Search

Unviajeúnico, através de un centenar deobjetos, quenostransporta amúltiples,fascinantes y a menudoignoradashazañasfemeninas. «Caprichoso, divertido e ingenioso. El libro de Annabelle Hirsch es como una búsqueda del tesoro a través de la historia, la cultura, la política, la moda y el arte». AndreaWulf, autora deLa invención de la naturaleza yMagníficos rebeldes Tienes en las manos una historia olvidada. No se trata de una historia amplia, definitiva y exhaustiva del mundo, sino algo más sosegado, más íntimo y particular: un viaje único, a través de un centenar de objetos que nos transportan a múltiples, fascinantes y a menudo ignoradas hazañas femeninas. Con una prosa delicada y magnética, cosida a través de un sinfín de anécdotas trepidantes, Annabelle Hirsch despliega a una gran selección de mujeres (y sus pertenencias) que, en el fondo, es una inmejorable excusa para desvelar los pensamientos y sentimientos cotidianos de todo un género. El resultado es una historia alternativa, íntima y conmovedora, de la humanidad.Una estatua de Hatshepsut, un consolador de cristal del siglo xvi, una máquina de escribir Remington, un bolígrafo que perteneció a Greta Garbo, un Tupperware o un broche de Hannah Arendt explican la evolución del rol (y el poder) femenino desde las sociedades prehistóricas hasta hoy. Cosas demujeres desmonta todo lo que que creemos saber de nuestro pasado para demostrar que, en sus facetas más desconocidas y domésticas, este ha sido tan complejo y fascinante como las mujeres que lo poblaron. La crítica ha dicho: «Una imagen rica y subversiva de la historia. Muchísimos lectores encontrarán algo nuevo». Financial Times «Un recordatorio, para que no lo olvidemos, de que las mujeres son y han sido siempre, en silencio o a gritos, en la periferia o en el centro del escenario, el motor, el pegamento, la inspiración detrás de todo». Gillian Anderson «Me ha encantado este libro. Las dotes de observación íntima de Hirsch convierten ese mundo en un registro vivo y apasionante de todo aquello con lo que hemos luchado». Olivia Colman «Un fantástico gabinete de curiosidades que replantea el papel de la mujer en la historia. Educativo, divertido... ¡una gozada!». Leïla Slimani

Professor Major's aim in these articles has been to stimulate new assessments of the political, constitutional and social history of France in the 15th - 17th centuries. The first group examines the nature of the Renaissance monarchy, its strengths and its weaknesses and lack of effective controls. The next group explores the issue of why the Estates General, and some of the provincial estates, failed to develop in France, in marked contrast to the triumph of representative government in England. Finally, the author turns to the question of how the nobles succeeded in remaining the dominant social class. On the one hand, he traces the evolution of a patron-client relationship which compensated for the decay of the feudal ties of the Middle Ages; on the other, he challenges assumptions made of a decline in nobles'incomes, and contends that, so long as they held on to their lands and could escape the depredations of war, for most of the period they actually benefited from a marked increase in real income.

“History is being made every day by the men and women”, la storia viene fatta ogni giorno dagli uomini e dalle donne, diceva John Fitzgerald Kennedy. E questo è lo spirito dell'opera, che ricostruisce una sorta di “calendario civile” quotidiano, da gennaio a dicembre, in cui si snodano grandi e piccoli episodi dell'età contemporanea, alcuni più noti, altri che forse sarebbero destinati all'oblio. All'interno, momenti di hard power e di soft power si susseguono e si alternano, come accade quotidianamente: l'“alta” politica, la diplomazia, i governi, le guerre e le rivoluzioni insieme alla musica, lo sport, i libri, il cinema e la televisione, la cultura, i fatti di cronaca che hanno contribuito a costruire il presente e a formare l'opinione pubblica. Un sunto dello “spettacolo delle attività umane”, come lo definì Marc Bloch. Attraverso queste storie emergono, giorno per giorno, i grandi sentimenti, gli ideali, le speranze, i successi e le sconfitte delle persone che hanno avuto un ruolo o sono state un riferimento per più generazioni, insieme alle contraddizioni, le ambiguità e gli incontri e scontri che hanno segnato il Novecento, un secolo lungo e per molti aspetti non ancora terminato. I giorni, insomma, che hanno costruito il nostro presente.

The book presents the life of Louis Wolowski (1810–1876). Born into a family of Frankist Jews in Warsaw, Wolowski participated in the Polish insurrection of 1830–1831 and later settled in France. Specializing in political economy, Wolowski became a professor at the prestigious Conservatoire des Arts et Métiers at the age of 29 and a member of the Academy in 1855. In 1852 he founded Crédit Foncier, one of the most important French banks and actively participated in the banking revolution of the second half of the 19th century. He also had a political career. Wolowski served as a deputy and from 1875, a life senator. Representing the liberal center of the French political scene, he played a crucial role in the establishment of the Republic in France.

Rai Uno, previsioni del tempo, 31 dicembre del 1984. Il colonnello Andrea Baroni annuncia un'anomala ondata di freddo per l'Italia dovuta'a uno stratosferico riscaldamento polare'. Fra il 3 e il 4 gennaio comincia a nevicare sull'Isola d'Elba, Ischia e gran parte della Sardegna. Due giorni più tardi Piazza San Pietro è coperta di bianco. A Foggia il termometro scende a 10 gradi sotto lo zero. Nelle città del Nord ha inizio una nevicata che provoca una paralisi senza precedenti. Questo'inverno del secolo'ha generato una poderosa macchina del ricordo, diventando fonte d'ispirazione per romanzi, opere teatrali, canzoni e opere fotografiche, ma ha anche nascosto le difficoltà dell'Italia del tempo: corruzione, terrorismo, crisi economica e disoccupazione. Il passato è stato frammentato, con alcune memorie conservate mentre altre sono sprofondate nell'oblio. Arnaldo Greco e Pasquale Palmieri provano a raccontare questa Italia che, sotto la neve, sembra mettere in pausa la sua corsa verso la modernità.

The book surveys the role of Portuguese and Sephardic merchants in the contraband tobacco trade in the late sixteenth- and early seventeenth-century Atlantic world. It offers a historical-geographic perspective linking Amsterdam as an emerging staple market to a network of merchants of the “Portuguese Nation,” examining the illicit trade in the context of rivalry between Spain and the Dutch Republic during the Eighty Years'War.

¿Quién inventó la máquinatortilladora? ¿Porqué en México hay una tienda en cada esquina?¿Qué hacía un japonés en la Revolución?¿Cuál ha sido el presidente más honrado?¿Quién fue la primera mujer gobernadora? Las respuestas a estas preguntas se encuentran en este libro, que reúne diversos hechos y personajes tan curiosos e interesantes como sólo México puede ofrecer. Cada una de estas páginas nos demuestra que la Historia no sólo está en los museos y las enciclopedias, también se encuentra en las cosas (en apariencia) más simples de la vida. ¿Qué esperas? ¡Acompáñanos en este paseo por algunas de las historias más sorprendentes de la historia de nuestro país! «Una historia en cada hijo te dioes una obra escrita desde la pasióny el gusto por las letras, y quémejor que ponerlas al serviciode la crónica histórica.» -ALEJANDRO ROSAS

Jacques de Launay ha realizzato una di quelle imprese culturali che in partenza potevano sembrare se non impossibili, almeno rischiosissime. A capo di un'affiatata équipe di studiosi di storia per oltre cinque anni, ha analizzato in profondità circa undicimila libri sul primo periodo della storia contemporanea (1914-1945) e fissato i sessantadue punti attorno ai quali le controversie dei maggiori storici erano apparentemente senza soluzione: tali punti vengono ora chiariti in maniera esemplare in questa opera. Da Sarajevo alla battaglia della Marna, dal Trattato di Versailles al fascism e al nazismo, dal patto di Monaco all'operazione Himmler e alla Conferenza di Potsdam, non c'è zona oscura degli avvenimenti mondiali che non riceva la giusta illuminazione da questo libro di appassionante interesse.

Scoprite tutto quello che c'è da sapere su Mao Zedong in meno di un'ora! Figura controversa, Mao Zedong è uno dei leader politici più importanti del XX secolo. Onorato come un dio in Cina, dove la sua immagine è presente ovunque, Mao aveva tuttavia le mani sporche di sangue: si ritiene che quasi 70 milioni di cinesi siano morti a causa delle sue politiche...

Charles François du Perrier, otherwise known as Dumouriez, was born at Cambrai at the peak of Louis XV's reign. A penniless but highborn French gentryman, he engaged while still in his prime in the dreadful Seven Years'War from which he returned badly wounded. As the new Revolution began to take a hold Dumouriez ingratiated himself into the royal close circle until the king appointed him as his Minister for Foreign Affairs, but his astute counsel failed to protect Louis from his eventual downfall. A period of warring on France's national frontiers resulted in Dumouriez taking full command of the North'and the full glory of the great victories of the dual battles of Valmy and Jemmappes. However the suspicious of the Jacobins by now in power in Paris were aroused and incited them to have him arrested and face the guillotine. He succeeded in evading their clutches by abandoning army and country, preferring exile elswhere in Europe and in England where he died.

Il Covid e l'invasione russa dell'Ucraina hanno illuminato di colpo l'evoluzione e la crisi delle società occidentali e, facendo ciò, hanno reso evidente quanto le categorie con cui siamo cresciuti e abbiamo interpretato il Novecento, e le nostre stesse vite, siano ormai logore. Andrea Graziosi riflette sulle cause e le conseguenze dei mutamenti che hanno progressivamente trasformato l'Occidente scaturito dal secondo conflitto mondiale. Fine del mondo contadino, individualizzazione, crollo delle nascite e straordinario balzo in avanti nell'attesa di vita che ha reso e rende tutte le società più vecchie e meno vitali, coagularsi di nuove istanze reazionarie, ricomposizione faticosa di collettività plurali dal punto di vista etnico e del colore, crisi dell'azione e delle forme della politica sono alcuni degli aspetti sui quali si sofferma. Su che cosa potremmo far leva per salvare, innovando, un tipo di Occidente e di Modernità che è in crisi ma era riuscito, pur con tutti i suoi difetti, ad aumentare libertà e dignità umane più di ogni altro sistema conosciuto, e il progetto europeo che ne è uno nei nuclei fondamentali?

Almost All Aliens offers a unique reinterpretation of immigration in the history of the United States. Setting aside the European migrant-centered melting-pot model of immigrant assimilation, Paul Spickard, Francisco Beltrán, and Laura Hooton put forward a fresh and provocative reconceptualization that embraces the multicultural, racialized, and colonially inflected reality of immigration that has always existed in the United States. Their astute study illustrates the complex relationship between ethnic identity and race, slavery, and colonial expansion. Examining the lives of those who crossed the Atlantic, as well as those who crossed the Pacific, the Caribbean, and the North American Borderlands, Almost All Aliens provides a distinct, inclusive, and critical analysis of immigration, race, and identity in the United States from 1600 until the present. The second edition updates Almost All Aliens through the first two decades of the twenty-first century, recounting and analyzing the massive changes in immigration policy, the reception of immigrants, and immigrant experiences that whipsawed back and forth throughout the era. It includes a new final chapter that brings the story up to the present day. This book will appeal to students and researchers alike studying the history of immigration, race, and colonialism in the United States, as well as those interested in American identity, especially in the context of the early twenty-first century.

Cet ouvrage retrace quatre siècles de la vie des Afro-Américains de l'esclavage à nos jours. Au fil des pages, le lecteur suit le difficile combat de ceux qui furent arrachés à leurs pays mais n'ont cessé de se battre pour être enfin considérés et traités comme des citoyens américains à part entière. Quant à leur contribution musicale, littéraire et cinématographique, elle s'avère incontournable de la vie culturelle du pays. De Lincoln à Black Lives Matter, de Martin Luther King à Barak Obama, de James Baldwin à Stevie Wonder, la vie de la communauté noire est jalonnée d'embûches, d'espoir et de succès.

Quel est le référentiel auquel se rattache le tarot, comme outil de divination? La question demeure car si Gérard Encausse, alias Papus, l'a attribué aux Bohémiens, nul n'en a encore apporté la preuve formelle ni étudié les tenants et les aboutissants. En passant en revue les divers indices historiques, on remarque que tout pointe vers l'Inde. Le tarot est un artefact, le reliquat d'une épopée, celle d'un peuple sorti de l'Inde entre les IXe et XVe siècles, qui nous invite à entreprendre un chemin à rebours. L'ouvrage que vous tenez en main a demandé une décennie de recherches afin de montrer que le tarot est bien le don mystique de l'Inde à l'Occident.

Dans ce livre, l'auteur démontre que les peuples africains, traumatisés par des drames récurrents, firent appel aux forces enfouies dans une résilience arrimée au concept d'« Ubuntu » : les Afro-Américains, victimes de la déportation et de la ségrégation raciale, connurent une histoire extraordinaire de rédemption ; les colonisés du continent africain brisant le joug colonial en accédant à l'indépendance ; Patrice-Emery Lumumba et Laurent-Désiré Kabila résistant à l'hégémonie des puissances néocoloniales... L'auteur tente d'objectiver le concept d'Ubuntu : son origine, sa définition, son éthique, ses domaines d'intervention.

Che cosa comporta essere un cittadino americano? Significa vivere in una terra di libertà e opportunità? La storia afroamericana illumina i paradossi fondamentali della società statunitense. Questo libro si apre nel 1619, quando arrivarono a Jamestown i primi schiavi africani, e segue il filo della lotta per la libertà attraverso la schiavitù e la sua abolizione, la vergogna della segregazione e i primi movimenti popolari neri; e poi il Ku Klux Klan, l'ostinato coraggio di Rosa Parks, la marcia del 28 agosto 1963, i modi in cui le controversie sui diritti civili hanno continuato a esplodere fino all'attuale movimento Black Lives Matter. La storia degli Stati Uniti può essere letta anche come la storia di una lunga e non ancora conclusa battaglia affinché diventino realtà gli ideali di uguaglianza enunciati nella Dichiarazione d'indipendenza.

Dans ce livre, l'auteur démontre que les peuples africains, traumatisés par des drames récurrents, firent appel à une résilience arrimée au concept d'« Ubuntu » : par exemple, les Afro-Américains, victimes de la déportation et de la ségrégation raciale, connurent une histoire extraordinaire de rédemption. L'auteur tente d'objectiver ce concept : son origine, sa définition, ses domaines d'intervention (économique, politique, social, culturel...). Présenté comme la solution aux conséquences psychologiques de la colonisation et de l'esclavage, l'Ubuntu pourrait se révéler d'un grand apport dans le développement de l'Afrique.

Wie die politische Lektüre des angehenden oder schon aktiven Fürstendieners auszusehen hat, beschäftigte im 17. Jahrhundert nicht nur Gelehrte, sondern auch aktive Fürstendiener, wie den Geheimen Rat und Gesandten Friedrich Rudolf von Canitz. Seine über 2000 Werke umfassende Bibliothek setzt sich zur Hälfte aus politisch-historischen Themen zusammen. Ziel dieser Studie ist es, die in der Bibliothek verborgenen ideellen Strömungen zu decodieren. Dies geschieht nicht durch eine klassische Bibliotheksanalyse, sondern erstmals mithilfe der Kanonforschung: Welche Deutungszusammenhänge bestehen zwischen einzelnen Titeln? Wie sind spezifische Quantitäten zu bewerten? Nur der Abgleich mit zeitgenössischen Lektürekanones kann diese Fragen beantworten. Die Gegenüberstellung der Bibliothek von Canitz mit vier politischen Leseanweisungen wird aufzeigen, welche Ideen und Konzepte im Bestand in welchem Ausmaß repräsentiert und miteinander kombiniert sind.

This book examines public discussions around France's four most prominent royal women during the first and second Restoration and July Monarchy: the duchesse d'Angoulême, the duchesse de Berry, Queen of the French Marie-Amélie, and Adélaïde d'Orléans. These were the most powerful women of the last decades of the French monarchy, but the new roles women were assigned in post-revolutionary France did not permit them to openly exercise political influence. This book explores continuities and variations in narratives of royal legitimacy, and how historians, authors, and politicians used national history - particularly medieval and early modern history - to either legitimize or undermine the French monarchy, and to define women's social and political roles.

Le Bataillon du Pacifique vit le jour en avril 1941, au lendemain des ralliements des Nouvelles-Hébrides, des Établissements français d'Océanie et de la Nouvelle-Calédonie au général de Gaulle. Composé de 600 volontaires originaires de ces trois territoires, il combattit successivement à Bir Hakeim, à El Alamein, en Tunisie, en Italie et lors du débarquement en Provence. Ses soldats furent très décorés et cités à de nombreuses reprises, comptant plusieurs Compagnons de la Libération dans leurs rangs. Cet ouvrage rend au Bataillon du Pacifique sa place dans l'historiographie de la France Libre. Il aborde l'unité « par le bas », à travers le prisme des relations interpersonnelles, de la culture des volontaires et de ses différentes formes d'expression sur les champs de bataille, tout au long de son parcours.

This six volume set reproduces the complete writings of the London Corresponding Society (LCS) as well as other contemporary literature and parliamentary debates, and reports relating to the Society. The LCS was at the forefront of the call for political reform in the late 18th century.

This book investigates the phenomenon of slavery and other forms of servitude experienced by people of African or indigenous origin who were taken captive and then subjected to forced labor in Charcas (Bolivia) in the 16th and 17th centuries.

Alla scoperta dell'anima di un luogo unico al mondo, dove tutto è ancora possibile Terra di confine, snodo tra mondi e culture diverse, Hong Kong è un sogno, nato da un incontro d'amore tra Oriente e Occidente. Una città inquieta, spesso cruda e spietata ma ancora capace di conquistarci per il suo fascino nascosto, sempre avvolto da un'aura di orientale magia. In questo racconto mai convenzionale, se ne ripercorrono fisicamente le strade e idealmente la storia, alla scoperta di personaggi e vicende del passato, ma anche del drammatico presente segnato dal rapporto difficile e controverso con la madrepatria cinese e dallo scontro di due visioni diverse di capitalismo. Un'incompiuta città-stato e il suo destino di avamposto sospeso tra la Cina e l'Europa.

A prequel to the author's previous monographs on the Great War and the Foundations of the Spanish Civil War, this book analyses the troubled and often violent path of Spain to modernity. During the nearly 30 years of history explored (1892–1921), the country appeared to be caught in a kind of Groundhog Day. It was rocked in the 1890s by an ill-fated colonial adventure and a spiral of anarchist terrorism and praetorian-led repression, mostly in Barcelona, which culminated with the murder of the Conservative prime minister, Antonio CÁnovas, in August 1897. Twenty-four years later, Spain was undergoing a similar set of circumstances: a military quagmire in Morocco and vicious social warfare, with its epicentre in the Catalan capital, which resulted in the killing of the then Conservative prime minister, Eduardo Dato, in March 1921. The chronological framework highlights the gradual crisis, but also resilience, of the ruling Restoration Monarchy. Francisco Romero SalvadÓ pursues the thesis that this crisis could be largely explained by focusing on the correlation between two apparently contradictory conceptual terms, but which in fact proved to be supplementary: the extent to which the persistence of the political comedy embodied by an unreformed liberal but oligarchic order perpetuated a social tragedy. Notwithstanding the peculiarity of the author's approach, this study rejects any notion of determinism or exceptionalism. On the contrary, Spain was not an extraordinary case within the European context but constituted a laboratory par excellence of the turmoil which marked this age. Indeed, a watershed period of fast technological progress, economic modernization and cultural awareness clashed head-on with traditional constitutional and liberal states that found they were unable to retain their past hegemony in the dawning era of mass politics. The outcome was unprecedented social warfare which led in many cases to a reactionary backlash and the establishment of authoritarian formulas of governance.

La historia de la ciencia ha privilegiado la tradición occidental sobre la oriental. Por ello, el amplio legado que el mundo árabe-musulmán tuvo en el desarrollo del conocimiento científico aún permanece desconocido para muchos lectores. En Historia de la ciencia en los países del islam se desarrolla una amena conversación entre dos especialistas en la historia de la ciencia: el físico francés Jean Rosmorduc entrevista al matemático argelino Ahmed Djebbar, quien expone la inmensa contribución árabe en diversas áreas como la astronomía, la química, las matemáticas, la física y las ciencias de la tierra y de la vida.

Marginality assumes a variety of forms in current discussions of the Middle Ages. Modern scholars have considered a seemingly innumerable list of people to have been marginalized in the European Middle Ages: the poor, criminals, unorthodox religious, the disabled, the mentally ill, women, so-called infidels, and the list goes on. If so many inhabitants of medieval Europe can be qualified as'marginal,'it is important to interrogate where the margins lay and what it means that the majority of people occupied them. In addition, we scholars need to reexamine our use of a term that seems to have such broad applicability to ensure that we avoid imposing marginality on groups in the Middle Ages that the era itself may not have considered as such. In the medieval era, when belonging to a community was vitally important, people who lived on the margins of society could be particularly vulnerable. And yet, as scholars have shown, we ought not forget that this heightened vulnerability sometimes prompted so-called marginals to form their own communities, as a way of redefining the center and placing themselves within it. The present volume explores the concept of marginality, to whom the moniker has been applied, to whom it might usefully be applied, and how we might more meaningfully define marginality based on historical sources rather than modern assumptions. Although the volume's geographic focus is Europe, the chapters look further afield to North Africa, the Sahara, and the Levant acknowledging that at no time, and certainly not in the Middle Ages, was Europe cut off from other parts of the globe.

Che fine hanno fatto i criminali del Terzo Reich? Primavera 1945. Il Terzo Reich è allo sbando. In che modo si può sfuggire alla forca o al plotone di esecuzione? Che avvenga tramite cianuro o revolver, il suicidio sembra la via d'uscita migliore: soluzione scelta, tra gli altri, da Himmler e Göring, da Hitler e Goebbels. Chi non riesce a togliersi la vita scompare, come Heinrich Müller, il capo della Gestapo. Alcuni, come Wernher von Braun o Reinhard Gehlen, si mettono a disposizione degli Alleati. Altri, come Alois Brunner, Adolf Eichmann, Klaus Barbie e Josef Mengele, riescono a fuggire in Egitto, Siria o Sud America. Il numero di coloro che hanno pagato per i crimini con la vita, dopo la caduta di Hitler, è irrisorio: solo ottantuno impiccagioni di alti funzionari. Studiando gli archivi della Stasi e quelli della Germania federale, Jean-Paul Picaper è riuscito a seguire le tracce dei criminali di guerra e a ricostruire la loro disfatta, scomparsa e morte. Questo libro è il risultato di una lunga inchiesta, supportata da testimonianze e rivelazioni, che getta anche ombre sinistre sulle istituzioni che hanno offerto protezione ai criminali nazisti. Suicidi, in fuga all'estero, condannati alla pena capitale: il destino dei più feroci criminali nazisti in un saggio documentato e scioccante All'interno del volume: Una disamina dettagliata del crollo del terzo reich Un'indagine sulla scomparsa di molti ufficiali nazisti la ricostruzione dei molti suicidi che li hanno coinvolti La storia dei sequestri di ex ufficiali nazisti da parte del Mossad La storia della collaborazione degli ex ufficiali con gli Alleati

Una soleada mañana de enero de 1833, por uno de los canales al sur de la Tierra del Fuego un buque inglés navega junto a un bote más pequeño. Los nativos de la zona, mediante gritos y humo, rápidamente se comunican entre sí la novedad y comienzan a aparecer decenas de canoas con cientos de ellos para observar la extraña aparición. Curiosos y amigables la mayoría, algo agresivos otros, observan el bote más pequeño que acerca a la orilla a tres fueguinos (dos varones y una mujer) que regresan a su tierra luego de haber pasado casi un año en Londres. Para sorpresa de los compatriotas que los reciben casi desnudos, estos tres visten ropa europea, tienen el cabello cortado, hablan inglés y traen consigo juegos de té de porcelana, ropa blanca de cama, sombreros y vestidos. Esta singular escena es solo una pequeña parte de una historia más extensa que estaba destinada al olvido en el tiempo y en el inhóspito extremo suramericano si no fuera porque ocupa extensos pasajes de los diarios de viaje de los dos protagonistas ingleses de la misma historia: el capitán de la expedición Robert Fitz Roy y el naturalista de a bordo y, con el tiempo, uno de los científicos más influyentes del mundo moderno, Charles Darwin. Pero además de esos testimonios directos, a lo largo de casi dos siglos se ha instalado una versión más o menos estándar repetida una y otra vez con una cantidad de supuestos y errores que merecen ser revisados y reevaluados. Reconstruir esta historia y, sobre todo, revisarla críticamente, es el objetivo de este libro.

Depuis 1760, les peuples afro-américains forgent leurs propres participations à l'édification laborieuse d'États-nations tels que le Suriname, ou de territoires comme la Guyane. À notre tour de savoir transmettre et retenir de ce que nous sommes à l'heure actuelle : den lowesama pikin, les enfants de peuples en marronnage, pour construire un monde à notre image, à connaître et à préserver encore de tout asservissement, présent ou à venir. Une analyse pertinente pour des milliers de Marrons d'aujourd'hui dont les trois quarts n'ont pas encore trente ans.

Questo non è un manuale di ateismo. Quest'opera colma un vuoto di importanza nodale nell'analisi dei due grandi filoni storico-filosofici in cui l'umanità si è divisa sin dagli albori, ovvero quell'insanabile conflitto tra il paradigma idealistico-metafisico dell'esistente da una parte e quello costituito da una sua visione scientifico-materialistica dall'altra. Il testo di Solano offre in modo ampio e rigoroso ogni possibile elemento per una scelta di campo storico-culturale. La lettura delle centinaia di riferimenti storici accuratamente analizzati nella vastissima e impressionante documentazione fornita da quest'opera produce nel lettore un senso di straordinaria soddisfazione, o meglio, un senso di rivalsa nei confronti di quella cultura oscurantista imperante, che ha occultato questi episodi nodali della nostra storia sotto il tappeto di un pudico perbenismo.

Pantere Nere è la storia di un leggendario gruppo di rivoluzionari neri nel “ventre della bestia” Usa, che ha caratterizzato in modo unico il movimento degli anni Sessanta del secolo scorso. La loro immagine – giovani armati e risoluti che volevano controllare gli abusi della polizia nel ghetto e liberare la colonia nera – ha scatenato il prurito sensazionalista dei mass media e spaventato a morte l'America bianca. Partite da un piccolo nucleo di militanti di Oakland, California, le Pantere Nere – dopo l'assassinio di Martin Luther King nel 1968 – crebbero fino a diventare un'organizzazione nazionale, definita “la più grande minaccia alla sicurezza interna degli Stati Uniti” da J. Edgar Hoover, direttore dell'Fbi. Il Black Panther Party fu affrontato dalle istituzioni con tutti i mezzi possibili, legali e illegali, e fu creato uno specifico programma segreto dell'FBI per annientarlo. La “guerra sporca” dello Stato e le contraddizioni interne riuscirono a neutralizzare le Pantere Nere, ma il loro esempio, che ha ispirato movimenti in tutto il mondo, è tuttora vivo nella cultura e nei valori degli africano-americani.

Originally published in 1968 this book is an unforgettable portrait of an impoverished orphaned daughter of the Medici, pitchforked at the age of fourteen into her royal destiny and having to bear the rivalry of Diane de Poiters and the description ‘the Florentine shopkeeper'who nevertheless became one of the most powerful characters in the shaping of sixteenth century Europe.

L'Italia degli anni Sessanta non è solo il paese del miracolo economico, delle migrazioni interne e dei conflitti sociali: è anche un paese che scopre (o riscopre) il proprio volto perturbante e lunare, attraverso un vero e proprio boom dell'occulto che investe ogni settore dell'industria culturale. A partire dal 1959 – quando il Dracula della Hammer Film Productions intercetta i desideri e le ansie di un'Italia in rapida trasformazione, suscitando la perplessità di intellettuali e benpensanti – l'‘insolito'invade la letteratura, il cinema, la cultura popolare: e riceve infine la sua consacrazione nel 1971, quando, a ridosso degli anni di piombo, quindici milioni di telespettatori si appassionano alla serie televisiva Il Segno del comando, ambientata in una Roma notturna e popolata da spettri e sette esoteriche. Tra vampiri cinematografici e fantasmi da salotto, veggenti di campagna e mutanti adolescenti, ferrovieri medium e scommesse col diavolo, Italia lunare riporta alla luce il volto marginale e segreto dell'Italia del benessere, fornendo una chiave di lettura inedita per comprendere il paese e le sue contraddizioni.

Building the American Republic combines centuries of perspectives and voices into a fluid narrative of the United States. Throughout their respective volumes, Harry L. Watson and Jane Dailey take care to integrate varied scholarly perspectives and work to engage a diverse readership by addressing what we all share: membership in a democratic republic, with joint claims on its self-governing tradition. It will be one of the first peer-reviewed American history textbooks to be offered completely free in digital form. Visit buildingtheamericanrepublic.org for more information. Volume 1 starts at sea and ends on the battlefield. Beginning with the earliest Americans and the arrival of strangers on the eastern shore, it then moves through colonial society to the fight for independence and the construction of a federalist republic. From there, it explains the renegotiations and refinements that took place as a new nation found its footing, and it traces the actions that eventually rippled into the Civil War. This volume goes beyond famous names and battles to incorporate politics, economics, science, arts, and culture. And it shows that issues that resonate today—immigration, race, labor, gender roles, and the power of technology—have been part of the American fabric since the very beginning.

The history of nineteenth-century European warfare is framed by the end of the Napoleonic Wars in 1815 and the outbreak of the First World War in 1914. The Crimean War and the struggles for Italian and German unification divide this century in two. In the first half, armies struggled to emerge from the shadow of Napoleon amidst an era of financial retrenchment, political unrest and accelerating technological change. The mid-century wars left an equally problematic legacy, including aspects that pointed towards'total war'. The 26 essays in this volume examine these changes from a variety of innovative and fresh perspectives.

Les plus folles histoires de seins.De Joséphine Baker à la Nana d'Émile Zola, en passant par le Marquis de Sade et Marie-Antoinette, les seins ont toujours passionné, interloqué et inspiré les poètes, les peintres, les écrivains, les cinéastes... Ils ont également joué un rôle dans notre Histoire, que ce soit avec les révolutions du topless, les strip-teases, l'art du body painting ou, plus simplement, l'invention et la démocratisation du soutien-gorge. Découvrez les plus folles histoires de seins, parmi lesquelles :- celle des Amazones, ces guerrières mythiques qui coupaient leur sein droit afin de mieux bander leur arc,- celle de sainte Agathe, dont les seins furent tranchés par Quintien. Elle est ainsi la Sainte Patronne des nourrices, la sainte des seins,- celle des Amas, ces plongeuses aux seins nus, qui nourrissent encore aujourd'hui l'imaginaire érotique japonais,- celle de l'île du Levant, le premier lieu naturiste français,- celle de l'actrice Mae West, qui a donné son nom aux gilets de sauvetage des aviateurs américains......et bien d'autres!Vous allez tout savoir sur les seins : des Amazones à sainte Agathe, en passant pas les Amas, l'île du Levant ou Mae West!EXTRAIT Nous la voyons chastement vêtue. Personne n'oserait se poser la question, mais... comment savoir si la Joconde avait de jolis seins? La Joconde est connue pour son sourire énigmatique, son allure un peu guindée, le décor bucolique qui l'entoure. Mais que savons-nous d'elle, de sa personnalité, de son identité, quasiment rien, ou si peu de choses. Il s'agirait du portrait de Lisa Gherardini, l'épouse d'un noble florentin nommé Francesco del Giocondo, ce qui lui vaut d'être connue sous cette double identité, Mona Lisa ou la Joconde. Nous savons encore que Léonard de Vinci a réalisé son portrait entre 1503 et 1506 et qu'il emporta la toile dans son long voyage vers la France et Amboise où l'attend le roi François Ier. Et… Eh bien oui, nous savons également qu'elle a une fort jolie poitrine.

For courses in Western Civilization: Volume 2 (after 1650) Humanize history through a narrative storytelling approach Story and History: Western Civilization since 1550 brings the last 500 years in the West to life through inspiring stories that captivate students and get them deeply involved with the underlying historical issues. Rather than using a typical facts-and-dates approach, author Robert Davis presents a series of engaging narratives populated by a cast of relatable historical figures, both famous and relatively unknown. These stories humanize history, provide context for students, and open the door to exploring the themes that have shaped the West. Marrying the drama and storytelling of vintage histories with the scientific, analytic approach that historians take today, Story and History offers a fresh, more engaging way to teach Western Civilization Volume 2.

Memoirs of Extraordinary Popular Delusions: All Volumes is a classic history of famous manias and delusions, including the South Sea Bubble, the Crusades, Witch hunts, and more. A table of contents and original illustrations are included.

Stretto fra la Belle Époque e il settembre 2001, il “secolo breve” appare anche interminabile: una sequenza di innumerevoli eventi extra-ordinari, “catastrofi”politiche, etiche, antropologiche. Fratture, ferite, aperture, nuovi ordini, e ancora fratture, ferite, nuovi ordini. Dalla prima guerra mondiale al crollo delle Twin Towers, passando attraverso rivoluzioni e dittature, genocidi e migrazioni, utopie e democrazie: poche generazioni del passato hanno conosciuto, come quelle nate nel Novecento, un mondo lontano “anni luce” da quello della propria infanzia. Un mondo vasto, fatto di lunghe distanze da coprire per mare e per terra, tenuto insieme dalle lettere o dalla radio, diventa via via il “villaggio globale”, disponibile in 24 ore di aeroplano, collegato dalla televisione, dai satelliti artificiali e dal world wide web. Illuminato appena ai suoi inizi, poi sempre più acceso e connesso (ma sempre, drammaticamente, diseguale). E il secolo si chiude sì con una carta geopolitica stravolta dalla globalizzazione e dal terrorismo, sì con l'agenda politica internazionale costretta a ripensare le politiche ambientali per salvaguardare il pianeta e i suoi equilibri precari, ma anche con la sensazione che le energie alternative offrano risposte adeguate e che la “teoria unica”, quella che spiegherebbe tutti i fenomeni della vita e dell'universo, non sia poi così lontana.

Quel est le message de Martin Luther King pour ceux qui veulent construire la paix à notre époque? Rejoignez Vincent Harding, ami et conseiller de Martin Luther King, et le leader d'un mouvement bouddhique, Daisaku Ikeda, dans un passionnant dialogue interculturel illuminant les moments historiques du Mouvement des droits civiques aux Etats-Unis. Selon ces auteurs, les victoires du Mouvement furent celles d'une conception profonde de la liberté, de l'égalité et d'un changement social non violent qui peut et qui devrait guider nos efforts modernes pour la démocratie. Par-dessus tout, ce livre est un message d'espoir dans les capacités humaines.

La frêle silhouette de Gandhi, la haute stature du pasteur Martin Luther King ou les bras ouverts de Nelson Mandela, rendu à la liberté après vingt-sept ans de prison, font partie de la grande geste de l'humanité, gravée dans tous les esprits à travers le monde. Trois hommes qui ont en commun d'avoir entraîné le peuple dans une lutte victorieuse, sans armes et sans violence. En ce début du XXIe siècle, ensanglanté par le terrorisme et des guerres atroces, la « non-violence » n'est-elle plus qu'une image d'Épinal? Huit auteurs explorent ici l'histoire contemporaine à travers les luttes non-violentes.

L'esclavage aux États-Unis est aboli en 1865, mais une violente ségrégation raciale lui fait suite. Grâce à cet ouvrage, des personnages célèbres (Nina Simone, Miles Davis et Martin Luther King, entre autres), vont vous faire voyager au cœur de l'Amérique ségrégative. De génération en génération, les faits montrent alors que la question de l'intégration des Afro-Américains dans la société américaine a été et reste un sujet douloureux…

The essays in this book traverse two centuries of queens and their afterlives—historical, mythological, and literary. They speak of the significant and subtle ways that queens leave their mark on the culture they inhabit, focusing on gender, marriage, national identity, diplomacy, and representations of queens in literature. Elizabeth I looms large in this volume, but the interrogation of queenship extends from Elizabeth's historical counterparts, such as Anne Boleyn and Catherine de Medici, to her fictional echoes in the pages of John Lyly, Edmund Spenser, William Shakespeare, Mary Wroth, John Milton, and Margaret Cavendish. Celebrating and building on the renowned scholarship of Carole Levin, Queens Matter in Early Modern Studies exemplifies a range of innovative approaches to examining women and power in the early modern period.

Lyon fut la seule ville de province dans laquelle Martin Luther King donna une conférence lors de sa tournée européenne en mars 1966. Il était accompagné par Alexandre Payot, un Français expatrié aux États-Unis. Son rôle était modeste mais important. C'est lui qui traduisait les propos de King lors de son discours à Lyon. Vingt ans plus tard, le neveu de Payot, décide de retrouver son oncle. Au fil de ses recherches, il découvrira la vérité sur cet'oncle d'Amérique'et surtout le véritable but de sa quête.

En quittant Chang-haï pour se rendre à Ning-ko-fou, le voyageur remonte le fleuve Bleu et, après 36 heures de navigation à vapeur, il arrive à Ou-hou. Cette sous-préfecture est devenue depuis vingt ans un entrepôt de commerce considérable et son importance grandit tous les jours. Cinq pontons, au service des différentes compagnies de bateaux à vapeur qui sillonnent le fleuve, suffisent à peine pour le service des voyageurs et des marchandises. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.

On est quelquefois porté à se demander s'il existe réellement en Chine des corps militaires constituant ce que nous appelons en Europe une armée. Il n'est pas permis d'en douter en voyant les nombreuses dénominations, le rang, la solde et les fonctions respectives des chefs et des soldats inscrits dans le Ta-tsin hoei-tien, code de la dynastie régnante ; le Tchong-tchou-tching-kao, ou enquête faite en 1825 sur l'armée ; le Hou-pou-tse-li, code du ministère des finances de 1831, et enfin dans le Tsio-tchi-tsuenlan, espèce d'annuaire civil et militaire qui paraît chaque année. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.

Le premier fascicule de cette publication se terminait avec l'exercice apostolique 1897-1898, soit fin de juin 1898. Cette date est mémorable dans les récents événements de Chine : en juin 1898, l'Empereur Koang-siu lançait ses fameux édits de réforme, suivis à bref délai des édits réactionnaires de l'Impératrice-douairière. KOANG-SIU. — Deuxième fils du prince Choen, né le 15 août 1871, l'Empereur actuel a succédé, le 25 février 1875, à l'Empereur T'ong-tche, mort sans enfants. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.

Borné au nord par la Sibérie russe, à l'ouest par le plateau des mers Caspienne et d'Aral, au sud par les possessions anglaises des Indes orientales, la Birmanie, les royaumes de Siam et de Cochinchine, à l'est par le grand Océan, l'empire chinois représente un immense rectangle de près de 20 000 kilomètres de côté. C'est environ la moitié de la circonférence du globe. Du nord au sud c'est la distance de Saint-Pétersbourg à Maroc, de l'est à l'ouest celle de Jérusalem à Madrid. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.

Les Chinois, comme tous les peuples, ont une histoire fabuleuse et quoique la mythologie ne soit qu'un tissu de chimères, on doit cependant la ranger au nombre des connaissances utiles parce qu'elle a toujours une apparence de vérité historique. En Chine, les prêtres de Bouddha et de Lao-tse enseignent une mythologie anti-historique qui remonte à Pankou, l'organisateur de toute chose, le Créateur du monde ; puis viennent les dix Ki ou périodes qui embrassent 2,650,000 ans ; les 36 empereurs magiques remplissent une période de 180,000 ans. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.

C'était en 1891. Je ne connaissais l'Amérique que très vaguement. Pendant une visite que je faisais à Madame Blaze de Bury, je fus présenté à une jeune Américaine, bien connue dans son pays par ses beaux livres : Grace King, de la Nouvelle Orléans. Elle savait le français. Son esprit en travail et Sur bien des points brouillé avec la tradition, s'intéressait aux questions morales et religieuses telles que je les présentais, pour les mettre en contact aussi intime que possible avec la conscience de ce temps. Fruit d'une sélection réalisée au sein des fonds de la Bibliothèque nationale de France, Collection XIX a pour ambition de faire découvrir des textes classiques et moins classiques dans les meilleures éditions du XIXe siècle.