547 results
Search Results
2. Editoriale – Un disegno su un foglio lungo venticinque anni | Editorial - A drawing on a piece of paper twenty-five years long : Published in Disegnare idee immagini 52/2016. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Mario Docci and Mario Docci
- Abstract
In occasione dei venticinque anni di vita della rivista Disegnare. Idee, Immagini vorrei tracciare un breve quadro degli avvenimenti che sul finire degli anni Ottanta ci indussero a fondare questa rivista. Come è noto la Scuola Romana del Disegno ha avuto origine e si è sviluppata fin dal momento della nascita della Facoltà di Architettura e ha avuto alcuni grandi maestri come Vincenzo Fasolo, Fausto Vagnetti, seguito da Luigi Vagnetti a sua volta seguito da Gaspare de Fiore e da molti altri ottimi disegnatori e docenti; cito ad esempio Angelo Marinucci, un eccellente disegnatore ma soprattutto un grande acquarellista. | On the twenty-fifth anniversary of the magazine Disegnare. Idee, Immagini I'd like to briefly tell you the story of why we decided to publish the magazine in the early eighties. As we all know the Roman School of Drawing was founded in conjunction with the Faculty of Architecture. Several important masters taught at the school: Vincenzo Fasolo, Fausto Vagnetti, followed by Luigi Vagnetti, Gaspare de Fiore and many other talented draughtsmen and teachers, for example Angelo Marinucci, an excellent draughtsman but above all a talented watercolourist.
- Published
- 2017
3. La Ricerca nel Politecnico di Bari: Resoconto Generale 2014 - Research at Politecnico di Bari: General Report 2014 : 1° Workshop sullo stato dell’arte delle ricerche nel Politecnico di Bari – 1st Workshop on the State of the Art and Challenges of Research Efforts at POLIBA
- Author
-
AA. VV, Salvatore Nuzzo, Gregorio Andria, Pietro Camarda, AA. VV, Salvatore Nuzzo, Gregorio Andria, and Pietro Camarda
- Abstract
Il volume rappresenta il risultati del primo censimento ragionato della ricerca che il Politecnico fa dalla sua fondazione nel 1990, relativamente al biennio 2013/2014. Esso dà conto a) dei gruppi di ricerca (attraverso schede sintetiche), e dei dottorandi; b) delle ricerche in atto attraverso gli abstract dei paper presentati. Ne risulta una mappa dello stato dell'arte della ricerca con cui orientarsi, utile sia alla comunità scientifica del Politecnico che alla società civile per la conoscenza di competenze utili ad affrontare le complesse sfide sociali del nostro tempo. In this volume there are the results of the first reasoned census of researches that Politecnico carries out ago from its founding in 1990, relative to the two-year period 2013/2014. It gives an account a) to the research groups (through short cards) and of doctoral students; b) of the researches through the abstracts of the papers submitted. The result is a map of the state of research with which to orient yourself, useful both to the scientific community of the Politecnico that to the civil society, to know skills needed to address complex social challenges of our time.
- Published
- 2014
4. Paolo Radi. Alzando lo sguardo : catalogo della mostra presso annamarracontemporanea. 2 ottobre – 30 novembre 2013
- Author
-
AA. VV, Lorenzo Respi, AA. VV, and Lorenzo Respi
- Abstract
Con intelligenza e spiccata sensibilità Paolo Radi ha capito le enormi potenzialità della carta, assimilandole nel suo codice espressivo ed elaborandole in modo assolutamente personale sul piano percettivo e tattile. Per Radi la scoperta della carta non è né una conquista recente, né un diversivo per rinnovare abilmente il proprio linguaggio, caratterizzato nell'ultimo decennio dall'uso del perspex, del pvc e della gomma siliconica. Non aggiunge un nuovo materiale. Anzi, ritorna alle sue origini di artista visivo. Recupera quel materiale tradizionale che lo ha sempre affascinato e accompagnato, quasi in sordina, nella sua ventennale carriera. È un atto consapevole di richiamo alla memoria, un avvicinarsi all'essenza stessa della carta.
- Published
- 2013
5. Rappresentazione materiale/immateriale - Drawing as (in) tangible : 40° Convegno internazionale dei Docenti delle discipline della Rappresentazione. Quindicesimo congresso UID – Milano 13/15 settembre 2018 / 40th International Conference of Teachers of the disciplines of the Representation. XV congress UID - Milan
- Author
-
AA. VV, Rossella Salerno, AA. VV, and Rossella Salerno
- Abstract
È forte la tentazione di aprire questa Prefazione agli atti del 40.mo Convegno dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione – il più importante dei nostri appuntamenti annuali, la cui prima edizione si tenne il 3-4-5 maggio 1979 a Santa Margherita Ligure – con qualche considerazione sul percorso che ci ha condotto fin qui. È però anche facile rinunciare, perché il Comitato Tecnico Scientifico della UID ha deciso di ricordare adeguatamente la ricorrenza, avviando in realtà, considerato che nel 2020 cade poi il 40.mo anniversario della fondazione della nostra società scientifica (formalmente costituita il 4 agosto 1980), un biennio di celebrazioni e, soprattutto, di riflessioni su “chi siamo, da dove veniamo”, ma pure su “dove andiamo”, anzi: su dove “dobbiamo andare”. Ci sta lavorando uno specifico gruppo di lavoro della UID, coordinato dal Vice Presidente Mario Centofanti, e i primi prodotti sono stati preparati proprio per questo Convegno di Milano, nel cui programma è stata prevista una sessione ad hoc. Mi pare allora più opportuno segnalare come quest'appuntamento milanese segni in maniera definitiva l'inserimento del Politecnico di Milano tra le realtà più significative della comunità scientifica della rappresentazione. Forse da sempre è, dopo Sapienza-Università di Roma, la sede con il maggior numero di incardinati sul settore scientifico-disciplinare ICAR/17; di sicuro, è stata la prima in Italia in cui la nostra attività di ricerca e didattica ha iniziato a cimentarsi a più ampio spettro nei diversi campi dall'architettura, del design e dell'ingegneria. Però solo negli ultimi anni è riuscita ad affermarsi in maniera esplicita, grazie soprattutto a un gruppo di giovani preparati e motivati, che finalmente ha trovato un'autorevole, consapevole e riconosciuta leadership in Rossella Salerno. Dopo una serie di significative iniziative, anche a livello internazionale, che hanno avuto il Patrocinio della UID – come il Seminario Brainstorming BIM. Il modello tra rilievo e costruzione, promosso da Cecilia Bolognesi alla fine del 2016; il 5th INTBAU International Annual Event, organizzato nel luglio 2017 da Giuseppe Amoruso e la ICGG 2018, 18th International Conference on Geometry and Graphics, l'appuntamento biennale della ISGG che si è svolta ad agosto scorso per iniziativa di Luigi Cocchiarella – l'organizzazione del nostro Convegno annuale costituisce un traguardo di assoluto rilievo. Per il Politecnico di Milano e per la UID, che non poteva più fare a meno dell'importante e continuo contributo milanese. Ringrazio Rossella, Michela Rossi, Andrea Rolando e tutti i colleghi del Politecnico per il grande sforzo che hanno fatto. L'Introduzione di Rossella Salerno mi consente, quest'anno, di essere più breve rispetto agli anni scorsi. Mi limiterò, pertanto, ad alcune considerazioni sulla partecipazione al Convegno e a una lettura trasversale dei paper, non per Focus, cercando soprattutto di cogliere ed evidenziare i macro temi che risultano più o meno coltivati. A tal fine la lettura dei paper accettati per la pubblicazione agli Atti, finalizzata a scrivere questa Prefazione, è una delle esperienze più faticose ma nello stesso tempo più interessanti e istruttive, come Presidente della UID; determinante per rendersi conto dello stato dell'attività scientifica in corso nella nostra comunità. È infatti nei convegni che in genere vengono presentati, offrendoli alla discussione e alla verifica dei colleghi, i primi risultati delle ricerche in atto, ben prima che sulle stesse vengano redatti meditati articoli o, nei casi di temi di maggiore respiro, scritte corpose monografie.
- Published
- 2019
6. Le forme del museo - Architectural shapes of museums : Ragionamenti ed esercizi didattici - Reasoning and learning exercises
- Author
-
Anna Bruna Menghini, Michele Beccu, Ariella Zattera, Anna Bruna Menghini, Michele Beccu, and Ariella Zattera
- Abstract
72 Archinauti / quaderni della didattica - Collana di Architettura del Politecnico di Bari diretta da Claudio D'Amato 72 Archinauti series | Educational papers - Architecture Series - Polytechnic of Bari edited by Claudio D'Amato Questo è un libro di ragionamenti architettonici, che come tutti quelli sull'insegnamento della progettazione/composizione, segna l'‘eterno ritorno dell'uguale'che costringe ogni generazione di docenti a misurarsi con l'infinità circolare del tempo per impadronirsi del tema e farlo proprio. La maniera specifica con cui Zattera, Beccu e Menghini hanno scelto di percorrere questo cammino, è stata quella di individuare esempi significativi di musei di diversi autori ed epoche, interpretandoli con le categorie proprie del progetto d'architettura, e costruendo con essi possibili itinerari tematici e formali. This is a book of architectural reasonings which, like all those on teaching of design/composition, marks the ‘'eternal return of the equal”, that forces each generation of teachers to confront themselves with the circular infinity of time to capture the architectural theme and take possession of it. The specific way in which Zattera, Beccu and Menghini have chosen to take this path, has been to identify examples of museums of different authors of different times, and to interprete them with their own categories of architectural design, giving them to the students as possible thematic and formal itinenaries. ARIELLA ZATTERA (Venezia 1942) è stata professore associato di Composizione architettonica e urbana (ICAR/14) nella Facoltà di Architettura di Bari, in servizio nel Politecnico di Bari dal 1° novembre 1998 al 31 ottobre 2012. Ariella Zattera (Venice 1942) has been an Associate Professor of Architectural design in the School of Architecture in the Polytechnic of Bari, from November 1st 1998 to October 31st 2012. MICHELE BECCU (Cagliari 1952) è stato professore associato di Composizione architettonica e urbana (ICAR/14) prima nella Facoltà di Architettura poi nel Dipartimento di Scienze dell'ingegneria civile e dell'architettura (DICAR), in servizio nel Politecnico di Bari dal 3 marzo 1994 al 31 ottobre 2015. Oggi insegna nell'Università Roma Tre. Michele Beccu (Cagliari 1942) has been an Associate Professor of Architectural design in the School of Architecture in the Polytechnic of Bari, from March 3rd 1994 to October 31st 2015. Today he teaches in University of Roma Tre. ANNA BRUNA MENGHINI (Canino, VT 1960) è professore associato di Composizione architettonica e urbana (ICAR/14) nel Dipartimento di Scienze dell'ingegneria civile e dell'architettura (DICAR), in servizio nel Politecnico di Bari da 8 luglio 1999. Anna Bruna Menghini (Canino, VT 1960) is today an Associate Professor of Architectural design in Department of Architecture in the Polytechnic of Bari, where she teaches from July 8th 1999. VITO DE BELLIS (Bari 1984) laureato nel 2010 in Architettura nel Politecnico di Bari dove nel 2015 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Progettazione architettonica. Attualmente vive a Londra dove ha ottenuto una borsa di studio per un master presso la Prince's Foundation. Vito De Bellis (Bari, 1984) graduated in 2010 in Architecture in the Polytechnic of Bari where in 2015 he got his PhD in Architectural Design. He currently lives in London where he attends a masters at the Prince's Foundation.
- Published
- 2017
7. La terza dimensione dell’Uomo vitruviano di Leonardo | The third dimension of Leonardo’s Vitruvian Man : Published in Disegnare idee immagini 50/2015. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Fabrizio Ivan Apollonio, Paolo Clini, Marco Gaiani, Annalisa Perissa Torrini, Fabrizio Ivan Apollonio, Paolo Clini, Marco Gaiani, and Annalisa Perissa Torrini
- Abstract
Lo scritto illustra una nuova metodica di descrizione e visione del disegno più famoso al mondo, l'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci: una efficace filiera di acquisizione, elaborazione, visualizzazione e fruizione digitale 3D del supporto cartaceo tesa ad esaltare il realismo della percezione raggiungendo un dettaglio visivo del centesimo di millimetro. Si tratta di un sistema che quindi è in grado di mettere in luce sul disegno dettagli e particolari non rintracciabili a una sua ispezione diretta. Il workflow sviluppato va a definire complessivamente un modello di definizione speditiva di modelli digitali di disegni finalizzati a nuovi studi e spettacolari modalità di loro fruizione, comunicazione e divulgazione. | This paper illustrates a new method used to portray and view the most famous drawing in the world: The Vitruvian Man by Leonardo da Vinci. A successful workflow of acquisition, processing, visualisation and 3D digital fruition of the paper support aimed at enhancing perceptive realism and achieve a visual detail of a hundredth of a millimetre. The system highlights details of the drawing and specific features that would otherwise be invisible to the naked eye. The workflow developed by the authors is a rapid definition model of digital drawing models intended to be used in new studies as well as provide spectacular ways in which they can be enjoyed, communicated and disseminated.
- Published
- 2015
8. Le ricerche dei dottorandi del Politecnico di Bari - PHD Students research programs : 1° Workshop sullo stato dell’arte delle ricerche nel Politecnico di Bari – 1st Workshop on the State of the Art and Challenges of Research Efforts at POLIBA
- Author
-
AA. VV, Salvatore Nuzzo, Gregorio Andria, Pietro Camarda, AA. VV, Salvatore Nuzzo, Gregorio Andria, and Pietro Camarda
- Abstract
Il volume contiene 58 contributi dei dottorandi del 27° e 28° ciclo, così suddivisi per DR: - DICATECH, DR in Rischio, sviluppo ambientale, territoriale ed edilizio, Coordinatore Prof. Ing. Antonio Petrillo (13 paper); - DICAR, DR in Ingegneria civile e Architettura, Coordinatore Prof. Arch. Claudio D'Amato (11 paper); - DMMM, DR in Ingegneria meccanica e gestionale, Coordinatore Prof. Ing. Giuseppe Pascazio (16 paper); - DEI, DR in Ingegneria elettrica e dell'informazione, Coordinatore Prof. Ing. Michele Trovato (18 paper). Il 29° ciclo non è presente poiché i Collegi alla fine del I anno di corso. Tutti i dottorati del Politecnico di Bari sono stati accreditati dall'ANVUR per il 30° ciclo. In this volume 58 contributions of the PhD students of the 27th and 28th cycle, so broken down by PhD courses: - DICATECH, PhD course in risk and development of territory, of the environment and of building. Coordinator: Prof. Eng. Antonio Petrillo (13 submissions); - DICAR, PhD course in Civil Engineering and Architecture. Coordinator: Prof. Arch. Claudio D'Amato (11 submissions); - DMMM, PhD course in Mechanical Engineering and Management. Coordinator: Prof. Eng. Giuseppe Pascazio (16); - DEI, PhD course in Electrical and Information Engineering. Coordinator: Prof. Eng. Michele Trovato (18 submissions). The 29th cycle is not present here because to those students it is not still assigned their research topics (it will happen at the end of the first year of the course). All PhD courses were credited by ANVUR for the 30th cycle.
- Published
- 2014
9. Abu Ghraib. Abuso di potere : Abu Ghraib. Abuse of power
- Author
-
AA. VV, Maria Elisa Tittoni, Federica Pirani, AA. VV, Maria Elisa Tittoni, and Federica Pirani
- Abstract
Susan Crile si era già imbattuta, nel suo percorso artistico, con le conseguenze della guerra: i suoi apocalittici fires of war, realizzati dopo un viaggio di dieci giorni nelle zone del conflitto iracheno del 1991, restituivano panorami infuocati e sterili, allucinati, senza senso. Ora, di nuovo, la guerra. Questa volta l'insopportabile disgusto svelato al mondo intero dalle immagini dell'inferno di Abu Ghraib.
- Published
- 2013
10. Napoleone entra a New York. Chaim Koppelman e l’Imperatore. Opere 1957-2007 : Napoleon entering New York. Chaim Koppelman and the Emperor. Works 1957-2007
- Author
-
AA. VV, Fabio Benedettucci, Giulia Gorgone, Maria Elisa Tittoni, AA. VV, Fabio Benedettucci, Giulia Gorgone, and Maria Elisa Tittoni
- Abstract
Aveva nove anni Chaim Koppelman quando, per la prima volta, tratteggiò il profilo di Napoleone sul suo libro di geografia. Non un ritratto voluto, né ricercato, semplicemente il disegno di un bambino – talentuoso – che ferma sulla carta ciò che lo incuriosisce o colpisce, senza porsi troppe domande. Quell'appunto distratto è rimasto lì, apparentemente dimenticato, nella frenesia di una vita, anche artistica, che aveva velocemente cominciato a delineare il suo corso. Come tutte le passioni, però, quel profilo, nel tempo, ha fatto maturare sotterranee riflessioni, portando poi alla luce e nell'arte di Koppelman nuovi stimoli e lavori. E perfino un “nuovo” Napoleone, liberato dal suo essere concreto personaggio storico per diventare icona e simbolo addirittura dell'inconscio collettivo. E, forse, più ancora, realizzazione in carne ed ossa delle battaglie che portano alla costruzione dell'armonia. Koppelman punta, infatti, l'attenzione sul Napoleone che è in ognuno di noi. “La bellezza è sempre unione di opposti – era il manifesto del Realismo Estetico di Eli Siegel, corrente cui Koppelman aderì negli anni Quaranta – e unire gli opposti è quel che cerchiamo di realizzare in noi stessi”. Ecco l'intimo desiderio di Napoleone: portare la democrazia affermando però la propria autorità. Ed ecco l'intimo desiderio del Napoleone interiore: affermare il “noi”, mettendo in mostra l'“io”. Dal desiderio di illustrare questa scoperta, prende le mosse la ricerca di Koppelman, correndo attraverso dipinti, pastelli, acqueforti, incisioni su linoleum, acquerelli per giocare con i suoi stessi risultati. Napoleone osserva l'orizzonte artistico nei secoli, guardando perfino se stesso allo specchio, non per avere risposte ma forse per porre domande sulla vera natura dell'uomo e dei suoi desideri. [Dino Gasperini, Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico] Chaim Koppelman was only nine when he first drew a profile of Napoleon in his geography book. It wasn't supposed to be a portrait, just a drawing by a talented child who puts down on paper things that strike him or arouse his curiosity, without wondering too much about them. That casual drawing is still there, apparently forgotten in the bustle of a lifetime, artistic and otherwise, that had soon begun to mark out its course. Like all passions, though, that profile of Napoleon caused subterranean reflections to ripen in Koppelman, bringing new stimuli and works to light and to his art. And even a “new” Napoleon, freed from being an actual historical figure and becoming an icon and symbol in the collective consciousness. And, perhaps still more significant, a flesh-and-blood personification of the battles that lead to the construction of harmony. Koppelman focuses attention on the Napoleon who's in every one of us. “All beauty is a making one of opposites, and the making one of opposites is what we are going after in ourselves,” proclaimed the manifesto of Eli Siegel's Aesthetic Realism, a movement that Koppelman joined in the 1940s. This was Napoleon's innermost desire: to bring democracy, but at the same time to assert his own authority. And it's also the innermost desire of our inner Napoleon: to assert the “we” while flaunting our own “I.” Koppelman's research started from his desire to illustrate this discovery in paintings, pastels, etchings, linoleum prints and watercolors, playing with his results. Napoleon observes the artistic horizon over the centuries and even looks at himself in a mirror, not to find answers but perhaps to raise questions about the true nature of humans and their desires. [Dino Gasperini, City Councillor for Cultural Policies and the Historic Center]
- Published
- 2011
11. La ricostruzione del castello di Miglianico ad opera di Francesco Bonfanti (1947-1959) : Published in Opus 2/2018. Quaderno di storia architettura restauro disegno
- Author
-
Stefano Cecamore and Stefano Cecamore
- Abstract
Il paper propone i risultati delle ricerche effettuate presso l'Archivio progetti IUAV di Venezia per quanto riguarda il castello di Miglianico progettato da Francesco Bonfanti tra il 1947 e il 1959. L'edificio è un interessante esempio di ricostruzione proposto in Italia dopo i danni durante il secondo mondo Guerra. Il castello appartiene al periodo medievale, si trasforma in una forma di residenza nel XX secolo di proprietà dei Valignani, nobile famiglia del sud Italia. Tuttavia, la città di Miglianico perde almeno il 50% del suo patrimonio architettonico durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione successiva è spesso basata su alterazioni e adattamenti impropri degli edifici preesistenti, gestiti con tecniche e materiali non collegati alla tradizione edilizia locale. La capacità di Bonfanti di dialogare con il passato è evidente nell'accurata costruzione / ricostruzione di parti dell'intero preesistente e nell'uso di materiali tradizionali. Il progetto è in grado di restituire opportunamente il profilo originale e le relazioni morfologiche e volumetriche appropriate, giocando su diverse scale di percezione. L'attuale costruzione della nuova città nell'area prospiciente il castello rischia di compromettere l'equilibrio che Francesco Bonfanti aveva saputo intrecciare tra il contesto moderno e quello antico; questo, ancora una volta, porta l'attenzione sulla questione della protezione di un patrimonio costruito tra le richieste di conservazione e la necessità di trasformare aree urbane consolidate che sono difficili da inquadrare attraverso i soliti strumenti di salvaguardia.
- Published
- 2019
12. Focus on Veronica Botticelli e Khen Shish : La distanza delle ragioni
- Author
-
AA. VV, Giorgia Calò, AA. VV, and Giorgia Calò
- Abstract
I lavori di Botticelli e Shish, benché abbiano alcune affinità, seguono due percorsi antitetici, presentando, ciascuna a suo modo, una affascinante miscela di emozioni contraddittorie, senza mai contestualizzare la loro narrativa in un luogo e tempo preciso. È una pittura densa di emozioni, dal carattere fortemente gestuale, capace di impressionare lo spettatore e sfidarlo intellettualmente, pur mantenendo un linguaggio visivo universalmente comprensibile. Botticelli's and Shish's works are on two antithetic paths, each presenting in her own way, a fascinating mixture of contradictory emotions, in narratives that never contextualize them in a precise time or place. Here is painting dense with emotion, with strong gestural characteristics, capable of making an impression on the spectator and challenging him or her intellectually, though it maintains a universally understood visual language.
- Published
- 2017
13. Territori e frontiere della Rappresentazione / Territories and frontiers of Representation : Atti del 39° convegno internazionale dei Docenti delle discipline della Rappresentazione – UID 2017 – Napoli, 14-15-16 settembre
- Author
-
AA. VV and AA. VV
- Abstract
Con questa 39.ma edizione, il più importante convegno dell'Unione Italiana per il Disegno continua il suo itinerario tra sedi importanti per la storia della rappresentazione. Dopo Firenze, ove fu messa a punto la prospettiva, Napoli, che vanta una delle scuole di rappresentazione grafica più antiche e prestigiose d'Italia. With this 39th edition, the most important convention of the UID continues its route through important headquarters for the history of representation. After Firenze, where perspective was created, Napoli, proud to have one of the oldest and most prestigious schools of graphic representation in Italy. 224 contributi, sottoposti a double blind peer review 224 papers, submitted to double blind peer review
- Published
- 2017
14. Luce, stelle e geometria della meridiana di Rocco Bovi nella Certosa di San Martino : Published in Disegnare idee immagini 54/2017. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Alessandra Pagliano and Alessandra Pagliano
- Abstract
Il saggio è un resoconto scientifico degli studi e dei lavori recentemente effettuati nella Certosa di San Martino, nella quale è stata rifunzionalizzata un'antica meridiana: è stato infatti consentito nuovamente ai raggi solari l'ingresso durante l'intero anno, fino al solstizio d'inverno, da decenni in ombra a causa di impropri lavori di consolidamento. È stato inoltre analizzato il pavimento di riggiole dipinto da Leonardo Chiaiese al fine di verificare, ed eventualmente divulgare, che l'imponente scena dipinta immortala un raro evento astronomico e non può essere considerata meramente come decorazione artistica perché collabora attivamente con la meridiana. | This paper is a scientific report about the studies and works recently performed in the Charterhouse of St. Martin to restore an ancient sundial and make it work. In fact, the sun's rays were once again allowed to enter throughout the year, until the winter solstice; due to incorrect consolidation the sun had not shone on this solstice for decades. We also analysed the tin-glazed, hand-decorated ceramic tiles painted by Leonardo Chiaiese to verify, and possibly disseminate, the fact that the arrangement of painted constellations around the meridian line immortalises a rare astronomical event and cannot be simply considered as an artistic decoration because it actively collaborates with the sundial.
- Published
- 2017
15. Disegnare idee immagini n° 52 / 2016 : Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura Sapienza Università di Roma
- Author
-
Laura Carlevaris, Paolo Portoghesi, Wim van den Bergh, Mario Docci, Maria Grazia Cianci, Antonio García Bueno, Karina Medina Granados, Enrico Cicalò, Nilda Valentin, Laura Farroni, Silvia Rinalduzzi, Laura Carlevaris, Paolo Portoghesi, Wim van den Bergh, Mario Docci, Maria Grazia Cianci, Antonio García Bueno, Karina Medina Granados, Enrico Cicalò, Nilda Valentin, Laura Farroni, and Silvia Rinalduzzi
- Abstract
Editoriale di Mario Docci Un disegno su un foglio lungo venticinque anni Editorial by Mario Docci A drawing on a piece of paper twenty-five years long Wim van den Bergh Prospettive mentali Mental perspectives Paolo Portoghesi La Città Universitaria di Roma, le due modernità si conciliano: tre anni d'oro dell'architettura italiana del Novecento The University City of Rome. Reconciliation between two modernities: the three golden years of twentieth-century Italian architecture Laura Carlevaris La geometria tra teoria e pratica: la costruzione dell'ennagono nell'Antichità Geometry, theory and practice: the construction of the enneagon in antiquity Laura Farroni, Silvia Rinalduzzi La dimensione speculativa del disegno digitale: sperimentazioni sul disegno teorico di Franco Purini The speculative dimension of digital drawing: experiments with theoretical drawings by Franco Purini Nilda Valentin La composizione geometrica di Gherardo Bosio Gherardo Bosio's geometric composition Enrico Cicalò Alan Fletcher. Il disegno di una vita Alan Fletcher: Drawing a Life Antonio García Bueno, Karina Medina Granados Patrimonio culturale e habitat. Il Sacromonte: un'esperienza percettiva per l'individuazione di criteri di intervento Cultural heritage and the environment. Sacromonte: a perceptive experience to identify intervention criteria Maria Grazia Cianci Gestione, ricostruzione e comunicazione di sistemi urbani complessi. Il quartiere della Suburra a Roma Management, reconstruction and communication of complex urban systems. The Suburra district in Rome Attualità/Events Libri/Books
- Published
- 2016
16. Digital Universities V.2 (2015) - n. 2-3 : International best practices and applications
- Author
-
Luciane Stallivieri, Helena Maria Chaves Boal, Fabrizio Fontana, Luciane Stallivieri, Helena Maria Chaves Boal, and Fabrizio Fontana
- Abstract
X GUIDE International Conference Wien, 16-18 September 2015 Selected papers (part 1) Pedagogy Collaborative problem based learning in distance and mobile education Manfred Mühlfelder, Sivachandran Chandrasekaran To an education without distances. Strat
- Published
- 2016
17. Sketchpad: sulla nascita del disegno digitale | Sketchpad: the birth of digital drawing : Published in Disegnare idee immagini 46/2013. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Alberto Sdegno and Alberto Sdegno
- Abstract
Il saggio analizza alcuni documenti relativi al primo sistema di disegno digitale, chiamato Sketchpad dal suo autore – il giovane studente del MIT Ivan Sutherland – nella versione bidimensionale e nella sua declinazione tridimensionale, a cinquant'anni dalla sua creazione. Alcune differenze rispetto alle tecniche tradizionali di rappresentazione mostrano il grande impegno a suo tempo destinato anche alla sua formulazione teorica, come si evince da alcuni significativi contributi teorici, tra i quali bisogna annoverare quelli di Steven Coons, e alcune note tecniche relative al sistema utilizzato. | The paper analyses several documents illustrating the first two-dimensional and three-dimensional digital drawing systems, called Sketchpad, invented fifty years ago by the young MIT student Ivan Sutherland. Several differences between Sketchpad and traditional representation techniques reveal the enormous effort devoted to its theoretical formulation. This effort is illustrated by several important theoretical contributions, including the ones by Steven Coons, and several technical memorandums about its operating system.
- Published
- 2016
18. Osservazioni su un disegno prospettico attribuito a Ottaviano Mascarino | Observations about a perspective drawing attributed to Ottaviano Mascarino : Published in Disegnare idee immagini 48/2014. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Leonardo Paris, Maurizio Ricci, Leonardo Paris, and Maurizio Ricci
- Abstract
Il foglio n. 2583 del Fondo Mascarino dell'Accademia Nazionale di San Luca è l'unico disegno prospettico tra i circa 250 conservati nello stesso fondo. Fu probabilmente donato all'Accademia da Ottaviano Mascarino prima della morte avvenuta nel 1606. Il disegno, che rappresenta un loggiato di colonne doriche disposto ad emiciclo, non è mai stato analizzato monograficamente e la sua bibliografia è molto scarsa. Il saggio, attraverso l'analisi materiale del foglio e la restituzione prospettica, ne discute attribuzione, funzione ed esiti formali, collocandolo nel suo contesto storico. | Sheet n. 2583 in the Fondo Mascarino of the Accademia Nazionale di San Luca is the only perspective drawing of the approximately 250 drawings in the holding. It was probably donated to the Academy by Ottaviano Mascarino before he died in 1606. There is very little bibliography about this drawing of a loggia with Doric columns in a hemicycle; in addition, it has never been analysed monographically. This paper materially analyses the sheet and perspective restitution and discusses its attribution, function and formal success by placing it in its historical context.
- Published
- 2015
19. Focus On Michael Ryan : Drawings
- Author
-
Nova Benway, Serena Trizzino, Nova Benway, and Serena Trizzino
- Abstract
“La memoria è un processo creativo. Più ricordi hai e più inventi”. Cresciuto nel suo quartiere di Chicago Sud sulla scia dello sconvolgimento culturale – l'afflusso di lavoratori e famiglie di origine messicana, afroamericana e dell'est europeo nei primi del novecento, e la successiva ‘fuga di bianchi'nei decenni a seguire – Ryan ha sempre sentito una costante presenza degli eventi che hanno preceduto la sua nascita. Questa è forse la ragione per cui i suoi disegni imponenti, costruiti su strati di fogli di carta impiegando semplici strumenti quali grafite, inchiostro e gesso, sono permeati di un senso del passato che ci sembra familiare ed estraneo allo stesso tempo. “Memory is a creative process. The more you remember, the more you invent.” Raised in the wake of cultural upheaval in his South Chicago neighborhood – the influx of Mexican, African American and Eastern European workers and families in the early twentieth century, and the subsequent White Flight in the following decades – Ryan felt the constant presence of events that took place before he was born. This is perhaps why his massive drawings, constructed on layered sheets of paper using the simple tools of graphite, ink and gesso, are imbued with a sense of a past that is familiar and alien at the same time.
- Published
- 2015
20. Focus on Saul Melman : Divenimenti
- Author
-
Melanie Kriss, Serena Trizzino, Melanie Kriss, and Serena Trizzino
- Abstract
Saul Melman vive e lavora a Brooklyn, New York. Ha conseguito il Master in Fine Arts presso il Bard College nel 2009. Il lavoro di Melman è stato esposto in gallerie e spazi istituzionali tra cui, per citarne alcuni: MoMAPS1, Whitney Museum of American Art, The Aldrich Museum of Contemporary Art, Socrates Sculpture Park, Dieu Donné Papermill, San Diego Art Institute, Thierry Goldberg Gallery e Cabinet Magazine Gallery. “Central Governor”, scultura/performance che Melman ha realizzato per la serie “Greater New York” del MoMAPS1 nel 2010, è una installazione semi-permanente del museo. Melman ha partecipato a residenze per artisti a Dieu Donné Papermill, Socrates Sculpture Park, Lower Manhattan Cultural Council, Culture Push, BoxoHouse e Joshua Tree Highlands Artist Residency. Il suo lavoro è stato recensito e commentato su: The New York Times, The Believer Magazine, The Brooklyn Rail, Culture Hall, Kunstforum.as (Oslo), The Huffington Post, ArtSlant e Whitehot Magazine. Saul Melman lives and works in Brooklyn, New York. He received an MFA from Bard College in 2009. Melman's work has been shown at public institutions and galleries including: MoMAPS1, Whitney Museum of American Art, The Aldrich Museum of Contemporary Art, Socrates Sculpture Park, Dieu Donné Papermill, San Diego Art Institute, Thierry Goldberg Gallery and Cabinet Magazine Gallery among others. Central Governor, a performance/sculpture Melman created for the 2010 MoMAPS1 Greater New York exhibition is a long-term installation at the museum. Melman has completed residencies at Dieu Donné Papermill, Socrates Sculpture Park, Lower Manhattan Cultural Council, Culture Push, BoxoHouse and the Joshua Tree Highlands Artist Residency. His work has been featured in media outlets including: The New York Times, The Believer Magazine, The Brooklyn Rail, Culture Hall, Kunstforum.as (Oslo), The Huffington Post, ArtSlant, and Whitehot Magazine.
- Published
- 2015
21. I disegni di Carlo Scarpa per la Biennale di Venezia : Architetture e progetti (1948-1968)
- Author
-
Carlo Scarpa and Carlo Scarpa
- Abstract
La mostra I disegni di Carlo Scarpa per la Biennale di Venezia. Architetture e progetti [1948-1968] presenta i lavori commissionati a Carlo Scarpa dalla Biennale negli anni che vanno dal 1948 al 1968. I progetti sono esposti in ordine cronologico e i disegni, provenienti dall'archivio di Carlo Scarpa e quasi tutti inediti, sono stati scelti tra i più significativi ed efficaci. La mostra è completata dalle immagini fotografiche tratte dagli archivi della Biennale, che documentano le realizzazioni e gli allestimenti temporanei, e da un filmato realizzato montando documentari, interviste e immagini d'epoca: ne deriva un suggestivo racconto in cui lo stesso Scarpa illustra personalmente le sue realizzazioni, il suo lavoro, la sua ricerca progettuale. Dopo la prima presentazione a Venezia, in occasione della 8a Mostra Internazionale di architettura (8 settembre - 3 novembre 2002), la mostra viene allestita a Roma presso il Centro nazionale per le arti contemporanee (13 dicembre 2002 -8 febbraio 2003).
- Published
- 2015
22. Visioni architettoniche e urbane nei disegni di Vincenzo Fasolo | Architectural and urban visions in the drawings by Vincenzo Fasolo : Published in Disegnare idee immagini 48/2014. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura “Sapienza” Università di Roma | Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
- Author
-
Marco Fasolo, Matteo Flavio Mancini, Marco Fasolo, and Matteo Flavio Mancini
- Abstract
Vincenzo Fasolo ci ha lasciato una ricca produzione di litografie che rispecchia perfettamente l'eclettica figura del suo autore: la sua formazione, la sua ricerca accademica e il suo spirito creativo e visionario. I soggetti sono caratterizzati da una comune poetica e dal proporsi come personali rivisitazioni di scorci urbani e episodi architettonici più o meno noti. Con questo contributo si vuole proporre uno strumento di supporto a quattro diversi livelli di lettura: quello del disegno, quello della storia dell'architettura, quello tecnico-esecutivo e quello più squisitamente artistico. | The extensive collection of lithographs left by Vincenzo Fasolo mirror his eclectic personality to perfection: his training, academic research and creative and visionary spirit. The poetics shared by his subjects are personal re-elaborations of urban scenes and more or less well-known architectures. This article will provide a tool to interpret Fasolo's work from four different viewpoints: drawing, history of architecture, technique and execution, and a purely artistic approach.
- Published
- 2015
23. Organization of Production and Social Role of Metallurgy in the Prehistoric Sequence of Arslantepe (Turkey) : Published in Origini N. XXXV/2013. Rivista Annuale Del Dipartimento Di Scienze Dell’Antichità – “Sapienza” Università Di Roma | Preistoria E Protostoria Delle Civiltà Antiche – Prehistory and Protohistory of Ancient Civilizations
- Author
-
Gian Maria Di Nocera and Gian Maria Di Nocera
- Subjects
- Archaeology, Prehistoric peoples, Protohistory
- Abstract
This paper summarizes the main steps of the history of metallurgy at Arslantepe from the of the 5th millennium to 2000 BC. It is a story about technology and about the role that metal has played over time. It starts in a very simple way, due to the very few objects found in the settlement dating back to period VIII and gets more and more complex in the following periods (VII; VI A-D). At Arslantepe a strong link appears to have existed between metallurgy and the organization of power. The visibility of metal objects depends upon the social practices in which they were involved.The collapse of the palace at end of the 4th millennium is the result of a drastic change in the political system. This change was probably also due to the new needs of the local community: manufacturing of metal grew increasingly oriented toward utilitarian production, both in terms of quality and quantity. This aspect came to characterize the entire second half of the 3rd millennium BC.
- Published
- 2013
24. Journal of Public Finance and Public Choice n. 2-3/2010
- Author
-
AA. VV, Domenico da Empoli, AA. VV, and Domenico da Empoli
- Abstract
english text Contents Marta Podemska-Mikluch – Richard E. Wagner Entangled Political Economy and the Two Faces of Entrepreneurship John A. Dove Public Protection versus Public Choice: An Analysis of Merger Enforcement Behavior by State Attorneys General J. R. Clark – D. R. Lee An Economic Analysis of the Effects of Fair-Trade with Rumination on the Popularity of Economists John Considine – David Duffy Tales of Expansionary Fiscal Contractions in Two European Countries: Hindsight and Foresight Emma Galli – Marianicola Villani Public Spending and Budget cycles in the Italian Regions: an Empirical Analysis Michele G. Giuranno Inter-Jurisdictional Cost-Sharing of Public Spending Reviews
- Published
- 2012
25. Passaggio a Sud Ovest : Franco Nuti
- Author
-
Franco Nuti, Barbara Tosi, Franco Nuti, and Barbara Tosi
- Abstract
Passaggio a Sud Ovest nasce da un'esperienza, da un viaggio, che ha determinato una suggestione, ha suscitato un ricordo, si è installata nella memoria di Franco Nuti, investendo tutti i sensi: dalla vista al tatto, dall'olfatto all'udito fino al gusto. Ultimo, ma non per questo meno rilevante si rivela il senso dell'appartenenza e del possesso di un luogo, carico di tutti quei sensi sollecitati e ricordati. Gli artisti, rispetto a tutti coloro, che possono avere ottenuto analoghe risposte alle esperienze avute, possiedono il privilegio di poter comunicare agli altri il distillato di tutto questo processo attraverso le loro opere. A volte, non è necessario raccontarle, in una cronaca da diario, che non avrebbe la stessa efficacia, ma piuttosto il solo creare un'installazione, senza tempo e luogo o riferimenti esatti, è sufficiente per restituire di quell'esperienza il fascino del ricordo. Su di un orizzonte ampio ed esteso appaiono tracce sensibili di un paesaggio, nel quale mare, sabbia, roccia, cielo, sono gli elementi, ma anche i protagonisti, dei quali, ognuno riveste un ruolo di uguale importanza e peso, come se quel posto fosse il primo luogo apparso al primo uomo del mondo. (Barbara Tosi)
- Published
- 2011
26. Danilo Bucchi. Opere : Signs. The Black Line
- Author
-
Domenico Scudero, Giorgia Calò, Domenico Scudero, and Giorgia Calò
- Abstract
Danilo Bucchi nasce a Roma nel 1978. Il talento di Danilo Bucchi è probabilmente il tratto dominante del suo profilo artistico, costituito da una severa determinazione nel radicarsi in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell'astrazione europea delle prime avanguardie, con l'ausilio di tecniche e supporti fortemente tecnologici. In questo libro, progettato in occasione della mostra di Danilo Bucchi al MLAC, ma il cui contenuto non è concluso nell'analisi esclusiva del ciclo di lavori presentati, la forza dirompente dell'artista emerge continuamente, è il motivo scatenante, la frenesia che si riverbera fra le pagine e la grafica del testo. Testi e interviste, note e critica, dal saggio introduttivo di Giorgia Calò all'intervista impossibile di Jerome Sans, tutto testimonia la febbricitante soluzione creativa di un giovane talento della pittura contemporanea. Danilo Bucchi was born in Rome in 1978. Danilo Bucchi's talent is the dominant feature of his artistic profile constituted by a real determination of rooting himself in a universe of signs, that refers to the tradition of European abstraction of avant-gardes with the aid of techniques and supports that are strongly technological. In this book, conceived in the occasion of Danilo Bucchi's show at the MLAC, but whose content is not limited to the analysis of the series presented, the artist's shattering force emerges continually.This is the triggering theme, the frenzy that reverberates in the pages and the graphics of the text.Texts and interviews, notes and critiques, from Giorgia Calò's introductory essay to the impossible interview by Jerome Sans, it testifies to the feverish creative solution of a young talent of contemporary painting. Edited by Domenico Scudero and Giorgia Calò.
- Published
- 2011
27. Workshop Missoni. Daring to be Different : Exhibition catalogue Estorick Collection of Modern Italian Art (London)
- Author
-
Maurizio Bortolotti, Caroline Cox, Roberta Cremoncini, Ali Kazma, Maggie Norden, Paola Noè, Maurizio Bortolotti, Caroline Cox, Roberta Cremoncini, Ali Kazma, Maggie Norden, and Paola Noè
- Abstract
The seed of this exhibition was planted over two years ago when Maggie Norden of the London College of Fashion brought to the museum a selection of photographs illustrating her work in progress for the film The Black and White of Colour, which accompanies this exhibition. We could immediately see that the fit between the designs of Missoni and the works in our collection was perfect. Many meetings later, the exhibition started to take shape. It was always important for the Estorick Collection not only to show the beautiful clothes and designs produced by Missoni over their fifty-year career, but also to make our public aware of the close connection between art and the Missonis'idea of fashion. The link with Futurism is especially strong, not only in terms of the celebratory use of colour and a dynamic, geometric vocabulary, but through the shared belief that applied art can be just as effective a medium for the creative impulse as painting or sculpture. (Roberta Cremoncini, Director Estorick Collection) Catalogue edited by Paola Noè.
- Published
- 2011
28. Disegnare idee immagini n° 42 / 2011 : Rivista semestrale del Dipartimento di Storia , Disegno e Restauro dell’Architettura 'Sapienza' Università di Roma
- Author
-
AA. VV, Mario Docci, AA. VV, and Mario Docci
- Abstract
Mario Docci Editoriale/Editorial Il Disegno e la scomparsa di Gaspare De Fiore Drawing and the death of Gaspare De Fiore Lucio Altarelli Stratigrafie Stratigraphies MarioManganaro Ponti e paesaggio rurale in Sicilia. Disegni e note Bridges and the countryside in Sicily. Drawings and notes Cesare Rossi,Marco Ceccarelli,Michela Cigola La groma, lo squadro agrimensorio e il corobate. Note di approfondimento su progettazione e funzionalità di antiche strumentazioni The groma, the surveyor's cross and the chorobates. In-depth notes on the design of old instruments and their use Mario Docci, Carlo Bianchini, Alfonso Ippolito Contributi per una teoria del rilevamento architettonico Papers for a theory of architectural survey Fabrizio Ivan Apollonio, Guido Beltramini,Giacomo Fabbi,Marco Gaiani Villa Contarini a Piazzola sul Brenta: studi per un'ipotesi di attribuzione palladiana servendosi di modelli tridimensionali The use of 3D models to discover whether Palladio's drawing RIBA XVII/15r is Villa Contarini in Piazzola sul Brenta Ignacio Bosch, Pilar Roig, Ana Navarro, Luis Bosch Interventi sui ponti storici Trinidad e Serranos a Valencia Work on the historic Trinidad and Serranos bridges in Valencia Adele BurattiMazzotta La rappresentazione del sistema idrico milanese nella cartografia tra Cinque e Seicento Representation of the water supply system in the Milan region in the sixteenth and seventeenth centuries Claudio Impiglia La pirotecnia come arte di disegnare e dipingere con la luce: la progettazione eclettica dell'effimero a Roma nel XIX secolo Pyrotechnics as the art of designing and painting with light: the eclectic design of the ephemeral in nineteenth-century Rome Attualità/Events Mostre/Exhibitions Libri/Books
- Published
- 2011
29. Scienza & ricerca per i beni culturali : Microscopia elettronica a scansione e microanalisi
- Author
-
AA. VV, Flavia Pinzari, AA. VV, and Flavia Pinzari
- Abstract
Nel corso del Salone dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali ed ambientali svoltosi a Ferrara nel 2007 l'Istituto centrale per la patologia del libro ha organizzato un Convegno dal titolo:'Microscopia elettronica a pressione variabile (SEM-VP) e microanalisi (EDS) per la diagnostica, la conservazione ed il restauro dei beni culturali'. Studiosi dei diversi settori delle scienze applicate ai beni culturali sono intervenuti con grande competenza in merito alle applicazioni di questa strumentazione innovativa e sempre più versatile che permette agli esperti di risolvere quesiti complessi e di accrescere le conoscenze su carta, tessuti, pergamena, metalli, legni, materiali lapidei, o sui microrganismi che li aggrediscono, deteriorandoli. Il successo dell'iniziativa e l'elevata qualità degli interventi ha indotto l'Istituto a dedicare un volume della collana'Quaderni'alla raccolta dei contributi che assieme formano una valida trattazione delle potenzialità diagnostiche del microscopio elettronico a scansione (SEM) accoppiato alla microanalisi nel poliedrico campo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
- Published
- 2011
30. Un'altra modernità : L'Ifhtp e la cultura urbanistica tra le due guerre 1923-1939
- Author
-
Renzo Riboldazzi and Renzo Riboldazzi
- Abstract
La storiografia sul rinnovamento dell'architettura e dell'urbanistica del Novecento ha dato grande spazio al contributo dei Congrès Internationaux d'Architecture Moderne (Ciam) che si tengono tra il 1928 e il 1959, mentre ha finora trascurato i congressi dell'International Federation for Housing and Town Planning (Ifhtp), erede della gloriosa Garden Cities and Town Planning Association fondata da Ebenezer Howard alle soglie del primo conflitto mondiale. È in questo ambito che il libro getta il suo sguardo tentando di ricostruire, a partire dal 1923, il portato di questa esperienza alla maturazione della cultura urbanistica moderna in un periodo caratterizzato da grandi trasformazioni urbane e territoriali e forti tensioni politiche, economiche e sociali. Una riflessione che si ferma al secondo conflitto mondiale quando, stravolta dalla guerra e dalla ricostruzione, cambierà la natura stessa delle sfide che la modernità novecentesca aveva posto sul tappeto all'alba del nuovo secolo. Renzo Riboldazzi (Novara, 1966), architetto, svolge attività didattica e di ricerca al Politecnico di Milano. Al centro dei suoi interessi culturali e professionali ci sono il progetto e la ricerca storico-critica nei campi dell'architettura e dell'urbanistica. Alla Facoltà di Architettura Civile ha insegnato, dal 2004, Progettazione urbanistica, Fondamenti di urbanistica, Analisi della città e del territorio e ha tenuto cicli di lezioni di Cultura del Progetto urbano. Presso il Dipartimento di Progettazione dell'architettura si è occupato dal 1998, oltre che del coordinamento delle attività dell'Archivio Piero Bottoni, di studi sulla cultura urbanistica moderna e contemporanea. Ha organizzato incontri e seminari e curato mostre di architettura, urbanistica, pittura e scultura. Dal 2008 è condirettore dell'Archivio Cesare Chiodi. Tra le sue pubblicazioni: (a cura di), Piero Bottoni a Capri. Architettura e paesaggio, 1958-1969, con una testimonianza diCesare de Seta e uno scritto inedito di Piero Bottoni, Ronca, Cremona 2003; (a cura di), Cesare Chiodi, Scritti sulla città e il territorio, 1913-1969, Unicopli, Milano 2006; Una città policentrica. Cesare Chiodi e l'urbanistica milanese nei primi anni del fascismo, Polipress, Milano 2008.
- Published
- 2011
31. The Castle of Tabiano : A thousand years of history, legends, in the Pallavicino fiefs
- Author
-
Giacomo Corazza Martini and Giacomo Corazza Martini
- Abstract
The aim of this book is to illustrate the principal events and styles of life that took place in Tabiano Castle and in its village for more than thousand years. I have examined the old archives in order to discover new events in addition to those already known. In the middle ages the documents about the castles in the Parma region are scarce; even the parish archives before the Concilio di Trento (end of 16th century)are poor and so are the notarial acts and the imperial edicts. Even the chronicles of the time are full of gaps. There are still many mysteries about the origin of the castle, the arrival of Pallavicino and the battles in that place. I have tried to collect and to order the documents that I have found and also what has already been written about themain historical and cultural events concerning the castle since the beginning of the 11th century until today. Giacomo Corazza, born in Tabiano Castle, has a direct knowledge of agriculture and a great love for his region. Farmer and economist, he has written several books and papers on agricultural economy. He also carried out many researches on the origins of Tabiano castle and on the history of its inhabitants. This book is the most recent fruit of this loving care.
- Published
- 2011
32. Medicine and Oncology. An Illustrated History : Volume I. The Origins and Ancient Civilisations
- Author
-
Massimo Lopez and Massimo Lopez
- Abstract
A history of medicine and oncology from its origins to the present day as envisaged in this eleven-volume project has never before been written. By placing medicine and oncology into the broader framework of general history and humanist studies this project not only presents the facts but also their significance, thus providing valuable information about the major role played by medical sciences in the development of humanity. Although medical literature contains excellent, but albeit outdated histories of medicine, there are no books on the global history of oncology, in particular, ones which provide a comprehensive overview of the integration between these two disciplines. This first volume outlines the history of medicine and oncology from the origins of life to the development of society in Mesopotamia, Egypt, India, Imperial China and the pre-Columbian Americas. Scientifically accurate and fluidly written, the book combines medical data with numerous illustrations ranging from the ancient graffiti found in caves to the exquisite objects handmade by Ancient Civilisations; all these images visually represent the first steps taken in the field of medicine. The books in this project are not only authoritative texts available for consultation by scholars of medicine and oncology, they also provide interested readers the opportunity to trace the evolution of modern ideas regarding health and the treatment of illnesses, including cancer. Massimo Lopez was Director of the Division of Medical Oncology of the Regina Elena Institute for Cancer Research in Rome and Professor of Oncology at the 1st School of Specialisation in Oncology at Sapienza University, Rome. He has published over 200 articles in the most important scientific journals in Italy and abroad and written several books, including a monograph on breast cancer, one on GIST, and the manual of practical medical oncology that bears his name.
- Published
- 2020
33. Impresa Cultura. Dal tempo della cura a quello del rilancio : 16° Federculture
- Author
-
Stefania Monteverde, Tiziana Gibelli, Paolo Giulierini, Fabrizio Grifasi, Stefano Karadjov, Daniela La Marca, Sara Laurita, Francesca Leon, Danilo Martire, Giovanna Melandri, Stefano Bruno Galli, Marco Morganti, Daniela Picconi, Antonio Preiti, Giulia Sbianchi, Francesco Spanò, Gianni Stefanini, Remo Tagliacozzo, Laura Valente, Marco Zapparoli, Lorenzo Casini, Alfonso Andria, Lorenza Baroncelli, Pietro Barrera, Francesca Bazoli, Luca Bergamo, Claudio Bocci, Carolina Botti, Andrea Cancellato, Loredana Capone, Cristina Chiavarino, Annalisa Cicerchia, Umberto Croppi, Mario De Simoni, Filippo Del Corno, Riccardo Demicelis, Giovanni Fortunato, Dario Franceschini, Federculture, Stefania Monteverde, Tiziana Gibelli, Paolo Giulierini, Fabrizio Grifasi, Stefano Karadjov, Daniela La Marca, Sara Laurita, Francesca Leon, Danilo Martire, Giovanna Melandri, Stefano Bruno Galli, Marco Morganti, Daniela Picconi, Antonio Preiti, Giulia Sbianchi, Francesco Spanò, Gianni Stefanini, Remo Tagliacozzo, Laura Valente, Marco Zapparoli, Lorenzo Casini, Alfonso Andria, Lorenza Baroncelli, Pietro Barrera, Francesca Bazoli, Luca Bergamo, Claudio Bocci, Carolina Botti, Andrea Cancellato, Loredana Capone, Cristina Chiavarino, Annalisa Cicerchia, Umberto Croppi, Mario De Simoni, Filippo Del Corno, Riccardo Demicelis, Giovanni Fortunato, Dario Franceschini, and Federculture
- Abstract
Il 16° Rapporto Annuale Federculture cade nell'annus horribilis della pandemia da Covid-19 che ha sconvolto la vita sociale, economica e culturale dell'intero pianeta. In Italia i settori della cultura e del turismo, tra i più colpiti dall'impatto del loc
- Published
- 2020
34. FormaMente n. 1/2019 : Rivista internazionale di ricerca sul futuro digitale
- Author
-
Maria Charles, Andrea Chiappetta, Márton Demeter, Paolo Francescone, Andrea Gentile, Maarten Hogenstijn, Olatz Lopez-Fernandez, Stefania Montebelli, Viviana Rubichi, Sarah Thébaud, Renée Uccellini, Paul Weirich, Alessandra Briganti, Maria Charles, Andrea Chiappetta, Márton Demeter, Paolo Francescone, Andrea Gentile, Maarten Hogenstijn, Olatz Lopez-Fernandez, Stefania Montebelli, Viviana Rubichi, Sarah Thébaud, Renée Uccellini, Paul Weirich, and Alessandra Briganti
- Abstract
RESEARCH Homage to Neil Armstrong 50th Anniversary of Apollo 11 Moon Landing The Metropolitan Question in Italy European horizons of urban integration Stefania Montebelli The Intertextuality in Latin Epic Poetry The Use of Digital Resources Renée Uccellini Segregation, Stereotypes, and STEM Sarah Thébaud, Maria Charles APPLICATIONS The Cybersecurity Impacts on Geopolitics Andrea Chiappetta The World-Systemic Dynamics of Knowledge Production The Distribution of Transnational Academic Capital in the Social Sciences Márton Demeter Authoritarianism and Totalitarianism A Case Study of Multimedia and Interdisciplinary Teaching Viviana Rubichi, Paolo Francescone HIGHLIGHTS Good practices in honors education Introduction to the Special Issue Maarten Hogenstijn Internet and Mobile Phone Addiction Preface to Special Issue Olatz Lopez-Fernandez Epistemic Game Theory and Logic Preface to Special Issue Paul Weirich Creativity Conference at Università degli Studi Guglielmo Marconi Andrea Gentile
- Published
- 2019
35. Il barocco e l’esperienza del sacro : Published in Sociologia n. 2/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio
- Author
-
Tito Marci and Tito Marci
- Abstract
Nella sua accezione più generale il termine “secolarizzazione”, oltre a suggerire un processo di razionalizzazione e differenziazione degli ambiti della vita sociale (ovvero un trasferimento del potere dalle istituzioni religiose – che inscrivono il loro agire in un quadro di riferimento sovrannaturale – a istituzioni orientate razionalmente ad assolvere in modo specializzato un particolare compito), tende anche ad indicare quell'esperienza di perdita e di depotenziamento della sacralità nella vita culturale e sociale che, con il graduale affermarsi della conoscenza scientifica in quanto prospettiva autonoma, ha portato all'indebolimento o all'eclissi dei contenuti religiosi nelle arti, nella filosofia e nella letteratura. Come è noto, seguendo questa seconda linea, incontriamo l'impostazione data, con le dovute differenze, da Weber e Troeltsch allo studio dei rapporti tra religione e agire istituzionale nella sfera politica, estetica ed economica; impostazione che porta a concepire la secolarizzazione come una perdita di potere temporale e di autorità spirituale della chiesa. Si pensi a Max Weber e alla sua analisi del processo di razionalizzazione, che egli definisce, in rapporto allo sviluppo socioculturale dell'Occidente, come «disincantamento del mondo». La ragione e i mezzi tecnici sopperiscono alla perdita di sacralità nei rapporti che la conoscenza “scientifica” intrattiene con la vita. Il presupposto storico di questo processo va ricercato nelle “affinità elettive” tra protestantesimo ascetico e spirito del capitalismo. La premessa della moderna razionalità formale, di cui è espressione l'orientamento economico capitalistico, è rappresentata dall'ascesi “intramondana” caratteristica dell'etica calvinista. L'immagine calvinista del rapporto uomo-Dio definisce una situazione in cui l'uomo, eliminata la mediazione della Chiesa, si trova solo di fronte a Dio e, a differenza di quanto avviene nel cattolicesimo, cerca la “conferma” della sua salvezza nel lavoro professionale. Quanto più, comunque, il mondo viene razionalizzato in nome di Dio, tanto più si avanzano pretese di un riconoscimento autonomo, indipendente da ogni riferimento religioso. La religione finisce così, paradossalmente, per favorire lo sviluppo del moderno atteggiamento razionale che contribuirà alla sua stessa dissoluzione.
- Published
- 2019
36. Carta canta. Religione e sacro tra selezione e riconoscimento scientifico in una rivista generalista : Published in Sociologia n. 2/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio
- Author
-
Stefano Sbalchiero and Stefano Sbalchiero
- Abstract
Com'è noto, tra le principali funzioni che possono essere attribuite agli articoli scientifici pubblicati in riviste c'è quella di fornire le traiettorie scientifiche di una disciplina e tracciarne gli avanzamenti. Il processo di selezione e riconoscimento di determinate idee contribuisce, senza ombra di dubbio, alla definizione e ridefinizione degli ambiti di interesse e delle linee di ricerca approvate e condivise dalla comunità scientifica di riferimento. Attraverso tali meccanismi, che gli storici e i sociologi della scienza individuano entro i processi di evoluzione della scienza moderna, la comunità scientifica si auto-governa, definisce sé stessa e si posiziona nello spazio pubblico con maggiore autonomia (Ancarani 1996). Da questo punto di vista può risultare utile tracciare alcune premesse teoriche ed epistemologiche che, da un lato, hanno accompagnato lo sviluppo e la concezione stessa della conoscenza scientifica e, dall'altro lato, analizzarne le implicazioni rispetto all'analisi che qui si propone. Per la “versione standard della scienza”, riferimento dominante fino alla prima metà del novecento, “la sostanza della conoscenza scientifica non dipende da influenze sociali […]; la scienza è un caso sociologico speciale perché ha uno status epistemologico particolare” (Mulkay 1979: 11). Nel rapporto tra scienza e società, seguendo tale prospettiva, lo sviluppo scientifico viene ricondotto principalmente agli apporti teorici e pone l'accento sull'autonomia della scienza rispetto al contesto e alle possibili influenze sociali.
- Published
- 2019
37. Doni politici e prestazioni evergetistiche. Un commento alla sociologia storica di Paul Veyne : Published in Sociologia n. 1/2018 – Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali
- Author
-
Tito Marci and Tito Marci
- Abstract
Published in Sociologia n.1/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio | In un saggio del 1979, Foucault révolutionne l'histoire, Paul Veyne esprimeva un ripensamento circa il suo precedente libro Le pain et le cirque, pubblicato a Parigi, per le Éditions du Seuil, nel 1976. Così leggiamo: «In effetti, abbiamo l'abitudine di ragionare in funzione di un obiettivo o a partire da una materia. Per fare un esempio, ho creduto e scritto, a torto, che il pane e il Circo si proponessero di stabilire una relazione fra governanti e governati rispondendo alla sfida oggettiva rappresentata dai governati. Ma se i governati sono sempre uguali, se hanno le reazioni naturali di tutti i governati, se hanno naturalmente bisogno del pane e del Circo, di farsi depoliticizzare e di sentirsi amati dal Signore, per quale motivo ricevuto il pane e il Circo solo a Roma? A questo punto, è dunque necessario invertire i termini dell'enunciato: affinché i governati siano percepiti dal Signore come oggetti da depoliticizzare, da amare e da portare al Circo, è necessario che essi siano stati oggettivati come popolo gregge; affinché il Signore sia percepito come qualcuno che si deve rendere popolare presso il suo gregge, è necessario che esso sia stato oggettivato come guida e non come re-padre o re-prete. Sono queste oggettivazioni, correlate a una determinata pratica politica, che spiegano un fenomeno, come il pane e il Circo, inspiegabile a partire dagli eterni governati, dagli eterni governanti e dall'eterno rapporto di obbedienza e di depoliticizzazione che li unisce. Queste chiavi aprono tutte le serrature. Ma non aprono mai alla comprensione di un fenomeno così particolare, così precisamente datato, come il pane e il Circo, a meno che non si moltiplichino le specificazioni, gli accidenti storici e le influenze ideologiche, con l'immenso sproloquio che ne consegue» (Veyne 1998, pp. 20-1).
- Published
- 2019
38. Diritto irrazionale interstiziale e la “scienza del Cadì” nella giurisdizione penale: da Weber a Damaska : Published in Sociologia n. 1/2018 – Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali
- Author
-
Armando Saponaro, Pierluca Massaro, Armando Saponaro, and Pierluca Massaro
- Abstract
Published in Sociologia n.1/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio | L'analisi weberiana della legittimazione del potere e del diritto per diversi aspetti dimostra la sua attualità e utilità per la comprensione di taluni caratteri della contemporanea giurisdizione penale, anche italiana, che comunque non sfugge al processo di razionalizzazione della società occidentale, almeno sino all'avvento della globalizzazione, che è stato sostenuto avrebbe innescato un inverso processo di deformalizzazione del diritto. Essa invero guarda al processo di razionalizzazione del diritto propriamente nell'ambito di un più ampio processo di razionalizzazione “crescente” della civiltà occidentale connesso alle istanze dell'economia capitalistica, nella sua genesi e sviluppo, e ponendosi con Freund la conseguente questione se questa crescita nella sua progressività debba ritenersi comporti l'indebolimento delle forme irrazionali del diritto o finanche la loro scomparsa nel medio o lungo periodo, può concordarsi che «una delle originalità di Weber è di negarlo», perché ha colto potremmo dire la “resilienza” del diritto irrazionale. In una prospettiva storica, «malgrado la razionalizzazione, il diritto irrazionale rifà irruzione in tutte le epoche in forme nuove» e non arretra dunque ma evolve, occorrendo ammettere che «anche nei sistemi più razionali continueranno ad esistere delle forme irrazionali» come gli esempi del processo moderno indicati da Weber stesso della giuria popolare e delle Corti di Assise. È nostra opinione possano tuttora identificarsi alcuni ulteriori e diversi e storicamente più recenti “spazi interstiziali” del resiliente diritto irrazionale materiale nella giurisdizione penale segnatamente italiana e, in particolare la decisione su alcune misure alternative quale l'affidamento in prova al servizio sociale da parte del Tribunale di Sorveglianza, secondo il tipo ideale della giustizia del Cadì delineato da Weber.
- Published
- 2019
39. Costruzione del sé ed esperienza dell’angoscia: un approccio fenomenologico : Published in Sociologia n. 1/2018 – Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali
- Author
-
Erica Antonini and Erica Antonini
- Abstract
Published in Sociologia n.1/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio | Troppo spesso le teorie relative alla costruzione dell'identità propongono l'immagine di un attore che giunge ad assumere le proprie decisioni in una condizione di solitudine o di interazione bilaterale, circostanze che si pongono su un piano astratto rispetto alla realtà effettuale, ovvero alla concretezza dei rapporti sociali che legano l'attore stesso alla collettività e alle diverse formazioni sociali che la compongono. È immune da questa omissione l'ultima opera di Massimo Corsale, Perdersi o ritrovarsi? Navigare (serenamente) nella nostra angoscia quotidiana (Oèdipus 2017), che – in piena continuità con il precedente L'attore sociale e la principessa Turandot. Senso, identità e verità (L'Harmattan 2010) – adotta un approccio fenomenologico ai temi della costruzione del sé, per approdare a un'approfondita disamina dell'esperienza dell'angoscia esistenziale. Punto di avvio del complesso sforzo teorico intrapreso dall'autore in questi lavori sono alcune riflessioni, di ordine metodologico, sulla “fondazione di un approccio fenomenologico”, volte ad esplicitare una decisa avversione per le concezioni della verità basate sulla cosiddetta “postura rivelativa”, ovvero su un atteggiamento riassumibile nel seguente discorso: “a te le cose appaiono così e così, ma io ti rivelerò come esse stanno effettivamente (‘realmente', ‘secondo verità'), e come tu mai arriveresti a sapere senza la mia rivelazione”. Si tratta, in altri termini, di un atteggiamento di respiro metafisico, veicolante il “presupposto ontologico” dell'esistenza, dietro l'apparire, di un “essere” da cercare, scoprire e rivelare. In proposito, l'autore si domanda “perché mai le cose dovrebbero stare in uno e un solo determinato modo, ad esclusione di tutti gli altri”, ossia perché mai una sola delle molteplici risposte possibili di senso debba essere quella giusta. In tal modo, Corsale intende prendere, al tempo stesso, fermamente le distanze da qualsivoglia proposta di “pensiero unico”, nelle molteplici forme in cui esso attualmente si declina. Ciò avviene ogni volta che un elemento del sociale – o un paradigma interpretativo – aspira a rendersi autonomo dall'esperienza – e dalla sua dimensione di componente, tra le altre, di una cultura – per farsi valore unificante della realtà, al fine di circoscriverne, secondo una logica tipicamente totalitaria, la complessità.
- Published
- 2019
40. IFAU '18 - Territori fragili / Fragile territories. Paesaggi_Città_Architetture / Landscapes_Cities_Architecture : 2nd international forum on architecture and urbanism
- Author
-
AA. VV, Filippo Angelucci, Lorenzo Pignatti, Piero Rovigatti, Marcello Villani, AA. VV, Filippo Angelucci, Lorenzo Pignatti, Piero Rovigatti, and Marcello Villani
- Abstract
Collana STUDI E RICERCHE DI ARCHITETTURA del Dipartimento di Architettura Università degli Studi G. d'Annunzio, Chieti-Pescara IFAU 2018 – 2nd International Forum on Architecture and Urbanism ha lo scopo di portare a confronto docenti, ricercatori e studiosi per condividere e scambiarsi le proprie esperienze e risultati di ricerca su tutti gli aspetti legati a Paesaggi_Città_Architetture all'interno di TERRITORI FRAGILI. Ha anche lo scopo di offrire un foro interdisciplinare per ricercatori, professionisti e docenti per presentare e discutere le innovazioni ed i trends più recenti, problemi e sfide affrontate e le soluzioni adottate per i Territori Fragili nelle Città in Transizione. Il Forum concentrerà la propria attenzione su paesaggi, città ed architetture localizzati all'interno di contesti e territori che rivelano una loro fragilità. La seconda edizione ampia i propri orizzonti tramite una serie di sguardi incrociati attraverso l'Euro Regione Adriatica-Ionica, da poco istituzionalizzata ed estesa oggi anche alla regione Balcanica. La fragilità di contesti e territori è infatti di molteplice natura. Esiste una fragilità dei territori dovuta a fenomeni naturali (terremoti, frane, alluvioni, incendi, siccità, ecc.) che creano situazioni di rischio sismico, idrogeologico ed ambientale che caratterizzano gran parte dell'Italia centrale e della regione Adriatica e dei Balcani. Esiste una fragilità economica e sociale soprattutto nei territori interni dove si riscontrano condizioni di vita e di lavoro precarie dovute allo spopolamento, all'emigrazione ed alla generalizzata crisi economica. Esiste una fragilità politica e sociale in quei territori che non hanno ancora raggiunto una stabilità e che sono stati interessati, anche recentemente, da fenomeni bellici e terroristici. Esiste una fragilità di quei territori attraversati da grandi flussi di migranti che si spostano da luoghi di conflitto verso luoghi dove ricercano una vita ordinaria e pacifica. Esiste una fragilità religiosa, linguistica ed etnica a seguito di tensioni ataviche e storiche laddove non si è ancora creata armonia e condivisione tra persone simili ma provenienti da credi, idiomi ed origini diverse. Esiste una fragilità del territorio agricolo che spesso non è più in grado di essere competitivo rispetto a produzioni industrializzate e non riesce a mantenere l'antico equilibrio tra paesaggio e produzione. Esiste una fragilità ambientale a seguito dell'inquinamento, della dispersione di rifiuti, di emissioni dannose che compromettono in maniera irreversibile il nostro habitat, sia naturale che antropizzato. Esiste una fragilità culturale nei luoghi dove la modernizzazione e globalizzazione non sono riuscite a svilupparsi in armonia con le tradizioni e le storie locali. Ma soprattutto tutte le nostre città sono interessate da fenomeni di abbandono e dismissione di aree centrali, periferiche e periurbane che creano una fragilità che diventa sempre più evidente e determina uno stravolgimento del senso dei luoghi e delle città. A questa si accompagna una dismissione di edifici, fabbriche, officine, magazzini e costruzioni di vario genere, che hanno perso la loro primaria funzione e sono abbandonati o in attesa di una nuova vita.
- Published
- 2019
41. Luoghi irrisolti. Valorizzazione dei piccoli e medi bacini minerari in Italia : Published in Opus 2/2018. Quaderno di storia architettura restauro disegno
- Author
-
Ottavia Aristone, Alessia Di Loreto, Ottavia Aristone, and Alessia Di Loreto
- Abstract
La questione delle regioni post-minerarie ha sempre avuto una rilevanza politica, economica e culturale nel dibattito europeo in cui, le esperienze di rigenerazione del paesaggio e le proposte di progetto già avanzate dai decisori, per le grandi regioni minerarie rappresentano i principali argomenti di discussione. Nel contesto di grandi aree minerarie come le miniere di carbone del Galles nel Regno Unito, Ruhr e Saar in Germania, di Wallonie in Belgio e del Nord-Pas-de-Calais in Francia, i minerali metallici in Cornovaglia e West Davon in Nel Regno Unito, lo sviluppo delle politiche di restauro ha rappresentato una sfida, che ha coinvolto il brainstorming di governi nazionali, amministrazioni locali, comunità scientifica, cittadini e aziende private. Lo scopo di questo lavoro è presentare la ricerca svolta sulle azioni svolte sui siti minerari di media e piccola dimensione in Italia, la cui storia spesso non viene ascoltata. Fino a poco tempo fa queste aree erano centri strategici di produzione industriale, mentre attualmente rappresentano territori marginali, colpiti dal degrado ambientale (inquinamento, dissesti idrogeologici), dalla crisi economica e sociale. Inoltre, questi siti minerari si trovano di solito nelle regioni periferiche e marginali, che per diversi motivi sono già gravati da processi di degrado. In questo quadro, l'analisi delle azioni intraprese per sei siti minerari italiani di piccole e medie dimensioni costituisce un pezzo rilevante del mosaico del complesso contesto delle aree interne. Per questo motivo, i progetti sviluppati nell'ambito di questo argomento dovrebbero tenere conto non solo del potenziale culturale di queste regioni, ma anche degli investimenti in termini di sicurezza e protezione ambientale.
- Published
- 2019
42. Disegnare idee immagini n° 57 / 2018 : Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura Sapienza Università di Roma
- Author
-
Mario Docci, Carlo Bianchini, Tomás Abad, Anna Aletta, Amparo Bernal López-Sanvicente, Ignacio Camarero Julián, Alberto Campo Baeza, Orazio Carpenzano, Pilar Chías, Raffaella De Marco, Marco Fasolo, Filippo Lambertucci, Riccardo Migliari, Sandro Parrinello, Mario Docci, Carlo Bianchini, Tomás Abad, Anna Aletta, Amparo Bernal López-Sanvicente, Ignacio Camarero Julián, Alberto Campo Baeza, Orazio Carpenzano, Pilar Chías, Raffaella De Marco, Marco Fasolo, Filippo Lambertucci, Riccardo Migliari, and Sandro Parrinello
- Abstract
Mario Docci, Carlo Bianchini Editoriale/Editorial Alberto Campo Baeza Tempus fugit, disegnare nell'aria. Sul divenire del tempo e delle nuove tecniche nel disegno e nella comunicazione nell'Architettura Tempus fugit, drawing in the air. On the passing of time and new techniques in drawing and communication in Architecture Anna Aletta L'immagine dinamizzata: strategie compositive e illusionistiche di stampe ottiche, trasparenti, prospettive ripiegate Dynamised images: compositional and illusory strategies of optical prints, transparencies, and folded views Orazio Carpenzano Il disegno per l'architettura del progetto urbano. Dall'esperienza intramoenia per il PRP di Chioggia Drawing as a means for the urban project. The in-house experience for the Chioggia Port Development Plan Pilar Chías, Tomás Abad Dalla silografia alla fotografia: immagini a stampa del Monastero di San Lorenzo dell'Escorial nell'Ottocento From woodcuts to photography: printed images of the Monastery of St. Lawrence of the Escurial in the nineteenth century Marco Fasolo, Riccardo Migliari Decio Gioseffi e La Prospettiva come “forma simbolica” Decio Gioseffi and Perspective as ‘symbolic form'Filippo Lambertucci Alfredo Lambertucci: disegnare per costruire Alfredo Lambertucci: drawing to build Sandro Parrinello, Raffaella De Marco Dal rilievo al modello: la trasposizione grafica dell'evento sismico From survey to the model: the graphic transposition of an earthquake Amparo Bernal López-Sanvicente, Ignacio Camarero Julián Riflessioni di Eisenman sull'autonomia del modello come oggetto architettonico Eisenman reflecting on the independence of the model as an architectural object Attualità/Events Libri/Books
- Published
- 2019
43. Disegnare idee immagini n° 56 / 2018 : Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura Sapienza Università di Roma
- Author
-
Anna Rita Donatella Amato, Álvaro Soto Aguirre, José Ignacio Sánchez Rivera, Jesús Ignacio San José Alonso, Carlos Montes Serrano, Riccardo Migliari, Davide Mezzino, Javier García-Gutiérrez Mosteiro, Simone Garagnani, Marco Gaiani, Sabine Frommel, Juan José Fernández Martín, Sergio Bracco, Enrica Bistagnino, Ilaria Bernardi, Leonardo Baglioni, Luis Antonio García García, Mario Docci, Anna Rita Donatella Amato, Álvaro Soto Aguirre, José Ignacio Sánchez Rivera, Jesús Ignacio San José Alonso, Carlos Montes Serrano, Riccardo Migliari, Davide Mezzino, Javier García-Gutiérrez Mosteiro, Simone Garagnani, Marco Gaiani, Sabine Frommel, Juan José Fernández Martín, Sergio Bracco, Enrica Bistagnino, Ilaria Bernardi, Leonardo Baglioni, Luis Antonio García García, and Mario Docci
- Abstract
Editoriale di Mario Docci, Carlo Bianchini Storicizzare la Rappresentazione architettonica Editorial by Mario Docci, Carlo Bianchini Historicise architectural Representation Sergio Bracco Disegnare per la città Drawing for the city Luis Antonio García García, José Ignacio Sánchez Rivera, Juan José Fernández Martín, Jesús Ignacio San José Alonso Il Monasterio de las Huelgas a Burgos: analisi architettonica di uno spazio per la sepoltura dei reali di Castiglia The Abbey of Santa María de las Huelgas in Burgos: architectural analysis of a burial space for members of the royal family of Castile Sabine Frommel, Marco Gaiani, Simone Garagnani Progettare e costruire durante il Rinascimento. Un metodo per lo studio di Giuliano da Sangallo Designing and building during the Renaissance. A method to study Giuliano da Sangallo Anna Rita Donatella Amato Buenos Aires, i disegni del Catastro Beare del 1869: il codice grafico di una logica insediativa Buenos Aires, the drawings in the Catastro Beare (1869): the graphic code of a settlement logic Leonardo Baglioni, Riccardo Migliari Lo specchio alle origini della prospettiva The mirror at the origin of perspective Enrica Bistagnino Sul linguaggio grafico di Ettore Veruggio. Disegni e parole per la storia della rappresentazione del secondo Novecento Ettore Veruggio's graphic language. Drawings and words to portray the history of representation during the second half of the twentieth century Carlos Montes Serrano, Javier García-Gutiérrez Mosteiro Roma quanta fuit ipsa ruina docet: allegorie di Roma in alcuni disegni di Luis Moya Roma quanta fuit ipsa ruina docet: allegories of Rome in drawings by Luis Moya Davide Mezzino Opportunità e limiti dei sistemi BIM per il patrimonio costruito: il caso del tempio Loka-hteik-pan in Bagan Opportunities and limits of BIM systems for built heritage: the Lawkahteikpan temple in Bagan Ilaria Bernardi, Álvaro Soto Aguirre L'apprendimento della rappresentazione dell'architettura: Figini e Pollini nell'età del Gruppo 7 Learning to represent architecture: Figini and Pollini during the Gruppo 7 period Libri/Books
- Published
- 2019
44. La sacralità dell’individuo tra dimensione morale e quotidianità : Published in Sociologia n. 2/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio
- Author
-
Mariano Longo, Ferdinando Spina, Mariano Longo, and Ferdinando Spina
- Abstract
Il rapporto tra individuo e società è uno dei temi alla radice della riflessione sociologica. I classici si sono espressamente riferiti alla questione, nel tentativo di verificare come, nel rapporto tra singolo e società, la complessità della società moderna produca, da un lato, spazi inediti di espressione della soggettività, dall'altro forme nuove di condizionamenti e problemi di coesione sociale. Durkheim in particolare, ha riflettuto sul processo di individualizzazione, evidenziandone le caratteristiche strutturali e mettendo in luce come l'individuo non solo abbia un valore strategico nei processi di divisione del lavoro sociale, ma possa rappresentare un nuovo fattore, tipicamente moderno, di integrazione. Ciò a patto che si attivino, come gli pare si stia verificando nella società a lui coeva, forme di sacralizzazione dell'individuo, in grado di configurarlo come equivalente funzionale delle vecchie forme di religiosità. In Goffman il processo di individualizzazione appare ormai compiuto. L'individuo assume sacralità nel contesto dell'interazione. Il suo spazio, la prossemica, i rapporti con gli altri individui sono regolati all'interno di rituali dell'interazione che consentono a ciascuno di concepire il proprio corpo e il rapporto con il corpo altrui come fondato su una divisione degli spazi e dei ruoli. Il soggetto sacralizzato consente la costruzione dell'identità individuali, sulla base di una distinzione netta tra spazio pubblico e spazio privato.
- Published
- 2019
45. ReUSO 2018 : L'intreccio dei saperi per rispettare il passato interpretare il presente salvaguardare il futuro
- Author
-
AA. VV, Fabio Minutoli, AA. VV, and Fabio Minutoli
- Abstract
Le tematiche tipiche della filosofia dei Convegni ReUSO – sempre rivolti alla documentazione, alla conservazione, al recupero del patrimonio architettonico, nonché alla tutela paesaggistica e ambientale – coniugate con quelle emergenti del terzo millennio, offrono molteplici spunti di riflessione e dialogo a tutti gli studiosi che, nel proprio specifico disciplinare e in sinergia con i colleghi del medesimo o di altri settori, intendono contribuire a raggiungere gli stessi obiettivi generali: rispetto del passato, comprensione del presente, salvaguardia del futuro. Tali tematiche, sostanziandosi nei diversi “sistemi” della conoscenza, dell'azione e della comunicazione formano trama e ordito di un tessuto multiforme e articolato capace di rappresentare la complessità della s?da che tutti insieme dobbiamo cercare di vincere contro l'oblio, la perdita del sapere e i rischi di un domani destinato a rimanere incerto senza il nostro impegno.
- Published
- 2019
46. Rappresentazioni e pratiche corporee. Riflessioni sull’ambiguità del sacro : Published in Sociologia n. 2/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio
- Author
-
Salvatore La Mendola and Salvatore La Mendola
- Abstract
Invito il lettore e la lettrice a prendere visione di due opere d'arte di diversa storia e legittimazione artistica prese in considerazione come indizi emblematici di processi culturali sociologicamente rilevanti riguardanti la sfera del sacro. Il tutto per contribuire a mostrare gli aspetti di intrinseca ambiguità di questa categoria per come è intesa di solito quale sfera contrapposta al profano. Il primo è il dipinto a olio su tela di Tiziano del 1515 noto con il titolo di Amor sacro e Amor profano. Un quadro che ha avuto molteplici interpretazioni non necessariamente tutte in conflitto tra loro. Per esempio, Panofsky (1969) richiamandosi a Ficino ne propone una in chiave neoplatonica. Alla donna vestita viene attribuita l'idea di venere terrestre a indicare la forza generatrice: è una donna agghindata com'era uso nella pubblica vanità, quindi esprime l'dea del profano. La donna nuda rappresenterebbe la venere divina, simbolo di bellezza eterna, universale, sacra, una sorta di Sofia, di sapienza: solleva un braciere acceso, simbolo, tra altro, di illuminazione spirituale. Non ha bisogno di coperture: si presenta nella sua nuda semplicità. Si tratta di due figure non necessariamente antinomiche, né in conflitto tra loro: tant'è che nel titolo – in realtà attribuito dai curatori della galleria in epoca tarda – viene utilizzata la congiuntiva e, non la disgiuntiva o. Sarebbero così espressione delle due facce dell'Amore: l'ammirazione per la bellezza terrena, specchio di quella celeste – data la somiglianza delle due donne – preluderebbe alla perfezione ultraterrena attraverso un percorso di ascesi. Le due figure rappresenterebbero due gradi dell'amore. Il sacro sarebbe la tappa finale di tale processo, tramite il passaggio da una figura all'altra: si ha quindi una svalutazione della sacralità della donna vestita, mondana, e la valorizzazione della figura nuda, extra-mondana. Profano e sacro resterebbero sì due sfere connesse, ma l'una tappa seguirebbe l'altra e la trascenderebbe: il sacro corrisponderebbe all'allontanamento dal profano. È una questione sociologicamente rilevante che pone interrogativi da diversi punti di vista, sia in termini categoriali, sia di interpretazione delle pratiche e delle correnti cultural-religiose.
- Published
- 2019
47. Mortali immortali : I tesori del Sichuan nell'antica Cina - The treasures of Sichuan in ancient China
- Author
-
Luca Bergamo, Franco Cotana, Gaetano di Gesu, Susanna Ferrini, Leiyu, Li Mingbin, Wang Yi, Zhu Zhangyi, Xie Zhicheng, Luca Bergamo, Franco Cotana, Gaetano di Gesu, Susanna Ferrini, Leiyu, Li Mingbin, Wang Yi, Zhu Zhangyi, and Xie Zhicheng
- Abstract
Catalogo della mostra aperta a Roma presso i Mercati di Traiano dal 26 marzo al 18 ottobre 2019 Catalogue of Exhibition opened in Rome at the Trajan's Market from March 26th to October 18th 2019 Con forti effetti scenografici potenziati dal contesto monumentale dei Mercati di Traiano, si presenta la mostra che vuole far conoscere al pubblico occidentale la civiltà del popolo Shu attraverso l'esposizione di 145 reperti provenienti dalle maggiori istituzioni museali della Provincia del Sichuan. Allestita fino all'11 marzo 2019 a Napoli, la mostra ha messo in scena 145 opere mai presentate in Europa in una rassegna così estesa ed ora aggiunge, come omaggio alla Roma Imperiale, 15 nuovi oggetti cultuali, tra i quali si distinguono tre bellissime maschere in bronzo. Non è solo il numero delle opere a colpire lo spettatore, ma il loro valore artistico e l'antica storia che raccontano. Esse sono infatti costituite dagli eccezionali ritrovamenti venuti alla luce nel corso di indagini archeologiche condotte a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso nella provincia del Sichuan, in particolare nei siti di Sanxingdui e Jinsha e nei cimiteri di Qinqbaijiang Shuangyan e Xindu Majia. Gli oggetti, appositamente selezionati dai curatori cinesi, coprono un lungo periodo di tempo, andando dal 1600 a.C. (epoca Shang) al 220 d.C. (epoca Han), ovvero fino alla scomparsa della cultura Shu. Essi indicano come la cultura Shu sia stata permeata da profonda religiosità, esprimendo un mondo nel quale gli uomini vivevano in armonia con le divinità e la natura, interrotto dalla conquista e trasformato dalla “consapevolezza della natura umana”. With strong, spectacular effects enhanced by the monumental context of Trajan's Market, the exhibition aims to introduce the western public to the civilization of the Shu people through the display of 145 artifacts from the major museums of the Sichuan Province. Installed until March 11th, 2019 in Naples, the exhibition presents 130 works to the western world - works that had never left China - within an extensive exhibition that now adds 15 new cultural objects as a tribute to Imperial Rome, including two beautiful masks and a bronze sculpture. It is not only the number of works that is striking, but their artistic value and the ancient story they tell, as well. They are, in fact, constituted by the exceptional findings discovered during archaeological investigations conducted since the 1980s in the Sichuan province, in particular, at the Sanxingdui and Jinsha sites and in the cemeteries of Qinqbaijiang Shuangyan and Xindu Majia. The objects, specially selected by Chinese curators, cover a vast period of time, from 1,600 BC (Shang Period) to 220 AD (Han Period), that is, until the disappearance of the Shu culture. They prove that the Shu culture was permeated by a profound religious cult, demonstrating a world where men lived in harmony with divinities and nature, interrupted by a conquest and transformed by the “awareness of human nature”.
- Published
- 2019
48. Franco Mello tra arti e design
- Author
-
AA. VV, Giovanna Cassese, AA. VV, and Giovanna Cassese
- Abstract
Franco Mello è autore totale, trasversale, indipendente, irriverente, complesso e camaleontico: designer, grafico, editore e creatore di libri d'artista, porta al centro della sua cinquantennale attività la questione tutta contemporanea della riproducibilità dell'arte e una riflessione critica sulla τέχνη, nel senso greco del termine, del saper fare e saper pensare e progettare, di incontro tra cultura materiale e teorizzazione. È un protagonista che simboleggia quanto possa essere fecondo il dialogo tra arti e design e quanto su questo dialogo si debba ancora riflettere per promuovere la vera identità del made in Italy e per prefigurare scenari futuri. La sua è una produzione varia e complessa, che spazia dal design alla fotografia, dalla grafica all'editoria e che lo vede ricoprire i ruoli e le funzioni di artista, docente, creatore di gioielli e ideatore di allestimenti e d'installazioni complesse e multimateriche, giochi per bambini e trasmissioni televisive. Autore colto di icone del nostro tempo, come il famosissimo Cactus firmato nel 1972 con Guido Drocco per la Gufram, tutta la sua attività, dalla fi ne degli anni Sessanta ad oggi, è paradigmatica di una particolare koinè culturale della Torino tra gli anni Sessanta e Settanta tra radical e pop con aperture minimal e concettuali: una vasta produzione di Multipli tra libri, oggetti, riviste, gioielli: limited editon per un pubblico consapevole. Questo volume, pubblicato in occasione della grande mostra organizzata dalla Fondazione Plart a Napoli nella primavera del 2017, nell'ambito di Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, è la prima monografia sull'autore e ne ripercorre tutta l'attività, caratterizzata da sperimentazioni e provocazioni nonché da corrispondenze di tematiche e poetiche nel sistema delle arti, frutto di rilevanti rapporti con l'industria, ma soprattutto di amicizia e profonda conoscenza degli artisti, dei critici, dei galleristi, degli editori e dei curatori attivi sulla scena del contemporaneo.
- Published
- 2018
49. FormaMente Unico 2017
- Author
-
AA. VV, Briganti Alessandra, AA. VV, and Briganti Alessandra
- Abstract
RESEARCH - RICERCA New teaching paradigms in the incoming new machine age revolution Michele Petrocelli Move forward Industry 4.0 training needs Arturo Lavalle, Christian-Andreas Schumann, Robert Pucher, Eric Forkel, Julia Kauper How virtualization, decentralization and network building change the manufacturing landscape: an Industry 4.0 perspective Malte Brettel, Niklas Friederichsen, Michael Keller, Marius Rosenberg The synergy between manipulative and digital artefacts in a mathematics teaching activity: a co-disciplinary perspective Eleonora Faggiano, Antonella Montone, Pier Giuseppe Rossi The impact of perception and presence on emotional reactions A review of research in virtual reality Julia Elisabeth Diemer, Georg W Alpers, Henrik M Peperkorn, Youssef Shiban, Andreas Mühlberger APPLICATIONS - APPLICAZIONI Toward Cyber ports: a geopolitical and global challenge Andrea Chiappetta Personal branding and job hunting 4.0: Epbe project Susanna Correnti Beehive challenges to reinforce Asian University entrepreneurship Ilaria Reggiani Life cycle assessment of a virtual reality device Andrae S. G. Anders The spectrum of learning analytics Gerd Kortemeyer Learning to teach architecture in the information age Vasiliki Geropanta, Antonios Papamanolis Use of localization technologies and traffic prediction for the transportation assignment problem Fabio Pompei, Romeo Giuliano HIGHLIGHT - PROSPETTIVE Industrial Policy Strategy (2017): investing in a smart, innovative and sustainable industry European Commission Broading the European political space on present challenges Maurizio Serio E-Learning in the age of the semantic web Carlo Bosna Social networks for job search: the Job Hunter 4.0 Angeliki Giannakopoulou GUIDE Association next conference in Rome CONTRIBUTORS GENERAL INDICATIONS FOR THE AUTHORS
- Published
- 2018
50. Egizi Etruschi : da Eugene Barman allo Scarabeo Dorato. Mostra ai Musei Capitolini Centrale Montemartini
- Author
-
Leonardo Bochicchio, Carlo Casi, Alessandro Conti, Francesca Guarneri, Antonella Magagnini, Claudio Parisi Presicce, Fabrizio Parrulli, Federica Scatena, Simona Carosi, Massimiliana Pozzi Battaglia, Alfonsina Russo, Leonardo Bochicchio, Carlo Casi, Alessandro Conti, Francesca Guarneri, Antonella Magagnini, Claudio Parisi Presicce, Fabrizio Parrulli, Federica Scatena, Simona Carosi, Massimiliana Pozzi Battaglia, and Alfonsina Russo
- Abstract
La mostra Egizi Etruschi nasce dall'opportunità di accostare produzioni e ideologie che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo di due tra le più grandi civiltà del Mediterraneo, un mare che nell'antichità ha sempre favorito gli scambi e l'incontro di culture. In un periodo, come quello attuale, in cui il Mediterraneo è lo scenario di guerre, di tragedie, di “rifiuto del diverso”, la cultura può forse riaprire un dialogo importante, purtroppo interrotto tra coloro che sulle rive del Mediterraneo vivono, seguendo il filo rosso della memoria: dialogo che è stato fonte di progresso, di solidarietà e di pace. La mostra Egizi Etruschi è anche un'importante occasione per presentare al pubblico, per la prima volta, e mettere a confronto con i reperti egizi trovati a Vulci, in un “dialogo mediterraneo”, alcuni preziosi oggetti egizi provenienti dalla collezione di Eugene Berman e dalla Sezione Egizia del Museo Archeologico di Firenze.
- Published
- 2018
Discovery Service for Jio Institute Digital Library
For full access to our library's resources, please sign in.