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Il contributo ripercorre la fortuna editoriale delle Epistole e vangeli, nella compilazione curata da Remigio Nannini fiorentino, che pur presentando le pericopi bibliche scelte per la liturgia in traduzione volgare, non incorse, proprio in ragione dell'autorevolezza del curatore, nella censura che invece colpì i volgarizzamenti biblici a partire dalla metà del Cinquecento. Si tratta di edizioni molto rare, spesso in esemplare unico, che denotano un ampio uso e una discreta fortuna editoriale.

Si riprendono studi precedenti sulla tipografia veneziana dei fratelli Brucioli, mostrando come anche dopo il processo del 1548 proseguì l'attività tipografica. Ci si sofferma in particolare sull'edizione della traduzione latina del Cabasilas correlata con la discussione tridentina sull'Eucaristia.