Search

In questo contributo si presenteranno gli esiti di una ricerca corpus-based sul linguaggio utilizzato dagli educatori nell’ambito dello scenario interattivo previsto dalla prova orale della Certificazione di Esperto dell’Apprendimento Linguistico, una certificazione delle competenze glottodidattiche inclusive istituita dall’Università di Parma. L’obiettivo della ricerca, che si colloca nell’ambito della Teacher Cognition e si avvale degli strumenti concettuali dell’analisi del discorso, consiste nel comprendere in quale modo vengono concettualizzati gli apprendenti con Bisogni Linguistici Specifici proprio da coloro che intendono proporsi come figure educative specializzate nei processi di inclusione. Gli esiti della ricerca, oltre ad avere ricadute interessanti sulla validazione del disegno certificatorio stesso, suggeriscono le potenzialità dei corpora per indagare le concettualizzazioni degli educatori linguistici. Language teacher cognition and interaction analysis: a corpus-based case study in inclusive language education The present paper discusses the results of a corpus-based research study on the language used by educators within the interactive scenario that characterises the oral task of the “Certificazione di Esperto dell’Apprendimento Linguistico” (University of Parma), an academic exam that certifies the professional competences in the area of inclusive language education. The research lies in the field of Teacher Cognition and makes use of the tools of Discourse Analysis to investigate how learners with Specific Language Needs are conceptualised by those educators who are specializing in inclusive teaching practices. The results provide interesting insights on the certification design and highlight the potential of corpus analysis to investigate language educators’ conceptualisations.

Introduzione

Questo contributo presenta i risultati di uno studio sul modo in cui vengono concettualizzati gli apprendenti con e senza bisogni speciali nell’ambito di una serie di interviste rivolte ad un gruppo di futuri insegnanti (alcuni dei quali essi stessi portatori di bisogni speciali) iscritti alla Laurea Magistrale internazionale in Language Sciences and Cultural Studies for Special Needs presso l’Università di Parma. In particolare, la ricerca si focalizza sulle metafore concettuali emerse naturalmente nei discorsi degli intervistati nel riferirsi a se stessi, alle persone con bisogni speciali, nonché al processo di apprendimento linguistico e all’ambiente-classe. I risultati suggeriscono che i bisogni speciali tendono ad essere concettualizzati in opposizione al profilo prototipico del “bravo apprendente di lingue”, e descritti in termini di “problemi” e “ostacoli” che limitano l’agentività degli apprendenti con bisogni speciali. I risultati vengono discussi alla luce della letteratura scientifica esistente, e nella sezione conclusiva si propongono possibili direzioni future e proposte per migliorare i disegni di ricerca in quest’ambito. Language learning and special needs: metaphors of self and of other in a group of university students The present paper presents the results of a research study on the beliefs and conceptualization of language learners with and without special needs emerging from a set of interviews administered to a group of prospective teachers (some of whom with special needs themselves) attending the international Master’s Degree in Language Sciences and Cultural Studies for Special Needs at the University of Parma. In particular, the study focuses on the conceptual metaphors naturally occurring in the interviewees discourses while referring to themselves, people with special needs, as well as the language learning process and the classroom environment. The results suggest that special needs tend to be conceptualised as opposed to the prototypical “good language learner” profile, and referred to in terms of “problems” and “obstacles” which prevents special needs learner’s agentivity. The results are discussed in light of the existing literature review, and future directions and proposals for improving research designs in this field are suggested.