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La connessione tra le forme di esercizio del potere e quelle dello spazio va posta sotto continua osservazione. In un ecosistema coevolutivo, dove le società locali trasformano (e si trasformano con) gli ambienti in cui esse vivono, un perturbamento nelle modalità dell’abitare e del produrre finisce per perturbare anche le forme di governo, e viceversa. In questo moto di divenire e con-divenire, condizione di salvaguardia della democrazia è la tutela di ciò che qui chiamiamo città e territori democratici, dei quali abbiamo collettivamente tentato di circoscrivere senso, caratteri, limiti. Se essi siano espressioni reali o utopiche, constatazione o desiderio; se esistano modelli per attuarli; se esistano parametri che ne identificano la democraticità; se un’estetica li contraddistingue: a tali interrogativi cerchiamo di dare risposta nel presente numero della rivista in_bo a cura di Ilaria Agostini, Luigi Bartolomei e Elena Franco., Cities and territories of democracy. A reflection on urban policies and practices from the bottom up, on legacy and the evolution of urbanism...4-15 Spatial Space and Rights: the Kilometre Zero City...42-55 Municipal Traditions in the Government of Emilia-Romagna Region and the Long-period Changes in Urban Policies...16-29 Steps to a Planning Oriented Towards Territorializing Immanence...170-183 Democratic Promises and Technocratic Achievements. Social Management of Pandemics and Public Production of Space...56-71 Police de l’esthétique. Self-government and Control of Transformations on the Built Heritage in Saint-Macaire...104-117 Between bigness and small urbanity: the villages in north Messina...130-151 To the Rhythm of Jazz. The Democratic Construction Site of Arquitetura Nova...84-103 Architecture and Confiscated Assets. Design Features in the Territories of the Conflict between Democracy and Crime...236-255 School Makes City. The Role of School and Neighborhood Open Spaces in Democratic Education Practices...198-217 Democracy in Practice? A Trajectory towards Collaboration in Bologna...72-83 To Whom Does the City Belong? Tools of Re-appropriation of Public Space in a City (Still) Designed by Men. The Case Study of CHEAP in Bologna...118-129 Plan and Law. The Collective Domains of Carnia on the Threshold of a New Season...152-169 Observation of the Neighborhood through the Eyes of Adolescents and Possibilities of Space Transformation...218-235 Atmospheres for Living. Reportage between the Roman Houses...274-283 Meridian Cities Today. From Cosenza, some Reflections about Possible Developments of South Historic Centres...256-273 Babel’s Limits. Lexical Forms and Urban Planning Content...184-197 Self-produced Territorial Democracy...30-41

Indigenti, malati, mentecatti, pazzi, schiavi, carcerati, decaduti e «tutti coloro che avevano bisogno d’aiuto», in una parola poveri, una piaga sociale e una condizione discriminante, i cui confini semantici risultano tuttavia ampi e mutevoli a seconda del periodo, delle condizioni politico‑religiose e della realtà socio-economica. Questo tema ha goduto presso i medievisti di un indubbio successo storiografico e di una certa longevità, alimentando una stagione di studi che vede il suo moment...

in_bo vol. 13 n. 17 si sporge su uno dei temi di suo principale e costante interesse secondo una angolatura originale, ossia il rapporto tra architettura sacra e didattica della progettazione nelle scuole d’architettura contemporanee. Il volume, concepito in collaborazione con la Fondazione Frate Sole (Pavia) e a cura di Luigi Bartolomei e Andrea Conti, traccia una riflessione a partire dal sacro, come oggetto di massima espressione del progetto in architettura fino ad arrivare all’intrinseca relazione tra pedagogia della progettazione e sacro, inteso come complesso di riti, che si manifestano nelle pratiche didattiche di architettura. I contributi degli autori spaziano da casi di laboratorio di progettazione a riflessioni teoriche, e all’analisi delle pratiche di insegnamento e lavoro di architetti e artisti., From Religious to Sacred Architecture, Pedagogy as Ritual...4-9 Planning Education and Sacred Spaces. Re-establishing a Necessary Relationship...96-105 Sacred Creation: Just Imagine... We Are Not Designing Alone...206-219 “Interreligious Prayer Rooms.” An Interdisciplinary Didactic Experience...182-205 Architecture: Place of Gesture...144-165 Sacred Space and Contemporaneity. Tools, Methods and Perspectives for Teaching Architecture...122-143 Pasquale Culotta, Crispino Valenziano and the Tradition of the Cultic Composition in the School of Architecture...26-57 The Sacred and Profane: Thoughts on Architectural Education and Pedagogy...74-95 Spiritual Lessons from Anselm Kiefer for Architectural Pedagogy...10-25 Vernacular Shinto and Japanese Craft Culture: A Model of Immanent Spirituality for the Western Architecture Studio...58-73 Polvese Chapels. The Sense of the Sacred in Nine Offline Places...106-121 The Kind of Sacred the City Needs. A Teaching Experience of Architectural Design...166-181

I decenni che precedettero la terribile epidemia di “Peste Nera” del 1348 in Europa sono stati a lungo presentati univocamente come un periodo di gravi difficoltà, dovute all’instabilità politica e, soprattutto, all’eccessiva crescita della popolazione rispetto alle risorse agricole, il cui aumento era frenato dalle scarse tecnologie disponibili. Questa ricostruzione è stata oggetto negli ultimi anni di una profonda revisione, con una rinnovata attenzione allo sviluppo della commercializzazione, anche a lungo raggio, dei prodotti alimentari e agli investimenti nelle campagne, rivelatisi tutt’altro che ininfluenti. Rispetto alle grandi panoramiche finora dominanti nel dibattito, questo volume presenta una serrata analisi di una realtà regionale – la Lombardia dalla fine del XIII secolo alla metà del XIV – considerata sotto molteplici punti di vista, dalla storia rurale a quella delle manifatture, dei prestiti e dei commerci, dagli aspetti fiscali e monetari a quelli militari e dell’assistenza. Ne esce un ritratto articolato, che senza negare gli elementi di difficoltà, mette in luce la sostanziale “tenuta” del sistema produttivo e sociale lombardo prima delle grandi epidemie del 1348 e del 1361.

La terminologia svolge un ruolo centrale nella scienza e tecnologia del mondo contemporaneo. Analogamente, la competenza terminologica è un requisito essenziale per tutti i traduttori professionisti. Sfruttando un approccio legato alla linguistica cognitiva, FABER, MÁRQUEZ & VEGA (2005) hanno sviluppato un modello terminologico basato sul concetto di frame nel quale è centrale la determinazione di una rete concettuale. L'inglese è di fatto la lingua dell'aviazione civile internazionale e dunque i parlanti non madrelingua sono posti di fronte alla sfida di migliorare le proprie competenze terminologiche per tradurre in questo specifico settore. Nel contributo proponiamo uno studio di caso relativo alla traduzione di 10 sezioni del Qantas Flight 32 Occurrence Investigation Report dall'inglese al cinese. Sulla base del modello di FABER, MÁRQUEZ & VEGA, esploriamo i tre elementi che contribuiscono alla costruzione della competenza terminologica: la costruzione di una rete concettuale, l'ubicazione delle unità terminologiche all'interno di essa e la verifica per immagini., Publifarum, N. 33 (2020): Traduzione e terminologia

A cura di Mario Bevilacqua (Universit�� degli Studi di Firenze) e Marco Folin (Universit�� di Genova). Fra Cinque e Seicento la geografia politica italiana si polarizza intorno a un gruppo di citt�� di varia grandezza e tradizione: Roma e Firenze, Milano e Napoli, Genova e Venezia, Torino e Modena, antiche repubbliche e nuove capitali dinastiche, satelliti delle grandi monarchie europee e piccoli centri signorili. L���incontro ��� pi�� sporadicamente lo scontro ��� tra i dettami del Concilio di Trento e gli interessi delle ��lites dominanti di queste citt�� pone le basi per inedite forme di controllo sociale, culturale, spirituale, alimentando nuovi assetti e politiche urbani, in cui la presenza e la gestione del sacro diventa elemento fortemente condizionante. Protagonisti sono allora la capillare presenza degli ordini religiosi maschili e della clausura femminile, il rinnovato apporto della curia vescovile residente, l���entit�� parrocchiale e il suo ruolo di controllo e registrazione sociale, il consolidarsi della presenza confraternale, il sorgere di nuovi luoghi di culto e pratiche di devozione., Ghirardacci 500: The Exhibition...354���365 An Augustinian Hypothesis on the Origin of Twin Courtyards in Bologna during the Renaissance...342���353 The Paradox of the True Portrait: Power and Other Implications in Late-Renaissance City-Views...336���341 At the Dawn of Modern Historiography: Cherubino Ghirardacci on the Middle Ages...328���335 Beyond the Historian: A Biography of Cherubino Ghirardacci...312���319 Cherubino Ghirardacci: The Historian and the Believer...306���311 Girolamo Righettino���s City Views: Allegories of the Christian Prince, 1583���85...50���65 The Three Babylons by Henri Estienne, Maarten van Heemskerck and Athanasius Kircher...20���49 Sacred Cartographies: Rome, 1575���1616...8���19 Dominion of the Sacred: Image, Cartography, Knowledge of the City after the Council of Trent...4���7 The Carmelite Civitas Sancta: Conventual foundations and urban redesign in early 17th-century Rome...78���93 Ecclesiastical and Civil Authority in the Iconography of Venice���s Archipelago Between the Sixteenth and Seventeenth centuries...186���197 Venetia Reflected in Water: Hypotheses and New Proposals...140���155 Images of the Sacro Monte of Varallo: Self-representation and Territorial Control (1606-1640)...198���211 The Magnificent Temple Becomes a Military Structure: Transformations and Models in Mondov�� and Savona between the 16th and 17th Centuries...172���185 Faenza, 1565 and 1630: Two Urban Representations Between the Council of Trent and the Italian Plague...94���105 The Most Ancient Representations of Cusco: Sacred Affairs and Cultural Dynamics in the First Colonial Phase...290���305 The Control over Boundaries of Sacred Space: Ecclesiastical Architecture and Cities in Eighteenth-Century Savoyard State...258���275 The Topography of the Sacred. Rovigo: Between Orthodoxy and Heterodoxy...156���171 The Cities of the Barnabites: Some Urban Settlements of the Congregation Between the Sixteenth and Seventeenth Century...114���125 Roma Ignaziana: The Jesuits��� Strategic Adaptation of Christian Rome in Cartographic Form...126���139 Public Oratories of Venetian Villas: Identity of a Sacred Architecture Rooted within the Diocese of Vicenza....244���257 Medieval Ecclesiastical Structures, Dynasty and Community: The Historical Stratification of Religious Centers in the Representations of Theatrum Sabaudiae (1682)...212���231 The Granada of Ambrosio de Vico: Imago Urbis between Myth and Reality...276���289 Nunzio Galizia and the Perspective View of Milan ���liberata dalla peste��� (1578) ...106���113 The Devotion of Saint Oronzo and the Triumphant Counter-Reformation in Terra d���Otranto...232���243 The Factory of Concord: The First Perspective View of Fabriano...66���77 Cherubino Ghirardacci: Parish Priest of the Council of Trent...320���327

Atrial fibrillation (AF) is the most common arrhythmia in elderly people. Older patients with AF have several comorbidities and should be treated with complex therapeutic schemes. Arrhythmia complications are also common at an advanced age. Accordingly, AF can be considered a marker of frailty. Few indications can be found concerning the management of frail older subjects in current guidelines. The Frailty in Atrial Fibrillation Survey Study (FAST) was designed to overcome the gap of knowledge about this extremely vulnerable subset of patients. A multidisciplinary team composed by cardiologists, geriatricians and internists participated in the project. In a first phase, a survey was conducted aiming at clarifying specialty-related differences in definition and oral anticoagulant therapy (OAT) management of frail individuals. In the second phase, specific chapters were prepared about AF and frailty epidemiology, the network for the management of the arrhythmia, the diagnostic strategies for AF (including a minimum data set of tools derived from the geriatric multidimensional assessment), OAT and the choice between a rate or a rhythm control strategy. For each chapter, up-to-date evidence and current guideline recommendations were presented and discussed among the 47 Italian centers participating in the project. In the last phase of FAST, the results of the survey and the final draft of the chapters were merged into the present document. A lack of homogeneity in frailty definition existed. The integration among cardiologists, geriatricians and internists can represent the most effective tool to get through these differences improving the management of frail older patients.

in_bo vol. 12, n. 6 raccoglie gli atti della summer school "Nuovi scenari per patrimoni monastici dismessi" tenutasi a Lucca tra il 25 luglio e il 3 agosto 2019 e promossa dal Dipartimento di Architettura dell'Universit�� di Bologna, Centro Studi Cherubino Ghirardacci, Scuola Alti Studi Lucca IMT e dalla Comunit�� monastica agostiniana del monastero Corpus Domini di Cento. Il volume, a cura di Luigi Bartolomei e Sofia Nannini, offre riflessioni sul patrimonio monastico dismesso, con analisi che intersecano architettura, religione, diritto, economia, arte e storia., Preface...2���3 The Common House: Communities of Consecrated Life, towards the Enhancement of Their Houses and Heritage...10���39 Photography as a Tool for Reclaiming Sites...252���269 Monica Della Volpe: Thought, Consideration, Judgement...248���251 From Hospitium to Hortus Medicus: The Roots of Public Healthcare...214���223 A Tiny Plot of Land Under a Little Piece of Sky...210���213 Ring the Doorbell, Enter, Someone Will Welcome You...192���209 The Fondation des Monast��res in France, 1969���2019...188���191 Process Proposal for Adaptive Reuse and Social Promotion of Ecclesiastical Buildings...108���119 The Former Augustinian Monastery in Vicopelago, Lucca: From a Villa of the Buonvisi Family to a Place of Contemplative Life...92���107 Reusing Monastic Properties: Real Estate Valuation ...84���91 The Religious House: From the Common Life to the Protection of the Ecclesiastical Good. Canonical Itineraries ...70���83 Ecclesial Cultural Goods and Abandonment of Monastic Heritage...60���69 Ecclesiastical Heritage, Territory and Society: Knowledge Tools and Historical-Critical Debate...46���59 The Activity of the National Office for Ecclesiastical Cultural Heritage and Religious Buildings of the Episcopal Conference of Italy...40���45 Strategies for the Adaptive Reuse of the Former Monastery of Saint Augustine in Vicopelago...162���187 Ecclesiastical Heritage, Risk and Planning: A Large-scale Approach to Protection and Prevention...120���135 The City and Its Memory: Restoring the Former Salesian Complex in Faenza...224���233 San Pellegrino Church in Lucca: Restoration and Outfitting of the Plaster Deposit...234���247 Dismissed Monasteries: Proposal for a Legal Solution...136���161

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Studi Urbinati, B - Scienze umane e sociali, V. 75 (2005)

[abstract non disponibile], Studi Urbinati, A - Scienze giuridiche, politiche ed economiche, V. 16 (1964): Volume 1963-64

Atrial fibrillation (AF) is the most common arrhythmia in elderly people. Older patients with AF have several comorbidities and should be treated with complex therapeutic schemes. Arrhythmia complications are also common at an advanced age. Accordingly, AF can be considered a marker of frailty. Few indications can be found concerning the management of frail older subjects in current guidelines. The Frailty in Atrial Fibrillation Survey Study (FAST) was designed to overcome the gap of knowledge about this extremely vulnerable subset of patients. A multidisciplinary team composed by cardiologists, geriatricians and internists participated in the project. In a first phase, a survey was conducted aiming at clarifying specialty-related differences in definition and oral anticoagulant therapy (OAT) management of frail individuals. In the second phase, specific chapters were prepared about AF and frailty epidemiology, the network for the management of the arrhythmia, the diagnostic strategies for AF (including a minimum data set of tools derived from the geriatric multidimensional assessment), OAT and the choice between a rate or a rhythm control strategy. For each chapter, up-to-date evidence and current guideline recommendations were presented and discussed among the 47 Italian centers participating in the project. In the last phase of FAST, the results of the survey and the final draft of the chapters were merged into the present document. A lack of homogeneity in frailty definition existed. The integration among cardiologists, geriatricians and internists can represent the most effective tool to get through these differences improving the management of frail older patients.