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Trasversalmente, arte orale è ogni genere artistico che faccia uso della voce: antico o moderno; occidentale o extra-occidentale; popolare o autoriale; non scritto (nell’accezione consolidata della “tradizione orale”) oppure anche scritto; non mediato oppure mediato dalla tecnologia audiovisiva; in tempo reale o differito; in loco o a distanza; linguistico o anche non linguistico; genere puro (poesia, vocalizzo extraverbale) o misto (teatro, melologo, canzone). E in generale è forma significante ma insieme anche materiale presenza, sonora e corporea. Questo volume raccoglie gli atti di un convegno svoltosi nel maggio 2019 presso l’Università IULM di Milano, che alle ordinarie sessioni accademiche affiancava anche “sessioni performative” artistiche. La prospettiva è necessariamente interdisciplinare: l’oralità è trattata come l’elemento comune che caratterizza arti diverse quali la poesia, la musica e il teatro, nonché le loro storiche commistioni (ad esempio il canto epico, la poesia lirica), fino a fenomeni contemporanei come il rap, il poetry slam, la vocal performance art. Sono convocati a dialogare studiosi di differente estrazione: estetica, teoria letteraria, poesia contemporanea, metrica, linguistica, (etno)musicologia, storia del teatro, performance studies. L’interazione dei vari punti di vista consente di affrontare l’oralità nella sua valenza trasversale e, al tempo stesso, negli aspetti specifici propri di ciascuna espressione artistica.

1. Introduzione Le possibilità sonore dell’apparato vocale dell’uomo sono state ampiamente sfruttate in ogni forma di arte orale, compresa la musica, ben oltre l’ambito del canto. I compositori si sono interessati alla parola parlata e alle altre vocalizzazioni paralinguistiche sia come mezzo per trasmettere significati, anche non convenzionali, sia come fonte da esplorare per le sue proprietà acustiche. Diverse lingue dall’Africa e dall’Asia orientale usano l’intonazione per veicolare signif...

Se gli oggetti potessero parlare potrebbero raccontare molte storie delle persone a cui sono appartenuti, ma anche dei tempi che hanno attraversato. Questo libro racconta l’inedita storia del pianoforte regalato da Einstein alla sorella Maja nel 1931, poi passato nelle mani del pittore Hans Joachim Staude e ora conservato all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Attraverso fonti e immagini, viene così ricostruito il legame di Einstein con l’Italia, e soprattutto con Firenze, tra scienza, arte e cultura, all’epoca dell’avvento del fascismo, della questione ebraica, delle leggi razziali e della guerra fino all’emigrazione negli Stati Uniti. Una vicenda costellata di avvenimenti a volte meravigliosi, a volte tragici, mai banali. Un’avventura vissuta a fianco delle vite di molte donne e uomini che hanno dovuto confrontarsi con sfide quotidiane ed epocali, accompagnate da un filo conduttore, la musica, che ha legato in maniera indissolubile le loro esistenze.

Il libro ricostruisce la storia del volo spaziale dai pionieri della missilistica, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, al primo storico allunaggio, il 20 luglio 1969. Particolare rilievo è dato al rapporto tra scienza e immaginazione. La storia dell’astronautica è così ripercorsa anche attraverso i contributi dei romanzi, dei film e dei comics di fantascienza, esaminando il ruolo che tali generi artistici hanno avuto nei sogni e nei progetti dei padri dell’astronautica. Da Oberth a von Braun, tutti i protagonisti di questa storia hanno infatti dichiarato esplicitamente il debito nei confronti delle loro letture giovanili di Jules Verne e di molti altri autori. Ci si concentra, inoltre, su alcuni specifici aspetti della corsa allo spazio, come quello della realizzazione della stazione spaziale, progetto poi accantonato per dare la precedenza allo sbarco diretto sulla Luna. Nel corso del lavoro vengono anche presentati documenti inediti o poco conosciuti nell'ambito della storiografia sull'argomento.

Il volume affronta un campo di ricerca quasi del tutto inesplorato: la diffusione dell'alchimia dopo la rivoluzione chimica di Lavoisier alla fine del Settecento, concentrandosi sul contesto francese, attraverso l'esame di documenti inediti o poco conosciuti. L'alchimia non solo si diffuse presso i movimenti esoterici del tempo, ma continuò a suscitare l'attenzione degli ambienti accademici ufficiali. Attraverso il lavoro di ricerca svolto sono anche maggiormente comprensibili alcune prese di posizione di celebri scienziati del tempo nei confronti del sapere alchemico, finora non adeguatamente contestualizzate.

Il libro ricostruisce la storia dei personaggi e delle scoperte che, a partire dalla rivoluzione chimica di Lavoisier alla fine del Settecento, condussero all'invenzione della Tavola Periodica degli Elementi da parte del chimico Dmitrij Ivanovic Mendeleev nel 1869. Particolare rilievo è dato all'influenza della scienza italiana sull'opera del ricercatore russo, anche attraverso la presentazione e l'analisi di documenti inediti.

Il saggio esamina il contesto scientifico e culturale all'interno del quale H. G. Wells elaborò il suo celebre romanzo "The War of the Worlds" (1897), presentato in questo volume in una nuova traduzione, ricostruendo in dettaglio anche le vicende editoriali, poco conosciute e mai precisate con attenzione, sia dell'edizione originale che delle successive versioni non autorizzate americane.

La vita e le opere di Francesco Selmi ricoprono un ruolo di particolare importanza nella storia della chimica in Italia nel XIX secolo, intrecciandosi con alcuni degli episodi decisivi che caratterizzarono la vita scientifica e politica sia del periodo preunitario sia della prima fase del Regno d’Italia. Selmi fu uno dei fondatori della chimica dei collodi e della tossicologia. Ma fu anche uno degli autori più attivi in Italia nell’ambito della manualistica universitaria e liceale, e della divulgazione scientifica. L'articolo ripercorre l'intera carriera dello scienziato italiano, anche attraverso aspetti ed episodi inediti o poco conosciuti.

Il volume ricostruisce la genesi del celebre romanzo pubblicato da Mary Shelley a Londra nel 1818, con particolare attenzione alle fonti scientifiche, filosofiche e letterarie utilizzate dall'autrice. Il testo quindi esamina lo sviluppo del mito di Frankenstein nel corso di due secoli, dalle prime rappresentazioni teatrali, al cinema, ai fumetti, soffermandosi sui molteplici significati attributi nel corso del tempo al nome "Frankenstein".

Discussione critica sul mito di Frankenstein nel 200° anniversario del romanzo scritto da Mary Shelley e pubblicato a Londra nel 1818.

Analisi della diffusione della Teoria degli antichi astronauti nell'ambito della produzione letteraria italiana, con particolare riferimento alla fantascienza e ai fumetti. L'articolo porta un ulteriore contributo sull'argomento, rispetto alla monografia del sottoscritto ("Il mistero degli antichi astronauti", Roma, Carocci, 2017), con nuovi documenti.

L'articolo rappresenta la più aggiornata rassegna critica e bibliografica sulla cosiddetta "teoria degli antichi astronauti": l'idea che nel passato entità aliene siano giunte sul nostro pianeta, lasciando presenze tangibili del loro passaggio, in particolar modo in ambito archeologico. Alla teoria degli antichi astronauti il sottoscritto ha già dedicato un'ampia monografia.

Analisi del percorso biografico e scientifico del celebre scienziato torinese Amedeo Avogadro (9 agosto 1776 – 9 luglio 1856) alla luce dei documenti pubblicati nel volume. Il libro presenta lettere in gran parte inedite.

Nel 1897, il fisico italiano Emilio Villari, studiando le proprietà dei raggi x e dei raggi uranici, utilizzò l’uraninite, un minerale principalmente nella forma di diossido di uranio. Una varietà dell’uraninite è la pechblenda, nella quale Marie Curie scoprirà due nuovi elementi: il polonio e il radio. L’obiettivo dell'articolo è quello di evidenziare alcune possibili relazioni tra il lavoro di Villari e quello di Madame Curie.

Vita e opere del chimico italiano Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio (1734-1810)

Vita e opere dell'astronomo, matematico, filosofo e patriota italiano Ercole Roselli (1818-1905)

Vita e opere del mineralogista e storico della scienza italiano Francesco Rodolico (1905-1988)

Il libro ricostruisce per la prima volta, in maniera seria e rigorosa, secondo i criteri storiografici più aggiornati, la genesi e lo sviluppo della cosiddetta "teoria degli antichi astronauti", secondo la quale entità aliene avrebbero raggiunto la Terra nel passato, lasciando evidenti tracce del loro passaggio: dall'esistenza di particolari reperti archeologici, non spiegabili all'interno del contesto nel quale sono stati rinvenuti, alla manipolazione del codice genetico degli ominidi preistorici. Il volume ripercorre la storia di questo mito moderno utilizzando la storia della scienza e della tecnica, quella della filosofia, della psicologia e dei movimenti spirituali, e innumerevoli fonti relative alla fantascienza e alla pseudoscienza, al cinema, alla radio e ai fumetti.

Introduzione volta a mettere in evidenza l'importanza del testo di Martin nell'ambito degli studi critici sul mito di Atlantide, argomento al quale il sottoscritto ha dedicato due volumi: "Atlantide. Una controversia scientifica da Colombo a Darwin" (2002) e "Le metamorfosi di Atlantide" (2011), oltre a numerosi saggi in Italia e all'estero.

In occasione del 150° anniversario della nascita, il volume ricostruisce, anche sulla base di documenti finora poco considerati, la biografia di Marie Curie, prima al mondo a vincere due premi Nobel (fisica, 1903, chimica, 1911), dedicando un particolare spazio all'analisi della sua immagine della scienza, dalla concezione della ricerca al ruolo dell’insegnamento e della diffusione della cultura scientifica. Marie Curie è infatti uno dei migliori esempi di come gli ideali e i valori della scienza moderna, libera e disinteressata, possano essere messi al servizio dell’umanità, dell’uguaglianza fra i popoli e fra i sessi, e della pace.

Introduzione volta a delineare storicamente la nascita del concetto di "placebo".

Vita e opere del chimico italiano Sebastiano Purgotti (1799-1879)

Prima raccolta della corrispondenza del celebre scienziato torinese Amedeo Avogadro (9 agosto 1776 – 9 luglio 1856), il cui nome è associato - unico italiano - a quello di una costante universale. Il libro presenta lettere molto importanti, in gran parte inedite, corredate da un apparato di note utile al loro inquadramento storico, che illuminano l'attività e i contatti, anche internazionali, di Avogadro.

La scienza è lo strumento migliore che possediamo per conoscere la realtà. Ciò che sappiamo è il risultato di un percorso lungo e tortuoso compiuto nel desiderio di spiegare quanto ci circonda. A partire dalla osservazione della natura il genere umano ha cercato di dare risposte ai suoi interrogativi ricorrendo anche alla magia ed elaborando miti e sistemi religiosi. Nel tempo, grazie a osservazioni sempre più raffinate e a strumenti sempre più efficaci, sono stati messi a punto metodi e tecniche affidabili e sono state poste le regole che ci permettono di studiare la natura correttamente e di arrivare alla formulazione di conclusioni condivisibili. In queste pagine si ripercorre questo cammino: alcune antiche credenze potranno strappare un sorriso, ma non bisogna dimenticare che la scienza ha bisogno di immaginazione e creatività e che a molte risposte si è arrivati per vie bizzarre e imprevedibili. Come ha scritto il grande fisico Richard Feynman, «se non si potesse o volesse guardare in nuove direzioni, se non si avessero dubbi o non si riconoscesse il valore dell’ignoranza, non si riuscirebbe ad avere idee nuove». Indice: Introduzione. Capitolo primo - Oltre le apparenze: Astrologia e Fisica; Alchimia e Chimica; Omeopatia e Medicina. Capitolo secondo - Natura e Vita: Creazionismo ed Evoluzionismo; Magia ed Ecologia; Extraterrestri e Astronomia. Capitolo terzo - Fantasia o realtà?: Animali misteriosi e Zoologia; Piramidologia e Archeologia; Continenti perduti e Geologia. Capitolo quarto: Prevedere il futuro: Profezie e Statistica; Paranormale e Psicologia; Futurologia e Fantascienza

Growth as a way to overcome the present economic crisis has been constantly invoked by policy of all advanced countries. Yet, the ideology of growth has been subjected to severe criticism for the past two hundred years, since the beginning of the Industrial Revolution. It has been conceived with no consideration for very important scientific achievements, such as the interaction between living organisms and environment, and the Second Principle of Thermodynamics. The aim of this essay is to outline a brief history of this criticism.

Sintesi degli studi realizzati dal sottoscritto sull'opera di Amedeo Avogadro e presentati all'interno dei convegni del Gruppo Nazionale di Storia e Fondamenti della Chimica.

Gli autori, prendendo le mosse dalle strutture degli apprendimenti mediati dalla vicarianza, e facendo riferimento alle abilità sociali e alle strategie sociali, illustrano una esperienza condotta nell'ambito di un progetto di ricerca svolto in collaborazione con Spro Senza Forntiere Onlus. In modo particolare introducono una variazione del Q-Ras (Bocci, 2005) denominata Q-Ras Sport, finalizzata all’applicazione nei contesti sportivi. L'applicazione di questa variante è stata effettuata con un gruppo di bambini tra gli 8 e gli 11 anni coinvolti in un progetto pilota mirato a favorire l’inclusione ociale di soggetti a rischio di marginalità sociale in quanto provenienti da ambienti socio culturali fortemente svantaggiati.