36 results on '"Burgio M"'
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2. Quando il cibo si dona o si scambia: ritualità e consuetudini comunitarie
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CASTIGLIONE, Marina Calogera, Burgio, M., Ruffino, G, Castiglione, MC, and Burgio, M
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Etnodialettologia, alimentazione, dialetto siciliano - Abstract
Il contribuno propone uno sguardo sui valori socializzanti connessi alle pratiche alimentari in Sicilia, attraverso la focalizzazione su momenti della vita umana particolarmente connessi, simbolicamente e linguisticamnete, a fasi di passaggio.
- Published
- 2013
3. La competittività di una destinazione turistica
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MENDOLA, Daria, OLIVERI, Antonino Mario, Contu, G, Burgio, M., Oliveri, AM, De Cantis, S, Mendola, D, Contu, G, and Burgio, M
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tourism competitiveness, composite indicators, destination managment ,gestione della destinazione ,Settore SECS-S/05 - Statistica Sociale ,competittività turistica, indicatori composti - Abstract
Measuring destination competitiveness and identifying its determinants are strategic goals for pol-icy makers and tourism stakeholders. In order to do so, the availability of valid and reliable moni-toring tools is requested. In this context quantitative measurement tools, such as composite indi-cators, able to account for complexity and providing easily interpretable measures, represent a useful option. Nowadays composite indicators are commonly used for these aims but some criticism is suggested on how this happens. In this paper we provide some definitions of destination competitiveness and focus on related measurement approaches. In particular, supply-side competitiveness is distinguished from the demand-side one. Special attention is devoted to measurement issues.
- Published
- 2013
4. Vocabolario-atlante della cultura dialettale. Articoli di saggio
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RUFFINO, Giovanni, CASTIGLIONE, Marina Calogera, MATRANGA, Vito, SOTTILE, Roberto, Burgio, M, Rizzo, G., Ruffino, G, Castiglione MC, Matranga,V, Sottile, R, Burgio, M, and Rizzo, G
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vocabolario ,atlante - Published
- 2009
5. Vocabolario-atlante della cultura alimentare.Farinate.Introduzione
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RUFFINO, G, BURGIO, M, CASTIGLIONE, M, RIZZO, G, SOTTILE, Roberto, MATRANGA, Vito, RUFFINO, G, BURGIO, M, CASTIGLIONE, M, MATRANGA, V, RIZZO, G, and SOTTILE, R
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Geografia linguistica,Lessicologia.Semantica - Abstract
Un saggio che prova a delimitare il campo semantico delle "farinate", attraverso considerazioni di ordine etnodialettologico, prima di affrontare un''analisi geolinguistica dei nomi siciliani che, relativamente a questo concetto, sono stati raccolti nella campagna di rilevamenti che l''Atlante linguistico della Sicilia ha dedicato e continua a dedicare alla cultura alimentare dell''Isola.
- Published
- 2009
6. Farinate.Lessico
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Ruffino, G, Burgio, M, CASTIGLIONE, Marina Calogera, Matranga, V, Rizzo, G, SOTTILE, Roberto, Ruffino G, Burgio, M, Castiglione, MC, Matranga, V, Rizzo, G, Sottile, R, and Ruffino, G
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Lessicografia, dialettale, alimentazione - Abstract
L'articolo è un saggio lessicografico su un referente alimentare molto diffuso nella tradizione siciliana, la farinata. Esso è impostato secondo il progetto del Vocabolario Atlante della cultura dialettale in cui alla lemmatizzazione segue anche un'appendice etnotestuale che documenta l'inchiesta sul campo e un commento etnolinguistico e storicoetimologico. Le voci trattate dall'autrice sono quelle comprese tra arriminata-farinata, frumentu macinatu-sciulla, stracciatieddi-tròmmisu.
- Published
- 2009
7. I canti popolari in Sicilia: una riflessione a margine di un incontro a Milena
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Burgio, M, Collura, M, Vitellaro, A, Mangiavillano, S, CASTIGLIONE, Marina Calogera, Burgio, M, Collura, M, Vitellaro, A, Mangiavillano, S, and Castiglione, MC
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Canti ,Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,popolari ,generi ,varianti ,dialetto - Abstract
A partire da un corpus di canti popolari registrati a Milena (CL), si offre un quadro della dialettica tra oralità e scrittura, fra letteratura dialettale e poesia popolare, che caratterizza, in generale, i repertori etno-musicali dell’Isola. Talora la formalizzazione blocca questo percorso di continua rigenerazione testuale, ma altre volte è possibile confrontare varianti che hanno autori individuabili o contesti socio-economici ricostruibili.
- Published
- 2009
8. Studio di modelli neurali per la simulazione di turbogas
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Bettocchi R., Pinelli M., Venturini M., Burgio M., SPINA, PIER RUGGERO, Bettocchi R., Pinelli M., Spina P. R., Venturini M., and Burgio M.
- Abstract
Nel lavoro vengono studiati e realizzati modelli neurali per la simulazione di turbogas utilizzando il toolbox dedicato di MATLAB. Le analisi effettuate sono state finalizzate all’individuazione della struttura di rete neurale più idonea per la realizzazione del simulatore, sia dal punto di vista del tempo di addestramento, sia dell'accuratezza della risposta e della robustezza nei confronti dell’errore di misura. In particolare si sono provate reti neurali di tipo “Feed-Forward” caratterizzate da strati nascosti con diverso numero di neuroni e addestrate utilizzando diversi algoritmi d’apprendimento, facenti tutti parte della famiglia degli algoritmi d’apprendimento supervisionato di tipo “Back Propagation”.
- Published
- 2004
9. Studio delle interazioni del ct-DNA con derivati idrosolubili dell’(E)-resveratrolo
- Author
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Sciacca, M. F. M., Burgio, M, Chillemi, R, Grasso, D. M., and Sciuto, Sebastiano
- Published
- 2008
10. Dosimetria tramite luminescenza otticamente stimolata e film radiocromici
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Troja, O., Gueli, A. M., Foti, F., Coco, M., Burgio, M., Aiello, S., Burrafato, G., Turrisi, E., Egger, E., Francesco, P., Cuttone, G., and Torrisi, Lorenzo
- Published
- 1997
11. Sociolinguistica, una disciplina in cerca d'autore. Storie di trattini, parentesi e univerbazioni
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PATERNOSTRO, Giuseppe, Gruppo di ricerca dell'Atlante Linguistico della Sicilia, Amenta, L, Amoruso, C, Amoruso, M, Pellitteri, A, Bonura, L, Arcuri, A, Mocciaro, E, Turrisi MR, Burgio M, Castiglione M, Colonna Romano, A, D'Avenia, E, Matranga, V, Paesano, N, Paternostro G, Pinello, V, Rizzo, G, Ruffino, G, Scaglione, F, Sottile, R, and Paternostro, G
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Sociolingustica. Storia della sociolinguistica - Abstract
L'articolo affronta il tema dello statuto epistemologico della sociolinguistica. In particolare ci si concentra nella ricostruzione degli influssi, provenienti da diverse discipline, che hanno contribuito a formare la sociolinguistica come disciplina autonoma. Il ragionamento parte da una domanda preliminare: quella che si è soliti definire sociolinguistica è una disciplina univocamente identificabile e definibile? A partire da questa domanda di fondo, l'articolo prova a rintracciare i diversi filoni che, spesso autonomamente e parallelamente, si sono autoassegnati l'etichetta di 'sociolinguistica'. Nel corso del capitolo si mette in luce, fra gli altri aspetti, la peculiare differenza storicamente esistente fra tradizione anglosassone (nel cui seno la sociolinguistica nasce, quantomeno sul piano strettamente accademico) e tradizione europea (e romanza in particolare), in seno alla quale la sociolinguistica nasce come naturale evoluzione della dialettologia e della geografia linguistica, alle quali si affianca senza pretendere di superarle. In conclusione, si mostra come la differenza di approcci che oggi è piuttosto evidente non è il prodotto di un progressivo allontanamento da un presunto tronco comune, ma dall'assenza di un vero apparato teorico e metodologico condiviso.
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- 2016
12. Varietà di codici e finalità espressive nei testi dei cantautori siciliani
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BURGIO, Michele and Burgio, M
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Plurilinguismo, cantautori siciliani, costruzione del testo musicale, contesti italiano/dialetto, (auto)biografismo linguistico - Abstract
La canzone d’autore siciliana è ricca di incursioni e sperimentazioni in direzione del plurilinguismo, sia al livello della dialettalità che delle lingue straniere. Si analizzano le scelte di quattro autori rappresentativi per percorsi biografici ed artistici profondamente differenti ma che hanno in comune una spiccata varietà d’usi plurilingui. Due di essi (Carlo Muratori e Fratelli Mancuso) adoperano prevalentemente il siciliano e relegano in contesti d’uso “marcati” l’italiano, lingua dell’emancipazione rispetto ad un codice di nicchia; l’opposto di quanto fanno gli autori che scrivono prevalentemente in italiano (Franco Battiato e Pippo Pollina), per i quali il siciliano è la lingua dell’espressione degli affetti e dei sentimenti dell’infanzia. Dinamiche diverse sono alla base dell’uso delle lingue straniere: ora esso è riconducibile ad esperienze personali, ora ad ideologie connesse a quelle lingue, ora a necessità spiccatamente musicali. The Sicilian songwriting is full of multilingual writing, to the dialect and into foreign languages. In this paper we will analyze the choices of four representative authors with different biographical and artistic paths. They have in common a strong propensity to multilingualism. Two of them (Carlo Muratori and Fratelli Mancuso) write mainly in Sicilian. They use Italian in "marked" contexts of use as a code language of emancipation; the authors who write mainly in Italian (Franco Battiato and Pippo Pollina)act contrary. The Sicilian is for them the language of childhood feelings expression. Different dynamics are at the basis of the use of foreign languages: it is due to personal experiences, or ideologies related to those languages, or needing music.
- Published
- 2014
13. Auto e etero-rappresentazioni antroponimiche dei contesti urbani: alcuni casi in Sicilia
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CASTIGLIONE, Marina Calogera, BURGIO, Michele, Adorno, S, Cristina, G, Rotondo, A, Castiglione, MC, and Burgio, M
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Onomastica, stereotipo linguistico, rappresentazione comunitaria - Abstract
Nel 2010 ha preso il via un progetto di geo-antroponomastica (DASES – Dizionario atlante dei soprannomi etnici in Sicilia) che si propone la raccolta e la sistematizzazione dei cosiddetti blasoni popolari, ossia dei soprannomi riferiti a gruppi circoscritti nello spazio, a comunità territoriali che si scambiano motti, insulti, aneddoti. I materiali già collazionati si prestano a analisi in prospettiva linguistica, percettiva e sociologica e rivelano costrutti identitari, spesso precipitato di secolari lotte di campanile, che tassonomizzano categorie produttive ai fini della identificazione dell’altro e alla costruzione etnocentrica dell’identità. Il soprannome etnico, dunque, costituisce il veicolo linguistico dello stereotipo e consente, attraverso un’efficace sintesi condivisa, di rappresentare vizi, atteggiamenti, abitudini della comunità (più o meno geograficamente contigua) avversa. Le mappe geo-onomastiche che si vanno costruendo, rappresentano non soltanto conflitti, ma anche identificazioni ergologiche e vocazioni artigiane dei singoli centri: Issalori (‘cavatori di gesso’) a Villafrati; Fumirara (‘spalatori di letame’) a Niscemi; Pignatara (‘fornaciai’) a Bompietro; Cantarara (‘produttori di vasi da notte’) a Burgio; Ticchiarara (‘addetti alla caprificazione’) a S. Angelo Muxaro; Sciabbacoti (‘pescatori con la rete a trascico, chiamata sciàbbica’) a S. Agata di Militello; ecc. Sebbene tali soprannomi etnici siano il frutto di una società rurale e arcaica, capita spesso che essi si mantengano modificando l’accezione e “modernizzandola”: è il caso del blasone Panzuti, originariamente riferito agli abitanti di Serradifalco (CL) in quanto portatori della malaria e, conseguentemente, di un sintomatico gonfiore addominale, oggi mantenuto nel significante, ma attribuito al nuovo significato di ‘ottime forchette e cuochi d’eccezione’. Le eterorappresentazioni si rivelano utili anche per capire le spinte centripete dei centri urbani rispetto al circondario: infatti, tanto più “blasonato” risulta un centro, tanto maggiori e più significativi rapporti ha instaurato con i centri vicini. Ad esempio, tra tutti i capoluoghi di provincia sinora monitorati, sembra che Enna goda della minore considerazione e riconoscibilità onomastica, segno della recenziorità della sua funzione amministrativa. Infine, i processi di identificazione onomastica possono essere anche interni e produrre micro-blasoni che riguardano opposizioni tra quartieri sovente denominati in maniera spregiativa e sfruttando categorie di rappresentazione etnico-religiose: Bronx, Zingari, Giudei, ecc.
- Published
- 2014
14. Tra pani e dolci
- Author
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BURGIO, Michele, Ruffino, G, and Burgio, M
- Subjects
Usi alimentari tradizionali - Published
- 2013
15. Il soprannome: motivazione e rimotivazione
- Author
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BURGIO, Michele, Ruffino, G, and Burgio, M
- Subjects
soprannomi popolari, antroponimia ,Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana - Published
- 2013
16. Scelta e trasmissione dei nomi di persona
- Author
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BURGIO, Michele, Ruffino, G, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,antroponimia, nomi propri, siciliano - Published
- 2013
17. Feste e simboli rituali
- Author
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BUTTITTA, Ignazio, Ruffino, G, Castiglione, M, Di Marco S, Musso, P, Pagano, M, Spampinato, M., Zago, N, Assenza, E, Bonanzinga, S, Burgio, M, Buttitta, I, Lanaia, A, Matranga, V, and Rizzo, G
- Subjects
festa, simboli, Sicilia, calendario ,Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche - Abstract
Le rappresentazioni del tempo e dello spazio variamente declinate nella storia dall’homo religiosus si riflettono e si esibiscono con particolare evidenza – oltre che nelle credenze, nei miti, nell’organizzazione dei sistemi sociali, ecc. – nelle cerimonie che sostanziano le feste religiose tradizionali, tanto a livello della loro organizzazione calendariale quanto a quello della articolazione degli specifici iter rituali e dei relativi contenuti simbolici. Le feste, infatti, agite in tempi e spazi definiti, da un lato disgiungono, perimetrando e connotando ritualmente, dunque significando, segmenti astratti dal continuum spazio-temporale, dall’altro ribadiscono sensi e ritmi esistenziali periodicamente esibendo la continuità della vita cosmica e sociale e proponendo un’irrinunziabile immagine – più o meno marcatamente ideale – dell’esserci del mondo e della società. Nella realtà delle società arcaiche, antiche e tradizionali, segnate dalla precarietà, ragione principale di permanente angoscia era l’incertezza della persistenza/ritorno del tempo, ossia della stessa vita umana, animale e vegetale. Seguendo le procedure proprie del pensiero religioso, per garantire e assicurare che lo spazio-tempo continuasse a esserci, era pertanto necessario da un lato simularne ritualmente e simbolicamente – ossia per l’homo religiosus realmente –, ripetendole, la sua morte e la sua rinascita, dall’altro ribadire, segnatamente attraverso procedure offertorie, l’assoluta dipendenza dell’ordine del cosmo e della vita dalla volontà divina. Pertanto non v’è né potrebbe esservi nessun rituale festivo di carattere calendariale che non sia correlato a precise scadenze dei processi produttivi e non contenga momenti offertori agli dèi/santi: siano essi di carattere corporale (pellegrinaggi, flagellazioni, gare, lotte, prove ginniche, ecc.), alimentare (sacrifici, orge, banchetti, ecc.), patrimoniale (dazioni di monili, denaro, ecc.). Quanto ancora oggi persiste delle traduzioni rituali di questo antico sistema ideologico emerge chiaramente nelle “feste popolari tradizionali”, particolarmente in quelle riferibili ai cicli stagionali e alle principali scadenze del calendario agricolo e pastorale: gli equinozi e i solstizi, la semina, il germoglio e la mietitura delle messi, la vendemmia e la fermentazione del vino, la transumanza, la tosatura, il parto delle greggi, ecc. Così può dirsi per la Sicilia. Guardando, infatti, all’organizzazione spazio-temporale e ai contenuti simbolici (azioni, parole, elementi materiali, ecc.) delle feste che scandiscono il tempo delle comunità isolane, con maggiore evidenza oggi di quelle delle aree interne e periferiche, si può osservare come i principali eventi rituali siano connessi alle scadenze dei tradizionali cicli ergologici agro-pastorali e siano sostanziati da riferimenti simbolici alle relative forme della produzione.
- Published
- 2013
18. SOPRANNOMI ETNICI PROVERBIALI E ANEDDOTICI IN SICILIA. QUALCHE ESEMPIO DAL CORPUS DASES
- Author
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BURGIO, Michele and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Antroponimia popolare, onomastica, paremiologia, aneddotica - Abstract
Il contributo si inserisce all’interno degli studi preparatori al Dizionario Atlante dei Soprannomi Etnici in Sicilia (DASES). A partire dai dati emersi durante la raccolta sul campo ma anche con il confronto sulle fonti bibliografiche, vi si analizzano alcune ricorrenze con varianti formali in diacronia e diatopia costruite su formule paremiologiche (es: Favarisi unu ogni paisi/e si nun ci nn’è mègghiu è) o su aneddoti specifici (es: Jàpicu ˗o Cià˗, mùzzica a crapa) o, ancora, su entrambi (es: Cu passa di l’Omumortu e unn-è arrubbatu/ Biancucci o è mortu o è carzaratu). La prospettiva del contributo, integrandosi con le altre sin qui affrontate in sede di analisi preliminare del DASES, ne conferma l’ampiezza del ventaglio disciplinare: pur trattandosi di formule ricorrenti, dunque poco utili per comprendere le singole dinamiche di contrapposizione tra centri, queste rappresentano un elemento linguistico con alto range di ricorrenze, collocandosi a pieno diritto in un contesto complessivo, quello dell’identità culturale condivisa, di cui proverbi e racconti popolari sono fulgida espressione. The paper is linked with the ones already appeared for the preparation of Dizionario Atlante dei Soprannomi Etnici in Sicilia (DASES). From data obtained during fieldwork but also by comparing bibliographic sources, some blasons populaires constructed on proverbs (ex: Favarisi unu ogni paisi/e si nun ci nn’è mègghiu è), oral tales (ex: Jàpicu ˗o Cià˗, mùzzica a crapa) or both (ex: Cu passa di l’Omumortu e unn-è arrubbatu/ Biancucci o è mortu o è carzaratu) will be analyzed here. Such a perspective confirms that the disciplinary range covered by DASES is very broad: blasons populaires seemingly uninteresting for their repetitive construction are in fact widespread and they help to detect many important elements about shared cultural identity of which proverbs and oral tales are brilliant expressions.
- Published
- 2013
19. I soprannomi etnici
- Author
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BURGIO, Michele, Ruffino, G, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,blasoni popolari, soprannomi etnici, stereotipi, antroponimia - Published
- 2013
20. Dinamiche della percezione comunitaria attraverso i soprannomi etnici. Da Pitrè a oggi, in Sicilia
- Author
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CASTIGLIONE, Marina Calogera, BURGIO, Michele, D'Achille, P, Caffarelli, E, Castiglione, M, and Burgio, M
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,soprannomi etnici, blasoni popolari, lessicografia dialettale ,Antroponomastica popolare - Abstract
I soprannomi etnici costituiscono, in Sicilia, uno strumento onomastico privilegiato per cogliere le dinamiche della percezione intercomunitaria. Essi, infatti, disegnano, attraverso i tratti che si ritengono salienti, i caratteri, denotativi e connotativi, dei diversi centri. Analizzando il corpus di Pitrè, raccolto alla fine del XIX secolo, e il corpus odierno, raccolto all’interno del progetto DASES, è possibile cogliere il cambiamento, ma anche la persistenza di alcuni tratti, da quelli ergologici e quelli alimentari, da quelli comportamentali a quelli economici. Ciò consente di valutare cosa sia cambiato e cosa si sia mantenuto, che cosa le comunità continuino a stigmatizzare e quali elementi non siano più idonei ad attivare il processo onomaturgico. Il lavoro dimostra come nella Sicilia postunitaria che si apre al XXI secolo i soprannomi etnici siano ancora vitali, sebbene in molti contesti oggi si traducano soltanto nell’insulto generico.
- Published
- 2012
21. Verso un Dizionario-Atlante dei Soprannomi Etnici in Sicilia (DASES)
- Author
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CASTIGLIONE, Marina Calogera, BURGIO, Michele, Castiglione, MC, and Burgio, M
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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,blasone popolare ,Antroponimia popolare ,soprannome etnico - Abstract
A branch of anthroponymy that was very much in vogue in the beginning of the 20th century and that, apart from some important examples, was practically abandoned in recent years, is the blasone popolare or, as Bruno Migliorini puts it, the soprannome etnico. Hereby, the present authors argue in favour of an atlas-dictionary project which could provide the necessary geolinguistic data. Such a project should analyse all available material from a folkloristic, perceptive, and sociological perspective and take into consideration the onymic creativity shared by neighbouring places. In this paper the said project is presented from a methodological point of view and bearing in mind the possible future positive results of the data in question. In the concluding part, the authors refer to some case studies which provide examples of the anthroponymic dynamics of contact among microblasoni, individual nicknames, surnames and soprannomi etnici in Sicily.
- Published
- 2011
22. Uno sguardo dentro il punto: terra e mare a Licata
- Author
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BURGIO, Michele, Castiglione, M, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Lessico, identità, cultura contadina, cultura marinara, ittionimia - Published
- 2011
23. Ristorazione della tipicità: dialetto, tradizione e territorio nei menu siciliani
- Author
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BURGIO, Michele, Castiglione, M, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Identità, tipicità, lessico siciliano, marketing - Published
- 2011
24. L’uso del dialetto e delle marche dialettali nei menu siciliani
- Author
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BURGIO, Michele, Marcato, g, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Lessico siciliano, alimentazione, generi testuali - Published
- 2011
25. Formine di terracotta smaltata per gelatine dolci
- Author
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BURGIO, Michele and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,dialettologia ,ergologia ,cultura materiale - Published
- 2011
26. 'Da corātum a curatedda'
- Author
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BURGIO, Michele, Prantera N., Mendicino A., Citraro C., and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Etimologia ,Lessico - Abstract
Nel presente lavoro si da atto di un processo diacronico che ha coinvolto la forma tardo-latina corātum e dei suoi continuatori in area romanza, con particolare riferimento alla Sicilia. Sia corata che il suo diminutivo coratella sono attestati in tutti i principali vocabolari della lingua italiana. De Mauro come primo significato di corata annota: “interiora, visceri degli animali”, come secondo significato attestato vi è “cuore”. Ritengo sia opportuno segnalare l’importanza dell’ordine in cui vengono disposti i significati perché sono interessanti per una tesi che svilupperò strada facendo e che riguarda, in questo caso, la maggior fortuna delle varie forme espressive a scapito delle forme e dei significati più neutri e lineari. Fin dal proliferare dell’uso del volgare in letteratura, la parola corata è ampiamente attestata. Ricopre significato di “interiora, visceri, sia umani che animali”. All’interno delle cavità splancniche, il termine viene usato indistintamente sia per indicare cuore e polmoni, posti al di sopra del diaframma, sia per indicare lo stomaco e le budella, posti sotto. Nel corso dei secoli si nota come il significato della parola si sposti verso il basso: il significato originario di “cuore” sfuma sempre più a scapito degli intestini. È dibattuto se corata sia “il neutro plurale del latino tardo corātum, forma ricostruita ed ampliamento di cor, cordis forse sul modello di ficātum” o forma attestata in una tabella devotionis del XIII secolo. Ovviamente la parola doveva avere già una sua fortuna nella tarda latinità, se è vero che da essa derivava già nel XII secolo l’antico francese corée, col significato tanto di “intestini” quanto di “sede del sentimento viscerale”. Poiché, secondo i repertori, continuatori di corātum si ritrovano diffusamente in Francia e poi sempre di meno spostandosi ai confini della Romània (non paiono interessare né l’area portoghese né quella romena), il centro di irradiazione dovrebbe essere in area gallo-italica. Fra i continuatori di corātum in Italia, a partire dall’estremo nord del ticinese corada, troviamo la forma di area lombardo - emiliana “corada” il romagnolo “korè”, il genovese kuà. In area centrale la forma lessicale corata è attestata nel pistoiese, nel romanesco di Castel Madama, e nel marchigiano, mentre nell’abruzzese-molisano troviamo curatë e nel logudorese corada. Nel ticinese e nel romagnolo il significato attestato è quello di fegato mentre nel marchigiano la parola assume il significato di “coraggio”, ma non si spiega se per analogia con il significato traslato di “fegato” che la parola assume nella vicina area romagnola o per contiguità ad una forma dialettale della parola “coraggio”. In area lombardo-emiliana il significato è principalmente quello di “polmone”. Infine il logudorese corada indica “cuore e polmoni del bue” È significativo come la forma positiva non risulti presente (o risulti comunque fortemente recessiva) in molti dialetti meridionali, dove prevale il diminutivo coratella. Nell’antico francese, coraille, visto come diretto derivato di cor, cordis gode di numerosissime attestazioni. Sulla diffusione in area romanza della forma diminutiva vale in buona sostanza quanto detto per la forma positiva. Il limite estremo è in Catalogna (coradella), che conferma una forma in antico spagnolo coradela. Va segnalata inoltre una forma provenzale coradella. In area italiana i tipi lessicali riconducibili a coratella hanno preso il sopravvento sulla forma corata soprattutto nel meridione, dove il significato si è anche arricchito di nuove connotazioni. Nei dialetti settentrionali e mediani i tipi lessicali riconducibili a coratella indicano soltanto gli organi posti al di sopra del diaframma. Poi, gradatamente fino ad arrivare in Sicilia, indicano quelli posti al di sotto del diaframma. Il friulano coradele indica il “polmone”, come in area gallo-italica 3 il positivo corada. Nel parmigiano, se corada aveva denotazione bovina, per coradèla si intende la “corata degli ovini”. Nel veneziano coraele ci riferisce a “cuore, fegato, polmone, rene, milza”, aggiungendo dunque ulteriori organi ma preservando quelli contenuti all’interno del peritoneo, che vanno esclusi anche per l’area marchigiana. Una tradizione gastronomica laziale è la coratella coi carciofi, piatto nel quale sono previste soltanto le frattaglie ricavate al di sopra del diaframma. In Romagna per curadëla si intendono gli organi interni “dei polli, degli altri uccelli e dell’agnello”. Questi vengono detti anche fegat (“fegat di pess, d’usell”), con una sineddoche, “perché i volatili, gli animali piccoli e i pesci non hanno il fegato distinto dalla coratella”. Nel Sud la forma diminutiva prende il sopravvento su quella positiva. A Napoli già alla fine del XIX secolo è attestato il lemma coratella, coi significati a noi noti, ma non corata. Negli stessi anni anche in Sicilia risulta presente soltanto la forma curatedda come significante di “le interiora come fegato, cuore ecc. degli animali piccoli, coratella” mentre corata è assente. I più moderni repertori siciliani e calabresi confermano questi dati attribuendo al lemma curatedda, (“corata, coratella e frattaglie”) maggior fortuna col significato di “interiora dell’agnello e del capretto”. Il fatto che il riferimento agli organi posti all’interno del grande omento emerga solo a partire dai repertori novecenteschi fa pensare che lo scivolamento semantico, anche in Sicilia, sia da collocarsi nel corso del XX secolo ed il raffronto con le ricerche più recenti è inequivocabile.
- Published
- 2010
27. La competitività turistica e la sua misura tramite indicatori composti
- Author
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MENDOLA, Daria, BURGIO, Michela, Contu, Giulia, Mendola, D, Burgio, M, and Contu, G
- Subjects
Competitività, turismo, indicatori ,Settore SECS-S/05 - Statistica Sociale - Published
- 2010
28. Adattamenti e innovazioni nei nuovi lessici settoriali
- Author
-
BURGIO, Michele, Marcato, G, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Lessici settoriali - Published
- 2010
29. Il canto dialettale siciliano. Tante voci per una sola anima
- Author
-
BURGIO, Michele and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Milocca, Canti popolari siciliani - Published
- 2009
30. Blasoni popolari in area nissena
- Author
-
BURGIO, Michele and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Blasone popolare, aggettivo etnico - Published
- 2009
31. Dolci a base di mosto e vino cotto
- Author
-
BURGIO, Michele, Ruffino, G, Burgio, M, Castiglione, M, Matranga, V, Rizzo, G, and Sottile, R
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Cultura alimentare, lessici tradizionali, geolinguistica, dialettologia, cultura popolare - Published
- 2009
32. Forme ed usi dell'antroponimia popolare: tra etnici e blasoni
- Author
-
BURGIO, Michele, Marcato. G, and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,blasone popolare, aggettivo etnico - Abstract
La comunicazione punterà sulla realtà sincronica di un’area della Sicilia centrale, ricadente tra le province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento, con particolare riguardo al rapporto tra toponimi ed antroponimi. Degli etnici si dirà, dunque, di come possano rivelare tracce di precedenti toponimi o possano invece sfociare in esiti popolari, spesso sulla base di prevedibili consuetudini fonetiche o paretimologiche. Dei blasoni si affronteranno i nodi semantici e le relative connessioni storiche e culturali, cercando anche di dare atto della consapevolezza che gli stessi parlanti ne hanno. Si farà, infine, un accenno riguardo alle prime notizie di un personale progetto di ricerca in nuce che tende a chiarire i rapporti tra cognomi, ngiurie e deonomastici scaturiti da essi, e di come questi rientrino nella costituzione di nuovi blasoni popolari o diventino di uso comune con una risistemazione morfologica e, in parte, semantica
- Published
- 2008
33. Mangiar fuori casa ieri ed oggi in un centro nisseno. Mutamento di lingua o di palato?
- Author
-
BURGIO, Michele, Marcato. G., and Burgio, M
- Subjects
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana ,Socio-alimentare, lessico alimentare - Published
- 2007
34. La guerra contro i diritti
- Author
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BURGIO, ALBERTO, A. BURGIO M. DINUCCI V. GIACCHE', and A. Burgio
- Subjects
TERRORISMO ,DIRITTI ,TORTURA ,REPRESSIONE ,GUERRA - Published
- 2005
35. [Ketamine in pediatric ophthalmologic surgery in relation to ocular pressure].
- Author
-
Piotti E, Burgio M, and Pecori Giraldi J
- Subjects
- Adolescent, Adult, Anesthesia, Intravenous adverse effects, Blood Pressure drug effects, Child, Child, Preschool, Drug Evaluation, Female, Humans, Infant, Male, Anesthesia, Intravenous methods, Eye Diseases surgery, Intraocular Pressure drug effects, Ketamine administration & dosage, Ketamine adverse effects
- Published
- 1977
36. [Dressler's syndrome. Clinical contribution].
- Author
-
Glorioso R and Burgio M
- Subjects
- Aged, Female, Humans, Myocardial Infarction complications, Pericarditis, Pleural Effusion
- Published
- 1966
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