14 results on '"Sgarbi, Marco"'
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2. Pleasure in Renaissance Philosophy
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Sgarbi, Marco, Ebbersmeyer, Sabrina, Sgarbi, Marco, and Ebbersmeyer, Sabrina
- Published
- 2019
3. Love in Renaissance Philosophy
- Author
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Sgarbi, Marco, Ebbersmeyer, Sabrina, Sgarbi, Marco, and Ebbersmeyer, Sabrina
- Published
- 2018
4. Musso, Cornelio
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Sgarbi, Marco, Girardi, Mariateresa, Girardi, Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852), Sgarbi, Marco, Girardi, Mariateresa, and Girardi, Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852)
- Abstract
Predicatore, vescovo e padre conciliare, il francescano conventuale Cornelio Musso compie la sua formazione filosofico-teologica e umanistica a Padova, addottorandosi nel 1533. In quegli stessi anni comincia il suo impegno di predicatore in lingua italiana, che proseguirà intensa lungo tutta la sia vita, da numerosi e diversi pulpiti italiani e soprattutto a Roma. Chiamatovi nel 1538 da Paolo III, che poi lo nomina vescovo di Bitonto, e poi ancora al servizio di Pio IV Medici, egli partecipa ai lavori del Concilio di Trento, adoperandosi per promuovere una autentica riforma della Chiesa di Roma e fiducioso nella possibilità della sua riunificazione. Il richiamo alla necessità della conversione personale e interiore, raggiungibile attraverso l’imitazione di Cristo, e premessa indispensabile a una riforma dell’istituzione ecclesiastica, è al centro della sua predicazione, di contenuto morale, più che teologico, e diretta a muovere i sentimenti e la volontà. Fiduciosa nelle risorse della parola eloquente, l’oratoria sacra di Musso si ispira ai grandi modelli della retorica classica e patristica, lasciandosi definitivamente alle spalle modi e forme della predicazione medioevale. Essa inaugura così la storia moderna del genere dell’eloquenza sacra e segna la strada su cui si sarebbero incamminati il suo più celebre successore, Francesco Panigarola, e i rappresentanti della rigogliosa stagione secentesca., Cornelio Musso was a Franciscan preacher, bishop, and a conciliar father. He completed his philosophical-theological and humanistic studies at the University of Padua in 1533. In those same years, he began his commitment as a preacher in Italian, which continued throughout his life from many Italian pulpits, though especially he prayed in Rome, called by the Pope Paul III in 1538, who later appointed him bishop of Bitonto. Still confident in the reunification of the Church, Musso participated in the Council of Trent and worked to promote an authentic reform of the Roman Church. The central theme of his preaching is the necessity of personal and interior conversion, reachable through the imitation of Christ. This moral change is regarded as an indispensable premise for a reform of the ecclesiastical institution. His preaching relied on few key elements, such as Humanist culture, Franciscan spirituality, and Augustinian inspiration. These combined intellectual sources had an impact on the characterizing aspects of his praying, in particular on the moral content, on the Christocentric religiosity, and on the emotional tension to move the feelings and the will of the believers. Confident in the power of the word, rhetorically elevated, Musso’s sermons were inspired by the great models of classical and patristic rhetoric, leaving behind forms of medieval preaching. His sermons paved the way for the modern history of sacred eloquence and inspired Musso’s most famous successor, Francesco Panigarola, as well as representatives of the flourishing seventeenth-century literary and religious scenes.
- Published
- 2018
5. Treatise
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Sgarbi, Marco, Sgarbi, M ( Marco ), Goeing, Anja-Silvia, Sgarbi, Marco, Sgarbi, M ( Marco ), and Goeing, Anja-Silvia
- Published
- 2017
6. Tomitano, Bernardino
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Sgarbi Marco, Girardi, Mariateresa, Girardi Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852), Sgarbi Marco, Girardi, Mariateresa, and Girardi Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852)
- Abstract
Filosofo, medico e umanista padovano, Bernardino Tomitano si addottora in artibus et medicina presso l’Università di Padova, dove sarà poi docente di logica dal 1539 al 1563. Rappresentante di rilievo dell’artistotelismo umanistico che si afferma all’interno della scuola padovana a metà Cinquecento, l’opera del T. è tramite importante fra la speculazione d’inizio secolo, di ispirazione ancora quattrocentesca, e quella più matura e sistematica del suo illustre allievo Giacomo Zabarella e di Francesco Piccolomini. Il suo insegnamento si caratterizza per la scelta di leggere Aristotele nell’originale greco con perizia filologica; per la preferenza riservata agli antichi commentatori greci e ai moderni umanistici; per il frequente ricorso all’autorità di Platone. Il contributo portato dal T. al pensiero logico consiste nella centralità delle questioni di metodo; nella trattazione del regressus come strumento logico fondamentale per il progresso nella conoscenza dei fatti naturali; nella concezione strumentale della logica; nella definizione delle arti sermocinali (grammatica, retorica, poetica) come arti logiche. Dalla sua partecipazione all’Accademia degli Infiammati di Padova, nei primi anni ̓40, ha origine il trattato di carattere retorico e linguistico Ragionamenti della lingua toscana, ampliato nel 1570 nei Quattro libri della lingua thoscana, nei quali il principale interlocutore è il maestro Sperone Speroni. L’opera intende promuovere la prosa oratoria e in genere la scrittura di genere ‘alto’ in lingua italiana e raccoglie le molteplici questioni relative alle arti della parola in una sintesi organica che ha al centro il tema del rapporto tra sapienza filosofica ed eloquenza., Philosopher, physician, and humanist, Bernardino Tomitano became a doctor in artibus et medicina at the University of Padua, where he was professor of logic from 1539 to 1563. Tomitano was one of the greatest representatives of humanistic Aristotelianism, which was affirmed in the Paduan school in the middle of the sixteenth century. His work was an important link between the speculation of the beginning of the 1500s and the more mature and systematic work of his famous disciple Jacopo Zabarella. His teaching was characterized by the choice of reading Aristotle in the original Greek with philological expertise, by the preference reserved for ancient Greek commentators and modern humanists, and by the frequent recourse to Plato’s authority. Tomitano’s contribution to logical thought consisted in the centrality of the questions of method, in the theory of regressus as a fundamental logical tool for progressing in the knowledge of natural facts, in the instrumental conception of logic, and in the definition of sermocinal arts (grammar, rhetoric, poetics) as logical arts. From his participation in the Accademia degli Infiammati of Padua, in the first part of 1540, the rhetorical and linguistic treatise Ragionamenti della lingua toscana originated, which was extended in 1570 into the Quattro libri della lingua thoscana, in which the main interlocutor was his master Sperone Speroni. The work was intended to promote oratory prose and “high” genre writing in Italian in general and gathered together several issues concerning the arts of the word in an organic synthesis that had at its core the theme of the relationship between philosophy and eloquence.
- Published
- 2017
7. Accademia degli Infiammati
- Author
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Sgarbi, Marco, Girardi, Mariateresa, Girardi, Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852), Sgarbi, Marco, Girardi, Mariateresa, and Girardi, Mariateresa (ORCID:0000-0003-0282-2852)
- Abstract
Fondata a Padova il 6 giugno 1540 da Leone Orsini con la collaborazione del fiorentino Benedetto Varchi e del veneziano Daniele Barbaro, estensori della legislazione accademica, l’Accademia degli Infiammati rimase attiva almeno fino al maggio del 1542. A dispetto della sua breve esistenza fu una delle più importanti accademie italiane cinquecentesche per l’influsso che esercitò sugli sviluppi della cultura non solo veneta lungo tutto il secolo. La principale ragione di ciò risiede nel fatto che in essa confluirono la grande tradizione filosofico-scientica dell’Università di Padova; l’influsso del magistero di Pietro Pomponazzi, soprattutto attraverso il suo discepolo padovano Sperone Speroni; l’eredità lasciata in terra veneta da Pietro Bembo; l’apporto della cultura toscana attraverso Benedetto Varchi e Alessandro Piccolomini, insieme allo Speroni i principali animatori dell’Accademia. Fondato su una sistemazione del sapere che assegna il primato alla filosofia e articolato di preferenza attorno a etica e letteratura, il programma degli Infiammati perseguì l’obiettivo di promuovere la cultura e la lingua volgare. Adoperandosi per estendere l’uso della lingua moderna a tutti i campi del sapere, anche filosofico e scientifico, l’Accademia padovana non solo intese rispondere a una nuova esigenza di divulgazione del sapere, ma gettò le basi per la fondazione di un universale linguaggio volgare., The Accademia degli Infiammati (Academy of Burning One) was founded in Padua, on June 6 1540, by Leone Orsini, in partnership with Florentine humanist Benedetto Varchi, and Venetian humanist Daniele Barbaro, who drafted the academic statute. The choice of name stems from the impresa adopted by the Academy: the image of an inflamed Hercules on Mount Oeta, along with the motto “once burned, the mortal will go to heaven eternally,” which was meant to signify the search for immortality by means of devotion to scholarship. The head of the Academy was a prince, whose election occurred generally every four months and whose duty it was to schedule lectures, which were usually held on Thursdays and Sundays. The Academy remained active at least until May of 1542. Despite its brief existence, it is considered one of the most important sixteenth-century academies, because its influence on the culture of that century was ongoing and reached well beyond the Venetian area. This was primarily due to the fact that it absorbed the great philosophical-scientific tradition of the University of Padua; the influence of Pietro Pomponazzi’s mentorship, especially by means of his pupil Sperone Speroni; the heritage Pietro Bembo had bequeathed to that area; and the culture contributed by such eminent Tuscan figures such as Benedetto Varchi and Alessandro Piccolomini, who along with Speroni were the leading figures of the Academy. The Infiammati pursued a program inspired by a philosophically based system of knowledge that preferably hinged on ethics, rhetoric and literature; a program to be divulged specifically through the use of the Italian vernacular language and culture. By actively working in order to extend the use of the vernacular to all aspects of knowledge, including philosophy and science, the Academy did not just adjust to new requirements for the dissemination of knowledge; it also set the foundation for a universal vernacular language.
- Published
- 2015
8. Rocco Lozano, Valerio: 'La vieja Roma en el joven Hegel'
- Author
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Sgarbi, Marco and Sgarbi, Marco
- Published
- 2012
9. Hume’s Source of the “Impression-Idea” Distinction*
- Author
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Sgarbi, Marco and Sgarbi, Marco
- Abstract
In this paper I aim to investigate Hume’s well-known distinction between impressions and ideas, following the methodology of the history of ideas, and showing its specificity and suggesting a possible source, which has not been given much attention by the scholarship, namely the logical doctrines of the physician and anatomist William Harvey, which provide the key concepts to understand Hume’s logic of ideas. After some introductory remarks, the second part deals with the many issues involved in Hume’s distinction, and in the third part I examine Harvey’s logic of ideas. In conclusion I assess Hume’s debt to the English physician., En este artículo se pretende investigar la conocida distinción de Hume entre impresiones e ideas, siguiendo la metodología de la historia de las ideas, y mostrando su especificidad a la par que se sugiere una posible fuente a la que la investigación no ha prestado excesiva atención, esto es, las doctrinas lógicas del médico y anatomista William Harvey. Éstas ofrecen los conceptos clave para entender la lógica de las ideas humeana. Tras algunas consideraciones introductorias, la segunda parte trata de numerosas cuestiones presentes en la distinción de Hume, y en la tercera parte se examina la lógica de las ideas de Harvey. En la conclusión se pone de manifiesto la deuda de Hume hacia el médico inglés.
- Published
- 2012
10. Hume’s Source of the “Impression-Idea” Distinction*
- Author
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Sgarbi, Marco and Sgarbi, Marco
- Abstract
In this paper I aim to investigate Hume’s well-known distinction between impressions and ideas, following the methodology of the history of ideas, and showing its specificity and suggesting a possible source, which has not been given much attention by the scholarship, namely the logical doctrines of the physician and anatomist William Harvey, which provide the key concepts to understand Hume’s logic of ideas. After some introductory remarks, the second part deals with the many issues involved in Hume’s distinction, and in the third part I examine Harvey’s logic of ideas. In conclusion I assess Hume’s debt to the English physician., En este artículo se pretende investigar la conocida distinción de Hume entre impresiones e ideas, siguiendo la metodología de la historia de las ideas, y mostrando su especificidad a la par que se sugiere una posible fuente a la que la investigación no ha prestado excesiva atención, esto es, las doctrinas lógicas del médico y anatomista William Harvey. Éstas ofrecen los conceptos clave para entender la lógica de las ideas humeana. Tras algunas consideraciones introductorias, la segunda parte trata de numerosas cuestiones presentes en la distinción de Hume, y en la tercera parte se examina la lógica de las ideas de Harvey. En la conclusión se pone de manifiesto la deuda de Hume hacia el médico inglés.
- Published
- 2012
11. Rocco Lozano, Valerio: 'La vieja Roma en el joven Hegel'
- Author
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Sgarbi, Marco and Sgarbi, Marco
- Published
- 2012
12. Antropologia trascendentale e spontaneità in Kant
- Author
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Sgarbi, Marco and Sgarbi, Marco
- Abstract
El objetivo del presente artículo es demostrar que aquello que caracteriza trascendentalmente al ser humano para Kant es su autoconsciencia de ser un ser espontáneo. El ser espontáneo dell ser humano se explica a través de sus facultades superiores del alma que pertenecen propiamente solamente a este y que son eminentemente espontáneas. Si, pues, la investigación filosófica sobre la antropología requiere el estudio de aquello que diferencia cualitativamente y trascendentalmente al ser humano de los otros seres vivientes, entonces esa antropología deberá ocuparse del problema del la espontaneidad. Solo concibiendo al ser humano como un ser espontáneo es posible la fundamentación de una auténtica ‘antropología trascendental’.
- Published
- 2011
13. Feld-Begriff und Problemgeschichte
- Author
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POZZO, RICCARDO, SGARBI, MARCO, Marassi, Massimo, Marassi, Massimo (ORCID:0000-0002-1327-2916), POZZO, RICCARDO, SGARBI, MARCO, Marassi, Massimo, and Marassi, Massimo (ORCID:0000-0002-1327-2916)
- Abstract
La lessicografia concettuale elaborata storicamente va incontro al duplice rischio di identificare la storia della filosofia con la dossoscopia e di ridurre idealmente la storia dei problemi a una sorta di astratto inventario di questioni immutabili. Probabilmente la combinazione delle due prospettive permette di risolvere empiricamente alcune difficoltà: per esempio che i concetti stessi non vengano riuniti in un mero inventario, più o meno aggiornato, di termini, e che i problemi non siano sublimati nella costruzione di una struttura astratta e invariabile, indipendente dall’orizzonte culturale specifico di un’epoca. In realtà la storia manifesta sempre l’estesa e forte connessione dei concetti e dei problemi, tanto che la flessibilità e le sfumature dei concetti determinano sempre una mutabilità dei problemi, e ciò esige l’elaborazione di un’ontologia applicata alla realizzazione di una base di dati relazionale, in cui concetti e problemi siano articolati in una struttura di relazioni aperta e potenziabile. Il concetto di campo, già individuato da Joachim Ritter, mi sembra che possa indicare alcune soluzioni alla questione a cui si è accennato., The conceptual lexicography that has been elaborated throughout history runs the risk of identifying history of philosophy with doxoscopy and of ideally reducing the history of problems to an abstract inventory of immutable questions. Probably, the combination of the two perspectives allows to solve a couple of empirical problems: the fact that concepts are not simply listed in a more or less up to date inventory of terms; and the fact that problems are not simply an abstract and invariable structure which is not influenced by the cultural environment of a given age. History always shows the strong and close connection between problems and concepts, to the extent that the flexibility or the nuance of a concept will always affect a change in the content. This requires applying ontology to the building of a relational database, where concepts and problems are tied together in a structure of relationships which is open and which can be empowered. The concept of field, which has already been outlined by Joachim Ritter, seems to show several solutions to such problem.
- Published
- 2010
14. Salvezza della storia e ordine della politica. In margine al Policraticus di Giovanni di Salisbury
- Author
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POZZO, RICCARDO, SGARBI, MARCO, Marassi, Massimo, Marassi, Massimo (ORCID:0000-0002-1327-2916), POZZO, RICCARDO, SGARBI, MARCO, Marassi, Massimo, and Marassi, Massimo (ORCID:0000-0002-1327-2916)
- Abstract
La trasgressione originaria dell’ordine divino giustifica la meditazione sulla fragilità della vita e genera la struttura statuale, non esente da corruzioni e estremismi. Per porre rimedio alla caduta, Agostino propone così un’educazione del genere umano fondata sull’annuncio del nuovo, senza però istituire, per il privilegio accordato alla storia della salvezza, una regolamentazione delle cose temporali. È l’agostinismo politico successivo che individua un codice positivo per l’esercizio del potere politico e che trova in Giovanni di Salisbury una specifica formulazione del problema: il principe deve osservare le norme che derivano dalla legge superiore di Dio, che vincola con regole universali tutti gli uomini e stabilisce i principi regolativi delle funzioni dello Stato, accanto a quelle della Chiesa. La politica rinviene il suo ordine operativo nella transizione dall’affermazione metafisica della norma assoluta all’analisi dell’organismo dello Stato., The divine order has been transgressed since the beginning of mankind: this is why a research must be carried out, about the fragility of life, its corruption and its extremisms. In order to remedy man’s fall, Augustine proposes a human education based on the announcement of new, without setting a rule for temporal things, as the history of salvation is granted a privilege. John of Salisbury finds a specific solution for the problems of his times: the prince must observe the superior laws which come from God, as the latter universally rules all human beings. Moreover, God’s rules set the principles both for the State and the Church. The role of politics is to affirm the metaphysical order in the State’s organism.
- Published
- 2009
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