4 results on '"Righini R."'
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2. Diagnosis and management of hepatic focal nodular hyperplasia
- Author
-
Venturi, A., Piscaglia, F., Vidili, G., Flori, S., Righini, R., Golfieri, R., and Bolondi, L.
- Published
- 2007
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3. Diagnosis and management of hepatic focal nodular hyperplasia
- Author
-
Rita Golfieri, Gianpaolo Vidili, S. Flori, Fabio Piscaglia, Annamaria Venturi, Luigi Bolondi, R. Righini, Venturi, A., Piscaglia, F., Vidili, G., Flori, S., Righini, R., Golfieri, R., and Bolondi, L.
- Subjects
medicine.medical_specialty ,Right upper quadrant pain ,Adenoma ,medicine.diagnostic_test ,business.industry ,Ultrasonology ,Focal nodular hyperplasia ,Magnetic resonance imaging ,General Medicine ,medicine.disease ,Asymptomatic ,Article ,Management ,Benign tumor ,Hemangioma ,Hepatocellular carcinoma ,Internal Medicine ,medicine ,Contrast-enhanced ultrasonography ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Radiology ,medicine.symptom ,business ,Diagnosi - Abstract
Focal nodular hyperplasia (FNH) is the second most common benign tumor of the liver, after hemangioma. It is generally found incidentally and is most common in reproductive-aged women, but it also affects males and can be diagnosed at any age. Patients are rarely symptomatic, but FNH sometimes causes epigastric or right upper quadrant pain. The main clinical task is to differentiate it from other hypervascular hepatic lesions such as hepatic adenoma, hepatocellular carcinoma, or hypervascular metastases, but invasive diagnostic procedures can generally be avoided with the appropriate use of imaging techniques. Magnetic resonance (MR) imaging is more sensitive and specific than conventional ultrasonography (US) or computed tomography (CT), but Doppler US and contrast-enhanced US (CEUS) can greatly improve the accuracy in the diagnosis of FNH. Once a correct diagnosis has been made, in most cases there is no indication for surgery, and treatment includes conservative clinical follow-up in asymptomatic patients.SommarioL'iperplasia nodosa focale (FNH) è il tumore epatico benigno più frequente dopo l'angioma. E' di solito rilevata in modo occasionale, per lo più nelle donne in età fertile, anche se si può riscontrare in entrambi i sessi e ad ogni età. I soggetti portatori raramente sono sintomatici, nonostante l'FNH possa essere causa di dolore ai quadranti addominali superiori. Nella gestione dell'FNH il problema clinico principale è rappresentato dalla difficoltà di differenziarla dalle altre lesioni epatiche ipervascolarizzate, come l'adenoma, l'epatocarcinoma o le metastasi ipervascolari, tuttavia utilizzando le opportune tecniche diagnostiche è oggi possibile evitare il ricorso ad esami invasivi. La Risonanza Magnetica (RM) ha una sensibilità e una specificità superiori rispetto a quelle dell'ecografia convenzionale e della Tomografia Assiale Computerizzata (TC) per la diagnosi di FNH. L'uso dell'angioecografia perfusionale (CEUS) e dell'eco-Doppler può tuttavia aumentare in modo significativo la confidenza diagnostica nell'identificazione e nella caratterizzazione dell'FNH con ultrasuoni. Una volta posta con certezza la diagnosi, nella maggior parte dei casi non ci sono indicazioni al trattamento chirurgico e nei soggetti asintomatici è raccomandato un follow-up clinico.
- Published
- 2013
4. Knowledge of the bio-effects of ultrasound among physicians performing clinical ultrasonography: Results of a survey conducted by the Italian Society for Ultrasound in Medicine and Biology (SIUMB)
- Author
-
A.G. Tewelde, A. Gianstefani, Fabrizio Calliada, R. Righini, Luigi Bolondi, Fabio Piscaglia, Piscaglia F., Tewelde A.G., Righini R., Gianstefani A., Calliada F., and Bolondi L.
- Subjects
medicine.medical_specialty ,Diagnostic ultrasound ,business.industry ,Ultrasound ,Internal Medicine ,medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Medical physics ,General Medicine ,Ultrasonography ,business ,Article - Abstract
Safety issues should always be kept in mind when using diagnostic ultrasound, which is associated with potentially hazardous bio-effects, especially with the introduction of new technologies.To assess the level of awareness and knowledge of safety issues related to the clinical use of ultrasound among physician-members of the Italian National Society for Ultrasound.A questionnaire with 11 multiple-choice questions was sent to members of the Italian Society for Ultrasound in Medicine and Biology. The answers were forwarded from the Society's Secretariat to the investigators, who statistically analyzed the data.The mean age of the 105 respondents was 44 years. The most frequent kind of ultrasound examinations (in addition to conventional B-mode) were: Doppler (74%), contrast-enhanced US (43%), and pediatric studies (43%). Only 50-60% of the responders knew the correct definitions of the terms thermal index and mechanical index. Almost all respondents understood the bio-effects reflected by the thermal index, but only a minority knew the most likely organ target of bio-effects related to the mechanical index and what do indicate the units in which the thermal index is expressed. The majority knew that fetuses are at higher risk of damage. Few respondents were able to identify the correct safety statements included in the recommendations of the International Ultrasound Societies.In conclusion, the present findings indicate that greater efforts of National Ultrasound Societies are warranted in disseminating knowledge of the bio-effects of diagnostic ultrasound modalities among operators.Sommario INTRODUZIONE: La sicurezza nell'uso degli ultrasuoni va sempre considerata in campo ecografico, in quanto gli ultrasuoni sono in grado di indurre effetti biologici potenzialmente dannosi, soprattutto con l'introduzione di nuove tecnologie. SCOPO DELLO STUDIO: Valutare il livello di consapevolezza e di conoscenza dei medici italiani soci SIUMB sulla sicurezza nell'uso dell'ecografia nella pratica clinica. MATERIALI E METODI: Un questionario contenente 11 domande a risposta multipla è stato inviato per e-mail a soci SIUMB (Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia). Le risposte sono state inserite in un database elettronico ed analizzate statisticamente. RISULTATI: Sono tornati questionari da 105 soci, di età media di 44 anni i cui esami ecografici più frequentemente eseguiti, in aggiunta all'ecografia B-mode standard, erano l'ecoDoppler (74%), l'ecografia con mezzo di contrasto (43%) e l'ecografia pediatrica (43%). Solo il 50โ60% conosceva la definizione corretta dell'Indice Meccanico e dell'Indice Termico. Quasi tutti i partecipanti comprendevano gli effetti biologici espressi con Indice Termico, nonostante che solo una minoranza sapesse in quale organo gli effetti biologici, in relazione all'Indice Meccanico, potevano, con più probabilità, verificarsi; analogamente solo una minoranza conosceva l'unità di grandezza per l'Indice Termico. La maggioranza era a conoscenza di come i tessuti del feto siano più suscettibili ai potenziali effetti di quelli adulti. Pochi partecipanti conoscevano le raccomandazioni delle Società Internazionali di Ultrasonologia in campo di sicurezza. CONCLUSIONI: Lo studio ha fatto emergere come sia necessaria una maggior diffusione delle conoscenze sugli effetti biologici degli ultrasuoni tra gli ecografisti italiani.
- Published
- 2013
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