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Dopo aver ricordato “l’ossessione legalista” che da sempre contraddistingue l’ordinamento italiano e la dottrina giuspubblicistica di questo Paese, il saggio presenta il quadro dell’autonomia locale e del decentramento italiano, segnato da una persistente lentezza di attuazione. Evidenziando il cambio di passo registrato negli anni Novanta, l’autore evidenzia il susseguirsi di fasi connotate da ritmi legislativi differenti. Tra i principali profili esaminati nel saggio rilevano la costituzionalizzazione del principio di sussidiarietà, la difficile individuazione delle esatte competenze del comune oggi e i fattori di erosione delle sue competenze fondamentali.

Ce mémoire se donne pour objectif d’analyser quelle place et quelle importance l’éducation au plurilinguisme peut avoir au sein d’un parcours scolaire. C’est à travers la conception et la mise en place du projet « Les langueS en français » auprès d’une classe de 5e et dans un contexte d’enseignement-apprentissage du français langue étrangère que nous avons expérimenté un contenu didactique intégrant une dimension plurilingue et interculturelle. Ce mémoire s’articule autour de trois questions fondamentales : qu’est-ce que l’éducation plurilingue et interculturelle ? En quoi l’intégration d’une telle perspective semble être utile et nécessaire à l’apprentissage de la langue cible et des langues étrangères en générale ? Par quels moyens l’enseignant de langue peut-il créer et mettre en œuvre ce type de projet, en ciblant tout particulièrement l’éveil aux langues et en analysant les objectifs et les champs d’action ? Les séquences didactiques, exposées dans un second tome, s’inspirent d’une démarche d’éveil aux langues et se présentent comme un outil permettant de rassembler les élèves autour de leurs compétences plurilingues et interculturelles en plaçant l’altérité linguistique et culturelle au cœur des débats.; Questa tesi si propone di analizzare quale spazio e quale importanza l’educazione al plurilinguismo può avere nell’ambito della formazione scolastica. Tramite l’ideazione e la realizzazione del progetto «Le linguE in francese», per una classe di seconda media e all’interno dell’insegnamento della lingua francese come lingua straniera, abbiamo sperimentato un percorso didattico volto a stimolare l’interesse degli alunni verso diverse lingue e diverse culture. Questa tesi mira a rispondere a tre quesiti fondamentali: cos’è l’educazione plurilingue ed interculturale? Perché l’integrazione di una tale prospettiva sembra essere utile e necessaria all’apprendimento delle lingua studiata ma anche delle lingue straniere in generale? Come l’insegnante di lingua può ideare e realizzare, con sequenze didattiche, questa integrazione plurilingue e interculturale focalizzando l’attenzione sul metodo di risveglio alle lingue lingue e analizzando gli obiettivi e i campi d’azione?Esposte in un secondo tomo, si propongono delle Sequenze Didattiche che si rifanno al metodo di risveglio alle lingue e permettono di riunire gli alunni attorno alle loro competenze plurilingue ed interculturali mettendo la diversità linguistica e culturale al centro dei dibattiti.

La valutazione dell’interpretazione simultanea a fine percorso costituisce ancora oggi una sfida sia a livello teorico che della sua applicazione didattica. La definizione del livello di competenza richiesto al termine della formazione accademica rispetto al livello professionale costituisce il nodo centrale del processo di valutazione in interpretazione. In effetti, è a partire dalla nozione di competenza che si possono identificare i criteri e gli strumenti specifici per la codifica e la formulazione dei risultati delle prestazioni e infine per la “certificazione” di tale competenza. L’évaluation de l’interprétation simultanée en fin de parcours constitue encore aujourd’hui un défi tant au niveau théorique qu’au niveau de son application didactique. La définition du niveau de compétence requis en fin d’études par rapport au niveau professionnel représente le cœur du processus d’évaluation en interprétation. C’est en effet à partir de la notion de compétence qu’il sera possible d’identifier les critères et les instruments spécifiques pour la codification et la formulation des résultats des prestations et enfin pour la «certification» de cette compétence.