Il presente articolo, focalizzato sul trattamento dell’autismo di livello 1 in età adulta in assenza di disabilità cognitiva, evidenzia l’importanza, al fine di un progetto psicoterapico cucito addosso al paziente, di effettuare una corretta diagnosi differenziale individuando, allo stesso tempo, elementi di comorbilità psichiatrica. Allo stato dell’arte della ricerca sull’autismo la produzione scientifica inerente tali aspetti non è, tuttavia, adeguatamente esaustiva ed aggiornata. Ciò amplifica le difficoltà del clinico poiché, nell’autismo di livello 1, il processo di valutazione diagnostico è, frequentemente, complesso. Il lavoro sarà incentrato sulla diagnosi differenziale e comorbilità psichiatrica dell’autismo di livello 1 in età adulta con i disturbi di personalità con peculiare attenzione al disturbo schizoide di personalità in cui il processo di diagnosi differenziale è, talvolta, complesso. Attualmente, il Cluster A ed il Cluster C sono i disturbi di personalità più concomitanti nel Disturbo dello Spettro Autistico, mentre più netta è la distinzione con il Cluster B. La finalità del nostro lavoro è la proposta di uno strumento di assesment per supportare il clinico in tale percorso di valutazione. Tale strumento si basa su una linea di ricerca attualmente in evoluzione nel panorama scientifico internazionale: gli Hierarchical Taxonomy of Psychopathology (HiTOP), un sistema di classificazione dimensionale, derivato dalla covariazione osservata tra sintomi di psicopatologia e tratti disadattivi, che cerca di fornire obiettivi di ricerca e trattamento più informativi (cioè costrutti dimensionali e valutazioni cliniche) rispetto alle categorie diagnostiche tradizionali. In altri termini, l’attenzione è orientata ai processi e, pertanto, alle configurazioni di quadri e non di sindromi: il focus è sul funzionamento neuro-comportamentale umano, su come le persone percepiscono gli stimoli fisici e sociali negli specifici contesti di vita. Al fine di elaborare questo strumento, sulla base di un rigoroso esame della letteratura sull’argomento e della nostra esperienza clinica, identificheremo le variabili principali che ci consentono di discernere elementi di diagnosi differenziale e comorbilità psichiatrica per i disturbi di personalità.