Fisher, Alessandra Daphne, Maseroli, Elisa, Castellini, Giovanni, Ricca, Valdo, and Maggi, Mario
- Published
- 2018
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7. Clinical risk analysis of the patient’s path in an Advanced Radiotherapy Center (A.R.C.) through F.M.E.A. method
- Author
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Claudio Pobbiati, Massimo Monturano, Andrea Vavassori, Marianna Gerardi, Massimo Sarra Fiore, Elena Rondi, Enrica Borghetti, Fabio Castellini, Valerio Scroffi, Camilla Arrobbio, Fabiana Castelluccia, Valeria Gandellini, Saverio Greco, Assuntina Leppa, and Barbara Alicja Jereczek-Fossa
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fmea ,radiotherapy ,process ,sub-process ,risk priority number-rpn ,clinical risk ,failure mode ,Medicine ,Therapeutics. Pharmacology ,RM1-950 - Abstract
Starting from the increasing requirement of efficient access to healthcare, the study aims to assess the current standard procedures in order to optimize safety and quality. The decision to study the patient's process in Radiotherapy (RT) by FMEA methodology (Failure Mode and Effect Analysis), in order to identify and manage the risks for patients, arose from an interest of both the Radiotherapy Division and the Management of the European Institute of Oncology (IEO) IRCSS of Milan (Italy) in consideration of its high activity and of the volume of patients treated. The department has undergone a remarkable change in the last seven years, by increasing the number of accelerators and the number of patients treated, which rose from 2.197 (2011) to 3.194 (2017). Treatment modalities and timing of each session have changed: nowadays the majority of the patients receive highly complex treatments (intensity-modulated radiotherapy, image-guided radiotherapy, stereotactic radiotherapy, etc.). Purpose The purpose of this study is to define an instrument of practical use and maintenance, for the proactive management of clinical risk by analysing the patient’s care path in RT: from his medical examination to the discharge and the next follow-up visits. The instrument was tested by handing it out to employees in the form of a questionnaire, trying to involve a significant pool of professionals. Materials and methods Starting from previous Institutional experiences of FMEA studies in other clinical areas, we decided to: • make-up several multidisciplinary working groups (with one or two members of each professional level) in order to define the sub-processes, the failure mode and the impact of potential damage. • propose the participation of radiotherapy professionals in defining the frequency of the failure mode in their experience, using questionnaires and scales of predefined values. To define the value "potential damage" and the attribution of the frequency of occurrence of the various failure modes, we sought to minimize a potentially non-voluntary effect of mitigating the risk due to the awareness of the correlations between frequency of occurrence and damage. Therefore, the professionals involved were not aware of the results. Results The study was carried out with great participation from the professionals involved in the patient's path (88,6% of the staff involved in the study responded to the questionnaires administered in the first part of the study; 69,7% was the rate of participation in the second part). This result allowed to overcome the subjective limitations due to the low numerical representation and the lack of objective epidemiological data concerning the near miss. Forty-four criticalities were found (14% of all the failure) and required intervention planning. Conclusion This work led to the definition of a model with analytical description and quantification of the clinical risk for all the failure modes by "Risk Priority Number" (RPN) of all the sub-processes of the patient's path. Starting from the significant result of the areas requiring intervention, we could identify several improvement actions to reduce clinical risk. The model allows a dynamic management of clinical risk linked to a specific process and it could be exported to other Radiotherapy Centers.
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- 2019
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8. Analisi del rischio clinico del percorso del paziente in un centro di radioterapia avanzata mediante metodologia F.M.E.A.
- Author
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Claudio Pobbiati, Massimo Monturano, Andrea Vavassori, Marianna Gerardi, Massimo Sarra Fiore, Elena Rondi, Enrica Borghetti, Fabio Castellini, Valerio Scroffi, Camilla Arrobbio, Fabiana Castelluccia, Valeria Gandellini, Saverio Greco, Assuntina Leppa, and Barbara Alicja Jereczek-Fossa
- Subjects
fmea ,radioterapia ,processo ,sotto-processo ,risk priority number-rpn ,rischio clinico ,failure mode ,Medicine ,Therapeutics. Pharmacology ,RM1-950 - Abstract
Lo studio nasce dalla volontà di garantire costantemente elevati standard di sicurezza e qualità delle cure in uno scenario di incremento della domanda sanitaria che richiede, anche, mantenimento di processi produttivi efficienti. La decisione di studiare il processo del paziente in Radioterapia mediante la metodologia FMEA (Failure Mode and Effect Analysis) al fine di identificare e gestire i rischi per i pazienti è scaturita da un interesse della Divisione di Radioterapia e del Management dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) IRCCS di Milano in considerazione degli alti volumi di attività: il reparto ha subito una notevole trasformazione nel corso degli ultimi sette anni, aumentando il numero di acceleratori ed il numero di pazienti trattati, passando da 2.197 (2011) a 3.194 (2017). Sono cambiate le modalità di terapia e le tempistiche di ogni seduta, infatti la maggior parte dei pazienti attuali riceve trattamenti di alta complessità (radioterapia a intensità modulata, radioterapia guidata dalle immagini, radioterapia stereotassica, etc.). Obiettivo dello studio Lo scopo di questo lavoro è definire uno strumento di pratico utilizzo e manutenzione per la gestione proattiva del rischio clinico, mediante l’analisi dell’intero percorso radioterapico del paziente: dalla sua prima visita medica sino alla dimissione e successivi follow-up; e testarlo somministrandolo, sotto forma di questionario, ai dipendenti, cercando di coinvolgere rappresentanze numericamente significative di professionisti. Materiali e metodi Facendo tesoro di altre esperienze di studi FMEA già condotti in Istituto in altri ambiti, si è deciso di: • costituire più gruppi di lavoro multidisciplinare (con uno o due componenti di ogni professione) al fine di definire i sotto-processi, i modi di errore e l’entità del danno potenziale. • proporre a tutti i professionisti sanitari della radioterapia la partecipazione alla definizione della frequenza dei modi di errore nel loro vissuto, utilizzando questionari e scale di valori predefinite. Per la definizione del valore “danno” e l’attribuzione della frequenza ponderata di accadimento dei vari Failure mode si è voluto evitare l’effetto, potenzialmente involontario, di mitigazione del rischio dovuto alla presa di consapevolezza delle correlazioni tra frequenza di accadimento e danno. I professionisti coinvolti non erano a conoscenza dei risultati ottenuti. Risultati Lo studio è stato effettuato con una partecipazione ampia dei professionisti coinvolti nel percorso del paziente (88,6% del personale coinvolto nello studio ha risposto ai questionari somministrati nella prima parte dello studio; il 69,7%, invece, è stato il tasso di partecipazione nella seconda parte dello studio), consentendo quindi di superare i limiti soggettivi dovuti alla scarsa rappresentatività numerica dei professionisti solitamente coinvolti ed alla mancanza di dati statistici oggettivi sui near miss. Sono state individuate 44 criticità (14% di tutti i Failure studiati) che richiedono la pianificazione di intervento. Conclusioni Il lavoro ha portato alla definizione di un modello con analitica descrizione e quantificazione del rischio clinico per tutti i modi di errore mediante un “Risk Priority Number” (RPN) di tutti i sotto-processi del percorso del paziente, dal quale emerge che le aree di criticità che necessitano di un intervento sono ridotte. Sono state individuate diverse azioni di miglioramento per ridurre il rischio clinico. Il modello consente una gestione dinamica nel tempo del rischio clinico legato ad un determinato processo e trasferibile presso altre radioterapie.
- Published
- 2019
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9. Rettangoli grigliati. Riflessioni tra isoperimetrie in diversi contesti di apprendimento
- Author
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Castellini, Antonella, Di Paolo, Domenico, Fazzino, Alfia Lucia, and Romano, Gabriella
- Abstract
I “rettangoli grigliati” ovvero disegnati in una griglia, hanno una perfetta corrispondenza con i rettangoli proposti da Emma Castelnuovo ottenuti muovendo uno spago ben teso tra il pollice e l’indice delle due mani. Da questo movimento riprodotto su carta quadrettata, possono nascere molte domande durante un laboratorio di matematica: quanti rettangoli si sono ottenuti? Perimetro e area di questi rettangoli variano? Quale sarà l’unità di misura adatta? Perché il perimetro è sempre espresso da un numero pari? Perché l’area non sempre è un numero pari? Quando si forma il quadrato? Esiste una regolarità per griglie di lato n che si può esprimere tramite una formula matematica? L’attività appassiona a qualunque età e permette di introdurre o di consolidare i concetti di isoperimetria e di equivalenza., Annali online della Didattica e della Formazione Docente, V. 14 N. 24 (2022): Processi di insegnamento-apprendimento della Matematica: aspetti significativi
- Published
- 2022
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10. Le Comunità a Supporto dell’Agricoltura (CSA) italiane tra peculiarità e sviluppo
- Author
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marco medici, alessandra castellini, maurizio canavari, ANDREA BATTIATA, MARINA CLAUSER, GIULIA TORTA, marco medici, alessandra castellini, and maurizio canavari
- Subjects
urban and peri-urban agriculture ,short food value chain ,sustainability ,local food - Abstract
La dimensione locale del cibo, espressione della connessione tra comunità ed economia territoriale, può assumere forme diverse, come i mercati contadini, gli orti urbani e le comunità a supporto dell’agricoltura (CSA). Le CSA sono iniziative caratterizzate da un elevato coinvolgimento tra agricoltori e consumatori, che cooperano nelle varie attività connesse alla produzione agricola condividendo risorse, idee, rischio imprenditoriale e lavoro.
- Published
- 2022
11. Scienza e ricerca in psicoterapia.
- Author
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Galassi, Ferdinando, Castellini, Giovanni, and Ricca, Valdo
- Published
- 2023
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12. [Untitled]
- Author
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Alessandra Castellini and Alessandro Ragazzoni
- Subjects
Industries. Land use. Labor ,HD28-9999 - Published
- 2016
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13. Campagna diagnostica per la verifica dello stato di conservazione delle sculture del Bacino del Nettuno e del Bacino dell'isola presso il Giardino di Boboli
- Author
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Cantisani E., Castellini M., Cuzman O. A., Fineschi S., Longo S., Manganelli Del Fà R., Riminesi C., Sacchi B., and Vettori S.
- Subjects
Boboli ,Fontane ,Diagnostica - Abstract
E' stata eseguita una approfondita campagna diagnostica per la verifica dello stato di conservazione delle sculture del bacino di Nettuno e del Bacino dell'Isola presso il Giardino di Boboli. Sono state effettuate: documentazione fotografica delle principali fenomenologie di degrado, analisi floristica della componente vegetale macroscopica, misure con ultrasuoni, campionamento e successive analisi di laboratorio per l' identificazione dei materiali e relativi fenomeni di degrado, valutazione preliminare dell'efficacia di possibili trattamenti di pulitura delle patine biologiche.
- Published
- 2022
14. DUE NUOVI CEPHENNIUM DELLE ALPI APUANE (TOSCANA) (Coleoptera, Scydmaenidae)
- Author
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Giorgio Castellini
- Subjects
Zoology ,QL1-991 - Abstract
Si descrivono due nuove specie, Cephennium doderianum e C. apuanum, su esemplari raccolti nella catena montuosa delle Alpi Apuane, in Toscana; si espongono inoltre alcune osservazioni e considerazioni sulla struttura edeagica delle due specie.
- Published
- 2011
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15. La night eating syndrome
- Author
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Godini, Lucia, Castellini, Giovanni, Sauro, Carolina Lo, Ricca, Valdo, and Faravelli, Carlo
- Published
- 2011
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16. SCIDMENIDI AFROTROPICALI DEL MUSEO DI ZOOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA 'LA SAPIENZA' (COLEOPTERA, SCYDMAENIDAE)
- Author
-
Giorgio Castellini
- Subjects
Zoology ,QL1-991 - Abstract
Sono esaminati alcuni lotti di esemplari conservati nelle collezioni del Museo di Zoologia dell’Università di Roma “La Sapienza”. In premessa viene svolta qualche breve riflessione sull’incertezza delle descrizioni degli autori “classici” e sugli errori che da esse possono nascere; vengono altresì esposti i criteri seguiti nell’accertamento delle sinonimie. Si descrivono le seguenti nuove specie: Cephennodes glabella, Cephennomicrus zoiai, Euconnus brignolii, E. calcagnoi, E. carpanetoi, E. confertus, E. cottarellii, E. patrizii, E. quadrarius, E. sica, E. vignai. Si stabiliscono le seguenti nuove sinonimie: Scydmaenus trifidus Franz, 1961 = paratrifidus Franz, 1980 = trifidiformis Franz, 1980; Scydmaenus steelae Lhoste, 1939 = watsae Cauchois, 1955 = ugandae Franz, 1962 = ifensis Franz, 1977 = pseudoifensis Franz, 1987 = pseudowatsae Franz, 1990; Scydmaenus abyssinicus (Reitter, 1880) = pseudoantennatus Franz, 1979 = antennatus ripicola Franz, 1980; Scydmaenus vicinus Franz, 1961 = medleri Franz, 1977; Scydmaenus gemellus (Reitter, 1882) = gemelloaffinis Franz, 1982. 251
- Published
- 2007
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17. NOTE SU SCIDMENIDI DEL SUDAFRICA CON DESCRIZIONE DI 16 NUOVE SPECIE (COLEOPTERA, SCYDMAENIDAE)
- Author
-
Giorgio Castellini
- Subjects
Zoology ,QL1-991 - Abstract
Esame degli Scydmaenidae raccolti da Stefano Zoia in Sudafrica. Sono descritte le seguenti nuove specie: Oneila zoiai, Euconnus boopis, E. busillis, E. comatus, E. creber, E. curtus, E. globatus, E. gonitricus, E. inanis, E. palpator, E. porrectus, E. retinax, E. septemdecim, E. temporalis, E. trigonicus, E. zoiai.
- Published
- 2007
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18. Prospettive delle filiere corte in Europa attraverso il progetto SMARTCHAIN
- Author
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Xhakollari, Vilma, Medici, Marco, Canavari, Maurizio, Castellini, Alessandra, Contò, Francesco, Fiore, Mariantonietta, Xhakollari, Vilma, Medici, Marco, Canavari, Maurizio, and Castellini, Alessandra
- Subjects
N.A - Abstract
N.A.
- Published
- 2020
19. Per l'attività bresciana di Altobello Melone
- Author
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Castellini, Paola
- Published
- 1999
20. Dall’Isonzo. Diario di impressioni e sentimenti: traduzione, note e commento di Remo Castellini
- Author
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Remo Castellini
- Subjects
ÖFOS 2012, Translation studies ,BIC Standard Subject Qualifiers, Austro-Hungarian Empire (1QDU) ,ÖFOS 2012, Translationswissenschaft ,Prima guerra mondiale, fronte isontino, memorie di guerra, Alojzij Res ,BIC Standard Subject Qualifiers, Slovenia (1DVWYV) ,ÖFOS 2012, Romanistik ,BIC Standard Subject Categories, Literature & literary studies (D) ,Erste Weltkrieg, Isonzo-Front, Kriegserinnerungen, Alojzij Res ,ÖFOS 2012, Comparative literature studies ,BIC Standard Subject Categories, First World War fiction (FJMF) ,BIC Standard Subject Qualifiers, Italy (1DST) ,BIC Standard Subject Categories, First World War (HBWN) ,First World War, Isonzo front, war memories, Alojzij Res ,BIC Standard Subject Qualifiers, c 1914 to c 1918 (including WW1) (3JJF) ,BIC Standard Subject Categories, Fiction in translation (FYT) ,ÖFOS 2012, Romance studies ,BIC Standard Subject Categories, Literary studies: fiction, novelists & prose writers (DSK) ,ÖFOS 2012, Slawistik ,ÖFOS 2012, Slavonic studies ,ÖFOS 2012, Vergleichende Literaturwissenschaft - Abstract
Der erste Teil dieses Buchs besteht aus der Übersetzung des Tagebuchs von Alojzij Res vom Slowenischen ins Italienische. Der Autor des Tagebuches berichtete von der Isonzo-Front des Ersten Weltkrieges. Der zweite Teil enthält einen analytischen Part, der darauf abzielt, das Werk und den Autor genauer zu begründen und vorzustellen., La prima parte del libro propone la traduzione in italiano delle memorie di guerra di Alojzij Res, autore sloveno che nel suo diario descrisse i primi mesi del conflitto italo-austriaco sul fronte dell’Isonzo. La seconda parte del libro presenta invece lo scrittore e un commento critico del diario., The first part of this book consists in the translation of Alojzij Res's diary from Slovenian into Italian language. The author of the diary reported from the Isonzo front of the First World War. The second part contains a critical part, which aims to analyse and present the work and the author more in detail.
- Published
- 2021
21. Contributo a Paolo da Caylina il Vecchio
- Author
-
Biancospino, Paola Castellini
- Published
- 1998
22. Sviluppo di un sistema hardware/software per lo studio di immagini acquisite in ambiente sommerso controllato mediante l'addestramento di Reti Neurali a Convoluzione
- Author
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Guarneri, Massimiliano and Castellini, Paolo
- Published
- 2021
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23. La riforma della pubblica amministrazione italiana e il risk management: riflessioni su un processo in divenire
- Author
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Castellini, M. and Ferrario, C.
- Subjects
new public management ,riforma dell'amministrazione pubblica italiana ,risk management, new public management, riforma dell'amministrazione pubblica italiana ,Settore SECS-P/03 - Scienza delle Finanze ,SH1_12 ,SH1_8 ,risk management ,public sector reform ,NO ,risk management, new public management, public sector reform - Published
- 2021
24. Agroalimentare. Come diminuire l’impronta d’acqua nei prodotti e nei processi
- Author
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Vergalli, Sergio, Davide, Bazzana, Castellini, Marta, and Nicola, Comincioli
- Subjects
Water Consumption ,Water Footprint - Published
- 2020
25. Là dove osano le oche
- Author
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Palliotti, A., Castellini, C., Agnelli, A., and Rosati, A.
- Published
- 2020
26. Il laboratorio di matematica nella didattica a distanza
- Author
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Andreoli, Lorenzo, Barbero, Marta, Castellini, Antonella, Cesaro, Laura, Giberti, Chiara, Lanfrey, Damien, and Solda, Donatella
- Subjects
Settore MAT/04 - Matematiche Complementari - Published
- 2020
27. Il Trebbiano spoletino
- Author
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Palliotti, A., Castellini, E., Taticchi, A., and Burroni, F.
- Published
- 2020
28. «Senza lattosio» 2.0. Le percezioni degli italiani e l’attività di promotion delle marche
- Author
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Castellini, Greta, Savarese, Mariarosaria, Martina, Pizzoli, and Graffigna, Guendalina
- Subjects
Lactose-free, delactosed products, Netnography, consumer psychology, consumer engagement ,Lactose-free ,delactosed products ,Settore M-PSI/06 - PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI ,consumer psychology ,Netnography ,consumer engagement - Published
- 2020
29. I consumatori preda delle fake news agro-alimentari: un identikit psicologico
- Author
-
Castellini, Greta, Savarese, Mariarosaria, and Graffigna, Guendalina
- Subjects
Fake news ,Settore M-PSI/06 - PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI - Published
- 2020
30. Il futuro ruolo dell’agricoltore nella produzione di energia: prospettive e rischi nella costruzione della filiera
- Author
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Alessandra Castellini, Carlo Pirazzoli, and Alessandro Ragazzoni
- Subjects
Industries. Land use. Labor ,HD28-9999 - Published
- 2009
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31. Sostenibilità delle produzioni avicunicole
- Author
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Castellini C., Petracci M., Sirri F., Stefanon B., Mele M., Pulina C., and Castellini C., Petracci M., Sirri F.
- Subjects
Sostenibilità ,pollo da carne ,produzioni avicunicole ,coniglio ,gallina ovaiola - Abstract
Gli impatti ambientali delle produzioni animali rappresentano una delle principali preoccupazioni di cittadini, tecnici e decisori politici. Per poter affrontare il tema con competenza, è necessario approfondire le basi scientifiche del corretto calcolo degli effluenti delle filiere zootecniche e acquisire le tecniche disponibili per una loro mitigazione. Questo libro è il secondo testo di una serie di due volumi sulla sostenibilità ambientale delle produzioni zootecniche: il primo tratta i fondamenti della disciplina, con particolare riferimento all'ambito nazionale; il presente approfondisce i temi specifici delle filiere produttive bovina e bufalina, dei piccoli ruminanti, degli avicoli e cunicoli e dell'acquacoltura nonché degli allevamenti biologici e dei sistemi della mangimistica moderna. L'opera ha l'obiettivo di fornire un utile strumento per gli operatori delle filiere zootecniche e un manuale di base per i corsi di studio universitari e di specializzazione post-secondaria. La poderosa bibliografia riportata alla fine di ogni capitolo è un prezioso contributo alla diffusione degli elementi della letteratura scientifica mondiale all'interno di un dibattito troppo spesso caratterizzato da basi informative poco solide
- Published
- 2018
32. The measurement of job insecurity: A revision of Chirumbolo et al. (2015) scale
- Author
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Castellini, Greta, Lozza, Edoardo, Castiglioni, Cinzia, and Antonio, Antonio
- Subjects
ComputingMilieux_THECOMPUTINGPROFESSION ,Job insecurity ,exploratory factorial analysis ,confirmatory factorial analysis - Abstract
The perception of job insecurity is a frequent and increasing phenomenon in the current social and economic context. The availability of reliable and valid metrics to measure this phenomenon is of paramount importance. In the present paper, we suggest a modification to the Chirumbolo et al.’s (2015) job insecurity scale, revising an item from the Italian version. A questionnaire was submitted to 315 Italian employees. One hundred and fifty-seven employees filled in the original scale and one hundred and fifty-eight employees filled in the modified scale with the proposed revision. Both a confirmatory and exploratory factorial analysis showed that the modified item better describes worries and concerns related to job insecurity. Moreover, the modified scale’s reliability improves compared to the original one., Rassegna di Psicologia, Vol 33, No 1 (2016)
- Published
- 2018
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33. Caratterizzazione della biodiversità avicola (Gallus gallus) dell’Europa mediterranea
- Author
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Ceccobelli, Simone, Sarti, Francesca Maria, Panella, Francesco, Castellini, Cesare, and Lasagna, Emiliano
- Published
- 2018
34. Valore condiviso e resilienza: una possibile risposta per la ripresa da eventi catastrofici. Il caso del Distretto Biomedicale di Mirandola
- Author
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Marzano, Marianna and Castellini, Monia
- Subjects
Economica ,valore condiviso ,sisma Emilia-Romagna ,Distretto Biomedicale ,resilienza ,valore condiviso, resilienza, Distretto Biomedicale, sisma Emilia-Romagna - Published
- 2018
35. Mis-representing architecture
- Author
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Anselmo, Andrea, Castellini, Gloria, Fanciotti, Filippo, Glorialanza, Giovanni, Hamzeian, Boris, False Mirror Office, Nuovo disegno di Architettura italiano. La centralità ritrovata., and UCL - SST/ILOC - Faculté d'Architecture, d'Ingénierie architecturale, d'Urbanisme
- Subjects
Architettura ,Disegno ,Convegno ,Museo Arte Contemporanea Roma ,Progetto - Published
- 2018
36. Scuola e pandemia: alcune riflessioni sulla "didattica a distanza".
- Author
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Benati, Alessandro, Andreana, Pasquale, Gazzotti, Lorenzo, and Castellini, Giulia
- Published
- 2021
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37. Academic Workload, Workaholism e benessere individuale: uno studio esplorativo su effetti e conseguenze del sovraccarico lavorativo in accademia
- Author
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PACE, Francesco, Dio, J., Castellini, A., Pace, F., Dio, J., and Castellini, A.
- Subjects
Workaholism, Academic Download, DUWAS - Abstract
La cosiddetta "dipendenza da lavoro" sembra essere uno stato sempre più diffuso all'interno delle professioni ad alta responsabilità: sebbene essa sia in qualche modo giustificata, in quanto approvata socialmente e culturalmente, non va dimenticato che essa è pur sempre una situazione in grado, a lungo termine, di produrre stati di malessere diffusi nelle persone che ne sono coinvolte. Tale condizione di continuo e persistente stato di impegno professionale è tipico di coloro i quali lavorano presso strutture accademiche: esiste un interessante filone di ricerca che ha esplorato il persistente aumento di richieste lavorative che affligge il mondo accademico occidentale, e che sovrappone ad un sempre più competitivo ed intenso lavoro di ricerca (o meglio, di pubblicazione del proprio lavoro di ricerca) quello relativo all'incremento delle attività didattiche e di supervisione. A questi vanno aggiunti i sempre più pressanti impegni relativi alla cosiddetta "terza missione" (e con essa la esplicita richiesta di darsi da fare nel reperire fondi). Il tutto si unisce ad un aumento, per i tre aspetti sovra richiamati, dei processi di burocratizzazione. Si tratta del cosiddetto Academic Workload, che negli ultimi anni le ricerche segnalano essere notevolmente incrementato nella nostra professione (Tight, 2010). Il presente lavoro ha lo scopo di provare ad esplorare la connessione tra l'Academic Workload, il grado di benessere, e i possibili effetti della dipendenza da lavoro nei docenti universitari. I partecipanti di questa indagine preliminare sono docenti dell'Ateneo di Palermo, equilibrati per area CUN di appartenenza, ai quali è in corso di somministrazione la scala DUWAS (Dutch Workaholism Scale), di Schaufeli (Taris, Schaufeli & Verhoeven, 2005), che indaga due dimensioni, il Lavoro Eccessivo (Work Excessively o WE) e il Lavoro Compulsivo (Work Compulsively o WC), una scala che indaga l'Academic Workload (AW) messa a punto da Houston, Meyer & Paewai (2006), che esplora tre dimensioni (sovraccarico accademico, attività di didattica e ricerca, ambiente accademico) ed infine il General Health Questionnaire (GHQ-12, Goldberg, 1978). I risultati preliminari mostrano una stretta relazione tra l'impegno accademico, il rischio di dipendenza da lavoro ed uno stato di malessere espresso dal GHQ-12.
- Published
- 2016
38. I vantaggi economici del biogas
- Author
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RAGAZZONI, ALESSANDRO, CASTELLINI, ALESSANDRA, Ragazzoni, Alessandro, and Castellini, Alessandra
- Subjects
Allevamenti bovini da latte, filiera energia rinnovabile - Abstract
Ultima puntata del nostro viaggio. Voci di bilancio, costi e utili: dall’esame della filiera zootecnica integrata tutte le opportunità negli allevamenti di bovine da latte
- Published
- 2016
39. Biogas di 'piccola taglia' e rese economiche
- Author
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RAGAZZONI, ALESSANDRO, CASTELLINI, ALESSANDRA, Ragazzoni, Alessandro, and Castellini, Alessandra
- Subjects
Biogas e zootecnia - Abstract
Seconda tappa del nostro viaggio: tutti i dati per valutare la convenienza degli impianti con 99 kW di potenza e alimentazione ad effluenti zootecnici
- Published
- 2016
40. Profili chimici al recettore e contributi di sorgente: variabilità del PM urbano lungo l’Italia
- Author
-
Pietrodangelo, Adriana, Becagli, Silvia, Bove, Maria Chiara, Erika Brattich, Cappelletti, David, Castellini, Silvia, Cesari, Daniela, Colombi, Cristina, Contini, Daniele, Gianelle, Vorne, Iacobellis, Silvana, Ielpo, Piera, Lucarelli, Franco, Masiol, Mauro, Perrino, Cinzia, Prati, Paolo, Riccio, Angelo, Laura Tositti, Udisti, Roberto, Elisa Venturini, Vecchi, Roberta, Pietrodangelo, Adriana, Becagli, Silvia, Bove, Maria Chiara, Brattich, Erika, Cappelletti, David, Castellini, Silvia, Cesari, Daniela, Colombi, Cristina, Contini, Daniele, Gianelle, Vorne, Iacobellis, Silvana, Ielpo, Piera, Lucarelli, Franco, Masiol, Mauro, Perrino, Cinzia, Prati, Paolo, Riccio, Angelo, Tositti, Laura, Udisti, Roberto, Venturini, Elisa, and Vecchi, Roberta
- Subjects
PM, siti urbani, profili chimici, contributi di sorgente, chiusura del bilancio di massa - Published
- 2016
41. Osservazione e modellazione del deflusso sottosuperficiale laterale saturo in un ripido versante naturale
- Author
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Pirastru, M., Marrosu, R., Niedda, M., Castellini, M., Bagarello, V., Iovino, M., Pirastru, M., Marrosu, R., Niedda, M., Castellini, M., Bagarello, V., and Iovino, M.
- Subjects
Deflusso idrico sottosuperficiale, Conducibilità idraulica laterale ,Settore AGR/08 - Idraulica Agraria E Sistemazioni Idraulico-Forestali - Abstract
I versanti sono unità morfologiche fondamentali che governano la risposta idrologica dei bacini idrografici durante le precipitazioni più intense. Nonostante la loro riconosciuta importanza idrologica, è ancora necessario condurre approfonditi studi, sia a carattere sperimentale che teoretico, per meglio comprendere i meccanismi di generazione e trasporto del deflusso sottosuperficiale laterale saturo nei versanti. In questo contributo sono presentati i risultati di un monitoraggio di lungo periodo del flusso laterale di falda intercettato per mezzo di una trincea drenante installata su d’un ripido versante naturale nel bacino del Lago di Baratz, Sardegna. I dati raccolti vengono utilizzati per sviluppare una relazione di tipo esponenziale tra la conducibilità idraulica laterale satura (KS) e lo spessore della falda (T), valida alla scala di versante. I flussi osservati e i livelli di falda sono simulati con un modello numerico orizzontale 1D, basato sulla soluzione simultanea della legge del moto e dell’equazione di bilancio idrico, e implementato tramite uno schema risolutivo alle differenza finite. Le principali assunzioni del modello sono che nel suolo il flusso sottosuperficiale saturo sia regolato dalla legge di Darcy, e che si verifichi sempre l’istantaneo raggiungimento di un profilo di equilibrio idrostatico del carico di suzione nella zona vadosa. Il modello richiede la specifica della curva di ritenzione idrica del suolo e della relazione KS(T) ottenute sperimentalmente. I risultati della simulazione indicano che il modello è in grado di riprodurre in modo adeguato i dati osservati. Il flusso di falda è ben riprodotto, sia in termini di tempi di risposta che di portate drenate. Pertanto, il modello sviluppato può essere un utile strumento di previsione della risposta idrologica in versanti naturali a forte pendenza.
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- 2016
42. Biogas e allevamenti: istruzioni per l'uso
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RAGAZZONI, ALESSANDRO, CASTELLINI, ALESSANDRA, Ragazzoni, Alessandro, and Castellini, Alessandra
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Ambiente Zootecnia Energia rinnovabile - Abstract
Negli ultimi anni in Europa si è manifestato come improrogabile il tema degli effetti inquinanti prodotti dal settore agrozootecnico. In particolare, preoccupa il destino dell’azoto contenuto negli effluenti di stalla utilizzati per la fertilizzazione dei terreni agricoli. Un problema molto sentito nelle aree con elevate densità di allevamenti, come la Pianura padana
- Published
- 2016
43. Gestione delle amministrazioni locali ed evidenze contabili nel Granducato di Toscana (XVI e XVII Sec.)
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Castellini, Monia
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Socio-culturale ,amministrazioni locali ,Accounting History, amministrazioni locali, organizzazione e contabilità ,organizzazione e contabilità ,Accounting History - Published
- 2017
44. Dall’Isonzo. Diario di impressioni e sentimenti: traduzione, note e commento di Remo Castellini
- Author
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Castellini, Remo
- Subjects
Erste Weltkrieg, Isonzo-Front, Kriegserinnerungen, Alojzij Res ,ÖFOS 2012, Slawistik ,ÖFOS 2012, Translationswissenschaft ,ÖFOS 2012, Vergleichende Literaturwissenschaft ,ÖFOS 2012, Romanistik ,First World War, Isonzo front, war memories, Alojzij Res ,ÖFOS 2012, Slavonic studies ,ÖFOS 2012, Translation studies ,ÖFOS 2012, Comparative literature studies ,ÖFOS 2012, Romance studies ,Prima guerra mondiale, fronte isontino, memorie di guerra, Alojzij Res ,bic Book Industry Communication::3 Time periods qualifiers::3J Modern period, c 1500 onwards::3JJ 20th century::3JJF c 1914 to c 1918 (including WW1) ,bic Book Industry Communication::H Humanities::HB History::HBW Military history::HBWN First World War ,bic Book Industry Communication::D Literature & literary studies ,bic Book Industry Communication::F Fiction & related items::FY Fiction: special features::FYT Fiction in translation ,bic Book Industry Communication::D Literature & literary studies::DS Literature: history & criticism::DSK Literary studies: fiction, novelists & prose writers ,bic Book Industry Communication::F Fiction & related items::FJ Adventure::FJM War & combat fiction::FJMF First World War fiction ,bic Book Industry Communication::1 Geographical Qualifiers::1D Europe::1DS Southern Europe::1DST Italy ,bic Book Industry Communication::1 Geographical Qualifiers::1Q Other geographical groupings, oceans & seas::1QD Empires & historical states::1QDU Austro-Hungarian Empire ,bic Book Industry Communication::1 Geographical Qualifiers::1D Europe::1DV Eastern Europe::1DVW Southeast Europe::1DVWY Yugoslavia & former Yugoslavia::1DVWYV Slovenia - Abstract
The first part of this book consists in the translation of Alojzij Res's diary from Slovenian into Italian language. The author of the diary reported from the Isonzo front of the First World War. The second part contains a critical part, which aims to analyse and present the work and the author more in detail., Der erste Teil dieses Buchs besteht aus der Übersetzung des Tagebuchs von Alojzij Res vom Slowenischen ins Italienische. Der Autor des Tagebuches berichtete von der Isonzo-Front des Ersten Weltkrieges. Der zweite Teil enthält einen analytischen Part, der darauf abzielt, das Werk und den Autor genauer zu begründen und vorzustellen.
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- 2021
45. SCHEMA SPERIMENTALE PER LA STIMA DELLA CONDUCIBILITÀ IDRAULICA LATERALE ALLA SCALA DI VERSANTE
- Author
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Pirastru M., Marrosu R., Niedda M, Castellini M., Giadrossich F., Bagarello V., Iovino M., Pirastru, M., Marrosu, R., Niedda, M., Castellini, M., Giadrossich, F., Bagarello, V., and Iovino, M.
- Subjects
Deflusso idrico sottosuperficiale, Conducibilità idraulica del suolo - Abstract
La conducibilità idraulica alla saturazione, KS, è un parametro fondamentale per la simulazione del flusso idrico nel suolo. La memoria illustra un approccio sperimentale per la stima della KS laterale alla scala di versante. La metodologia proposta è stata applicata in due aree contigue ricoperte, rispettivamente, da macchia mediterranea e prato. Sono stati registrati i livelli di falda e i deflussi idrici sottosuperficiali, e queste misure sono state usate per il calcolo della KS del suolo tramite l’equazione di Darcy. Il monitoraggio è stato effettuato durante il periodo piovoso compreso tra gennaio e giugno 2014. In aprile, inoltre, sono state eseguite prove di pioggia artificiale con intensità di 30 e 70 mm h-1. Durante le precipitazioni naturali, il valore massimo di KS stimato nel prato è stato di 2870 mm h-1, mentre è stato pari a 2400 mm h-1 nel corso delle prove di saturazione artificiale. Il valore massimo di KS pari 4000 mm h-1 è stato ottenuto, nella macchia, durante le prove di pioggia artificiale. Per contro, valori minori di KS sono stati ottenuti durante le piogge naturali a causa delle basse portate sottosuperficiali registrate. La metodologia proposta è risultata idonea per la stima di valori della conducibilità idraulica rappresentativi per le aree di interesse. Tali informazioni potranno garantire una maggiore attendibilità della modellizzazione dei processi idrologici a scala di versante e di bacino.
- Published
- 2015
46. La determinazione dell’indennità di asservimento di terreni a fini di regimazione idrica
- Author
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CASTELLINI, ALESSANDRA, DEVENUTO, LUCIA, RAGAZZONI, ALESSANDRO, Anna Formigoni, Alessandra Castellini, Lucia Devenuto, Anna Formigoni, and Alessandro Ragazzoni
- Subjects
compensation ,agricultural value ,expropriation ,Flood easement ,damage - Abstract
In recent years, Italy has been seriously affected by meteorological events characterised by intense precipitations in a short period, causing significant damages (such as landslide, erosion and so on) especially where the territory management has been neglected for a long time; it must be considered that with climatic change these events will worsen over time. Given this situation the Public Administration should pursue the urgent goals of reducing risk and ensuring water safety, studying and executing appropriate solutions and measures to contain surface water such as detention basins and similar. These structures should ideally be located in extensive level agricultural areas (cultivated or not), choosing strategic sites along the rivers’ or streams’ bedwaters in order to manage the water runoff and control extreme floods. An event of flooding shows irregular frequency and it cannot be forecast certainly. Regarding the land involved by flooding prevention measures, a part of it may host permanent structures and/or tools for water detention, the other surface will contain waters which permanency on this land limits the landowner’s property right and firm’s economic activity, also damaging sometimes current and future crops. Acquiring suitable areas through an expropriation act is often a difficult burden to sustain for the Public Administration also because of their expensive management and maintenance costs. In this case flood easement may be a good balance between the exploitation of areas located in a strategic position for flooding detention and the usual agricultural activities carried out on that land. Most importantly, easement is only a right to use the land leaving the property right to the owner of that land. In Italy, easement is regulated by law (the Italian Civil Code considers different types of easement) and widely dealt with in the literature but there are still no national regulations about the particular type of agreement surveyed in this paper (flood easement); As yet, we still have no calculation criteria for the landowner’s compensation. In this work, which is still at a preliminary stage, the Authors analyse the legislation and the available literature and propose a methodology of calculation in case of flood easement compensation, viable in different areas and situations
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- 2015
47. Impiego dei fertilizzanti in UE: sostenibilità in crescita
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CASTELLINI, ALESSANDRA, PALMIERI, ALESSANDRO, Alessandra Castellini, and Alessandro Palmieri
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Fertilizzanti ,mercato ,UE - Abstract
L’evoluzione del comparto agricolo in Europa occidentale sta avendo un riflesso diretto sull’uso dei fertilizzanti con una tendenza verso un consumo intelligente dei nutrienti minerali. Le previsioni per i prossimi anni vedono un incremento nel consumo di fosforo e potassio.
- Published
- 2015
48. Valutazione economico-estimativa dei danni da calamità
- Author
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CASTELLINI, ALESSANDRA, RAGAZZONI, ALESSANDRO, GianPietro Venturi, Alessandra, Castellini, and Alessandro, Ragazzoni
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calamità naturali ,approccio di ricerca ,valutazione economica - Abstract
A tutt’oggi non esiste ancora un quadro completo sulle valutazioni economiche-estimative nel caso di calamità naturali, è un campo di studio e di ricerca che, da pochi anni, si va sviluppando in modo condiviso e partecipato. Ciò sembra incredibile se si pensa che, una delle caratteristiche basiche delle calamità naturali è il fatto di interessare vaste aree su scala mondiale, in tutti i continenti. Eppure, gli approcci e le metodologie di valutazione sono ancora in fase di discussione e di sviluppo, con rilevanti differenze tra loro e nella maggior parte dei casi generano risultati diversi rendendo difficoltosa l’emissione di dati e informazioni di stima corretti, precisi e soprattutto condivisi. In tal modo viene meno anche la possibilità di comparazioni tra indagini compiute in paesi diversi ovvero seguendo differenti metodi; allo stesso modo la mancanza di serie storiche e banche dati complete sul tema ostacola la conduzione di studi atti a rilevare aspetti comuni o di periodicità su tali eventi, utili poi per studiare eventuali piani di prevenzione. A rendere difficile lo studio di questo tema è anche la sua vastità: spesso le ricerche compiute fanno riferimento all’analisi economica solo di un singolo tipo di evento ovvero di una specifica area, tralasciando considerazioni di carattere più generale o trasversale. Da un punto di vista prettamente economico, la bibliografia a disposizione non è vastissima e spesso di carattere settoriale nell’affrontare la tematica, focalizzandosi di preferenza su di un evento in particolare e sugli aspetti ad esso relativi ovvero su di un territorio circoscritto e ben delineato. Difficile dunque rinvenire un quadro teorico e metodologico generale a cui fare riferimento nel momento in cui si decide di avviare una trattazione dell’argomento. Le metodologie e gli approcci di valutazione sono differenti tra loro, molti di essi suscitano ancora incertezze e perplessità e spesso danno risultati diversi rendendo difficile l’emissione di dati e informazioni di stima corretti e precisi. Peraltro, i risultati ottenuti in genere non sono tra loro comparabili. Il testo di riferimento da cui molte considerazioni riportate in questo scritto sono tratte, è un working paper del dicembre 2010, promosso dal World Bank Sustainable Development Network: S. Hallegatte e V. Przyluski (2010) “The economics of natural disasters. Concepts and methods”, Policy Research Working Paper 5507. Tale scritto, pur essendo sostanzialmente breve, ha il pregio di riprendere in mano la materia relativa all’analisi economica di una calamità con l’obiettivo di darne un quadro complessivo e trasversale, non focalizzato su un certo tipo di evento ovvero su di una specifica area geografica. Uno degli obiettivi è anzi quello di tracciare un sentiero comune da seguire per le analisi dei costi derivanti da large scale disasters. Tra l’altro, esso suggerisce ambiti di approfondimento e di studio piuttosto vasti su cui a tutt’oggi è sempre più importante lavorare: per esempio la ricerca, l’individuazione e l’applicazione di appropriati metodi e modelli valutativi. Attraverso l’analisi bibliografica compiuta, che non vuole certo vantare meriti di completezza, si nota una certa eterogeneità nel condurre studi e valutazioni in questo campo e la mancanza, evidenziata poi dallo stesso report della World Bank nonché da alcuni articoli internazionali in merito (Costanza, 2007; Okuyama, 2003), di una base teorica comune di partenza. Sono soprattutto gli aspetti economici quelli considerati dalla bibliografia, poiché l’estimo, ancora considerata da molti pratica esclusivamente professionale, presenta un supporto di studi e articoli accademici piuttosto povero. Da non sottovalutare il fatto che dati utili a condurre valutazioni possono essere desunti da riviste del settore immobiliare e assicurativo. Si cita il rapporto CRESME che a tutt’oggi rappresenta una fonte ufficiale abbastanza completa e aggiornata di informazioni in merito allo stato del territorio italiano, riportando anche dati economici relativi a tali eventi. Per tale motivo, in questo lavoro si è fatto abbondantemente ricorso a questa fonte e ai suoi contenuti. Il titolo del lavoro mette in evidenza la duplice natura della valutazione: si ritiene, infatti, che esaminando la questione relativa ai danni da calamità, contemporaneamente da un punto di vista economico e da uno estimativo si possano osservare e rilevare aspetti differenti, strettamente integrati tra loro, utili a tale proposito. Lo studio può essere condotto a livello micro (per es. danno e costi per la singola azienda) ma anche macro considerando il sistema economico nel suo insieme (per es. interruzione nella produzione di PIL, impatto su di un intero sistema economico in un’area/regione...). I due elementi sono strettamente collegati perché, quando un disastro naturale colpisce un’area, l’insieme delle unità colpite va a creare un vulnus nel flusso economico complessivo della regione nonché, in considerazione del fatto che non si tratta di sistemi isolati, ne risentono tutti i circuiti relazionali presenti in cui l’elemento colpito è coinvolto. Nell’analisi economica si dovrebbe concentrare sulla considerazione non solo delle rilevazioni legate ai costi (attenzione alla natura degli stessi, diretti e indiretti) ma anche sugli aspetti sociali coinvolti, le ripercussioni sul benessere della popolazione colpita. Naturalmente secondo un’ottica economica. Se si considera poi quanto sostiene Costanza «an economic system should allocate available resources in a way that equitably and efficiently provides for the sustainable well-being of people by protecting and investing in all four types of capital (built, natural, social and human capital)» (Costanza, 2007) si coglie il legame forte tra economia come allocazione di risorse e conseguente benessere sostenibile per la popolazione e la multidimensionalità del capitale, non solo in termini meramente produttivi. Per ciò che concerne l’estimo, esso è ormai riconosciuto come una disciplina di natura economica e non più solamente di carattere metodologico. Sosteneva Forte che «È proprio il trasporre le leggi economiche nel campo della logica estimativa a determinare una serie di principi e norme che possono non limitare l’estimo a sola metodologia, consentendo quindi di ammettere l’esistenza di una autonoma disciplina estimativa nella scienza economica» (Forte 1968). La bibliografia in merito si compone di numerosi manuali di teoria estimativa e documenti applicativi. È ancora abbastanza ridotto, invece, il numero di articoli e contributi scientifici in merito lasciando uno spazio decisamente più ampio a documentazione di tipo professionale. Peraltro risulta difficile una consultazione di fonti internazionali per le peculiarità che legano le pratiche estimative al territorio di riferimento. Oggetto del lavoro sono le valutazioni di danni da calamità naturali. La calamità (large scale disasters o disastri su larga scala) rappresentano un insieme di eventi molto differenti tra loro per modalità di manifestazione, effetti, periodicità, durata, la cui definizione si presenta alquanto complessa poiché coinvolge aspetti di natura estremamente eterogenea. Esso si declina in una serie estremamente differenziata e articolata di eventi, ciascuno portatore di proprie caratteristiche nell’origine, sviluppo e effetti finali che avranno ripercussione anche sull’analisi economica; tra questi: i terremoti, le alluvioni, le tempeste, gli uragani, i fenomeni di precipitazioni intense, la siccità e così via. Secondo Ball (1979) si definisce estremo l’evento a carico del sistema geofisico che manifesta valori che deviano significativamente dalla media a lungo termine. Il disastro naturale, invece, si può individuare come un rapido impatto dell’ambiente naturale sul sistema socio-economico umano che, a sua volta, non ha la capacità di rifletterlo, assorbirlo o respingerlo (White, 1974). Un tentativo di classificare tali eventi li divide in disastri a impatto brusco e a impatto lento (Alexander, 2008). I primi avvengono in un intervallo che può andare da pochi secondi a poche ore (un terremoto, una tromba d’aria), mentre i secondi hanno una durata prolungata nel tempo (mesi, anni e financo secoli come i fenomeni di erosione del suolo). Si sottolinea il fatto che la definizione di tali eventi si lega difficilmente ad una classe di magnitudo poiché anche un brevissimo evento potrebbe comportare un danno molto elevato se colpisce un’area particolarmente sensibile (Alexander, 2008). La collocazione geografica delle popolazioni umane e gli eventi geofisici determinano il rischio da calamità naturale (White, 1974). Le calamità naturali colpiscono, con frequenza difforme, aree estremamente diverse, in termini geografici e per caratteristiche ambientali ma anche in termini di livello di sviluppo sociale ed economico (elementi fondamentali in termini di capacità di recupero dopo un disastro naturale). Ne consegue che le ripercussioni generate a seguito dell’evento saranno estremamente differenziate da un territorio all’altro ma ciò non toglie che, per quanto un sistema sia in grado di assorbire o respingere l’impatto, subirà dei danni. Tra i paesi più colpiti, anche se i dati non sono recenti, si ricordano Cina, Indonesia, Bangladesh, Filippine, Perù (Alexander, 2008). L’impatto che i disastri su larga scala hanno sui paesi si differenzia decisamente sulla base del livello di sviluppo degli stessi. Secondo i dati della Banca Mondiale, a partire dal 1980 solo il 9% degli accadimenti calamitosi hanno riguardato paesi in via di sviluppo ma hanno fatto registrare quasi la metà (48%) delle perdite umane complessive per morti e dispersi (http://www.worldbank.org/). Anche in termini economici, l’effetto nei PVS è amplificato rispetto a quello dei paesi industrializzati: si è calcolato che l’impatto negativo sul GDPsia circa venti volte superiore nei primi rispetto a questi ultimi (http://www.worldbank.org/). Riconoscendo, dunque, il grave impatto che le calamità naturali hanno sui paesi in via di sviluppo (e quindi particolarmente vulnerabili con minore capacità di ripresa e ricostruzione), la Banca mondiale ha avviato una rete mondiale di supporto per fornire loro assistenza tecnica e finanziaria per la ripresa post-disastro ma anche per avviare politiche locali di prevenzione (The Global Facility for Disaster Reduction and Recovery o GFDRR). Secondo l’ONU, attualmente, ancora 1 miliardo di persone vive in zone ad alto rischio di alluvioni e si ipotizza che tale numero potrebbe raddoppiare entro il 2050. Nel 2013 i disastri naturali hanno provocato 22 mila vittime (di cui oltre un terzo nelle Filippine per un tifone) e danni alle cose per 119 miliardi di dollari (www.meteoweb.eu). Se confrontato, però, con la media del decennio precedente 93mila morti per disastri naturali quali alluvioni e siccità), l’anno 2013 registra un miglioramento (meno danni a persone e cose). Ciò non deve far pensare che tali eventi si possano classificare secondo un gradiente di periodicità poiché la loro distribuzione nel tempo è casuale. Anche nell’UE la situazione è ancora critica e preoccupante per l’entità delle perdite registrate: i morti dovuti a calamità naturali negli ultimi dieci anni sono stati circa 80 mila, con un danno alle cose stimato intorno ai 95 miliardi di euro (www.ansa.it riportando i dati della Conferenza sui cambiamenti climatici e la qualità dell’aria che il Comitato delle Regioni dell’UE ha tenuto a Bologna nel 2014).
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- 2015
49. Valutare per competenze attese: dalla condivisione delle competenze attese alla revisione della Schede di valutazione dell’apprendimento clinico di un Corso di Laurea in Infermieristica
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-
Galli E, Agazzi S, Catenacci P, Castellini C, Faccini M, Fraschini F, Giardina G, Marzo E, Milani M, Moranda D, Pozzi C, Rescigno S, Secchi M, Viaretti S, Villa G, MANARA , DUILIO FIORENZO, Federazione Nazionale Collegi IPASVI, Galli, E, Agazzi, S, Catenacci, P, Castellini, C, Faccini, M, Fraschini, F, Giardina, G, Marzo, E, Milani, M, Moranda, D, Pozzi, C, Rescigno, S, Secchi, M, Viaretti, S, Villa, G, and Manara, DUILIO FIORENZO
- Published
- 2015
50. Fertilizzanti: il quadro mondiale di produzione e impiego
- Author
-
CASTELLINI, ALESSANDRA, PALMIERI, ALESSANDRO, Alessandra Castellini, and Alessandro Palmieri
- Subjects
Fertilizzanti ,produzione ,mondo ,mercato ,Italia - Abstract
Sono relativamente pochi i Paesi che producono la maggior parte dei fertilizzanti minerali utilizzati nel mondo. Nell’ultimo decennio l’Italia ha diminuito l’import, anche per effetto di una razionalizzazione del loro uso o di una sostituzione con altri prodotti, principalmente di natura organica
- Published
- 2015
Catalog
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