174 results on '"Cama, A."'
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2. Il revisionismo democratico. Nitti politico tra guerra e pace
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Francesca Canale Cama
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Jurisprudence. Philosophy and theory of law ,K201-487 ,Political theory ,JC11-607 - Abstract
The main aim of this article is to re-evaluate, and inform about, the experience of Francesco Saverio Nitti in foreign policy in the years that went from 1919 to 1922 which ended with the advent of fascism. Exponent of a democratic and reformist liberalism, Nitti worked on a peace project based on the immediate revision of the peace treaties as the keystone of the stability of the European peace system. Expressed in the form of political practice during his government experience between 1919 and 1920, this idea was theorized in numerous writings so that, despite the abandonment of politics and the premature exile from Italy in 1924, Nitti became abroad , and above all in the United Kingdom and the United States, an authoritative voice of European liberalism between the two world wars, who in his prolific work addressed not only the themes of European peace but also that of the fate of democracy in the face of the challenges posed by fascisms.
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- 2021
3. La Grande Guerra
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Francesca Canale Cama, AA.VV.
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- 2022
4. Vilagrasa, Albert (ed.) (2018). A punt 1. Curs de català. Llibre de l'alumne. Publicacions de l'Abadia de Montserrat
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Isabel Cama Llordés
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Romanic languages ,PC1-5498 - Published
- 2020
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5. L’istruzione, l’educazione, l’arte malvagia di fare pazzi. Biagio Miraglia e il progetto di una frenologia al servizio della Nazione
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Canale Cama, Francesca, Francesca Canale Cama, Antimo Cesaro, Giovanna Palermo ,Marianna Pignata, and Canale Cama, Francesca
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Biagio Gioacchino Miraglia, Reale Morotrofio di Aversa, età liberale, unificazione italiana, codice Zanardelli, scuola positivista, Cesare Lombroso, Società Frenopatica Italiana - Abstract
On the evening of 2 June 1861, precisely on the occasion of the anniversary that transformed the feast of the Sardinian Statute into the national feast of the kingdom of Italy, the Director of the Reale Morotrofio of Aversa, Dr. Biagio Gioacchino Miraglia, founded the Italian Phrenopathic Society which soon saw only the adherence of alienists from all over Italy but also the transformation of the asylum magazine Gli Annali Frenopatici into the national newspaper "Journal of the Italian Frenopatic Society". Once Italy was made, one could say by repeating a famous adage, it was therefore necessary to become doctors or, above all, that set of rules and codes on which the dynamics of inclusion/exclusion in the construction of the nation in the liberal age would travel (fools, criminals but also coercion against the incipient emancipation of women). It was not just a question, as Miraglia also underlined, of arriving at a uniform classification of mental illnesses, of launching a complete statistic of the insane in Italy or of asking and proposing to the government an organic law for the asylums of Italy and for the protection of alienated, but also of the more general principle of ratio, with which to distinguish a wise man from a madman in a debate involving alienists and jurists and which after a long journey found a certain codification in the Zanardelli code in 1889, at the dawn of the new Italian colonial season. The present contribution therefore proposes to investigate the red thread that connects the Bourbon experience of the Real casa de' Matti of Aversa to the use of phrenology in the new unitary state. And if a certainly significant moment of this evolution must be sought, also through the key figure of Miraglia, in the passage between the legislation of the Bourbon Kingdom and that of the Kingdom of Italy, one could identify a breaking point and change in the relationship between the State and conception of the madman right at the time of the codification of 1889 where the line pursued by Miraglia gave way to Lombrosian theories and the influences of the positivist school. La sera del 2 giugno 1861, proprio in occasione della ricorrenza che trasformava la festa dello Statuto sardo nella festa nazionale del regno d’Italia, il Direttore del Reale Morotrofio di Aversa, dottor Biagio Gioacchino Miraglia, fondava la Società Frenopatica Italiana che vide presto non solo l’adesione degli alienisti di tutt’Italia ma anche trasformazione della rivista del manicomio Gli Annali Frenopatici nella testata nazionale " Giornale della Società Frenopatica Italiana". Fatta l’Italia, si potrebbe dire ricalcando un famoso adagio, bisognava fare dunque i medici o, soprattutto, quell’insieme di regole e codici sul quale avrebbe viaggiato la dinamica di inclusione/ esclusione nella costruzione della nazione in età liberale (folli, criminali ma anche coercizione contro l’incipiente emancipazione femminile). Non si trattava solo, come pure sottolineava Miraglia, di giungere ad una classificazione uniforme delle malattie mentali, di avviare una statistica completa dei pazzi in Italia o di chiedere e proporre al governo una legge organica per i manicomi d'Italia e per la tutela degli alienati, ma anche del principio più generale, della ratio, con la quale distinguere un savio da un matto in un dibattito che coinvolgeva alienisti e giuristi e che dopo un lungo cammino trovò una certa codificazione nel codice Zanardelli nel 1889, all’alba della nuova stagione coloniale italiana. Il presente contributo si propone dunque di indagare il filo rosso che collega l’esperienza borbonica della Real casa de’ Matti di Aversa all’uso della frenologia nel nuovo Stato unitario. E se un momento certamente significativo di questa evoluzione va ricercato, attraverso anche la figura chiave di Miraglia, nel passaggio tra la legislazione del Regno borbonico e quella del Regno d’Italia, si potrebbe individuare un punto di rottura e cambiamento nel rapporto tra Stato e concezione del folle proprio al momento della codificazione del 1889 dove la linea portata avanti da Miraglia cedeva il passo alle teorie lombrosiane e alle influenze della scuola positivista.
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- 2022
6. Tra etnografia, frenologia e politica: Cesare Lombroso e il Mezzogiorno postunitario
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Francesca Canale Cama, Francesca Canale Cama, Carmen Saggiomo, Caterina Scialla,Antonio Tisci, and CANALE CAMA, Francesca
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Mezzogiorno d'Italia, Lombroso, frenologia, mito delle due Italie, scuola positivistica, Calabria - Abstract
One of the darker aspects and discussion of the frenological theory was certainly the scientific contribution to the debate on the theory of race in the European society of the second Ottocento. Soprattutto with the progressive affirmation of the positivist, infatti, and principi frenologici scuola finalirono with l'accreditare scientificamente il principio dell'atavismo alla base della lettura fisiologica non solo delle differenze razziali ma della manifesta superiorità della razza bianca. In Italy, this very general principle was based on the significant contribution of the positivist school to the post-unitary debate on meridionalism that, in the new physiology of the Nazis, accredits the myth of a racial interpretation of the “due Italy”. Tra i pioneeri della nuova geografia anthropologica dell'Italia unita vi fu Cesare Lombroso che, nella stagione delle grandi incheste sul Mezzogiorno dei primi anni post unitari, fui inviato como medico militare in Calabria. Fu l’occasione, como egli stesso scrisse, di “conoscere per poter risolvere” le desuguaglianze esistenti tra tra Nord e Sud ma, anche, per tracciare un profilo igienico e ethnográfico di quelle terre lontane. Il reportage che ne derivò, scirro nel 1862, rappresentó però in seguito il nucleo delle osservazioni sulle quali furono in seguito elaborate le riflessioni sulla criminalità legata a behaviori razziali. Ripubblicando con poche correzioni ed aggiunte questes this stesse note in 1898, infatti, Lombroso contributed in a decisive manner to orient the interpretation of the racially inferior of the meridional social and political dibattito in the Mezzogiorno d'Italia that proper in the congiuntura di fine secolo stava traversando a ideal moment of crisis. Uno degli aspetti più oscuri e discussi delle teorie frenologiche fu certamente il contributo scientifico al dibattito sulle teorie della razza nelle società europee del secondo Ottocento. Soprattutto con il progressivo affermarsi della scuola positivista, infatti, i principi frenologici finirono con l’accreditare scientificamente il principio dell’atavismo alla base della lettura fisiologica non solo delle differenze razziali ma della manifesta superiorità della razza bianca. In Italia, questo principio più generale fu alla base del significativo contributo della scuola positivista al dibattito postunitario sul meridionalismo che, nella nuova fisiologia della nazione, accreditò il mito di una interpretazione razziale delle “due Italie”. Tra i pionieri della nuova geografia antropologica dell’Italia unita vi fu Cesare Lombroso che, nella stagione delle grandi inchieste sul Mezzogiorno dei primi anni post unitari, fu inviato come medico militare in Calabria. Fu l’occasione, come egli stesso scrisse, di “conoscere per poter risolvere” le disuguaglianze esistenti tra Nord e Sud ma, anche, per tracciare un profilo igienico e etnografico di quelle terre lontane. Il reportage che ne derivò, scirro nel 1862, rappresentò però in seguito il nucleo delle osservazioni sulle quali furono in seguito elaborate le riflessioni sulla criminalità legata a comportamenti razziali. Ripubblicando con poche correzioni ed aggiunte queste stesse note nel 1898 , infatti, Lombroso contribuì in maniera determinante ad orientare verso un’interpretazione razziale dell’inferiorità meridionale il dibattito sociale e politico sul Mezzogiorno d’Italia che proprio nella congiuntura di fine secolo stava attraversando un momento di crisi ideale.
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- 2022
7. Lenguas en uso y procesos de identificación: el caso de los descendientes de personas filipinas de Mesina
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Maria Cama
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identity ,immigrants ,Italy ,languages ,minors ,Philippines ,Social sciences (General) ,H1-99 - Abstract
The main purpose of this work is to understand how young people of immigrant origin use different languages for communication in the reception community. These pages consider the linguistic habits of Philippine immigrant people’s descendants, living in Messina, who despite the fact they were born here or even though they have lived here most of their life, they still have the status of “foreigners”. Considering both some data submitted by national reports, – which reveal a considerable increase in the number of immigrant people’s sons and daughters in Italy –, we carry out a short analysis of the main characteristics of these minors frommigratorybackground.With reference to previous research activities, which examine important issues about the use of languages and sense of belonging to a certain community, we consider to stress the way in which the same young people from the Philippines communicate. Our aim is to know what languages do most of them speak,when,why andwith whom and, above all, the explications which the same actors are able to give about their own actions.The main purpose is to study sociolinguistic integration trying to understand for which reasons the spoken languages are considered to be linked with the idea that one person can have regarding him/herself and about “the others” and if the dominance of a language can indeed affect people’s sense of identity.
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- 2018
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8. PACE, EUROPA E DEMOCRAZIA. FRANCESCO SAVERIO NITTI NEGLI ANNI TRA LE DUE GUERRE MONDIALI
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Francesca Canale Cama and CANALE CAMA, Francesca
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Liberalismo europeo, crisi tra le due guerre mondiali, Pace, Francesco Saverio Nitti, Fascismo, Democrazia European liberalism, European crisis between the two world wars, Paece, Francesco Saverio Nitti, Fascism, Democracy - Abstract
The essay intends to examine and re-evaluate the intellectual contribution of Francesco Saverio Nitti to the elaborations of European liberalism between the two world wars. Often underestimated at home, in fact, the voice of this authoritative exponent of democratic reformism became a real point of reference for liberal and pro-European thought abroad, and especially in the United Kingdom and the United States. Starting from 1922, that is, after the experience of government, Nitti faced two fruitful decades of writing which, in an organic and systematic set of works, leave us one of the most lucid and elaborate architectures on European peace, democracy and liberalism, so much so that he was offered the proposal to compete for the Nobel Peace Prize in the mid-1920s. A varied and prolific work that addressed the themes of European peace but also the fate of democracy in the face of the challenges posed by fascisms, the theme of individual and collective freedom as well as a profound examination of European authoritarianisms in their evolution towards totalitarianism. Il saggio intende esaminare e rivalutare il contributo intellettuale di Francesco Saverio Nitti alle elaborazioni del liberalismo europeo tra le due guerre mondiali. Spesso sottovalutata in patria, infatti, la voce di questo autorevole esponente di un riformismo democratico divenne all’estero, e soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti, vero e proprio punto di riferimento del pensiero liberale ed europeista. A partire dal 1922, cioè dopo l’esperienza di governo, Nitti affrontò due fecondi decenni di scrittura che, in un insieme organico e sistematico di opere, ci lasciano una delle architetture più lucide ed elaborata sulla pace europea, la democrazia e il liberalismo, tanto da valergli la proposta di concorrere al Nobel per la pace alla metà degli anni ’20. Un’opera varia e prolifica che affrontò i temi della pace europea ma anche del destino della democrazia di fronte alle sfide poste dai fascismi, il tema della libertà individuale e collettiva nonché una profonda disamina degli autoritarismi europei nella loro evoluzione verso il totalitarismo.
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- 2022
9. IL MEDITERRANEO, L’ITALIA E IL FASCISMO NELLE PAGINE DI PIETRO SILVA
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Francesca Canale Cama and CANALE CAMA, Francesca
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Pietro Silva, Mediterranean see, Fascism, Italy, Italian historiography. Pierto Silva, Mediterraneo, Fascismo, dopoguerra italiano, Storiografia italiana - Abstract
The essay intends to highlight the contribution that Pietro Silva has offered to Italian historiography by placing the Mediterranean space in his work as an object of historical investigation. Through an in-depth examination of Silva's scientific production, in particular of the various editions of his monumental work Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia,contextualized in a careful reconstruction of the cultural climate and the historical debate on the Mediterranean in the years between the two world wars, the essay analyzes the main themes of his ambitious overall reconstruction of the political history of the Mediterranean and the reasons for the oblivion of his work in post-war historiography. Thus, various problematic aspects emerge such as the theme of the centrality of the Mediterranean in the politics and culture of the fascist regime, the multifaceted relationship between the Mediterranean and Italy ,as well as the innovative perspective of building a "history" of the Mediterranean. Il saggio mette in evidenza il contributo che Pietro Silva ha offerto alla storiografia italiana, ponendo nella sua opera lo spazio mediterraneo come oggetto di indagine storica. Attraverso un’approfondita analisi della produzione scientifica di Silva, in particolare delle diverse edizioni della sua opera Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia, contestualizzata nel clima culturale e nel dibattito storico sul Mediterraneo degli anni tra le due guerre mondiali, il saggio analizza i principali temi della sua ambiziosa ricostruzione di storia politica del Mediterraneo e le ragioni dell’oblio della sua opera nella storiografia postbellica. Emergono così diversi aspetti problematici, come il tema della centralità del Mediterraneo nella politica e nella cultura del regime fascista, il poliedrico rapporto del binomio Mediterraneo e Italia, oltre all’innovativa prospettiva della costruzione di una “storia” del Mediterraneo.
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- 2022
10. L'Iran contemporaneo: Le sfide interne e internazionali di un paese strategico
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Pejman Abdolmohammadi, Giampiero Cama
- Published
- 2015
11. Il sogno d’Oriente. L’Italia e il Mediterraneo orientale tra Grande Guerra e pace
- Author
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Canale Cama, Francesca, Francesca Canale Cama, La Nave, G., and Canale Cama, Francesca
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Grande Guerra ,Italia liberale ,Mediterraneo ,Nitti - Published
- 2021
12. Il Diciannovismo socialista e la genesi di una categoria storiografica
- Author
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Canale Cama, Francesca, Francesca Canale Cama, P. Borioni, M. Trotta, and Canale Cama, Francesca
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Diciannovismo ,partito comunista d'Italia ,Angelo Tasca ,fascismo ,rivoluzione russa ,crisi del socialismo ,Pietro Nenni ,dopoguerra - Abstract
Il contributo intende analizzare la genesi multifattoriale della crisi postbellica italiana alla luce della letteratura coeva e in particolare il ruolo avuto in essa dalla crisi del socialismo nazionale. Proprio le analisi degli osservatori socialisti, infatti, colsero immediatamente l'interdipendenza dei diversi fattori della crisi e il ruolo essenziale che la frattura interna al mondo socialista ebbe nel favorire l' affermazione del fascismo. Un'analisi profonda e ricca di chiavi interpretative che dalla definizione nenniana di " diciannovismo" si impose poi come categoria storiografica grazie soprattutto alle elaborazioni di Pietro Nenni e agli studi di Angelo Tasca. The contribution intends to analyze the multifactorial genesis of the Italian post-war crisis in the light of contemporary literature and in particular the role played in it by the crisis of national socialism. The analyzes of socialist observers, in fact, immediately grasped the interdependence of the various factors of the crisis and the essential role that the fracture within the socialist world had in favoring the affirmation of fascism. A profound analysis full of interpretative keys that from Nenni's definition of "diciannovismo" then imposed itself as a historiographical category thanks above all to the elaborations of Pietro Nenni and the studies of Angelo Tasca
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- 2021
13. La provincia e la nazione. La questione di Terra di Lavoro dal Risorgimento al fascismo
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F. Canale Cama, G. Brevetti, G. Sodano, G. Cirillo, P. De Marco, F. Canale Cama, Giulio Brevetti, Giulio Sodano, Renata De Lorenzo, Paolo Franzese, Canale Cama, F., Brevetti, G., Sodano, G., Cirillo, G., and De Marco, P.
- Abstract
Il contributo analizza il rapporto poliedrico della provincia storica di terra di lavoro con la Nazione dall'unificazione al fascismo, momento di dissoluzione della provincia storica .
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- 2020
14. Quella pace che non si fece. Francesco Saverio Nitti e l’Italia del dopoguerra
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Canale Cama, Francesca
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Grande Guerra ,History ,First World War ,memorie politiche ,mémoires politiques ,storia italiana Novecento ,Grande Guerre ,esperienza del fronte ,histoire italienne du XXe siècle ,experience from the front ,Great War ,political memories ,HBJD ,dopoguerra ,Prima guerra mondiale ,expérience du front ,HIS010000 ,Première Guerre mondiale ,après-guerre ,post-war ,twentieth century Italian history - Abstract
Il movimentato passaggio dalla Grande guerra alla pace è spesso associato, in Italia, all’immagine del debole governo del liberale Francesco Saverio Nitti, in carica per uno scarso anno dal 23 giugno 1919 al 15 giugno 1920. Non poteva capitargli momento peggiore: tre crisi di governo, due ministeri rimpastati in appena un anno davano conto di una instabilità politica e sociale senza precedenti che scontava il peso di quattro anni di guerra ma anche la seduzione di quelli che egli definiva «du...
- Published
- 2021
15. IL MEDITERRANEO, L'ITALIA E IL FASCISMO NELLE PAGINE DI PIETRO SILVA.
- Author
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Cama, Francesca Canale
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HISTORIOGRAPHY ,MONUMENTS ,FASCISM ,ALOE vera - Abstract
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- 2022
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16. Jean Jaurès, una coscienza lacerata: la pace, la nazione, la guerra
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Francesca Canale Cama, Francesca Canale Cama, D. Fadda, C. Saggiomo, and CANALE CAMA, Francesca
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prima guerra mondiale ,Grande Guerra ,Jean Jaurè ,guerra Seconda internazionale ,internazionalismo socialista ,SFIO ,pace ,Arméè nouvelle ,union sacrée - Abstract
Jean Jaurès è stato sicuramente tra i leader più autorevoli della Seconda Internazionale e padre putativo del socialismo francese. Morto assassinato alla vigilia della Grande Guerra egli incarnò i laceranti dubbi dei socialisti del suo tempo sospesi tra fedeltà alla causa internazionalista e patriottismo cercandone però una sintesi identitaria armonica. Nei suoi scritti e discorsi egli affrontò più volte il tema del travaglio delle società europee di fronte al dramma del primo conflitto mondiale e se ne fece intrpretete e portavoce politico. Una lettura originale che attenua molti dei miti che avvolgono lo scoppio della Grande Guerra, è anche vero che non poche furono le avvisaglie che negli anni precedenti avevano avvicinato all'idea di un conflitto reale e che avevano sollevato nelle coscienze più sensibili ansie e interrogativi. Non solo. La convinzione spesso diffusa di un consenso compatto verso la guerra nazionalista si stempera nella testimonianza dell'esistenza di una popolazione pacifista e poco sedotta dalla cultura della guerra. Nel pensiero, nell'attività politica e nelle pagine del grande tribuno francese prende così corpo quella complessità della relazione tra pace e guerra destinata a interrogare a più riprese le coscienze europee del Novecento. Jean Jaurès was certainly among the most authoritative leaders of the Second International and putative father of French socialism. Dead assassinated on the eve of the Great War, he embodied the lacerating doubts of the socialists of his time suspended between loyalty to the internationalist cause and patriotism, however seeking a harmonious synthesis of identity. In his writings and speeches he repeatedly addressed the issue of the suffering of European societies in the face of the tragedy of the First World War and became an interpreter and political spokesman. An original reading that mitigates many of the myths that surround the outbreak of the Great War, it is also true that there were many signs that in previous years had brought to the idea of a real conflict and that had raised anxieties and questions in the most sensitive consciences. Not only. The often widespread belief of a compact consensus towards the nationalist war is diluted in the testimony of the existence of a pacifist population and little seduced by the culture of war. In the thought, in the political activity and in the pages of the great French tribune, the complexity of the relationship between peace and war destined to question the European consciences of the twentieth century takes shape.
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- 2019
17. Lembo di muscolo pettorale
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Romano Antonio, Bonavolontà Paola, Cama Antonia, Piombino Pasquale., Romano Antonio, Bonavolontà Paola, Cama Antonia, Piombino Pasquale., A cura della Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale (SICMF), Romano, Antonio, Bonavolontà, Paola, Cama, Antonia, and Piombino, Pasquale.
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- 2019
18. Suez dopo Suez. Un grande gioco mediterraneo
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Francesca Canale Cama, Francesca Canale Cama, R.M. Delli Quadri, G. Perta, E. Vermiglio, and CANALE CAMA, Francesca
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Compagnia del Canale di Suez ,Nasser ,crisi di Suez ,grande gioco, mobilità mediterranea, Mare nostrum ,Mediterraneo, Stretti, Suez - Abstract
The Straits of the Mediterranean, from Messina to Suez, passing through the Bosphorus and Gibraltar have always been spaces of attraction and traffic junctions. At the beginning of the contemporary age, completely redesigning the geography of the Mare Nostrum, the Suez Canal, with a long history behind it, that of its own construction and the events related to the Compagnie Universelle du Canal Maritime de Suez, became the undisputed protagonist of the Mediterranean history and the great game of rivalries between European powers in the eastern Mediterranean. Also a determining element of the Ottoman crisis and the emergence of new Arab protagonists, the channel changed the history of the Mediterranean forever, giving it a new global dimension. Gli Stretti del Mediterraneo, da quello di Messina a quello di Suez, passando per il Bosforo e per Gibilterra sono da sempre spazi di attrazione e nodi di circolazioen. Agli esordi dell'età contemporanea, ridisegnando completamente la geografia del Mare Nostrum, il Canale di Suez, con alle spalle già una lunga storia, quella della sua stessa realizzazione e delle vicende legate alla Compagnie Universelle du Canal Maritime de Suez, divenne protagonista indiscusso della storia mediterranea e del grande gioco delle rivalità tra le potenze europee nel Mediterraneo orientale. Elemento determinante anche della crisi ottomana e dell'emergere di nuovi protagonismi arabi, il canale cambiò per sempre la storia del Mediterraneo conferendogli una nuova dimensione globale.
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- 2019
19. Quella pace che non si fece. Francesco Saverio Nitti e la pace tra Europa e Mediterraneo ( 1919-1920)
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Canale Cama, F. and Canale Cama, F.
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Francesco Saverio Nitti, Conferenza di pace di Sanremo, Conferenza di Versailles, fascismo, Fiume, diciannovismo - Abstract
Il movimentato passaggio dalla Grande guerra alla pace è spesso associato, in Italia, all’immagine di un Paese che virava senza freno verso quel “sacro egoismo” sempre più incarnato dall’ esperienza dell’occupazione di Fiume e dal mito della “vittoria mutilata”. Instancabile artefice di un progetto di pace europea e mondiale di ampio respiro fu invece Francesco Saverio Nitti, al governo dal 1919 al 1920, che provò a fare dell’Italia postbellica un elemento importante dei nei nuovi equilibri di pace mondiali. Sostenitore fin dalla prima ora di un necessario revisionismo dei trattati di pace in senso democratico, affrontò i nodi gordiani della rifondazione europea, dalla necessità di una pace equa con la Germania al reinserimento della Russia bolscevica nel sistema internazionale, e operò in prima persona per garantire le basi di una pace duratura in un Mediterraneo ormai in fiamme. La prematura caduta del suo governo, spesso interpretata come vera e propria fine del liberalismo italiano, significò anche la fine di un’alternativa identitaria nazionale che fino a quel momento aveva fatto da solido contraltare al montare del nazionalismo e al fascismo incipiente. The eventful transition from the Great War to Peace is often associated, in Italy, with the image of a country that veered without restraint towards that "sacred selfishness" increasingly embodied by the experience of the occupation of Fiume and by the myth of the "mutilated victory" . Tireless creator of a wide-ranging European and world peace project was Francesco Saverio Nitti, in government from 1919 to 1920, who tried to make post-war Italy an important element in the new world peace balances. Supporter from the first hour of a necessary revisionism of peace treaties in a democratic sense, he addressed the Gordian knots of the European refoundation, from the need for fair peace with Germany to the reintegration of Bolshevik Russia into the international system, and he worked personally to ensure the foundations of lasting peace in a Mediterranean now on fire. The premature fall of his government, often interpreted as a real end of Italian liberalism, also meant the end of a national identity alternative which until then had been a solid counterpart to the rise of nationalism and incipient fascism.
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- 2020
20. La fragile pace nel Mediterraneo. La Conferenza di Sanremo del 1920 e il trattato con la Turchia dopo la Grande Guerra
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Canale Cama Francesca and CANALE CAMA, Francesca
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Conferenza di Sanremo , Grande Siria, Palestina, Mediterraneo Orientale, pace, Grande Guerra, Turchia , Francesco Saverio Nitti, Grande Guerra - Abstract
Nell’aprile del 1920 la dimenticata Conferenza di Sanremo affrontò lo spinoso problema del trattato con la Turchia a tal punto rinviato dalla Conferenza di Parigi 1919 dopo la prima guerra mondiale da divenire una vera e propria questione. Nell’anno e mezzo intercorso tra le due conferenze, però, il Mediterraneo fu travolto dalle drammatiche ricadute della fine dell’Impero e dello smembramento anticipato del suo territorio che contribuirono a determinare situazioni nuove e non previste inizialmente dal piano di pace: il tradizionale scontro greco turco, la difficile applicazione del sistema dei mandati a i territori, le nuove istanze nazionaliste degli arabi, degli armeni e dei curdi rappresentavano spinte centrifughe spesso incontrollabili. Con estrema fatica, la Conferenza di Sanremo cercò di applicare invece la parola dei vincitori già decisa dagli accordi segreti stipulati durante il conflitto. Il risultato, che dovette necessariamente misurarsi con le situazioni di fatto nel frattempo costituitesi, fu quell’insieme di soluzioni che ad un secolo di distanza hanno prodotto gli attuali sconvolgimenti politici e sociale nel Mediterraneo orientale. In April 1920, the forgotten Sanremo Conference tackled the thorny problem of the treaty with Turkey, so postponed by the 1919 Paris Conference after the First World War that it became a real issue. In the year and a half that elapsed between the two conferences, however, the Mediterranean was overwhelmed by the dramatic repercussions of the end of the Empire and the early dismemberment of its territory which contributed to determining new situations not initially foreseen by the peace plan: the traditional Greek Turkish clash, the difficult application of the system of mandates to the territories, the new nationalist instances of the Arabs, Armenians and Kurds represented centrifugal pressures that were often uncontrollable. With extreme difficulty, the Sanremo Conference tried to apply instead the word of the winners already decided by the secret agreements entered into during the conflict. The result, which necessarily had to deal with the de facto situations that had arisen in the meantime, was that set of solutions that a century later produced the current political and social upheavals in the eastern Mediterranean.
- Published
- 2020
21. Letà contemporanea. Una storia globale
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Canale Cama Francesca and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Storia globale, età contemporanea, storia del mondo - Abstract
Che cosa è la storia contemporanea? In un presente dominato dagli effetti dei processi di globalizzazione la risposta a questa domanda non può che essere la storia di uno spazio mondo capace di ricostruire sincronicamente le vicende di uomini e civiltà appartenenti ad etnie, culture e religioni differenti, dislocati nelle varie parti del pianeta. Molte delle categorie attraverso le quali leggevamo la storia contemporanea, infatti, ( stato nazione, nazionalismo, impero, classe, lotta di classe, guerra fredda) sono andate in crisi e hanno subito o stanno subendo modifiche sostanziali come la stessa idea di progresso e di sviluppo intesi come percorsi unidirezionali,come un susseguirsi di stadi collegati l’uno all’altro da una narrazione lineare con al centro l’occidente e la sua civiltà, sottesi al divenire storico. Per questo motivo, il presente volume propone un’interpretazione innovativa delle trasformazioni mondiali dei rapporti tra le diverse parti del mondo attraverso una riconsiderazione delle categorie storiche dello spazio e del tempo proponendo innanzitutto il superamento della periodizzazione basata sul canone della storia nazionale ed europea. Momento inaugurale delle dinamiche dell’età contemporanea vengono considerate le trasformazioni mondiali imposte dall’imperialismo di fine Ottocento, momento fondante di numerosi processi che caratterizzeranno il Novecento nel lungo periodo. Connessa a questa scelta temporale sta quella geografico spaziale orientata a rivedere il rapporto centro periferia come de terministicamente dato, cioè con un Occidente centrale e propulsivo e con il resto del mondo “ periferia” di volta in volta chiamata d interagire con il centro. I lunghi e travagliati processi dell’età contemporanea, infatti, hanno mostrato come nello spazio- mondo la relazione centro- periferia sia mobile e duttile, come ad esempio, possano anche coesistere vari centri o come rapidamente possano cambiare le geometrie degli equilibri mondiali. Ma l’approccio qui utilizzato non rappresenta solo un correttivo geografico. A cambiare è la narrazione stessa che costruendo nuove relazioni cerca di superare le problematizzazioni storiche più classiche. Temi transnazionali e traversali ( migrazioni, capitali e commercio, espansione degli imperi, circolazioni di ideali politici) affiancano e contribuiscono a superare l’impostazione di una storia scritta esclusivamente dal punto di vista dei governi nazionali o incentrata sulle comunità geografiche. Ampio spazio è quindi dedicato a temi internazionali, ai nuovi protagonismi mondiali, alle nuove guerre, ai cambiamenti sociali e geopolitici degli ultimi decenni di cui si evidenziano le radici e l’evolversi nel passato più prossimo restituendo la giusta complessità all’età contemporanea mondiale. What is contemporary history? In a present dominated by the effects of globalization processes, the answer to this question can only be the story of a world space capable of synchronously reconstructing the events of men and civilizations belonging to different ethnic groups, cultures and religions, located in various parts of the planet . Many of the categories through which we read contemporary history, in fact, (nation state, nationalism, empire, class, class struggle, cold war) have gone into crisis and have undergone or are undergoing substantial changes such as the same idea of progress and development understood as unidirectional paths, as a succession of stages connected to each other by a linear narrative with the West and its civilization at the center, underlying historical becoming. For this reason, this volume proposes an innovative interpretation of the global transformations of relations between different parts of the world through a reconsideration of the historical categories of space and time, proposing first of all the overcoming of periodization based on the canon of national and European history. The inaugural moment of the dynamics of the contemporary age are considered the world transformations imposed by the imperialism of the late nineteenth century, the founding moment of numerous processes that will characterize the twentieth century in the long term. Connected to this temporal choice is the geographic spatial one oriented to review the relationship between the periphery center as defined terministically, that is with a central and propulsive West and with the rest of the world "periphery" from time to time called to interact with the center. The long and troubled processes of the contemporary age, in fact, have shown how in the space-world the center-periphery relationship is mobile and ductile, such as, for example, various centers can also coexist or how quickly they can change the geometries of world balances. But the approach used here is not just a geographic corrective. To change is the narrative itself which, by building new relationships, tries to overcome the most classic historical problematizations. Transnational and transversal themes (migration, capital and trade, expansion of empires, circulations of political ideals) support and help to overcome the setting of a history written exclusively from the point of view of national governments or focused on geographical communities. Ample space is therefore dedicated to international themes, to new global protagonists, to new wars, to social and geopolitical changes of the last decades whose roots and evolution in the near past are highlighted, restoring the right complexity to the contemporary world age.
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- 2020
22. LE VIE ALLA POLIARCHIA. UNA RICOGNIZIONE CRITICA DELLA LETTERATURA
- Author
-
Cama, Giampiero
- Published
- 1998
23. Internal Wars and Their Political Solutions. A Typological Approach
- Author
-
Cama, Giampiero
- Published
- 2021
24. Nuove tecnologie, informazione diffusa e conflitti tra attori statuali e non statuali
- Author
-
Biggio, Gabriele and Cama, Giampiero
- Published
- 2021
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25. L'Italia, il Mediterraneo e la guerra
- Author
-
Francesca Canale Cama, Francesca Canale Cama, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
MEDITERRANEO, GRANDE GUERRA, IMPERI, NAZIONI, NAZIONALISMO, BALANCE OF POWER, PACE - Abstract
Con la dissoluzione dell’Impero ottomano, la Grande Guerra nel Mediterraneo produsse uno “spazio vuoto” destinato ad essere terreno di scontro di nuove visioni nazionaliste e di diverse prospettive egemoniche, che risultò ben presto essere la prova schiacciante dell’inefficienza delle strategie e dei principi guida decisi alla Conferenza di Pace inauguratasi a Versailles il 18 gennaio 1919. Nazioni sconfitte che vedono trionfare il loro nazionalismo e che si costituiscono in nazioni moderne,nazioni che non nascono, nazioni che non si sentono comunità e comunità che si sentono nazioni. E poi la fragilità della pace e la ripresa quasi immediata dei conflitti areali, il primo tentativo di revisionismo che trionfa, la nascita di nuovi spazi geopolitici. In questo contesto, il saggio analizza la dimensione mediterranea del primo conflitto mondiale per l'Italia; una dimensione dimenticata e sopraffatta dagli obiettivi nazionalistici della " vittoria mutilata". With the dissolution of the Ottoman Empire, the Great War in the Mediterranean it produced an "empty space" destined to be a battleground for new nationalist visions and different hegemonic perspectives, which soon proved to be the overwhelming proof of the inefficiency of the strategies and guiding principles decided to Peace Conference inaugurated in Versailles on January 18, 1919. Defeated nations that see their nationalism triumph and that are constituted in modern nations, nations that are not born, nations that do not feel like communities and communities that they feel like nations. And then the fragility of peace and the almost immediate recovery of area conflicts, the first attempt at revisionism that triumphs, the birth of new geopolitical spaces. In this context, the essay analyzes the Mediterranean dimension of the First World War for Italy; a dimension forgotten and overwhelmed by the nationalistic goals of "mutilated victory".
- Published
- 2018
26. La Grande Guerra e il Mediterraneo
- Author
-
Canale Cama, F., F. Canale Cama, Francesca Canale Cama, and Canale Cama, F.
- Subjects
GRANDE GUERRA, MEDITERRANEO, BALCANI, STATO ARABO, NAZIONI, IMPERI GUERRA, PACE - Abstract
Adottando tre diversi tempi storici - l’analisi dei fenomeni di lungo periodo, il racconto da diverse prospettive nazionali dell’esperienza di guerra e l’analisi dei suoi effetti nella prospettiva del Novecento - il lavoro si propone di indagare le trasformazioni che la Grande Guerra produsse nel Mediterraneo che, accanto a quelle che sconvolsero l’Europa, rappresentano con tutta evidenza la radice del nostro presente. in questo senso, molteplici e diverse sono le esperienze che concorrono a caratterizzare la Grande Guerra nel Mediterraneo: la mancata formazione dello Stato arabo, la questione ebraica, il nazionalismo balcanico, il ruolo delle principali potenze nella guerra e lo strano caso dell'Italia, potenza mediterranea che rinuncia a qualsiasi progetto egemonico. So queste anche le radici di una pace che rivelerà presto i suoi piedi d'argilla.
- Published
- 2018
27. Il Mediterraneo di Pietro Silva
- Author
-
Francesca Canale Cama, AAVV, Giulia D'Argenio, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Mediterraneo, storici mediterranei, crisi tra le due guerre mondiali, laboratorio mediterraneo, fascismi, latinità fascista, avanguardie mediterranee - Abstract
Il ventenni tra le due guerre mondiali nel Mediterraneo è un momento cruciale di transizione e di problematizzazione del rapporto con l'altro tanto sulla sponda europea quanto su quella sud orientale attraverso immagini destinate a giocare un ruolo politico e culturale fondamentale. Una di queste è l'immagine stessa del mediterraneo veicolata dai grandi storici coevi. Pietro Silva, autore del più grande affresco mediterraneo della storiografia italiana, fu certamente uno di questi, a lungo imputato di non aver veicolato altro che una latinità fascista del mare nostrum. Questo contributo intende invece indagare l'estrema complessità e poliedricità della sua opera attraverso la ricostruzione della sua opera di ricerca e di scrittura ma anche attraverso il rapporto / confronto con gli altri storici italiani coevi più allineati con il regime mussoliniano. Ne emerge un quadro sorprendente e sconosciuto di un'importante opera storiografica e di uno storico troppo facilmente liquidato come " fascista".
- Published
- 2019
28. Storia del mondo
- Author
-
Francesca Canale Cama, Amedeo Feniello, Luigi Mascilli Migliorini, CANALE CAMA, Francesca, Feniello, Amedeo, and Mascilli Migliorini, Luigi
- Subjects
world history, storia del mondo, storia transnazionale ,sistema mondo ,globalizzazione ,modernità globale ,rivoluzione mondo - Abstract
Attraverso ricerca e metodologia di world history e di storia transnazionale, il presente volume propone un'interpretazione innovativa delle trasformazioni mondiali dei rapporti tra le diverse parti del mondo attraverso una riconsiderazione delle categorie storiche dello spazio e del tempo proponendo innanzitutto il superamento della periodizzazione basata sul canone della storia nazionale ed europea. Attraverso la riconsiderazione delle cronologie e degli spazi e a nuovi metodi di indagine, lo studio propone una storia del mondo tesa a ricercare le connessioni che erroneamente si considerano solo una caratteristica del mondo attuale. Mille anni di storia del mondo in poco più di mille pagine. Del mondo da quando ancora si pensava fosse piatto, e lo si riteneva al centro dell’universo, a oggi che ci appare un puntino blu perso nell’infinità del cosmo. Un mondo che già mille anni fa era interconnesso e globale. A renderlo tale gli uomini che lo percorrevano in tutta la sua estensione: i mercanti arabi che si spingevano fino alle coste della Spagna o ai confini dell’India, o quelli veneziani, come Marco Polo, che in Cina ci arrivano attraverso la ‘via della seta’ e che consentirono all’Europa di conoscere la straordinaria realtà di un Impero sapiente e organizzato posto all’altro capo del Pianeta. E allora, oggi più che mai, è necessario restituire dignità alla storia delle civiltà e dei popoli che hanno abitato questo pianeta e che forse, troppo a lungo, abbiamo relegato ai margini. Non si tratta solo di far conoscere le storie dimenticate degli imperi africani e asiatici, delle cui epopee secolari pure sappiamo pochissimo, ma di mostrare i fili e i legami nascosti che uniscono la storia degli uomini sulla Terra. Il racconto di migrazioni, conquiste, scoperte scientifiche porta alla luce proprio questa costante interconnessione che ci appare erroneamente come la grande novità del solo nostro tempo. Un’opera innovativa, che prova a superare le storie tradizionali, fatte solo di Stati, di confini, di guerre. Una storia del mondo che è oggi probabilmente l’unica storia possibile. Through research and methodology of world history and transnational history, this volume proposes an innovative interpretation of the world transformations of the relationships between the different parts of the world through a reconsideration of the historical categories of space and time, proposing first of all the overcoming of periodization based on canon of national and European history. Through the reconsideration of chronologies and spaces and new methods of investigation, the study proposes a history of the world aimed at searching for connections that are mistakenly considered only a characteristic of the current world. A thousand years of world history in just over a thousand pages. Of the world since it was still thought to be flat, and believed to be at the center of the universe, to the present day that we see a blue dot lost in the infinity of the cosmos. A world that already a thousand years ago was interconnected and global. To make it such the men who walked it in all its extension: the Arab merchants who went as far as the coasts of Spain or the borders of India, or the Venetian ones, such as Marco Polo, who arrive in China through the 'way of silk 'and that allowed Europe to know the extraordinary reality of a wise and organized Empire located at the other end of the Planet. And then, today more than ever, it is necessary to restore dignity to the history of the civilizations and peoples that inhabited this planet and that perhaps, too long, we have relegated to the margins. It is not just a matter of making known the forgotten stories of the African and Asian empires, of whose age-old epics we also know very little, but of showing the hidden threads and bonds that unite the history of men on Earth. The story of migrations, conquests, scientific discoveries brings to light precisely this constant interconnection which erroneously appears to us as the great novelty of our time alone. An innovative work that tries to overcome traditional stories, made only of states, borders, wars. A history of the world that is probably the only possible history today.
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- 2019
29. 1916, anno di pace. I socialisti europei e il rilancio del pacifismo in tempo di guerra
- Author
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Francesca Canale Cama, Francesca Canale Cama et alii, Giuseppe Cirillo, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Guerra, pacifismo, Lenin, Conferenza di Zimmerwald, socialismo - Abstract
Il saggio ripercorre attraverso un'ampio materiale la vicenda dei socialosti pacifisti che, nel corso della prima guerra mondiale, aderirorono alla conferenza di Zimmerwald e poi a quella di Kienthal nel tentativo di animare il socialismo rivoluzionario internazionalista prima della rivoluzione russa. Protagonisti di questa poco nota vicenda furono soprattutto i socialisti italiani e svizzeri che costituirono una voce originale e indipendente nel panorama del socialismo europeo segnato dal fallimento della Seconda Internazionale- The essay traces through extensive material the story of the pacifist socialists who, during the First World War, adhered to the Zimmerwald Conference and then to Kienthal Conference in an attempt to animate internationalist revolutionary socialism before the Russian revolution. The protagonists of this little-known story were above all the Italian and Swiss socialists who constituted an original and independent voice in the panorama of European socialism marked by the failure of the Second International.
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- 2017
30. Osteoma del mascellare associato a cisti odontogena omolaterale: approccio chirurgico combinato
- Author
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Torrisi Aldo, Cantone Elena, Cama Antonia, Di Lullo Antonella Miriam, Piroli Piera, Romano Antonio, Califano Luigi, Iengo Maurizio, AUORL, Torrisi, Aldo, Cantone, Elena, Cama, Antonia, DI LULLO, ANTONELLA MIRIAM, Piroli, Piera, Romano, Antonio, Califano, Luigi, and Iengo, Maurizio
- Subjects
cisti odontogena, osteoma mascellare - Abstract
L’osteoma osteoide è una lesione osteogenica benigna la cui localizzazione nel seno mascellare è piuttosto rara, appena 7 casi descritti negli ultimi 15 anni. Di più frequente riscontro, sono le cisti odontogene del mascellare. Il riscontro contestuale delle due patologie è un evento piuttosto raro. Descriviamo il caso di osteoma del mascellare associato a voluminosa cisti odontogena omolaterale a partenza dalla radice dell’11mo. La paziente (42a), giungeva alla nostra osservazione per ostruzione respiratoria nasale, cacosmia, rinorrea mucopurulenta ed epifora monolaterali. L’imaging evidenziava la presenza di entrambe le lesioni che occupavano interamente il seno mascellare destro. La paziente veniva indirizzata a chirurgia e si optava per un approccio endoscopico combinato con doppio accesso transorale e transnasale con exeresi delle lesioni e ricostruzione del pavimento del mascellare con ausilio di membrana con PRGF (plasma ricco di fattori di crescita). Nessuna complicanza peri e post-operatoria è stata osservata. Il caso in esame pone l’attenzione sull’approccio multidisciplinare alla patologia e sulla scelta di una tecnica chirurgica conservativa con utilizzo di PRGF.
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- 2018
31. Tra immaginario e azione politica. La Russia bolscevica nell'anno del governo Nitti (1919-1920).
- Author
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CAMA, FRANCESCA CANALE
- Subjects
HISTORICAL revisionism ,DEMOCRACY ,PEACE treaties ,REVOLUTIONARIES ,PROPAGANDA - Abstract
The essay deals with the political attempt of the Italian government led by Francesco Saverio Nitti between 1919 and 1920 to reinsert Bolshevik Russia in the commercial and international system of post-war Europe. Following a broader plan of democratic revisionism of the treaties, in fact, Nitti was convinced of the impossibility of guaranteeing a solid European peace system without the inclusion of the new revolutionary Russia. To pursue the goal, his action was twofold. Internally, facing the Italian liberal crisis and the harbingers of the Socialist Italian Party split, Nitti strove to convey a new image of Russia through parliamentary action but also propaganda. On the international level, however, he promoted discussions on the issue with the allies of the Entente trying to undermine their strong anti-Bolshevik resistance. Although his plan failed on a political level, the transformation of national politics and the subsequent orientation of the Entente countries were drastically modified by his action which allowed the recognition of the Bolshevik government in the following years. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2022
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32. Le sfide delle democrazie contemporanee
- Author
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Cama, Giampiero
- Published
- 2019
33. Storia del mondo. Dall'anno 1000 ai giorni nostri
- Author
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Canale Cama, Francesca, Feniello, Amedeo, and Mascilli Migliorini, Luigi
- Published
- 2019
34. Indecisi a tutto: le politiche monetarie della Federal Reserve
- Author
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Cama, G. and Lanzalaco, L.
- Subjects
Federal Reserve, Central Banks, Forward Guidance ,Federal Reserve ,Central Banks ,Forward Guidance - Published
- 2019
35. A PROPOSITO DI 'AGAINST THE GRAIN. A DEEP HISTORY OF THE EARLY STATES' DI J. SCOTT
- Author
-
Cama, Giampiero
- Subjects
civilizzazione ,modelli di sviluppo agricolo ,ineguaglianze ,Stato ,Stato, civilizzazione, ineguaglianze, modelli di sviluppo agricolo - Published
- 2019
36. A newborn... dressed in red
- Author
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Caroppo, F., Cama, E., and Fortina, A. B.
- Published
- 2019
37. Storia del mondo
- Author
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CANALE CAMA, Francesca, Feniello, Amedeo, and MASCILLI MIGLIORINI, Luigi
- Published
- 2019
38. La grande guerra
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, Francesca Canale Cama, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Grande guerra, eserciti, guerra, pace, società, fronte interno, trincea - Abstract
La prima guerra mondiale mise d'improvviso a nudo le fragilità delle potenze europee dopo una pace apparente di quasi un secolo. Prima esperienza simultanea e collerttiva d'europa, viene spesso raccontata ed interpretata in una dimensione esclusivamente continentale. la nuova prospettiva intrpretativa che qui si propone intende restituire una prospettiva ampliata e globale del conflitto che segna l'ingresso del mondo nella contemporaneità. Non solo l'evento ma anche le implicazioni e le conseguenze di uno spartiacque che scinvolse gli equlibri tra gli stati senza riuscire a crearne di nuovi, lasciando un quadro geopolitico destabilizzato . World War I suddenly exposed the frailties of European powers after an apparent peace of almost a century. The first simultaneous and collective experience of Europe, it is often told and interpreted in an exclusively continental dimension. the new interpretative perspective that is proposed here intends to return an expanded and global perspective of the conflict that marks the entry of the world into the contemporary world. Not only the event but also the implications and consequences of a watershed that swept the balance between states without being able to create new ones, leaving a destabilized geopolitical framework.
- Published
- 2016
39. Il Mediterraneo dopo la caduta di Napoleone
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, AAVV, Gabriele Paolini, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Mediterraneo, Napoleone, spedizione di Egitto, grande gioco, pax britannica, caduta di Napoleone, nazione romantica - Abstract
Il saggio affronta i cambiamenti dell'equilibrio nel Mediterraneo dopo la caduta di Napoleone con particolare attenzione alle dinamiche che portarono alla pax britannica nel corso del XIX secolo. La presenza di napoleone nel Mediterraneo, inaugurata con la spedizione di Egitto del 1798 è ritenuta un elemento essenziale e fortemente periodizzante della storia mediterranea tanto che la si fa coincidere generalmente con l'inizio dell'età contemporanea. La presenza di napoleone, percepita dai coevi come un vero e proprio incubo, fu determinante per stabilire non solo i nuovi assetti, ma anche una nuova idea politica e culturale del mediterraneo . Dopo la sua caduta, per il mediterraneo si aprirà una stagione di rivolte e di aspirazione univoca alla nazione romantica. The essay deals with the changes in equilibrium in the Mediterranean after the fall of Napoleon with particular attention to the dynamics that led to the British pax during the nineteenth century. The presence of Napoleon in the Mediterranean, inaugurated with the expedition of Egypt in 1798, is considered an essential and highly periodicizing element of Mediterranean history, so much so that it generally coincides with the beginning of the contemporary age. The presence of napoleon, perceived by the contemporaries as a real nightmare, was decisive for establishing not only the new structures, but also a new political and cultural idea of the Mediterranean. After its fall, a season of unrest and aspirations for the romantic nation will open for the Mediterranean.
- Published
- 2017
40. La pace in cammino nella nuova Europa
- Author
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Francesca Canale Cama and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Mezzogiorno, alleati, bombardamenti, civili, guerra, pace - Abstract
Numero monografico della rivista che indaga la particolare condizione del Mezzogiorno d'Italia nel periodo della cobelligeranza. Non solo caotico e violento terreno di scontro tra tedeschi e alleati ma anche effervescente laboratorio politico delle difficili condizioni che alla fine del conflitto saranno di tutta l'Europa.
- Published
- 2017
41. Le banche centrali prima e dopo la crisi
- Author
-
Cama, Giampiero, Luca, Lanzalaco, and Sara, Rocchi
- Published
- 2018
42. L'idea della pace nell'Italia da costruire. La corrispondenza di Vilfredo Pareto con Ernesto Teodoro Moneta
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, F.Canale Cama, A. Malfitano, A.Preti, F.Tarozzi, A. Malfitano, A Preti, F. Tarozzi, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Vilfredo Pareto, Ernesto Teodoro Moneta, Italia liberale, pacifismo democratico ,Pace ,Nazione - Abstract
Nel pieno dell'età crispina in Italia era orma evidente alla gran parte della classe dirigente liberale che il processo di costruzione della nazione si stesse progressivamente ma eìinesorabilmente distaccando dalle le speranze della borghesia democratica di una fedele applicazione del liberalismo alla gestione del paese reale. La politica interna ed estera di Crispi, infatti, aveva conferito al Paese un assetto verso cui molti democratici erano critici. Spiccava tra essi il gruppo della lega antiprotezionista di cui protagonista era l'eminente economista Vilfredo Pareto per il quale l'"euforia crispina" era il segno tangibile di un attentato alla lobertà e ai valori del liberalismo tout court. Come organizzare l'opposizione dei 'veri ' liberali? Il potenziale dell’ideale pacifista per veicolare le teorie liberali e liberiste – pensava Pareto che nel 1887 conobbe il futuro premio Nobel per la pace Ernesto Teodoro Moneta- era enorme, soprattutto se se ne definivano bene i contorni ed in questo, l’opera di Moneta era preziosa perché frutto di un pensiero sedimentato e maturo. L'incontro tra queste due diverse anime del liberalismo democratico, ricostruibile attraverso i docimenti dell'Archivio Moneta del Museo del risorgimento di Milano, del Fondo moneta della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma e del fondo Pareto della Banca popolare di Sondrio, diede vita ad un originale inserimento del concetto e degli ideali del pacifismo nell'Italia liberale. Nasceva insomma in Italia quel “pacifismo democratico” che avrebbe marcato il passaggio tra Ottocento e Novecento all’insegna della continuità con gli ideali risorgimentali e che, sulla base di un ripudio della guerra spesso conseguenza dell’esperienza diretta del combattimento, aveva ipotizzato la realizzazione di un sistema pacifico di risoluzione delle controversie internazionali studiandone per giunta gli strumenti di realizzazione: disarmo, arbitrato, federazione europea. In the height of the Crispi age in Italy it was evident to most of the liberal ruling class that the process of building the nation was progressively but inexorably detaching itself from the hopes of the democratic bourgeoisie for a faithful application of liberalism to the management of the real country. Crispi's domestic and foreign policy, in fact, had given the country an attitude towards which many Democrats were critical. Among them stood out the group of the antiprotection league in which the eminent economist Vilfredo Pareto was the protagonist, for whom the "euphoria crispina" was the tangible sign of an attack on the liberty and values of liberalism tout court. How to organize the opposition of the 'real' liberals? The potential of the pacifist ideal to convey liberal and liberal theories - Pareto thought that in 1887 he knew the future Nobel Peace Prize winner Ernesto Teodoro Moneta - was enormous, especially if the contours were well defined and in this, the work of Moneta was precious because it was the result of a sedimented and mature thought. The meeting between these two different souls of democratic liberalism, which can be reconstructed through the documents of the Moneta Archive of the Museum of the Risorgimento in Milan, the Moneta Fund of the Library of Modern and Contemporary History in Rome and the Pareto Fund of the Banca Popolare di Sondrio, gave life to an original insertion of the concept and ideals of pacifism in liberal Italy. In short, "democratic pacifism" was born in Italy which would mark the transition between the nineteenth and twentieth centuries in the name of continuity with the Risorgimento ideals and which, on the basis of a repudiation of the war often a consequence of the direct experience of combat, had hypothesized the realization of a peaceful system for the resolution of international disputes by studying their implementation tools: disarmament, arbitration, European federation
- Published
- 2014
43. L'utilizzo di misure oggettive nella verifica del fitting audioprotesico in Italia
- Author
-
PIETRO SCIMEMI, Borghi, Cristian, Elona Cama, and ROSAMARIA SANTARELLI
- Published
- 2017
44. Orti comunitari: l’agricoltura torna protagonista a Lampedusa
- Author
-
Cama, S., Ciconte, F., LA MANTIA, Tommaso, Cama, S., Ciconte, F., and La Mantia, T.
- Subjects
Orti comunitari, recupero ambientale - Abstract
Il ruolo che riveste, o che potrebbe rivestire, l’agricoltura nelle piccole isole è un tema di notevole importanza se pensiamo alla fragilità di questi agroecosistemi e ai tanti valori ad essi connessi: la conservazione di specie e varietà selezionate nei secoli in contesti ambientali estremi, la conservazione della cultura materiale, l’effetto positivo sulla biodiversità ”selvatica” cioè delle piante e animali ad essa legati, i valori paesaggistici. In un contesto come Lampedusa in cui l’agricoltura sembra destinata a scomparire, un progetto di orti comunitari può avere un ruolo centrale, funzionare cioè da innesco per rilanciare l’agricoltura locale, per ripensarla coniugando tradizione con tecniche innovative
- Published
- 2015
45. A PROPOSITO DI «AGAINST THE GRAIN. A DEEP HISTORY OF THE EARLY STATES» DI JAMES C. SCOTT.
- Author
-
CAMA, GIAMPIERO
- Subjects
AGRICULTURE ,CIVILIZATION ,SLAVERY - Abstract
A literary criticism is presented of the book "Against the Grain: A Deep History of the Earliest States" by James C. Scott. The book sets out to undermine what the author calls the standard civilizational narrative that suggests humans chose to live settled lives based on intensive agriculture because this made people safer and more prosperous. He argues that people had to be forced to live in the early states, which were hierarchical, beset by malnutrition and disease, and based on slavery.
- Published
- 2019
46. La politica dei luoghi. La memori perduta della Napoli garibaldina
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, Francesca Canale Cama et alii, L. MASCILLI MIGLIORINI A. VILLARI, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Risorgimento, spedizione dei mille, Garibaldi, Napoli, Garibaldi a Napoli, plebiscito, unificazione nazionale, mezzogiorno - Published
- 2011
47. IL GIRO VISTO DA SUD
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, Canale Cama Francesca, Malfitano Alberto, Grasso Aldo, Battistini Andrea, Preti alberto, Savini, Giuseppe, et alii, Varni, Angelo, and CANALE CAMA, Francesca
- Subjects
Giro d'Italia, nazionalizzazione, sport, Mezzogiorno - Abstract
Nel centenario del Giro d'Italia, la publicazione utiliffa il filo rosso della prestigiosa manifestazione sportiva per raccontare cambiamenti ed evoluzioni del costume nazionale. In particolare, il saggio' Il giro d'Italia visto da sud. La stampa meridionale al giro d'Italia ' affronta la chiave problematica e poliedrica di una manifestazione dal potente impatto nazionalizzante con un territorio difficile e gli effetti del suo coinvolgimento lungo l'arco di un secolo.
- Published
- 2010
48. Ricognizioni territoriali nella Conca Velina
- Author
-
Jaia, Alessandro Maria, Giovanna, Alvino, Amici, Simone, Ada, Cama, Coppa, Luca, Lucidi, Maria Rosa, Giulia, Ranelli, Andrea, Simeoni, Toti, Eleonora, and Carlo, Virili
- Subjects
survey ,Conca Reatina ,Rieti ,topografia antica - Published
- 2016
49. La costruzione di un mito: Jean Jaurès e il suo tempo
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, Jean Jaurès, CANALE CAMA F, and CANALE CAMA, Francesca
- Published
- 2009
50. Au borde de l'abime
- Author
-
CANALE CAMA, Francesca, CANALE CAMA F, and CANALE CAMA, Francesca
- Published
- 2009
Catalog
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