The current economic situation has highlighted the difficulties and fragility of some previous programmatic choices, which have strongly penalized Italian marginal areas. This has been further aggravated by the Ukrainian conflict and by the lengthening of the pandemic recession. Local planning has often proved to be unsustainable in the long-term due to its lack of global sustainability. Local projects are frequently developed and realized in situations of contingent needs, tight deadlines, and by below-strength staff, which do not allow for adequate and accurate overall planning. These difficulties have emerged and have particularly increased during the past year with the rising strain of responding promptly to the copious National and European funds released in support of the dual transition, established by the European Union. In this situation, it seems mandatory to support the marginal areas in their transition process and in their responsive and conscious participation in the allocated funding. The expectation is to finance projects with positive impacts and with long terms sustainable effects on the peripheral territories, increasing their competitiveness but mostly their socio-economic well- being. The aim of this study was to prioritize, through a multicriteria model, different projects in marginal areas according to their sustainability impact levels, in line with the European goals. This paper proposes an Absolute Analytic Hierarchy Process (AHP) model through a targeted selection of Urban Sustainability Indicators (USIs) to define the degree of sustainability of different urban projects. and their ranking in accordance with the National Recovery and Resilience Plan (NRRP) Missions. By examining the efficiency of the allocation of funds in maximizing the expected quantitative-qualitative impacts on marginal areas, this study allows to verify policy objectives. This paper may support future models able of ranking a large scale of urban projects on their sustainability impacts in marginal regions. The definition of scales of priorities can therefore become a useful tool capable of assisting territories in applying awareness to funds for projects with high sustainable impacts. L’attuale congiuntura economica negativa, aggravata dal conflitto ucraino e dal protrarsi della recessione pandemica, ha fatto emergere le difficoltà e le fragilità di alcune scelte programmatiche del passato che hanno penalizzato le aree interne del paese. Spesso l’attuazione e la pianificazione locale si è rivelata non sostenibile nel lungo termine, evidenziando la criticità di alcune scelte a scapito della sostenibilità globale di sistema. Frequentemente gli interventi locali vengono attuati in situazioni di necessità contingenti, scadenze già sollecitate, ed organici sottodimensionati, che non permettono una corretta e adeguata indagine programmatica e d’insieme. Tali complessità sono emerse e si sono acuite particolarmente durante quest’ultimo anno, alla luce della difficoltà di rispondere pronta- mente e strutturalmente agli innumerevoli bandi emanati su fondi nazionali ed europei per attuare la transizione duale in accordo con le direttive e gli obiettivi stabiliti dall’unione Europea. Supportare le aree in- terne nel loro processo di transizione e quindi nella loro partecipazione responsiva e consapevole ai finanziamenti stanziati, assume, quindi, un ruolo rilevante e di grande responsabilità. L’auspicio è che gli innumerevoli finanziamenti vengano direzionati da parte dei territori periferici verso progetti di impatto e con ricadute sostenibili nel lungo periodo, incrementando, non solo la loro competitività, ma anche, attraverso la loro efficacia, il proprio benessere socioeconomico. Lo scopo del presente studio è quello di definire, attraverso l’applicazione di un modello multicriteri, la scala di priorità di diverse progettualità sulle aree interne secondo criteri di sostenibilità, in coerenza con i goals europei. Il presente contributo propone, attraverso la selezione mirata di indicatori della sostenibilità urbana (USIs), un modello Analytic Hierarchy Process (AHP) assoluto in grado di definire il grado di sostenibilità e quindi di priorità dei progetti in coerenza con le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tale analisi permette di verificare gli obiettivi di policy, esaminando l’efficacia della ripartizione dei fondi per una massimizzazione quanti-qualitativa degli impatti attesi sul territorio. Tale lavoro è il punto di partenza per la creazione di modelli in grado di offrire una classificazione della sostenibilità di molteplici interventi urbani da attuare sulle aree marginali. La creazione di scale di priorità può quindi diventare uno strumento in grado di assistere i territori nell’accedere ai finanziamenti con una programmazione consapevole di impatto sostenibile.